mammolo Inviato 10 Agosto 2006 Group: Membri Topic Count: 2 Content Count: 8 Reputation: 0 Joined: 09/06/2006 Status: Offline Inviato 10 Agosto 2006 Mi date qualche dritta per capire meglio la forma Variazione? Come posso capire da una serie di variazioni se queste sono Ornamentali o di altro genere?
Cristiano Porqueddu Inviato 10 Agosto 2006 Group: Ammministratori Topic Count: 865 Content Count: 3653 Reputation: 227 Joined: 14/11/2005 Status: Offline Device: Windows Inviato 10 Agosto 2006 La forma "Variazioni" è una delle più importanti e complesse forme compositive. Grosso modo puoi iniziare il tuo approfondimento da queste coordinate. Abbiamo due grandi categorie di Variazione. Variazione ornamentale è quella che nell'attuarsi mantiene inalterati, o quasi, gli elementi ritmico melodici del tema e si limita ad aggiungere delle complicazioni. Un esempio di ascolto sono i redobles e le deferencias dei vihuelisti o la maggior parte delle Variazioni dei compositori-chitarristi della seconda metà dell'Ottocento. Le variazioni, in questo secondo caso, essendo trattate in forma di pure ornamentazioni non toglievano al pubblico la possibilità di riconoscere il tema e questo provocava compiacimento. Parentesi d'obbligo: quando fin troppo spesso si critica il modo di "variare" di Mauro Giuliani ci si dimentica che il compositore di Bisceglie era anche un concertista e uno dei suoi principali obiettivi era quello di comporre per il pubblico ed avere successo. Giuliani, lo sappiamo bene, avrebbe potuto scrivere variazioni di ben altro tipo ma rimane legato alle variazioni ornamentali. Prendi come esempio le variazioni sul tema di Haendel dello stesso Giuliuani: per ben 5 variazioni va avanti con lo stesso identico motivo. Chiusa parentesi. Variazione Figurata o Amplificata prende il tema e lo strasforma dall'interno sostituendone il motivo o elementi del tema stesso con nuovi elementi, propri del compositore, che assomigliano al tema ma non lo sono più. Esempi ovvii di variazione figurata sono le Variazioni Goldberg di Johann Sebastian Bach (dove dopo un semplice tema di sarabanda veniamo letteralmente condotti a spasso per oltre 40 minuti e alla fine vi viene riproposto il tema iniziale. E la cosa, te lo assicuro, è di incredibile effetto) o sempre di Bach la celebre Ciaccona. Da ascoltare sono le variazioni di Ludwig Van Beethoven (http://www.lvbeethoven.com/index_It.html) sul tema (affatto elaborato e ricco di prospettive...) di Diabelli. Beethoven spesso usava temi molto semplici e spesso piuttosto banali per comporre opere monumentali: signori, colui che compone un'intera sinfonia con uno dei temi principali di 4 (!) note di cui 3 sono identiche credo non lasci dubbi sulla natura geniale del suo creare musica. Ancora, sempre sulle variazione figurata, ascolta Johannes Brahms, le terrificanti (per chi le esegue e delizia per chi le ascolta) variazioni per pianoforte (che lui chiama Studi per Pianoforte) sul tema del celebre Capriccio n.24 di Niccolò Paganini. Per quanto concerne il nostro strumento devo aggiungere un piccolo nota bene. Sopra ho scritto che nell'Ottocento erano utilizzatissime le variazioni di tipo ornamentale ma un compositore adopera una forma intermedia tra i due tipi di variazione (ornamentale e figurata). Questo compositore è Fernando Sor. Egli, se ci fai caso, mantiene sempre gli schemi ritmici e armonici del tema: se un tema è di 8 battute la variazione è di 8 battute, se il tema è in levare, la variazione è in levare e così via. Ma talvolta, per alcuni elementi del tema, sostituisce un motivo personale, senza però allontanarsi dal fulcro del motivo principale. I personaggi, in soldoni, sono sempre gli stessi ma sono mascherati. Pensa alle variazioni op.9 sul tema del Flauto Magico di Mozart. Ecco. Da queste coordinate puoi iniziare ad espandere il tuo studio e il tuo approfondimento. Una cosa utile che ogni buon musicista colto dovrebbe fare è anche una approfondita analisi del tema che viene variato. Conoscerne l'origine, il contesto musicale e storico e, ovviamente, il compositore. 1
mammolo Inviato 10 Agosto 2006 Group: Membri Topic Count: 2 Content Count: 8 Reputation: 0 Joined: 09/06/2006 Status: Offline Autore Inviato 10 Agosto 2006 senza parole............... grazie
mammolo Inviato 10 Agosto 2006 Group: Membri Topic Count: 2 Content Count: 8 Reputation: 0 Joined: 09/06/2006 Status: Offline Autore Inviato 10 Agosto 2006 Beethoven spesso usava temi molto semplici e spesso piuttosto banali per comporre opere monumentali: signori, colui che compone un'intera sinfonia con uno dei temi principali di 4 (!) note di cui 3 sono identiche credo non lasci dubbi sulla natura geniale del suo creare musica. 4 note??
cla Inviato 10 Agosto 2006 Group: Membri Topic Count: 19 Content Count: 139 Reputation: 0 Joined: 10/05/2006 Status: Offline Inviato 10 Agosto 2006 Beethoven spesso usava temi molto semplici e spesso piuttosto banali per comporre opere monumentali: signori, colui che compone un'intera sinfonia con uno dei temi principali di 4 (!) note di cui 3 sono identiche credo non lasci dubbi sulla natura geniale del suo creare musica. 4 note?? po po po pooo, po po po poooooooo....
