Vai al contenuto
Novità discografiche:

debonis86

Membri
  • Numero contenuti

    178
  • Iscritto

  • Ultima visita

Tutti i contenuti di debonis86

  1. Posto una pagina del metodo Carulli (rev. Terzi, ed Ricordi) sulle scale, perché non capisco il senso dell'insegnamento di Carulli. Qualcuno mi aiuta a capire cosa vuol dire?
  2. Grazie dei suggerimenti!
  3. Il pensiero citato, secondo me, esprime bene l'alternativa che si è posta in questo topic. E la chiosa "Fate quello che vi diverte di più" mi pare più adatta alla variabilità del caso concreto. Quanto a Segovia, è certamente utile conoscere le abitudini dei grandi maestri, tuttavia l'emulazione dovrebbe arrestarsi al fine e non anche al mezzo. Mi rimane, comunque, il dubbio sulla fonte della pratica attribuita a Segovia: chi l'ha detto, e dove, che fosse avvezzo a questa pratica di esercizi?
  4. Caro Maestro,questa differenza, in riferimento all'età, mi incuriosisce. E' un dato scientificamente dimostrato o si basa sulla esperienza personale? Io ne do una testimonianza derivante dalle mie osservazioni di parecchie centinaia di studenti, ma suppongo (anche se non ne sono specificamente informato) che esistano anche degli studi scientifici sull'argomento. dralig E' assolutamente vero! Questa osservazione è estendibile anche alla capacità di leggere a prima vista, bambini che hanno iniziato correttamente a 5/6 anni dotati naturalmente di una certa predisposizione, ad 11 leggevano a prima vista con una facilità straordinaria pezzi anche di una certa complessità (più difficili di quelli che si danno solitamente per la lettura a prima vista agli esami di conservatorio). Roberto Fabbri Non vorrei, però, che la differenza riposi sul "talento": entrambi, infatti, avete posto l'accento, in premessa, che deve trattarsi di un bambino dotato o talentuoso. Nel mio mestiere, didattico come il vostro, io sfido tutti i giorni la natura? I miei ragazzi sono giovani adulti (19-20 anni), già rovinati dalle scuole dell'obbligo. Eppure, i risultati non mancano. Io stesso mi vanto di "essermi fatto" da solo: dopo un calvario di insuccessi scolastici, con maestri mediocri, a 18 anni, con un metodo fatto in casa, ho invertito la tendenza. Certe regole statistiche, quando applicate all'universo uomo, mi fanno paura...
  5. Caro Maestro,questa differenza, in riferimento all'età, mi incuriosisce. E' un dato scientificamente dimostrato o si basa sulla esperienza personale?
  6. Mi può, gentilmente, chiarire il riferimento a Segovia. A quali esercizi di tecnica si riferisce?
  7. Non c'è dubbio che la tecnica, ovunque, sia fondamentale. Però, nel momento in cui si pone la possibilità di studiarla ora in un esercizio come l'arpeggio ora in brano come un preludio, io sono istintivamente portato a preferire il preludio., anche se mi rendo conto che l'astrazione dell'arpeggio possa consentire per qualcuno una maggiore concentrazione nello studio del momento tecnico. Per quanto il mio principale interesse sia volto a sentire la vosta opinione di maestri, vorrei svolgere alcune considerazioni. Temo, infatti, che la necessità di inventare formule tecniche nasca soprattutto dalla incapacità di studiare tecnicamente la musica. Un arpeggio, del resto, se non trovasse corrispondenza in un brano musicale realmente esistente, sarebbe inutile esercizio di tecnica. Se la premessa è corretta, vuol dire che da ogni brano possono ricavarsi formule tecniche. Sicché un corretto studio di un brano musicale comprende necessariamente anche lo studio della tecnica migliore per realzzarlo. Il che vuol dire che una adeguata selezione di brani può raggiungere il medesimo risultato di consentire lo studio della tecnica senza rinunciare al momento musicale.
  8. il mi dubbio è se la tecnica slegata dall'espressione musicale abbia senso.
  9. debonis86

