Alfredo Franco Inviato 24 Settembre 2006 Group: Membri Topic Count: 84 Content Count: 1188 Reputation: 77 Joined: 03/12/2005 Status: Offline Device: Windows Inviato 24 Settembre 2006 Villa Lobos era un artista convinto delle proprie idee. Questo monolitico assioma lo si ricava scoltando il quarto movimento della Bachiana brasileira n.2, un viaggio in locomotiva a vapore. C'è proprio tutto: i pistoni, le rotaie, il fischio della ciminiera e anche gli irrispettosi sbuffi di vapore...e a dar retta alla melodia, su quei vagoni deve esserci un'umanita varia e spensierata, signore con l'ombrellino e ragazzini a piedi nudi. Tutto bene, almeno fino all'arrivo alla stazione; il treno rallenta, i vapori cessano, i freni emettono il loro ultimo flebile rantolo. Ma all'improvviso la mazzata dell'accordo finale in minore ci scatena un pensiero terribile: un povero facchino deve essere finito sotto al treno! Qualcuno, nell'ascoltare questa musica storcerà la bocca, il naso e anche le orecchie, ma per me anche questo è genio.
Mirko the guitarist Inviato 24 Settembre 2006 Group: Membri Topic Count: 5 Content Count: 42 Reputation: 0 Joined: 13/08/2006 Status: Offline Inviato 24 Settembre 2006 L'ho ascoltata anch'io!! E' veramente favolosa!!! Sembra facile riuscire a scrivere in musica tutti quegli effetti che ricordano i rumori di un treno che corre o il rumore stridulo dei freni che si azionano per frenare la sua corsa.... Ci vuole invece una mente fervida e allenata per far immaginare all'ascoltatore un treno in corsa che uccide un facchino. Per questo motivo Villa Lobos è un genio. Qualcuno, nell'ascoltare questa musica storcerà la bocca, il naso e anche le orecchie, ma per me anche questo è genio Secondo me comporre questo tipo di musica è piu difficile che risolvere un complessissimo problema di matematica, e va perciò aprezzato che il compositore sia riuscito anche solo a concepire un' opera simile. NOn tutti 'purtroppo' riescono a capire certa musica: molti pensano che i veri compositori sono coloro che scrivono musica seguendo rigorosamente delle cadenze classiche che vanno dal periodo romantico in giu e considerano questa musica un insieme di note messe a caso che non riescono a trasmettere nulla. Ma noi fortunatamente capiamo che la musica va aprezzata per quella che è... Io penso sempre che dev'essere l'ascoltatore che deve riuscire ad entrare nella musica, e non viceversa.
Angelo Gilardino Inviato 24 Settembre 2006 Group: Membri Topic Count: 87 Content Count: 2241 Reputation: 100 Joined: 24/11/2005 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 24 Settembre 2006 Villa Lobos era un artista convinto delle proprie idee. Questo monolitico assioma lo si ricava scoltando il quarto movimento della Bachiana brasileira n.2, un viaggio in locomotiva a vapore. C'è proprio tutto: i pistoni, le rotaie, il fischio della ciminiera e anche gli irrispettosi sbuffi di vapore...e a dar retta alla melodia, su quei vagoni deve esserci un'umanita varia e spensierata, signore con l'ombrellino e ragazzini a piedi nudi. Non dimentichiamo i pappagalli, ai quali Villa-Lobos era particolarmente affezionato e con i quali intratteneva, a suo dire, istruttive conversazioni. La "Bachianas Brasileiras n. 2, contenente la "Tocata" con il titolo "O Trenzinho do Caipira" fu scritta nel 1929. E' la risposta "brasiliana" a "Pacific 231" di Arthur Honegger, composizione del 1923 che HVL aveva avuto modo di ascoltare assai probabilmente a Parigi. dralig
