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Butterfly

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  1. probabile siano quelle che si schiamano trappole acustiche...supporti che "ingannano" le riflessioni del suono, correggendo quelle che sono le imperfezioni sonore di uno spazio... Sì, sono dei fili di materiale trasparente (nylon?) tirati da un lato all'altro della navata, all'altezza della base della volta, e incrociati in varie direzioni. Nella foto non si vedono, ma tanto per far capire la struttura del'oratorio (che si trova di fronte alla casa di Mazzini, per chi conosce Genova). L'obiettivo distorce le reali proporzioni, è un ambiente raccolto e molto funzionale per i concerti, specie di solisti. Tanto per dire, il suo impiego in questo senso ha rivitalizzato l'intera zona, un po' critica, del centro storico e così oltre ai concerti, è sempre molto frequentato in occasione dell'esposizione del Presepe o di altri eventi. Se ci pensiamo, non è escluso, per chi è credente, che Dio abbia creato l'universo come una musica. Comunque, per Giorgio: altri ambienti molto belli per organizzare concerti sono le piccole sale didattiche dei musei, ma avrai già preso in considerazione questa possibilità. Butterfly
  2. Bè magari non sono perfette, meglio però di tante sale o altre sedi improvvisate. A Genova l'Oratorio di San Filippo Neri è stato dotato di una serie di fili aerei e altri marchingegni (non so come si chiamano) che hanno lo scopo di migliorare l'acustica, dal momento che è sede praticamente abituale di concerti (tra l'altro ha ospitato il Premio Taraffo). Comunque con un Pontefice che ama Mozart mi pare proprio assurda la rigidità delle comunità ecclesiastiche locali. Butterfly
  3. Ciao Maurizio Butterfly
  4. Non è solo una questione di sale o teatri disponibili: le chiese posseggono per la maggior parte delle caratteristiche architettoniche pensate anche ai fini di una migliore acustica e si prestano quindi molto bene come sede dei concerti. Butterfly
  5. Hi Marco, You are a good musician and I like very much your interpretation of Carulli's Petit concert. All is always perfectible, dont' worry. Bravo. Because some days ago I posted a video of LAGQ that was not appreciated, I wrote a funny question to my friends. Best wishes for your career. Sincerely. Butterfly
  6. Waller, non devi leggere in chiave negativa la presenza di simboli "laici" nelle facciate delle cattedrali romaniche (pensa al labirinto del Duomo di Lucca o alla meridiana solare sul pavimento del Duomo di Milano). Oltre ad avere talvolta significati non ancora del tutto chiariti, rappresentano i legami sociali di un progetto urbano che vedeva la chiesa, la piazza, il palazzo pubblico (i simboli del potere religioso e di quello temporale ed economico) al centro della vita di ognuno. Per questo anche i gesti del lavoro (un bassorilievo con il contadino che falcia il grano) o le misure "ufficiali" dei mercanti, trovavano una loro legittimazione in un sistema sociale articolato secondo precise regole e nel quale la religione aveva un ruolo molto più naturale di oggi. Butterfly
  7. Fortunatamente (almeno per i cattolici), Alfredo, Dio non valuta la bontà dei suoi fedeli dalle loro performance canore nè dal perfetto rispetto del metronomo. Mi risultava che nelle chiese protestanti si cantassero inni tratti dai salmi o esclusivamente dalle Sacre Scritture, scusa, evidentemente sono male informata. Butterfly
  8. Giulio, ma gli stonati come fanno? Comunque le celebrazioni protestanti sono molto belle, mi ricordo in Inghilterra di averne seguite diverse e in effetti per chi ama la musica l'atmosfera è proprio molto gioiosa. Però è anche vero che, se non sbaglio, vengono solo cantati inni sacri. Penso invece agli spirituals, così diffusi nelle chiese americane: lì vedo più forte l'unione tra musica, poesia e vita quotidiana. Il lavoro e le proprie vicissitudini che diventano preghiera pensando a Dio. Butterfly
