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Nuovi CD di musica del XX e del XXI secolo

Opinioni sulle composizioni di Roland Dyens


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Vi sono poi categorie strane come la categoria di quelli che ascoltano una musica non tanto perchè è bella, ma perchè è il solo che ascolta quella musica li. Questa categoria è paragonabile a quelle persone che leggendo un libro non capiscono niente, ma proprio perchè ce lo hanno in mano si sentono colte.

 

Si può identificare questa categoria di persone dai loro scritti, il cui tono, sentenzioso e didattico, è tradito da volgarissimi errori di ortografia, grammatica e sintassi.

 

dralig

 

Vi sono categorie strane come la categoria di quelli che ascoltando una musica si sentono appagati, non perchè è una musica piacevole ma perchè è una musica riservata a pochi. Questa categoria è paragonabile a quelle persone che leggendo un libro non si appagano il piacere di leggerlo ma per il piacere di sentirsi colti.

Mi spiace MGilardino ma a volte errori grossolani possono capitare a tutti, ne ho visti anche di peggiori di questi e il senso del discorso era questo.

Non mi sento ne sentenzioso ne didattico. Non mi sento sentenzioso perchè non giudico nessuno e sono aperto a qualsiasi idea contraria alla mia. Non mi sento didattico perchè non ho nulla da insegnare a nessuno.

Mi sento originale proprio perchè non sono ne sentenzioso ne didattico.

 

Secondo me dovresti cercare di frequentare il forum in modo costruttivo invece di mandare messaggi di ogni genere a tutti i thread.

Ciao.

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Vi sono poi categorie strane come la categoria di quelli che ascoltano una musica non tanto perchè è bella, ma perchè è il solo che ascolta quella musica li. Questa categoria è paragonabile a quelle persone che leggendo un libro non capiscono niente, ma proprio perchè ce lo hanno in mano si sentono colte.

 

Si può identificare questa categoria di persone dai loro scritti, il cui tono, sentenzioso e didattico, è tradito da volgarissimi errori di ortografia, grammatica e sintassi.

 

dralig

 

Vi sono categorie strane come la categoria di quelli che ascoltando una musica si sentono appagati, non perchè è una musica piacevole ma perchè è una musica riservata a pochi. Questa categoria è paragonabile a quelle persone che leggendo un libro non si appagano il piacere di leggerlo ma per il piacere di sentirsi colti.

Mi spiace MGilardino ma a volte errori grossolani possono capitare a tutti, ne ho visti anche di peggiori di questi e il senso del discorso era questo.

Non mi sento ne sentenzioso ne didattico. Non mi sento sentenzioso perchè non giudico nessuno e sono aperto a qualsiasi idea contraria alla mia. Non mi sento didattico perchè non ho nulla da insegnare a nessuno.

Mi sento originale proprio perchè non sono ne sentenzioso ne didattico.

 

No? E alla categoria che ha appena sterminato (culturalmente, s'intende), che cosa ha rivolto, se non una sentenza? Levi una curiosità ai lettori: come fa Lei a sapere di che cosa si appagano i membri di tale categoria? Li ha sottoposti alla macchina della verità?

 

dralig

 

Una sentenza (secondo me) è un provvedimento con decisione indiscutibile fatta da "autorità". Il discorso che ho fatto può essere sbagliato perchè come ho già detto in altri topic non esistono regole matematiche che dimostrano che le mie o le altre ragioni siano vere con la V maiuscola.

Nonostante tutto quel discorso è una cosa che penso in questa fase della mia vita e lo dico.

Ora le spiegherò come sono arrivato a tale conclusione.

Da giovanissimo ascoltavo Giorgio Gaber senza capirci niente perchè non avevo esperienze di vita che mi dimostrassero in qualche modo che in parte aveva ragione. In un suo brano fece l'esempio di colui che legge per sentirsi colto al posto di leggere per provare piacere. Questo mi incuriosì perchè effettivamente da giovane avevo anche io questo atteggiamento a volte : prendevo in mano un libro e mi sentivo bene ma non perchè lo leggevo ma perchè era come se mi sentissi più colto o privilegiato. Ovviamente alcuni libri che mi interessavano veramente venivano letti da me con così tanto entusiasmo da farmi trascinare dentro la storia e da farmi dimenticare anche che avevo in mano un libro (spero che sia capitato ancora anche a voi). I due atteggiamenti mi portano a fare due conclusioni : il primo atteggiamento è l'atteggiamento di colui che non ha un grande interesse per il libro che sta leggendo e il secondo atteggiamento è di colui che prova interesse entrando quasi in sintonia con l'autore.

