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debonis86

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  1. Benvenuto Opu, molto bella la tua esperienza di liuteria! Magari potresti condividerla con noi, nella sezione dedicata alla costruzione della chitarra. Anch'io, insieme ad un amico incontrato in questo forum, ho iniziato questa curiosa esperienza sotto la guida di un giovane liutaio, e mi piacerebbe scambiare qualche informazione anche con te. Ciao
  2. Grazie mille!!! Tra l'altro, mi sembra una buona edizione... se ci sono commenti sul punto, li ascolto volentieri.
  3. Ho una copia della bwv 995, di cui non ricordo la provenienza e di cui ignoro il curatore. Qualcuno sa dirmi chi è? sono interessato a procurarmi l'originale.
  4. conoscete Noad e le sue antologie? mi hanno incuriosito, però prima di comprarle, vorrei sentire l'opinione di qualche didatta.
  5. No, per carità, basta con internet!!! Io preferisco il vecchio spartito curato da un maestro e edito su carta... (ciò senza ovviamente intendere esprimere una critica negativa verso il sito che hai indicato, che è curato da un noto e apprezzato maestro). In generale, ritengo internet un utile strumento di lavoro, che non deve però sostituirsi ai tradizionali e attendibili metodi di acquisizione delle informazioni,
  6. ehi, qualcuno rispondaaaaaa!
  7. Presa, insieme alla Suite! Vorrei ringraziare Porqueddu per avermi informato dell'esistenza di queste nuove pubblicazioni dell'amato HVL, e lo pregherei di informarci ancora delle eventuali successive... mancano almeno il Choro n. 1 e gli Studi (e magari l'opera omnia). Ma vorrei anche ringraziare Zigante, perché ha reso un servizio a tutti noi, dando il giusto spazio editoriale ad un nostro grande compositore, che finora veniva venduto in foglietti tanto costosi quanto pieni di errori di stampa e non (che meritavano di essere a mala pena fotocopiati!).
  8. io al metodo preferisco le antologie di autori vari: raccolte di pezzi ordinati per difficoltà progressiva, magari anche in modo sistematico, e possibilmenti di pezzi gradevoli... magari anche brani di opere piu' grosse, estratti nelle parti relative al grado di difficoltà. esiste qualcosa del genere sul mercato?
  9. Concordo pienamente, Fernando, a volte però il tutto è reso piu' difficile dalla mera inabilità tecnica. A quel punto sorgono seri dubbi sul proprio percorso formativo e, allora, recupero vecchi manuali ingialliti e noiosi... e poi... ripongo la chitarra, perché nn posso suonare annoiandomi a morte!
  10. Se lo fai, sarò il primo a comprarlo!!! anzi, non è che già qualcosa di simile in commercio?
  11. Gia', ma se l'approfondimento non arriva, perché - ad esempio - richiede una dotazione teorica e tecnica che fa difetto? quello che rimane è ancora un qualcosa di positivo o è meglio cambiar metodo?
  12. Mi pare di capire che sia diffusamente ritenuta l'utilità di leggere il piu' possibile musica nuova, e che il suggerimento tecnico sia di leggere anche senza strumento, immaginando la tastiera. La mia perplessità è questa: io finisco, in questo modo, per "conoscere" un po' di tutto, ma di tutto poco! nulla è nelle mie dita e nella mia testa in modo approfondito. Questo è un mio difetto metodologico o è solo un aspetto normale del percorso formativo?