  9. il sacerdote in questione è autore di una delle più belle e "concise" storie della musica sacra in circolazione negli ultimi anni di cui le consiglio vivamente lo studio e la lettura; testo che trabocca di considerazioni teologiche sull'arte e sulle sue funzioni, dalla cantillazione ebraica, al novecento... Mi rivolgevo a Giorgio, esortandolo a trovare, tra le varie regole imposte dal Vaticano, qualche escamotage per convincere il parroco che rifiuta l'accoglimento di un concerto di musica "non sacra". Alla fine, gira e rigira, si scopre che tutto è il contrario di tutto. In fondo abbiamo appena saputo che il Limbo non esiste più... che vuoi che sia far accomodare qualche preludio "laico" in zona presbiteriale (magari eviterei i tanghi di Carlos Gardel) Scherzi a parte, anche queste "chiusure" a oltranza finiscono per allontanare le persone dalla frequentazione della propria chiesa. Se Gesù avesse messo tanti paletti, quando ha fatto il discorso della montagna, non ci sarebbe andato nessuno. Butterfly
  10. L'idea di chiesa come luogo sacro è uno degli aspetti del cattolicesimo basato su una interpretazione delle Sacre scritture che si discosta dalle dottrine Protestanti. Ciò che può sembrare oscurantista a un credo, è regola universalmente accettata in altri e, fino a che non nuoce a qualcuno, va rispettato. Peraltro nelle cattedrali romaniche si trova spesso lo zodiaco scolpito nelle facciate e/o altri simboli della vita quotidiana e campestre: il legame della religione con la vita reale era differente (vedevo oggi un documentario sulla cattedrale di Aquisgrana: su una delle colonne poste a lato dell'ingresso è incisa una misura per le stoffe che serviva ai mercanti della piazza). Poi si potrebbero fare tante osservazioni sulle interpretazioni oscurantiste del cattolicesimo: per esempio nelle località turistiche è fatto divieto di entrare in chiesa con gli short ma vengono accettate le generose scollature. Interrogato su questo particolare, un sacerdote in tv rispose che quello non era altrettanto scandaloso perchè in fondo ci sono anche i quadri che raffigurano la Madonna che allatta Come in tutte le cose, la regola del buon senso sarebbe la migliore... Le considerazioni teologiche sull'arte e la sua funzione sono estremamente numerose. Potresti estrapolarne qualcuna ad usi convincitorio del sacerdote in questione. Butterfly
  11. Sono un po' di corsa e ti segnalo questo link al volo: http://www.romaincanto.com/scuola-romana.php Credo che le più recenti restrizioni siano dovute (come spesso accade) a un utilizzo un po' troppo libero delle chiese come sfondo di concerti e manifestazioni musicali non a carattere sacro, nel corso degli anni '70-80. Per quanto in tali occasioni non venga esposto il Santissimo, a volte ci si è forse un po' dimenticati di essere comunque in un luogo consacrato. Si può essere d'accordo o meno; a Genova fino a che è stato Cardinale Giuseppe Siri, già fare un arpeggio con la chitarra classica in chiesa o cantare le canzoni di Chiara Lubich era considerato un atto liberale e un poco sovversivo del Parroco di turno Comunque mi pare che non venga sempre applicata una severe restrizione: alcuni mesi fa Rai2 ha trasmesso un concerto benefico dal Santuario della Madonna di Pompei (con l'Orchestra del Conservatorio di Avellino con Lucio Matarazzo come chitarrista) nel corso del quale si sono esibiti anche artisti che portavano brani non di musica sacra. Butterfly
  12. Hihihih dopo questo video e quello del LAGQ devo aprire un sondaggio: "preferite che vada a caccia di video belli o di video brutti"? E' che in effetti per certe opere non c'è molto da scegliere nei filmati di Youtube... Butterfly
  13. Grazie Fabio, proverò a cercare gli articoli che hai segnalato. Butterfly
