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Calcolo punteggio per graduatorie scuole medie
relayer ha risposto a Fabio nella discussione Leggi e musica
Se i titoli prima del diploma non possono essere valutati, ciò va espressamente dichiarato negli allegati alle tabelle di valutazione. Mi pare sia stato così per il penultimo aggiornamento delle graduatorie d'istituto ma non per l'ultimo (2007). Staremo a vedere cosa succederà in futuro. E' vero che le commissioni spesso fanno quello che vogliono, infischiandosene dei parametri delle tabelle e decidendo arbitrariamente. E' ovvio che in quel caso va fatto ricorso. -
Consiglio testi su prassi esecutive
relayer ha risposto a relayer nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Grazie anche a te, Fabio! -
Consiglio testi su prassi esecutive
relayer ha risposto a relayer nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Grazie mille! -
Consiglio testi su prassi esecutive
relayer ha pubblicato una discussione in Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Salve a tutti! Vi chiedo gentilmente se sapete indicarmi quali sono, secondo voi, i migliori testi che riguardano le prassi esecutive e i criteri di approccio filologico in relazione alle diverse epoche. Vanno, ovviamente, benissimo anche i libri che parlano di epoche e stili specifici. A me, per esempio, interesserebbe moltissimo approfondire in tal senso l'epoca barocca. So che ildiscorso potrebbe cambiare molto da strumento a strumento, a me non interessa ora quello specifico della chitarra, o comunque interessa se inserito in un discorso più ampio. Grazie! -
Porqueddu interpreta Gilardino
relayer ha risposto a Gianmattia Loretti nella discussione Interpretazioni
Grazie mille per l'informazione! -
studio e analisi Le dinamiche in Matteo Carcassi
relayer ha risposto a relayer nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Grazie mille, anche per il fascicolo segnalato. Vedrò di ordinarlo al più presto! -
Porqueddu interpreta Gilardino
relayer ha risposto a Gianmattia Loretti nella discussione Interpretazioni
Potrei sapere quale chitarra suona il M° Porqueddu in quel video? -
studio e analisi Le dinamiche in Matteo Carcassi
relayer ha pubblicato una discussione in Altre discussioni sul repertorio
Salve a tutti! Ho notato in Carcassi una propensione molto più forte, rispetto a molti compositori per chitarra coevi, a suggerire le dinamiche nel testo. Chiedo la vostra opinione in merito a questi segni più volte incontrati nell'op.60: il "pf" posto ad inizio frase vuol significare un crescendo graduale seguendo la frase? Oppure, visto che tali frasi sono quasi sempre ritornellate, indicano le dinamiche da cui le frasi devono partire rispettivamente nella prima e seconda volta, un po' come si usa fare oggi mettendo ad inizio frase ritornellata il "p" e il "f" uno sotto l'atro? Mi sembrerebbe molto logica musicalmente la prima ipotesi, ma a questo punto non è più indicato il "rinforzando", che Carcassi tra l'altro usa sempre all'interno degli stessi pezzi (credo che volesse intendere quello con il segno "rf")? Insomma, non mi son chiare del tutto le intenzioni dell'autore. Voi cose ne pensate? Grazie! -
Io credo che in conservatorio manchi del tutto, sullo strumento, un approccio "creativo". Non vedo perché piccole nozioni di improvvisazione e composizione non possano già essere date dai primi anni, senza grosse pretese, certo, ma almeno si fornisce un approcio più completo e aperto alla musica. Nel barocco c'erano numerosi metodi che si basavano sull'accompagnamento accordale dei brani cantati, l'attenzione per l'armonia applicata alla chitarra mi pare fosse materia di trattazione dei maestri dell'800 ed anche di quelli contemporanei. Anche perchè poi si fomenta nel ragazzo questa sorta di manicheismo in termini di "dignità" tra la musica da loro studiata e tutto il resto....che diviene per forza di cose "strimpellamento" (vedi post di kaba).
