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Butterfly

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  1. Sì Piero, figurati. Lungi da me fare l'"esperta" della materia, solo ho a che fare quotidianamente con certe incongruità del mondo universitario...peccato che le ore perse a capire le illogicità delle tabelle ministeriali non forniscano nemmeno 1 credito formativo! Butterfly
  2. Mi permetto di segnalare che non è sempre così. Per accedere ad alcune lauree specialistiche occorre essere in possesso di uno degli specifi diplomi di laurea (triennali o del vecchio ordinamento) indicato dai diversi Statuti di ateneo, in quanto il limite massimo di debiti formativi non può superare i 120 crediti. Per essere più chiari, anche con una laurea del vecchio ordinamento quadriennale o del nuovo in una disciplina umanistica, non si può, per esempio, accedere alla laurea biennale specialistica di molte facoltà scientifiche. E' anche vero però, che se l'ammissione a un biennio specialistico come quello ipotizzato nella riforma dei conservatori richiede soprattutto una specifica formazione musicale avanzata, non è escluso che in aggiunta a questa, sia precedenti lauree umanistiche che scientifiche siano ritenute sufficienti basi per affrontare questo nuovo tipo di corso (le cui materie teoriche probabilmente vengono considerate come multidisciplinari rispetto a molti corsi di laurea). In questo senso è comprensibile che venga richiesta una qualunque laurea, senza specificare in che cosa. Butterfly
  3. Hi Matanya, Si conosce con certezza solo la data di morte di Ernesto Del Preite: Napoli, 1891. La fonte è la biblioteca del Conservatorio di Napoli We only know the date with death of Ernesto Del Preite: Naple, 1891. This year has been comunicated by the Conservatorio of Naple. Butterfly
  4. Hi Matanya, Domani cerco di sapere le date. Il nome esatto è Ernesto Del Preite. In Italia non esiste il patronimico come in Russia ma più o meno questo corrisponde al "cognome". Le persone hanno un "nome di battesimo" (anche se non sono battezzate) e un cognome. Il cognome infatti a volte può essere doppio o non corrispondere a quello del padre naturale. I cognomi italiani, in particolare, hanno origini storiche diverse e sono spesso legate al luogo di origine o al mestiere o condizione sociale della persona. Ma questo non c'entra con la Sua ricerca ovviamente Cordiali saluti Butterfly
  5. Bravo Alessio, anche io avevo cercato in sbn (dalla maschera di internet culturale) ma non avevo trovato niente, sia cercando per autore che per soggetto. Si da' il caso che internet culturale sia tanto bello, ma che a volte funzioni così male.... Ho anche consultato l'Archivio Sonoro delle canzoni napoletane. Butterfly
  6. Dovrebbe trattarsi di Ernesto Del Preite, autore di versi vissuto a Napoli nell'Ottocento. E' un nome maschile (= Ernest) La canzone è catalogata presso la Biblioteca Nacional de Espana: http://www.bne.es/cgi-bin/wsirtex?SOY=WBNBIBT4&VIS=W08BIPA&FMT=WBNARIA4&TIP=A&ITE=0000601245796 Su internet ho trovato Ernesto Del Preite citato in questi link: http://www.interviu.it/canzone/storia.htm http://www.kaczka.art.pl/errata.html Ho trovato inoltre i titoli di queste sue opere: - Un geloso e la sua vedova commedia lirica 4 Akte, Ernesto Del Preite(1857 Neapel) (= a jealous man and his widow) - Lu cardillo (E. Del Preite – P. Labriola), Ed. Musicale Fabbricatore 1849 (cardillo= little singing bird, "cardellino") - Na 'Mmasciata (by Del Preite,E - Labriola,P) [1865] (mmasciata= I have to tell you about something of curious, an advertise or gossip) Il seguente libro potrebbe contenere notizie anche su Alfonso Guercia: Il melodramma italiano (1861-1900) di Andrea Sessa, L. Olshki ed., 2003 . - (Historiae Musicae Cultores, vol. 97) ISBN 88 222 5213 6 http://www.olschki.it/plus/52136/52136.htm Cercherò altre notizie (date di nascita e morte) su qualche repertiorio biografico. Presso la National