Alfredo Franco Inviato 25 Settembre 2006 Group: Membri Topic Count: 84 Content Count: 1188 Reputation: 77 Joined: 03/12/2005 Status: Offline Device: Windows Autore Inviato 25 Settembre 2006 L'ho ascoltata anch'io!!E' veramente favolosa!!! Sembra facile riuscire a scrivere in musica tutti quegli effetti che ricordano i rumori di un treno che corre o il rumore stridulo dei freni che si azionano per frenare la sua corsa.... Ci vuole invece una mente fervida e allenata per far immaginare all'ascoltatore un treno in corsa che uccide un facchino. Per questo motivo Villa Lobos è un genio. Dunque, un compositore degno del suo ruolo non deve avere problemi di sorta nel saper descrivere oggittivamente un dato reale. In questo senso, un buon compositore è in grado di far suonare agli strumenti qualsisi cosa, treni, navi, automobili, caffettiere. La differenza sta però nel descrivere la realtà o nel rappresentarla in forma traslata. La locomotiva di Villa LObos resterebbe un semplice quanto complesso esercizio di orchestrazione se non ci fosse quella "musichetta" che il treno trasporta, lì è la differenza. Si tratta insomma di decidere se di vuole descrivere il mondo ( la cosidetta musica descrittiva) o narrarlo. La musica orchestrale di Villa Lobos è narrativa, non descrittiva. Secondo me comporre questo tipo di musica è piu difficile che risolvere un complessissimo problema di matematica, e va perciò aprezzato che il compositore sia riuscito anche solo a concepire un' opera simile. NOn tutti 'purtroppo' riescono a capire certa musica: molti pensano che i veri compositori sono coloro che scrivono musica seguendo rigorosamente delle cadenze classiche che vanno dal periodo romantico in giu e considerano questa musica un insieme di note messe a caso che non riescono a trasmettere nulla. Ma noi fortunatamente capiamo che la musica va aprezzata per quella che è... Io penso sempre che dev'essere l'ascoltatore che deve riuscire ad entrare nella musica, e non viceversa. Le mie remore si riferiscono al fatto che ci sono critici o compositori che giudicano un pezzo come questo troppo scopertamente effettistico, fine a se stesso, teso a rendere l'ascoltatore stupefatto. Gran parte della critica dei decenni passati ha elogiato la stringatezza di Webern e la sua capacità di concetrazione musicale, catalogando lo stile di Villa Lobos (ad esempio), come superfluo, superato. Per questa cricca, il pezzo in questione è troppo semplice, non abbastanza diffcile.
Alfredo Franco Inviato 25 Settembre 2006 Group: Membri Topic Count: 84 Content Count: 1188 Reputation: 77 Joined: 03/12/2005 Status: Offline Device: Windows Autore Inviato 25 Settembre 2006 Villa Lobos era un artista convinto delle proprie idee. Questo monolitico assioma lo si ricava scoltando il quarto movimento della Bachiana brasileira n.2, un viaggio in locomotiva a vapore. C'è proprio tutto: i pistoni, le rotaie, il fischio della ciminiera e anche gli irrispettosi sbuffi di vapore...e a dar retta alla melodia, su quei vagoni deve esserci un'umanita varia e spensierata, signore con l'ombrellino e ragazzini a piedi nudi. Non dimentichiamo i pappagalli, ai quali Villa-Lobos era particolarmente affezionato e con i quali intratteneva, a suo dire, istruttive conversazioni. La "Bachianas Brasileiras n. 2, contenente la "Tocata" con il titolo "O Trenzinho do Caipira" fu scritta nel 1929. E' la risposta "brasiliana" a "Pacific 231" di Arthur Honegger, composizione del 1923 che HVL aveva avuto modo di ascoltare assai probabilmente a Parigi. dralig Uh! Non ci avevo pensato! Ma lei mi fa venire in mente anche quell'altro lavoro...mi pare una sonata per piano...Concorde, se non erro..di...Ives?
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