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Mi date una mano su questo? grazie
relayer ha risposto a Giorgio Signorile nella discussione Comporre per chitarra
Mi riferivo al caso posto dal M° Signorile (crome suddivise in gruppi da 3+3+2). E' stato comunque molto chiaro, La ringrazio. Mi chiedo se la scelta della metrica nelle musiche popolari possa rispecchiare quei fattori esterni (come il ballo) o la presenza di accentuazioni particolari che influenzano il pensiero di quei popoli. Vedo che ad esmpio nel trascrivere "compas" flamenchi, molti autori scrivono in 3/4, altri invece si attengono al modo particolare di "pensare" e di contare il tactus proprio dei flamenchisti (ad esempio nei tempi di bulerias) e di traslare questo pensiero anche nella scelta della metrica, che in questo caso sarà inevitabilmente 12/8 (e conterrà la famosa suddivisione 3+3+2+2+2) -
Mi date una mano su questo? grazie
relayer ha risposto a Giorgio Signorile nella discussione Comporre per chitarra
Nel caso in questione Lei come tradurrebbe il concetto e per quale soluzione, di conseguenza, opterebbe? Anche io in passato ho avuto dubbi se scrivere ritmiche di tango in 4/4 o in 8/8. Poi, per non sbagliare, mi sono attenuto al riferimento Piazziolliano (4/4) -
Arpeggi Giuliani e Preludi Carulli
relayer ha risposto a debonis86 nella discussione Suggerimenti per tecnica e programmi
Prezioso come sempre. Grazie. -
J. Turina - Trii per piano, cello e violino
relayer ha risposto a Alfredo Franco nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Davvero interessante, grazie mille per la segnalazione -
Interpretazioni "El Colibri" - Julio Sagreras
relayer ha risposto a lele beck's nella discussione Interpretazioni
Tamayo, oltre alla tecnica anni luce davanti agli altri, sembra rendere al meglio questo capriccio di un momento: agile, svelto, tagliente, ironico...senza tanti fronzoli e giri di parole: un "volo" e via!! -
studio e analisi Dodecafonia nella musica di Angelo Gilardino
relayer ha risposto a Mago nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Facendo grossi sforzi si può vedere la dodecafonia ovunque: c'è chi l'ha (intra)vista persino in Mozart, Don Giovanni, discesa del Commendatore sulla terra, un cromatismo esagerato! -
Petizione per ammissione ai bienni abilitanti
relayer ha risposto a relayer nella discussione Leggi e musica
Scusate, ma il tema era un altro e ben più specifico. Se si allarga su tanti versanti si finisce con le solite filippiche e paternali di chi, guarda caso, il "posto fisso" ce l'ha veramente e fa di tutto per tenerselo incollato sotto il sedere. Qua non capite che la situazione per i musicisti neodiplomati e/o laureati lavorativamente parlando è drammatica, e si vive ogni giorno di più nella CONVINZIONE di dover fare PER SEMPRE la fame qualora si dovesse decidere di non vivere più con i genitori, qualità artistiche a parte, perché di concerti in Italia non ci campa NESSUNO. E allora andiamo cercando risposte precise a problemi precisi, come il fatto che direttori ed insegnanti hanno impiegato ogni mezzo di persuasione, appena istituiti, per magnificare i bienni di II livello quando man mano, invece, si sono rivelati un bluff su quasi tutti i fronti (artistici e lavorativi). Questo delle ammissioni ai bienni abilitanti è stato l'ultimo atto. -
Compositori del nostro tempo
