Emanuele Addis Inviato il March 11, 2014 Group: Members Topic Count: 6 Content Count: 17 Reputation: 1 Joined: 01/08/2014 Status: Offline Inviato il March 11, 2014 Luciano Berio nel 1972 andó in onda sulla Rai con il programma "C'è musica e musica" dove fece conoscere al pubblico italiano compositori, alcuni suoi amici, del calibro di Boulez, Petrassi, Stockhausen ecc. ponendo loro delle due domand fondamentali: 1) Che cos'è la musica e perché la musica? 2) C'è musica e musica? Io, dato il buon numero di compositori iscritti al forum, volevo riproporre queste due domande, ovviamente anche a tutti i musicisti iscritti. Vi posso citare alcune risposte, alla prima domanda John Cage: La musica è tutto quello che si sente. Iannis Xenakis: È il modo in cui l'uomo può superare se stesso: col fare musica e col capirla. Alla 2' domanda Stockhausen risponde così: ci sono tanti generi di musica quante persone che fanno la musica, ma ci sono anche tanti generi di musica quante persone che arrivano a percepirla. Luciano Berio: ci sono ormai diversi mondi musicali, a differenza col periodo classico o romantico, che si escludono a vicenda, non solo sul piano della complessità ma anche sul piano del linguaggio.
Alfredo Franco Inviato il March 11, 2014 Group: Members Topic Count: 84 Content Count: 1,188 Reputation: 77 Joined: 12/03/2005 Status: Offline Device: Windows Inviato il March 11, 2014 Che ci sia musica e musica è indubbio, tuttavia non è un problema che riguarda i compositori, quanto gli interpreti che dovrebbero essere in grado di fare delle scelte, cosa che è purtroppo tutt'altro che scontata, probabilmente perchè il saper scegliere un pezzo piuttosto che un altro è un atto che presuppone delle competenze di conoscenza esaustiva del repertorio e capacità di analisi del medesimo. Su cosa sia la musica non mi pronuncio, mi sembra la domanda trabocchetto per eccellenza. 1
graf Inviato il March 11, 2014 Group: Members Topic Count: 16 Content Count: 202 Reputation: 53 Joined: 02/18/2008 Status: Offline Inviato il March 11, 2014 Tralascio i miei consueti aneddoti riguardanti gli incontri con i succitati Berio e Petrassi per ricordare, a chi si avviluppa in rompicapi e labirinti prammatici, la celebre frase di Igor Strawinski: "Quello che conta davvero nella musica è quanto non si può scrivere". Banalità o messaggio subliminale, il suo?
Emanuele Addis Inviato il March 11, 2014 Group: Members Topic Count: 6 Content Count: 17 Reputation: 1 Joined: 01/08/2014 Status: Offline Author Inviato il March 11, 2014 Secondo me ha un significato molto profondo se riusciamo a ricordare tutte le emozioni che può dare la musica nella sua interezza e credo che Stravinskij sia stato uno che ne ha vissute tante di emozioni insieme ad essa bisogna costruire i giusti mezzi per poterla apprezzare, immagino che qui nel forum questi mezzi ce li abbiano in molti.
Recommended Posts
Create an account or sign in to comment
You need to be a member in order to leave a comment
Create an account
Sign up for a new account in our community. It's easy!
Register a new accountSign in
Already have an account? Sign in here.
Sign In Now