Library of Washington è catalogata questa opera di Alfonso Guercia: http://catalog.loc.gov/cgi-bin/Pwebrecon.cgi?Search%5FArg=Guercia%20Alfonso&Search%5FCode=NAME%5F&CNT=25&PID=27165&BROWSE=1&HC=1&SID=3 Cari saluti Butterfly --------------------------------------------------------------------------------------------------------------- I think the complete name is Ernesto Del Preite, neapolitaner author of the XIX Century. Ernesto is the name of a male (=Ernst) The song is catalogued by The Nacional Biblioteca de Espana: http://www.bne.es/cgi-bin/wsirtex?SOY=WBNBIBT4&VIS=W08BIPA&FMT=WBNARIA4&TIP=A&ITE=0000601245796 Some citations of Ernesto Del Preite in these links: http://www.interviu.it/canzone/storia.htm http://www.kaczka.art.pl/errata.html I found some title of his songs and compositions: - Un geloso e la sua vedova commedia lirica 4 Akte, Ernesto Del Preite (1857 Neapel) (= a jealous man and his widow) - Lu cardillo (E. Del Preite – P. Labriola), Ed. Musicale Fabbricatore 1849 (cardillo= little singing bird) - Na 'Mmasciata (by Del Preite,E - Labriola,P) [1865] (mmasciata= I have to tell you about something of curious, an advertise or gossip) The following book would be contain some information also about Alfonso Guercia: Il melodramma italiano (1861-1900) di Andrea Sessa, L. Olshki ed., 2003 . - (Historiae Musicae Cultores, vol. 97) ISBN 88 222 5213 6 http://www.olschki.it/plus/52136/52136.htm I'm going to find some other information (date of birth and death) on a biographic repertory. This bibliografic record of the National Library of Wahington is related to Alfonso Guercia: http://catalog.loc.gov/cgi-bin/Pwebrecon.cgi?Search%5FArg=Guercia%20Alfonso&Search%5FCode=NAME%5F&CNT=25&PID=27165&BROWSE=1&HC=1&SID=3 Bye Bye Butterfly
  7. Ciao Antonio, Non ho più il torcicollo, e ho ripreso a suonare, tutti i giorni. Ho scelto questo nickname per il forum e sono più contenta se viene usato questo nei messaggi pubblici, grazie! E grazie dei saluti gentili! Butterfly
  8. Ciao Ilaria, Lascia perdere le battute di spirito, c'è chi non riesce a prodursi in altro che questo. Concordo con l'intervento dei M.° Catemario e Bonaguri, che suggeriscono una equlibrata e sapiente valutazione del tuo stato d'animo attuale, in rapporto alla esperienza con il tuo insegnante. Mi permetto di consigliarti di fare molta attenzione a non sottovalutare la tendinite; considera che buona parte del tuo "malessere" potrebbe anche essere aumentato da una non perfetta efficienza fisica. Consulta un medico che conosca bene i problemi articolari dei musicisti, approfitta della pausa di riposo terapeutico per riflettere un po' su tutto. Un forum non è certo una Bibbia, nè la soluzione a un problema, ma a volte solo il condividere una nostra sensazione o un pensiero, senza esporsi personalmente come nella vita reale, può aiutare a trovare un sollievo e un senso di ascolto e condivisione che non è poco. Anzi. Auguroni Butterfly
  9. Giulio Tampalini scrive: Gentile Maestro, Sono certa che il Suo giudizio di valore sulla "maggioranza delle altre attività lavorative" sia suffragato da una ampia e diretta esperienza personale di qualcuna fra queste attività. E' così, vero? Anni fa andava di moda una battuta: "Che cosa fai nella vita?" -risposta- "Il giornalista" - controrisposta: "Sempre meglio che lavorare!". Con tutto il rispetto per Lei e gli altri artisti e i musicisti di tutti i livelli presenti nel forum, sono curiosa di conoscere un esempio di quello che Lei definisce "storie lavorative (e di vita) ... da considerarsi sicuramente "off life". Ho avuto modo di conoscere operaie che incollano suole per molte ore al giorno e quando tornano a casa, trovano ancora il tempo e la voglia di giocare con i loro figli. Ho visto in altri Paesi costruire strade in montagna a colpi di piccone. Non mi fraintenda e non si offenda, ma penso che molti "artisti" non siano degni di pulire le scarpe all'ultima di queste vite "off