Simosva Inviato il March 5, 2015 Group: Members Topic Count: 17 Content Count: 91 Reputation: 2 Joined: 06/02/2006 Status: Offline Device: Windows Share Inviato il March 5, 2015 Apro questo nuovo argomento perché, almeno credo, non ne ho ancora sentito parlare in questo forum e perché ritengo stia alla base di gran parte della tecnica della mano destra, sia per l'esecuzione del tremolo che per un qualsiasi tipo di arpeggio a velocità sostenuta (ovviamente in quelli i cui ci sono anche queste dita). Le mie domande sono rivolte soprattutto ai maestri, ai professionisti e/o a quei chitarristi che ritengono di aver raggiunto l'indipendenza tra medio e anulare. 1 - Quando vi siete accorti di aver raggiunto questa indipendenza? 2 - Quanto tempo avete impiegato a raggiungerla e con quali esercizi? Grazie in anticipo a tutti coloro che risponderanno. Credo che le vostre risposte e le vostre esperienze potranno aiutarmi ed aiutare anche tanti altri appassionati di questo stupendo strumento (non risparmiatevi). Simosva. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alfredo Franco Inviato il March 5, 2015 Group: Members Topic Count: 84 Content Count: 1,188 Reputation: 77 Joined: 12/03/2005 Status: Offline Device: Windows Share Inviato il March 5, 2015 Io ce l'ho sempre avuta...cioè. sarebbe una cosa da conquistare con degli esercizi specifici? Link to comment Share on other sites More sharing options...
Simosva Inviato il March 5, 2015 Group: Members Topic Count: 17 Content Count: 91 Reputation: 2 Joined: 06/02/2006 Status: Offline Device: Windows Author Share Inviato il March 5, 2015 Io ce l'ho sempre avuta...cioè. sarebbe una cosa da conquistare con degli esercizi specifici? Scusa Alfredo, non ho capito la tua risposta. Il mio argomento nasce perchè Doug Niedt sostiene il contrario. Ti indico il link dell'argomento "Arpeggio Exercises" (http://douglasniedt.com/Tech_Tip_Arpeggio_Exercises_Abejorro.html) del sito di Niedt, nel quale sostiene che l'alternativa a tutte le formule di arpeggio sono le classice 4: pama - pmim - pmam - pimi. Nell'articolo, Doug mette in rilievo la necessità di rendere le dita anulare e medio indipendenti tra loro. Vi invito a leggerlo. Nel suo sito, Doug ogni mese da un consiglio su un particolare aspetto della tecnica chitarristica. Simosva Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ermanno Brignolo Inviato il March 5, 2015 Group: Members Topic Count: 29 Content Count: 417 Reputation: 78 Joined: 01/08/2007 Status: Offline Device: Macintosh Share Inviato il March 5, 2015 Ma davvero vogliamo dare retta a uno che mette sullo stesso piano gli arpeggi di Giuliani e i Cuadernos di Carlevaro? O a uno che desidera sviluppare gli arpeggio pattern creando un accesso a pagamento per leggere queste lezioni? 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alfredo Franco Inviato il March 5, 2015 Group: Members Topic Count: 84 Content Count: 1,188 Reputation: 77 Joined: 12/03/2005 Status: Offline Device: Windows Share Inviato il March 5, 2015 The million dollar guitarist mi mancava! Link to comment Share on other sites More sharing options...
Simosva Inviato il March 5, 2015 Group: Members Topic Count: 17 Content Count: 91 Reputation: 2 Joined: 06/02/2006 Status: Offline Device: Windows Author Share Inviato il March 5, 2015 Ma davvero vogliamo dare retta a uno che mette sullo stesso piano gli arpeggi di Giuliani e i Cuadernos di Carlevaro? O a uno che desidera sviluppare gli arpeggio pattern creando un accesso a pagamento per leggere queste lezioni? Ermanno ho postato questo argomento proprio per aver un riscontro con voi di quanto asserito da Niedt. Sono stato attratto da questo argomento perchè so che il mio problema della destra è proprio l'indipendenza tra queste due dita. Pertanto, ho bisogno di sapere cosa ne pensate, con delle considerazioni tecniche. Grazie. Simosva. The million dollar guitarist mi mancava! Che significa "The million dollar guitarist" ? Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alfredo Franco Inviato il March 5, 2015 Group: Members Topic Count: 84 Content Count: 1,188 Reputation: 77 Joined: 12/03/2005 Status: Offline Device: Windows Share Inviato il March 5, 2015 Me lo chiedo anche io, l'ho letto nel sito che hai postato. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Cristiano Porqueddu Inviato il March 5, 2015 Group: Admin Topic Count: 865 Content Count: 3,653 Reputation: 227 Joined: 11/14/2005 Status: Offline Device: Windows Share Inviato il March 5, 2015 Scusa Alfredo, non ho capito la tua risposta. Il mio argomento nasce perchè Doug Niedt sostiene il contrario. Ti indico il link dell'argomento "Arpeggio Exercises" (http://douglasniedt.com/Tech_Tip_Arpeggio_Exercises_Abejorro.html) del sito di Niedt, nel quale sostiene che l'alternativa a tutte le formule di arpeggio sono le classice 4: pama - pmim - pmam - pimi. Articolo di tecnica che sarebbe obsoleto persino nel 1850. E' tutta roba detta e stradetta (esplicitamente e implicitamente) da Carulli a Giuliani passando per una serie pressoché innumerevole di autori del periodo classico e persino romantico. Il Sig. Niedt ha bisogno urgente di leggere nuova musica per capire che quelli che suggerisce sono esercizi che conoscono anche le sedie e che possono essere ideati da un allievo del terzo anno. L'indipendenza delle dita della mano destra è frutto di un processo concettualmente semplice che va sì, sviluppato con gli accenti, ma non su quartine o terzine, bensì su una formula di arpeggio più articolata e che faccia uso dell'estensione della mano destra. Posiziona il quadruplo (1-2-3-4) sulla tastiera in prima posizione in una corda qualsiasi con note contigue; Scrivi una formula di arpeggio su un tempo irregolare (non le quartine da Sagreras suggerite nel prezioso testo di tecnica che hai linkato) per ottenere un esercizio senza pause dove il dito che suona la prima nota dell'arpeggio non è mai anche l'ultimo; Fai in modo che almeno una delle corde dell'arpeggio cada sulla corda usata dalla mano sinistra; Metti in rilievo (senza esasperare) la nota premuta e solleva un dito della mano sinistra ad intervalli non regolari (ogni due cicli di arpeggio, poi tre, poi di nuovo due, poi quattro, per esempio) Quando 2,3,4 sono sollevati rimettile una per volta rovesciando il numero di cicli di arpeggio Consigli: Scrivi una formula complessa dove le dita non intervengono in modo schematico Non usare il metronomo Con il tempo fai in modo che 1-2-3-4 sulla tastiera premano corde differenti ma muoviti per gradi. 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Harry Inviato il March 5, 2015 Group: Members Topic Count: 24 Content Count: 62 Reputation: 5 Joined: 11/22/2005 Status: Offline Device: Windows Share Inviato il March 5, 2015 Articolo di tecnica che sarebbe obsoleto persino nel 1850. E' tutta roba detta e stradetta (esplicitamente e implicitamente) da Carulli a Giuliani passando per una serie pressoché innumerevole di autori del periodo classico e persino romantico. Il Sig. Niedt ha bisogno urgente di leggere nuova musica per capire che quelli che suggerisce sono esercizi che conoscono anche le sedie e che possono essere ideati da un allievo del terzo anno. L'indipendenza delle dita della mano destra è frutto di un processo concettualmente semplice che va sì, sviluppato con gli accenti, ma non su quartine o terzine, bensì su una formula di arpeggio più articolata e che faccia uso dell'estensione della mano destra. Posiziona il quadruplo (1-2-3-4) sulla tastiera in prima posizione in una corda qualsiasi con note contigue; Scrivi una formula di arpeggio su un tempo irregolare (non le quartine da Sagreras suggerite nel prezioso testo di tecnica che hai linkato) per ottenere un esercizio senza pause dove il dito che suona la prima nota dell'arpeggio non è mai anche l'ultimo; Fai in modo che almeno una delle corde dell'arpeggio cada sulla corda usata dalla mano sinistra; Metti in rilievo (senza esasperare) la nota premuta e solleva un dito della mano sinistra ad intervalli non regolari (ogni due cicli di arpeggio, poi tre, poi di nuovo due, poi quattro, per esempio) Quando 2,3,4 sono sollevati rimettile una per volta rovesciando il numero di cicli di arpeggio Consigli: Scrivi una formula complessa dove le dita non intervengono in modo schematico Non usare il metronomo Con il tempo fai in modo che 1-2-3-4 sulla tastiera premano corde differenti ma muoviti per gradi. E per i non-alieni? Scherzo!! Esercizio spettacolare che mi fa capire che genere di tecnica bisogna studiare per fare la musica che suoni tu. GRAZIE! Link to comment Share on other sites More sharing options...
Cristiano Porqueddu Inviato il March 5, 2015 Group: Admin Topic Count: 865 Content Count: 3,653 Reputation: 227 Joined: 11/14/2005 Status: Offline Device: Windows Share Inviato il March 5, 2015 mi fa capire che genere di tecnica bisogna studiare per fare la musica che suoni tu. Io suono musica per chitarra. Off Topic Me lo chiedo anche io, l'ho letto nel sito che hai postato. E' il minimo. Io, mio malgrado, ho trovato questo: Roba "Cioè", il giornaletto per 12enni. Che nel prezzo dell'abbonamento sia incluso anche un Corso "Like a Pro" per abbordare una tipa? 2 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Recommended Posts
Create an account or sign in to comment
You need to be a member in order to leave a comment
Create an account
Sign up for a new account in our community. It's easy!
Register a new accountSign in
Already have an account? Sign in here.
Sign In Now