  14. Marco Tamayo Luigi Rinaldo Legnani (1790-1887), 36 Capricci, Op. 20 Data e sede: sconosciute Video Youtube (1 min, 18 sec) Scusate, non so quale sia dei 36 Capricci. Più che altro mi incuriosiva la chitarra che utilizza Marco Tamayo. Chissà se nella tavola armonica c'è qualche strado di materiale polimerico Butterfly
  15. Idea dolcissima. I cipressi sono tra gli alberi più belli al mondo. I cipressi che a Bolgheri alti e schietti van da San Guido in duplice filar, quasi in corsa giganti giovinetti mi balzaron incontro e mi guardar. Mi riconobbero e - Ben torni ormai - bisbigliaron ver me co'l capo chino Perchè non scendi? Perchè non ristai? Fresca è la sera e a te noto il cammino ..... Butterfly
  16. Oggi sono un po' pigra e sarebbe un po' complicato documentarmi da sola su questo argomento. Guardavo ieri sera un numero di Irish dance e mi chiedevo, vista l'apparente similitudine con il ballo flamenco ma la distanza delle terre d'origine di questi due generi, se musicalmente ci sono dei punti in comune e se qualcuno può gentilmente spiegare anche da che cosa origina la tecnica di danza che sottolinea la scansione ritmica battendo i piedi a terra. Butterfly
  17. Sì ho fatto un pasticcio scrivendo il titolo in francese. Il video è dichiarato "amatoriale" e non ha inquadrature perfette; a me interessava lo spostamento della mano destra per ottenere diverse dinamiche, comunque l'interpretazione mi è piaciuta. Butterfly
  18. Angelo Barricelli Agustín Barrios Mangoré, La Catedral, 3° mov.: Allegro Solemne [su richiesta dell'autore, il link al video è stato rimosso] Butterfly
  19. Incontri di musicologia Conservatorio di Udine Un friulano musicista e mosaicista nella Venezia del '500 Martedì 24 aprile - ore 18.00 Conservatorio di Udine, Sala Vivaldi Piazza 1 Maggio, 29 - Udine Presentazione del libro "Dominico Bianchini ditto Rossetto. Un friulano musicista e mosaicista nella Venezia del Cinquecento" di Franco Fois, con la partecipazione dell'autore. Al libro è allegato un CD, registrato da Franco Fois nella sacrestia monumentale della Chiesa di S. Michele a Cagliari Interventi di Mario Turello, David Giovanni Leonardi, Werner Di Donato Dalla dalla Rassegna Stampa del Conservatorio di Undine, a cura di David Giovanni Leonardi: "Franco Fois, chitarrista, liutista e musicologo sardo, ha dedicato a un’importante, poliedrica figura di artista friulano, Domenico Bianchini, probabilmente nato a Udine da famiglia spilimberghese attorno al 1510 e attivo sul versante tanto dell’arte decorativa, quale autore e restauratore dei mosaici della Basilica di S. Marco, quanto dell’altrettanto fiorente attività musicale nei settori compositivo ed editoriale nell’opulenta Venezia rinascimentale." Info: Tel.: 0432 50.27.55 - 0432 50.56.86 web: http://www.conservatorio.udine.it/ ------------------------------------------------------------------------- Butterfly
  20. Bella interpretazione, bravo Oliali. Anche io sono curiosa di sapere qualcosa sulla tua chitarra. Butterfly
  21. Fosse solo la lingua italiana...meno male che sullo spartito metto sempre due belle frecce a matita: una indica "agogica", l'altra "dinamica", pensa tu come sto messa, altro che MCT Butterfly
  22. Filippo, rileggi bene anche tu, ho preso le tue parti in questo. Uffi.... Butterfly
  23. Veramente Filippo è stato oggetto di minacce reiterate, non il contrario. Era lui che qualcuno voleva prendere a calci nel sedere e fargli anche di peggio... Infatti io mi riferivo alle minacce ricevute da Filippo. Ci sono tanti modi di dissentire dalle affermazioni di una persona senza necessità di dare o prendere calci nel sedere Butterfly
  24. Sì, veramente speravo in citazioni di testi dove ci sia la chitarra classica non la chitarra in generale. Grazie Alfredo. Butterfly
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