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Recentemente ho sentito Roland Dyens da alcuni album scaricati da Internet (e l'ho anche conosciuto di persona). Voi cosa ne pensate del suo lavoro di compositore ?
Secondo me è un grande, sicuramente (oggi come oggi) non alla pari di M Gilardino, ma andando avanti così forse ci potrebbe arrivare.
Che ne pensate ?

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Ospite Nicola Mazzon
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:shock:

 

Secondo me, è impossibile che i due compositori che hai citato prima possano arrivare alla pari, perchè uno pensa a come far colpo sul pubblico, l'altro pensa a come far musica, e c'è una bella differenza.

 

 

F


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io credo che abbia scritto buona musica...poi il mondo musicale è ampio e ci deve essere spazio sia per gli "effetti" alla Dyens, immediati ma ben utilizzati (non direi proprio banali), sia della musica ricca di maggiori contenuti, ma meno digeribile al primo impatto. Un programma di concerto è bene che contenga entramebe le cose, almeno per me


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Secondo me, è impossibile che i due compositori che hai citato prima possano arrivare alla pari, perchè uno pensa a come far colpo sul pubblico, l'altro pensa a come far musica, e c'è una bella differenza.

 

 

F

 

Secondo me tutti e due fanno colpo sul pubblico ma uno doveva nascere 500 anni dopo (Gilardino) l'altro doveva nascere adesso


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Io credo che uno sia un chitarrista-compositore che fa uso spesso (spessissimo) di espedienti chitarristici ad "effetto" (a volte indubbiamente di gradevole ascolto).

 

Invece l'altro è un compositore che è stato chitarrista - grazie a Dio, altrimenti perchè avrebbe dovuto comporre per chitarra? - però "non si sente".

 

Mi sembra ci sia un abisso tra queste due tipologie.


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è difficile fare un paragone del genere . Sono due stili assolutamente diversi entrambi belli.Credo che stiamo parlando di un livello compositivo abbastanza alto da parte di entrambi e sarebbe azzardato prediligere uno che l'altro o viceversa.Ognuno di essi ha qualcosa da dire ed è totalmente diversa da quello dell'altro. Credo veramente che si farebbe un torto dicendo che Dyens deve ancora raggiungere il livello di Gilardino poichè non stiamo parlando di ''Eros Ramazzotti''(con tutto il rispetto per lui) ma di un grande musicista e di un eccelso esecutore come credo che sarebbe sbagliato fare l'inverso. Gustiamoli entrambi nella loro musicalità.

 

P.S. la bellezza della musica è anche la varietà.

Ospite Nicola Mazzon
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Secondo me tutti e due fanno colpo sul pubblico ma uno doveva nascere 500 anni dopo (Gilardino) l'altro doveva nascere adesso

 

Non è che doveva nascere 500 anni dopo perchè è avanti...siamo noi in dietro, Waller.

 

Non bisogna confondere il numero di consensi del pubblico in generale riferiti alle composizioni dei due compositori, ma fare un'attenta distinzione sui due tipi di scrittura...

 

Dopo anche una breve analisi, ci si accorgerà che una risulta non così geniale e secondo me anche un pò banale...


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Dopo anche una breve analisi, ci si accorgerà che una risulta non così geniale e secondo me anche un pò banale...

 

Se vogliamo iniziare a dire queste cose allora eliminiamo dalla ''letteratura chitarristica'' Barrios,Villa Lobos ,Lauro etc.

Non credo che sia intelligente a riguardo fare un'affermazione del genere Fernando. Non credo che l'orecchiabilità di un brano possa comprometterne la sua validità. Voglio dire: il concerto per piano n.20 di Mozart è un gran capolavoro sebbene possa ''capirlo'' anche mio padre (che è ignorante in materia). Bisogna a mio avviso prendere atto che lo stile dei compositori è diverso . Per di più reputo sbagliato prediligere Gilardino a Dyens per il solo fatto che faccia un tipo di musica all'apparenza più complessa come credo sia erroneo fare l'inverso facendosi guidare dall'''orecchiabilità'' delle opere di Dyens.


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Credo che dal confronto di questi due compositori e delle loro opere emergano in senso immediato alcuni dei tratti fondamentali (alcuni dei quali problematici) della musica per chitarra contemporanea.

Da una parte abbiamo un compositore alla "vecchia maniera", che si riconosce in una tradizione non legata o legata in modo specifico alla chitarra, che ha scritto non solo per il nostro strumento, la cui ricerca sul campo armonico, timbrico esecutivo (con il perfezionamento di nuove tipologie ensemble) non si è fermata a forme solistiche, ma che si è confrontata con le grandi forme della nostra tradizione.

Dal'altra abbiamo un buon chitarrista con una buona immaginazione musicale che si è creato un repertorio accattivante che...gli fa fare un sacco di soldi :lol: spero per lui...ma che non ha nulla a che fare con una ricerca compositiva fatta con tutti i crismi. Da un punto di vista compositivo (anche ad una analisi piuttosto mascroscopica) l'opera di quest'ultimo risulta piuttosto banale e decisamente impermeabile agli sviluppi interni alla musica per chitarra degli ultimi decenni, ma soprattutto (questa ovviamente è la mia sensazione quando lo ascolto) di una noia mortale :shock:

P.S. Un consiglio, lasciamo stare Mozart, Beethoven, Stravinskji o calibri di questa portata, non mi sembra proprio il caso di paragonarli con Barrios o chi per lui, è ingiusto da entrambe le parti


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Lasciando stare i parametri soggettivi che cambiano normalmente da persona a persona credo anch'io che il lavoro di Gilardino sia più ragionato ma più che altro rispecchia l'atteggiamento di una persona che si sia dedicata approfonditamente alla ricerca musicale ,almeno suppongo.

Dall'altro lato abbiamo una persona che si è dedicata maggirmente al concertismo e che ha pure composto.Ciò però non ci deve spingere a dire che il suo lavoro è banale.

 

P.S.e chi è che vuole paragonare Mozart e Beethoven con Barrios?

Stiamo parlando di due persone che con tutto il rispettoper gli altri sono di un altro livello e per quanto mi riguarda non hanno termini di paragone.

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