Andrea De Vitis Inviato 10 Agosto 2006 Group: Membri Topic Count: 43 Content Count: 160 Reputation: 0 Joined: 09/08/2006 Status: Offline Inviato 10 Agosto 2006 Pensa alle variazioni op.9 sul tema del Flauto Magico di Mozart. Le variazioni di Fernando Sor sul tema del flauto magico di Mozart costituiscono un esempio particolarmente chiaro! analizzando queste puoi ben comprendere le modalità di variazione (almeno nell'ambito del periodo classico!). Nota bene che l'armonia rimane invariata in tutte le variazioni (anche nella seconda variazione, la quale però è in minore! infatti le relazioni armoniche di consonanza-dissonanza sono identiche a quelle del tema -il quale però è in Mi Maggiore!-) quindi si tratta, in definitiva, di variazioni melodiche! tipicamente ornamentale è la prima variazione (con una figurazione molto "mozartiana"); piu complessa è la terza variazione (in cui si inseriscono degli elementi melodici in contrappunto-non rigoroso-!); la quarta e quinta variazione presentano una figurazioni ritmiche incisive (le quali non alterano la struttura armonica, sempre conforme al tema) e solo il finale presenta elementi estranei al tema (naturalmente mi riferisco all'edizione di Segovia delle suddette variazioni! per esempio, nelle edizioni berben non viene pubblicato il finale). Andrea
Andrea De Vitis Inviato 10 Agosto 2006 Group: Membri Topic Count: 43 Content Count: 160 Reputation: 0 Joined: 09/08/2006 Status: Offline Inviato 10 Agosto 2006 ...e poi non dimenticare che (oltre alle variazioni armoniche, melodiche contrappuntistiche e ritmiche) esiste un tipo di variazione particolarmente congeniale al nostro strumento (...e all'orchestra...) : la variazione timbrica!!
Cristiano Porqueddu Inviato 10 Agosto 2006 Group: Ammministratori Topic Count: 865 Content Count: 3653 Reputation: 227 Joined: 14/11/2005 Status: Offline Device: Windows Inviato 10 Agosto 2006 Beethoven spesso usava temi molto semplici e spesso piuttosto banali per comporre opere monumentali: signori, colui che compone un'intera sinfonia con uno dei temi principali di 4 (!) note di cui 3 sono identiche credo non lasci dubbi sulla natura geniale del suo creare musica. 4 note?? Ludwig van Beethoven Quinta Sinfonia in Do minore op. 67. http://it.wikipedia.org/wiki/Sinfonia_n._5_(Beethoven)
Cristiano Porqueddu Inviato 10 Agosto 2006 Group: Ammministratori Topic Count: 865 Content Count: 3653 Reputation: 227 Joined: 14/11/2005 Status: Offline Device: Windows Inviato 10 Agosto 2006 ...e poi non dimenticare che (oltre alle variazioni armoniche, melodiche contrappuntistiche e ritmiche) esiste un tipo di variazione particolarmente congeniale al nostro strumento (...e all'orchestra...) : la variazione timbrica!! V Variazione Timbrica? Lo stesso motivo ripetuto per sei o sette volte con timbri diversi? Non mi sembra, a livello compositivo, molto interessante. Se ti riferisci, invece, alla grande potenzialità di escursione timbrica di uno strumento, questa è utilizzata per dare colore alle composizioni e profondità dimensionale all'ascolto ma non per "variare" un tema. Idem come sopra per tutti gli altri "tipi" di variazione che hai citato che sono in realtà gli attrezzi dell'artigiano per comporre musica.
Andrea De Vitis Inviato 10 Agosto 2006 Group: Membri Topic Count: 43 Content Count: 160 Reputation: 0 Joined: 09/08/2006 Status: Offline Inviato 10 Agosto 2006 Variazione Timbrica? Mi scusi, non sono stato chiaro: mi riferivo alla variazione timbrica che si rende necessaria in presenza di ritornelli... Idem come sopra per tutti gli altri "tipi" di variazione che hai citato che sono in realtà gli attrezzi dell'artigiano per comporre musica. Mi spiego meglio : variazione melodica= ornamentale; per variazione contrappuntistica e armonica intendo il procedimento che si realizza rispettivamente nella ciaccona e passacaglia. per il resto ho solo descritto le Variazioni op 9 di Sor! In ogni caso mi scuso per l'ambiguità del mio suggerimento. Andrea
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