  13. Davvero? interessante.... violino e cello mi interessano! Potresti, però motivare il suggerimento, spiegandone le ragioni didattiche? Grazie
  14. Lo facevo anche io a 13/14 anni ma avevo insegnanti che non erano in grado di comprendere il significato di questa curiosità e strappavano (letteralmente) gli spartiti non-autorizzati. Io lo faccio a 38 anni?, è grave? Cmq., ho aperto sull'argomento il 3D "Come migliorare la lettura a prima vista?" in "Metodi e libri". DeBo
  15. E continui a farlo debonis86! E' una cosa che oltre aumentare la sua conoscenza del repertorio le consente di perfezionare ulteriormente lettura a prima vista. Senza dimenticare il piacere di leggere un nuovo testo. Io ovviamente procedo in questo modo istintivamente, ma ora lo farò confortato dal suo suggerimento. Tra l'altro, penso che tanto l'ampiezza del repertorio quanto la lettura a prima vista siano di fondamentale importanza, perché incrementano l'entusiasmo nel far musica. Mi chiedo, però, se esistano suggerimenti tecnici per migliorare la lettura a prima vista (nel qual caso si potrebbe aprire un discorso ad hoc) o se, invece, l'unico modo è appunto quello di... leggere nuova musica. Riporto una discussione, incidentalmente sorta nel thread "Cinq preludes - Heitor Villa Lobos - Rev. F. Zigante", nella speranza che possano sorgere utili suggerimenti per tutti su come migliorare la lettura a prima vista, che io ritengo un valore - oserei dire - assoluto per qualunque strumentista, anche se dilettante, come me. Io, da autodidatta, mi limito a dare sfogo alla mia curiosità di conoscere sulla tastiera tutti i pezzi di mio interesse emotivo, e il grande HVL è stato il mio campo di battaglia privilegiato! Ma è giusto? è formativo un simile atteggiamento? si incorre nel rischio proprio di chi vuol troppo? ci sono suggerimenti tecnici?
  16. E continui a farlo debonis86! E' una cosa che oltre aumentare la sua conoscenza del repertorio le consente di perfezionare ulteriormente lettura a prima vista. Senza dimenticare il piacere di leggere un nuovo testo. Io ovviamente procedo in questo modo istintivamente, ma ora lo farò confortato dal suo suggerimento. Tra l'altro, penso che tanto l'ampiezza del repertorio quanto la lettura a prima vista siano di fondamentale importanza, perché incrementano l'entusiasmo nel far musica. Mi chiedo, però, se esistano suggerimenti tecnici per migliorare la lettura a prima vista (nel qual caso si potrebbe aprire un discorso ad hoc) o se, invece, l'unico modo è appunto quello di... leggere nuova musica.
  17. perché aspettare così tanto? secondo me, fa bene strimpellare anche con repertori un po' piu' difficili... io lo faccio sempre DeBo
  18. interessante, sicuramente sarà mia, ma sono già curioso ora: in cosa consiste la revisione di Zigante?
  19. Grazie del suggerimento, M° Porqueddu, ho letto il primo volume degli esercizi speciali e li ho trovati molto interessanti, soprattutto le scale in a.m.i.
  20. solo per curiosità, che vuol dire "tirata giù per le trippe"? scusa è un gergo cuneese, nel senso fatta impulsivamente, senza curare più di tanto il suono e il fraseggio....è la mia impressione, ciao! be', sì, allora concordo! però, la trippa è buona
  21. solo per curiosità, che vuol dire "tirata giù per le trippe"?
  22. vero... tra l'altro il Chiesa-Bach è un qualcosa a cui si ritorna sempre...dopo averle provate un po tutte, dal filologismo esasperato, alle soluzioni digitali più sperimentali Grazie per i vostri preziosi suggerimenti. Le mie perplessità verso l'edizione Chiesa attengono ai segni espressivi, che non condivido molto. Mi piacerebbe confrontarmi con voi su questi aspetti.
  23. tra l'altro, da Ricordi è in vendita a soli 10 euro
  24. Leggendo l'introduzione di Zigante, ho scoperto che di originale c'è poco (solo la Bwv 995 e la 1006a). Inoltre, per svolgere un lavoro di comparazione, occorrono conoscenze approfondite, che solo pochi possiedono. Il dilettante non può non affidarsi alle indicazioni di un maestro... Quindi mi permetto di chiedere al M. Gilardino: l'edizione indicata, a parte gli "originali" in facsimile, è suggerita come testo dotato di maggiore aderenza al pensiero bachiano? DeBo
  25. Grazie Fernando, però lì si parla di raccolte diverse da quelle che in questo momento posseggo in consultazione. Si tratta di opere anche molto costose (forse anche troppo costose) e non mi sembra il caso di aggiungere un'altra.
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