life", nè riescano a capirne la dignità e la estrema sofferenza e nelle loro forse piccole e povere cose, anche una qualche bellezza che a noi resta sconosciuta. Io non mi ritengo "in life" perchè distinguo Monet da Caravaggio, la parmigiana dalle lasagne o Bach da Tarrega. E non mi ritengo "off life" perchè non vivo facendo concerti di musica classica. Non nutrirei nemmeno tanta certezza che oggi "sia molto più sicura e di soddisfazione una carriera artistica, anche di basso livello, rispetto alla maggioranza delle altre attività lavorative." Mi pare che il sistema di formazione scolastica delle prossime generazioni porti con sè molti timori per lo sviluppo di una qualsiasi carriera. I dubbi che più di un giovane studente esprime talvolta anche su queste pagine, ne sono un esempio. Da un lato si sostiene che nessuno è niente e finiamo tutti in fondo al mare, dall'altro un certo snobbismo nel considerarsi al di sopra di tutto. Mi sono "giocata" il Suo corso a distanza? Spero di no.... non me ne voglia, La stimo molto, ma ci sono periodi in cui non riesco a non dire quello che penso, se sono poco diplomatica mi scuso. Mi dica che non ho capito niente e che ho frainteso il suo ragionamento, ne sarò lieta. Butterfly P.S. Concordo con Lei su un punto: quando il M.° Gilardino racconta qualcosa, è sempre interessante e appassionante leggerlo, così come altri dotti e simpatici frequentatori di questo forum.
  10. Ciao Fabio, Ti chiedo scusa perchè non riesco mai a trovare le parole per replicare a quello che scrivi, anche quando citi qualcosa che ho scritto in precedenza io. Non capirti è un mio limite e mi spiace, perchè il forum è luogo privilegiato di "partecipazione". Ma prometto che rifletterò molto sulla pasta per la pizza. Butterfly
  11. Alla fine, Maestro, un artista è pur sempre un uomo e può essere nel mondo, senza essere del mondo. Potremmo andare avanti all'infinito...ma "altro non ti so dire" (Montale). A me va bene qualunque posto, purchè non ci sia piu' sofferenza. E possibilmente ci sia buona musica Butterfly
  12. Off Topic....si parlava di conservatorio....sorry. Butterfly
  13. Dralig scrive: Può essere interpretata in diversi modi, e forse questo voleva l'autore. Il mare è immenso, e ci aspetta. Un'ottima prospettiva, specie per una velista come me. Un posto pieno di vita gentile e silenziosa, che i raggi di sole colorano come mai ci si potrebbe immaginare restando a riva. Lontana da me qualunque intenzione di proselitismo religioso. "Siamo tutti figli di Dio" era solo un modo di dire. Per dire che ogni essere umano ha il suo valore, anche quello che per tanti sembra non averne. Almeno questo è il mio pensiero, liberi tutti di non condividerlo. Siamo andati tutti off topic. Butterfly
  14. Pfr83 scrive: Io invece posso saperlo perchè sto terminando una seconda laurea con il nuovo ordinamento. Pfr83: potresti anche accettare che se qualcuno scrive qualcosa è perchè ne conosca un po'? A sentire te, siamo tutti dei bacucchi reazionari male informati! Butterfly
  15. Dralig scrive: Gli artisti non hanno la stessa età delle altre persone...lo dico metaforicamente. La mia battuta (mai cercare di essere spiritosi!) voleva essere una risposta alla Sua affermazione (che trovo un tantino pessimista): Non è così "maledettamente" semplice. Non La stavo paragonando con gli esempi citati. Mi dispiace di aver innescato una polemica. Cordialmente Butterfly
  16. Davide scrive: Condivido, Davide. E' giusto tendere al progressivo miglioramento delle cose, purtroppo non sempre il progresso coincide cambiamenti così profondi rispetto al passato. Non c'entrano le mezze stagioni, pfr83, e comunque è dato scientificamente provato che la temperatura del pianeta si è modificata, negli ultimi secoli.... Per valutare obiettivamente avresti dovuto provare sulla tua pelle i due diversi ordinamenti universitari. Chi si affaccia ora allo studio non può che valutare il presente, ma non sa che cosa gli è stato tolto. E' l'unica speranza che accomuna le precedenti generazioni di studenti a quella attuale, perchè questo è sempre stato un po' vero, almeno in molti settori. Sul conservatorio non mi esprimo, non conoscendo bene nè la vecchia nè la nuova struttura. Butterfly
