Anche io, pur non amando l'opera, reputo Puccini un grandissimo, e l'annuncio di questa trascrizione mi ha fatto molto piacere.
OT Anche io ascoltavo la Barcaccia.
"Perla bianca, perla nera, per la miseria!".
Sì, mi par giusto.
Il discorso sul volume relazionato al contesto storico me lo fece anche il mio insegnante di composizione.
La sua conclusione fu: "Ecco perché ha molto più senso, oggi, la chitarra elettrica".
"No, cioè, fai le cose boh, troppo a muzzo, stai più scianti, tranzollati un attimo."
Sentita ieri sera.
a muzzo è tipo allacazzo?
forte tranzollati un attimo
al posto di stai tranchi
(o variante ispanica stai tranchillo)
oppure
stai tranziplo e non stressarmi la fronda:
Quel teppista del mio fratellino ha detto poco fa: "Yo brò, minkia che scazzo, c' ho la tipa che rompe!".
Richiedo esame genetico.
Te lo assicuro, mi danno molto fastidio i calli.
Il M° Bonaguri ha ragione: all'inizio non è particolarmente traumatica la cosa.
Io al pianoforte sono negato, e ho passato l'esame con i postumi di una sbronza, strisciando sul pavimento: chiunque voglia iscriversi al corso di composizione, non si lasci intimorire da Lettura della partitura.
Io mi incastro le unghie tra i tasti e i calli dei polpastrelli mi fanno scivolare la mano sinistra di continuo.
Anche suonare una delle Sonatine di Clementi diventa impegnativo, in queste condizioni.
All'esame di passaggio, consegnato alla commissione il foglio con i brani, la mia insegnante ha esclamato: "Suona il pianoforte da cane, ma guardate che meraviglia la rilegatura di questo programma!".
E' stato volere di Dio che la scuola "Francesco Jovine" crollasse e uccidesse ventisette bambini?
E' un' affermazione molto azzardata quella che fai, caro Ciccio.
Di non abbandonarsi alla Divina Provvidenza, anche Lucia Mondella lo aveva capito, alla fine.
Concordo.
www.baroloworld.it/ita/annate_it.html
Tuttavia, non si può negare che cinque litri di Castellano per 7,90 euro sia un affare per noi giovani squattrinati,
depressi per amore e in preda al panico per la scuola iniziata.
No no no, non volevo dire questo! Per carità! Volevo solo aggiungere il nome di Marco de Santi perchè è giusto che compaia fra quelli, uno dei più grandi chitarristi (forse il più grande assieme a Biscaldi) che io abbia mai ascoltato. Elegia di Marzo lo puoi trovare nel cd che ha registrato per l'etichetta EMI.
Concordo con te.
Provo a rispondere io alle domande A e B.
A: Per me è decisamente più comodo l'uso dell'indice come plettro.
Il suono è più scandito e pieno.
B: Io uso am nei bicordi su prima e seconda corda, im sulle altre.
Concordo con te, sulla chitarra suona benissimo (ecco perchè farei suonare Scarlatti al posto di Paganini...), ma devo dire che preferisco il clavicembalo.
L'assolo di basso è un po' kitsch e noioso, ma devo dire che Neil Jason sostiene egregiamente i suoi colleghi...
http://it.youtube.com/watch?v=6IAm0FyDnnM