    Buon 2008 a tutti

    Troppo avanti i giapponesi! auguri boyz'n girlz!!! Mi piacerebbe vedere lo spartito. Cmq, per qualcuno, anche questa è musica... contemporanea! Buon anno a tutti!
  10. Volevo capire perché il programma ministeriale ha optato per i 120 arpeggi di Giuliani, perferendoli a tante altre alternativa, quali ad esempio i preludi di Carulli. Mi chiedo se la scelta sia stata dettata dal dato empirico della efficacia didattica dei 120 arpeggi e/o da altro. E se questa scelta è generalmente condivisa dai maestri.
  11. E' una selezione piuttosto singolare, non ne capisco la ragione: temo che sia una scelta dettata solo da ragioni editoriali.
  12. In quale pezzo? Solo sapendo di quale brano si tratta si può rispondere correttamente. dralig Ah, ecco, io mi credevo che esistesse una tabella di corrispondenze univoca. Cmq, mi riferisco allo studio n. 3 Op. 50 Giuliani (= allo studio 4 del Giuliani-Chiesa, II ed.). Io lo sto studiando con semiminima= 104. Ma poi quando si arriva alle semicrome, mi sembra troppo veloce. No, non è troppo veloce, perché si "porta" sempre sulla semiminima, valore che unisce e amalgama il temino e la variazioni - che sono dei puri ornamenti per diminuzione. Quindi, in pratica, si suonano sempre due semiminime per battuta, con un po' di florilegli attorno, che non cambiano né il carattere né l'andamento del pezzo. dragli anche l'accento deve cadere come se fossero due semiminime, cioè sulla prima semicroma di ciascuna quartina?
  13. In quale pezzo? Solo sapendo di quale brano si tratta si può rispondere correttamente. dralig Ah, ecco, io mi credevo che esistesse una tabella di corrispondenze univoca. Cmq, mi riferisco allo studio n. 3 Op. 50 Giuliani (= allo studio 4 del Giuliani-Chiesa, II ed.). Io lo sto studiando con semiminima= 104. Ma poi quando si arriva alle semicrome, mi sembra troppo veloce.
  14. debonis86

    Allegretto

    una info, per favore, che tempo è allegretto col metronomo?
  15. sì, è quello, molto bello! tra l'altro, la seconda parte è una variazione dello stessa tema, e allora ho pensato che potesse essere una pillola di un discorso più ampio trattato altrove. Mi chiedo, anche, se si tratti di un tema popolare.
  16. Sono curioso di sapere se il tema tracciato da Giuliani nello studio n. 1 Op. 50 (che io leggo come n. 2 della Scelta di studi, II ed., curata da Chiesa) è stato dall'autore sviluppato altrove.
  17. Ho trovato una copia nella biblioteca di como... Cmq, pare che sia ancora in commercio.
  18. Antonio Sinopoli, nato a Buenos Aires nel 1878, morto nella stessa capitale nel 1964, fu uno dei maggiori esponenti della "scuola" bonoarense. Allievo di Sagreras,poi partner del medesimo in un duo, che divenne anche un trio con l'arrivo di Domingo Prat. Fu un didatta e un concertista, ma soprattutto un discreto compositore - aveva studiato composizione e non era quindi uno sprovveduto. Tutti i suoi pezzi, ispirati alla musica nazionale, furono pubblicati da Ricordi BA. Ricordo benissimo, per averla letta in gioventù, una sua singolare revisione del Metodo di Dionisio Aguado, nella quale aveva inserito studi di molti altri autori, costruendo una sorta di itinerario che copriva tutto il campo della formazione, dagli elementi fino al virtuosismo. A tale metodo (noto come Aguado-Sinopoli) aveva aggiunto un "Suplemento" di esercizi, studi e brani contenente, tra le altre cose, la sua trascrizione della Ciaccona di Bach, realizzata nel 1920 (quindi ben prima di quelle di Sainz de la Maza e di Segovia), nel tono di mi minore. Si pensava che fosse quella la prima trascrizione per chitarra del capolavoro bachiano, ma recentemente è saltato fuori un programma da concerto del 1913, in cui Antonio Jiménez Manjon presentava, sempre in Argentina, la Ciaccona. dralig Grazie, Maestro, per aver soddisfatto la mia curiosità! Posso chiederti anche di esprimere un giudizio sull'efficacia didattica del metodo Aguado-Sinopoli?
  19. Sì, infatti, credo che Antonio Sinopoli sia argentino (e cmq di lingua spagnola). Sto cercando alcune sue opere didattiche, ma non conosco l'editore. Purtroppo, il cognome è molto diffuso, quindi internet non mi aiuta.
  20. debonis86

    Antonio Sinopoli

    Cerco informazioni su Antonio Sinopoli, in particolare su pubblicazioni didattiche.
  21. Grazie Neuland, allora lo considero un tuo regalo di Natale
  22. diciamo però che i morti non mentono.... e nemmeno le loro opere!
  23. sarà stata la visita inaspettata di ieri sera?
  24. In altro topic (peraltro dedicato a Sor), Franco mi ha suggerito di ascoltare l'integrale per chitarra e fortepiano di Carulli, nella esecuzione di Leopoldo Saracino e Massimo Palumbo (ed. Brilliant). Be', devo dire che sono stupendi! Una versione, per me, inedita di Carulli, per quanto io l'abbia sempre apprezzato nelle sue opere per chitarra sola, che consolida sempre più il mio personale giudizio sul compositore. A questo punto, mi domando se vi siano altre composizioni per chitarra in duo con fortepiano (o anche pianoforte) così belle.
  25. Grazie Franco per il suggerimento, li sto ascoltando or ora: questo Carulli andrebbe professato meglio, perché i suoi duo con il fortepiano sono stupendi! Mi permetto di aprire un topic, sperando nei vostri contributi per capire meglio queste opere e soprattutto le influenze che, credo, abbiano alimentato il compositore.
×
×
  • Aggiungi...

Informazioni importanti

Usando il Forum dichiari di essere d'accordo con i nostri Terms of Use.