  17. Che cosa significa? Butterfly
  18. Fabio Selvafiorita scrive: Non fraintendere, ma qualcuno potrebbe obiettare che siamo tutti figli di Dio, anche chi non è artista. Che una vita dia piu' luce di un'altra, spesso è solo un caso fortuito e/o incomprensibile del destino, non sempre il frutto di un merito strettamente personale. Ergo= ognuno occupa un posto unico nel mondo (vi risparmio Pirandello). M.° Gilardino, non sia così pessimista, per favore, che mi viene la tristezza cosmica!!! Se un artista rinunciasse ad essere tale, probabilmente alla fine sarebbe ancora piu' infelice. E poi mica tutti hanno il destino di Giacomo Leopardi o Modigliani, ci sono anche tanti artisti-divi che non se la passano così male.... Per i nostalgici: due minuti di "Poster", Claudio Baglioni (magari con un cioccolatino after eight scioglievolissimo). Butterfly
  19. Ciao Fabio, Che dire....citavo precedentemente l'immagine un po' falsata che da' dell'artista una certa cinematografia o letteratura che esalta aspetti avventurosi e "romantici" dei momenti creativi e della vita di alcuni personaggi del passato e del presente... è anche vero però che difficilmente conoscerai artisti che non abbiano un "non so che" che li distingue dalle altre persone, evidente anche dopo pochi minuti di conversazione (non parlo dell'aspetto esteriore perchè quello spesso è solo uno stereotipo). Al di là di aver appurato, attraverso le diverse testimonianze, della necessità di un lavoro costante e intenso, non credo si possa alla fine generalizzare nè in un senso nè nell'altro. Forse l'esperienza artistica è cosa troppo personale per essere definita in parametri di valore universale. Roberto Benigni sembra un clown, tra come si tira su i calzoni continuamente e balza sotto alle gonne delle sue ospiti televisive, però ha letto e spiegato alcuni canti della Divina Commedia con tanta genialità e profondità di pensiero, che difficilmente potrebbero essere frutto della sola improvvisazione. Però seduto compassato in biblioteca dalle 9 alle 17, non riesco proprio a immaginarmelo... Insomma, che dipenda da qualunque cosa....l'importante è che noi tutti possiamo ricevere il dono dell'arte da parte di chi la possiede. Perchè "fatti non foste per viver come bruti." Butterfly
  20. Bè se tu lo hai da una parte e io dall'altra, possiamo comunque guardarci in faccia Think positive.... Butterfly
  21. Butterfly

    Ho il torcicollo

    Come da titolo. Ma mi sa che non ci potete fare niente. Vabbè avevo voglia di lamentarmi un po' Butterfly
  22. Direi, con tutto il rispetto per la funzione, che "pastora" è una declinazione al femminile di un termine di origine latina e maschile, che obbliga a un falso plurale femminile Non sono favorevole al volgimento femminile di alcuni termini (es. architetta, avvocatessa ecc.), comunque era solo una facezia (lupi-agnellini ecc.) Ciao Butterfly
  23. Non che sia di vitale importanza, ma credo che si utilizzi il termine "pastore" anche per le donne. Con buona pace di tutte le pecorelle e gli agnellini delle valli Butterfly
  24. Molto bello! Grazie. Butterfly
  25. Ciao Ilaria, Forse hai solo bisogno di una iniezione di fiducia. Non so se il talento può essere "costruito" ma a volte le nostre incertezze fanno ingigantire i limiti, che ci appaiono come oggettivi ma a volte posso essere superati trovando il giusto quid. Porsi le tue domande è segno di ricerca e di sensibilità. Cerca ancora, con più forza. "Non chi comincia, ma quel che persevera" (Amerigo Vespucci). E' il mio augurio, di cuore, per te, di riuscire a trovare ciò che "sei", più che ciò che "vuoi". Butterfly
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