relayer ha risposto a relayer nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Per pura curiosità, posso chiederti cosa hai ascoltato? La sua produzione è molto vasta e abbastanza eterogenea. Tra i lavori recenti ho ascoltato "orient & occident" e m'è sembrato tutt'altro che noioso. -
Petizione per ammissione ai bienni abilitanti
relayer ha pubblicato una discussione in Leggi e musica
In vista delle imminenti ammissioni ai bienni abilitanti, invito tutti coloro che abbiano, in questi anni, conseguito il diploma accademico di II Livello, a leggere la seguente pagina e, se si è d'accordo, a firmare la petizione: http://firmiamo.it/abilitazionea077ediplomiaccademicidi2livello -
Concorsi e Masterclasses per duo di chitarre
una discussione ha risposto a relayer in Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
A maggio è in programma un concorso chitarristico a Bojano che prevede anche un categoria a parte per il duo di chitarre. Mi pare non ce ne siano tanti altri, a meno che non si faccia un qualsiasi concorso all'interno della categoria di musica da camera. Di questi, invece, ce ne sono un'infinità. -
info La musica per chitarra di Sergio Assad
una discussione ha risposto a relayer in Altre discussioni sul repertorio
Sicuramente una delle le migiori figure tra i chitarristi-compositori. Ha scritto bellissime cose, soprattutto per la sua formazione in duo con Odair Assad (mi piace molto la "suite brasileira" o anche la suite "summer garden") E' comunque, ben inteso, un compositore che rimane fermamente ancorato all'idioma chitarristico e ai modelli della musica popolare sudamericana, ma in quest'ambito esprime cose sopraffine. Il suo lavoro migliore, a mio avviso, non è una composizione ma un arrangiamento per due chitarre: parlo della sonata per pianoforte n.1 di Alberto Ginastera, incisa dal duo Assad nel disco "saga dos migrantes". La resa è davvero impressionante ed esaltante è la felicità delle soluzioni timbrico/effettistiche adattate allo strumento. Se posso dirlo sottovoce, preferisco di gran lunga ascoltare questa versione piuttosto che l'originale al pianoforte. -
Compositori del nostro tempo
relayer ha risposto a relayer nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Vi ringrazio tutti per le risposte. In effetti dei nomi da voi citati ne conosco ben pochi, a conferma di quanto dicevo nel mio post. Cercherò di approfondire, restando in attesa che Vladmir ci fornisca il nome del suo Williams! Personalmente guardo con grande interesse l'attività di Arvo Part. Voi come lo valutate? -
Salve a tutti. Volevo aprire questa discussione perché mi interesserebbe conoscere i vostri pareri su quali siano i maggiori compositori ora attivi. La discussione si potrebbe allargare su quali siano le correnti di loro provenienza, i linguaggi approcciati, i modelli recuperati dalla storia passata o il delinearsi di nuove sensibilità. Dico questo perché mi accorgo che si fa sovente un gran parlare di autori del passato, di prassi esecutive nelle diverse fasi storiche (e sia ben chiaro: è una gran cosa!!) e c'è un disinteresse quasi sistematico nel formare una coscienza critica su ciò che ci avviene intorno oggi. Un caso a parte è l'interprete che si interessa esclusivamente a quei compositori (magari anche grandissimi) che scrivono preminentemente per il suo srumento; ma qui l'interesse potrebbe essere rivolto solo al "far repertorio". Insomma, dove sta andando la musica d'arte nei nostri tempi e chi sono i timonieri??
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Chitarra per mancino
relayer ha risposto a stvvvai nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Il "vero problema"....azz. Per chi, per te, per me, o per quel ragazzo che suonava già da diversi anni, il quale quando è venuto a lezione da me non sapeva neanche quale punto del tasto andava premuto per ottenere un suono pulito? Prova a far fare gli arpeggi di Giuliani ad un ragazzino alle prime armi, vedi se la difficoltà maggiore sta nel fare una sequenza p,i,m o nel cambiare repentinamente le due posizioni in tastiera. Gli esercizi di Biscaldi li conosco benissimo, e sono volti ad un potenziamento generale di coordinazione e abilità di ENTRAMBE le mani e soprattutto all'indipendeza delle stesse. Ad esempio la validissima proposta delle scale a tre dita ovviamente non è riferita solo ad un espediente per la mano destra, ma serve anche ad agevolare l'uso degli allargamenti della mano sinistra. Tutta la didattica è volta a coprire entrambi gli aspetti (dove li mettiamo altrimenti legature, allargamenti, barré, cambi di posizione ecc), ma forse tutti i didatti sono stati grandi fessi, visto che nessuno ha centrato il "vero problema". -
Chitarra per mancino
relayer ha risposto a stvvvai nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Ciccio Matera, concordo pienamente con te. Non so, Neuland, potrei ripetermi all'infinito, ma come si fa ad accostare lo studio di uno strumento che richiede EVIDENTEMENTE uno sforzo di entrambe le mani, come la chitarra, alla scrittura, è un bel mistero. Tu dici che è più importante la mano che produce il suono, a me pare, e avevo spiegato il perché, una cosa priva di fondamento. Potrei sbagliarmi. Rimango comunque dell'opinione che se due mani devono svolgere due compiti particolari, impegnativi e molto diversi tra loro, non ha più senso parlare di mano primaria. Io sono mancino e non ho riscontrato nessun problema, ad esempio, ad imparare a guidare come un destro (ecco, la guida, questo mi pare un paragone più calzante). Anzi, ero più sveglio degli altri. Mi pare che nessun mancino abbia avanzato la pretesa di farsi costruire un'automobile "mancina". Anche perché con un po' di guide i problemi scompaiono, sia per il destrimane che per il mancino. Ecco, questo finalmente è il punto: perché l'impostazione "standard" è quella che conosciamo? Sinceramente non lo so! Bisognerebbe indagare tra quei popoli antichi che per primi hanno usato i famosi strumenti "antenati", ed io non ho certo le competenze per arrivare ad una conclusione. Potrei però azzardare che il pizzicare la corda in quelle epoche sì che poteva costituire l'azione più importante, e magari l'eventuale derivazione dagli strumenti come lire e cetre può dimostrarlo. Fatto sta che poi storicamente l'impiego e l'impegno della mano in tastiera è aumentato esponenzialmente, fino a raggiungere, già ormai da secoli, pari dignità. -
Chitarra per mancino
relayer ha risposto a stvvvai nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Anche io lasciavo intendere nel mio post come l'istinto in linea di massima portasse un mancino a pizzicare le corde con la sinistra (anche se in altri forum ho letto di un mancino che asseriva, per esperienza personale, l'esatto contrario). Ma io credo che il motivo non stia tanto nell'attribuire a questa mano maggior funzionalità allo scopo, anche se non ho le competenze per farlo con sicurezza: semplicemente lo scindere il compito delle due mani per isolarne in partenza uno (ad esempio il ragazzino che per gioco è interessato solamente a produrre il suono, o i ragazzi a cui Lei ha sottoposto l'interessante esperimento), può portare solamente a risultati tanto ovvi. Mi spiego meglio: se Lei avesse chiesto al ragazzino di scegliere una mano non per pigiare le corde, ma per posizionarsi in una certa maniera con le dita sui tasti, ugualmente egli avrebbe scelto la sua mano primaria! Ecco perché credo che la "forzatura", che sicuramente si verifica per eventuali esercizi su corde a vuoto, scompaia già al momento della prima scaletta con note in tastiera: il mancino avrà dita più agili e forti e non incapperà in quelle difficoltà iniziali, a volte traumatiche, riscontrate da quei destrimani (l'ho verificato insegnando) la cui mano troppo debole non riesce a "governare" la tastiera. Gli sport da Lei citati presuppongono una reale necessità di preponderanza di un arto rispetto all'altro in termini di forza, agilità, controllo. Possiamo asserire che nel suonare la chitarra esista tale necessità? Io credo proprio di no, innanzitutto perchè le mani svolgono due lavori completamente diversi, di pari importanza e di pari impegno e, al di là del discorso di quale sia la primaria, devono migliorare il più possibile in termini di agilità e controllo rispetto ad una situazione "naturale", e qui entra in ballo la qualità dello studio. In secondo luogo perché parliamo di movimenti ed apprendimenti assai complessi ed assai meno naturali che tirare un calcio ad un pallone, sferrare un pugno o lanciare un oggetto. Insomma, penso che un lungo studio debba portare in sostanza a diventare ambidestri sullo strumento, e che questo grande sforzo vada fatto nella stessa misura, ma in senso opposto, sia per il destrimane che per il mancino.