Torniamo a Gaber. Fino a qui si può notare che due persone diverse hanno la stessa idea che è derivata da esperienze.

L'esperienze personali non sono abbastanza per poter dare la "sentenza". Troppo facile così, uno mi potrebbe dire : "ma tu waller non sai che esistono fenomeni psicologici di riflessione" e ancora "Tu pensi così perchè tu sei così"

Conosco effettivamente altre persone che la pensano così e anche altri fatti che danno della ragione (contestabile se volete) alle cose che ho detto.

Il vecchietto che ad un concerto si addormenta non mi da prova di interesse verso quello che sta ascoltando. Ed è lo stesso vecchietto che dirà il giorno dopo :"Caspita che concerto"

L'uomo (ne conosco tanti così)che si fa una libreria solo per il gusto di avere questo e quel libro (che poi non leggerà mai) non mi dà l'impressione di uno che li ha perchè è curioso di quello che c'è dentro ma darà impressione di sapere ad un estraneo che vede la libreria.

Tanti altri esempi potrei fare che mi fanno credere che esiste questa categoria.

Ho molto rispetto per lei Maestro Gilardino, non vorrei mai che scegliesse della mia firma la prima parola.

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Vi sono poi categorie strane come la categoria di quelli che ascoltano una musica non tanto perchè è bella, ma perchè è il solo che ascolta quella musica li. Questa categoria è paragonabile a quelle persone che leggendo un libro non capiscono niente, ma proprio perchè ce lo hanno in mano si sentono colte.

 

Si può identificare questa categoria di persone dai loro scritti, il cui tono, sentenzioso e didattico, è tradito da volgarissimi errori di ortografia, grammatica e sintassi.

 

dralig

 

Vi sono categorie strane come la categoria di quelli che ascoltando una musica si sentono appagati, non perchè è una musica piacevole ma perchè è una musica riservata a pochi. Questa categoria è paragonabile a quelle persone che leggendo un libro non si appagano il piacere di leggerlo ma per il piacere di sentirsi colti.

Mi spiace MGilardino ma a volte errori grossolani possono capitare a tutti, ne ho visti anche di peggiori di questi e il senso del discorso era questo.

Non mi sento ne sentenzioso ne didattico. Non mi sento sentenzioso perchè non giudico nessuno e sono aperto a qualsiasi idea contraria alla mia. Non mi sento didattico perchè non ho nulla da insegnare a nessuno.

Mi sento originale proprio perchè non sono ne sentenzioso ne didattico.

 

Secondo me dovresti cercare di frequentare il forum in modo costruttivo invece di mandare messaggi di ogni genere a tutti i thread.

Ciao.

 

Alcuni thread possono essere considerati inutili e Porqueddu comunque me l'ha segnalato e ho chiesto scusa. Noto dalle parole che il tuo è un consiglio (fai benone a darmeli). Ma ti ricordo che ho creato nel forum un topic proprio due giorni fa intitolato "l'angolo dei consigli", ma ti perdono perchè c'è gente che sbaglia thread e c'è gente che sbaglia topic.

Con molta simpatia ;)

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Vi sono poi categorie strane come la categoria di quelli che ascoltano una musica non tanto perchè è bella, ma perchè è il solo che ascolta quella musica li. Questa categoria è paragonabile a quelle persone che leggendo un libro non capiscono niente, ma proprio perchè ce lo hanno in mano si sentono colte.

 

Si può identificare questa categoria di persone dai loro scritti, il cui tono, sentenzioso e didattico, è tradito da volgarissimi errori di ortografia, grammatica e sintassi.

 

dralig

 

Vi sono categorie strane come la categoria di quelli che ascoltando una musica si sentono appagati, non perchè è una musica piacevole ma perchè è una musica riservata a pochi. Questa categoria è paragonabile a quelle persone che leggendo un libro non si appagano il piacere di leggerlo ma per il piacere di sentirsi colti.

Mi spiace MGilardino ma a volte errori grossolani possono capitare a tutti, ne ho visti anche di peggiori di questi e il senso del discorso era questo.

Non mi sento ne sentenzioso ne didattico. Non mi sento sentenzioso perchè non giudico nessuno e sono aperto a qualsiasi idea contraria alla mia. Non mi sento didattico perchè non ho nulla da insegnare a nessuno.

Mi sento originale proprio perchè non sono ne sentenzioso ne didattico.

 

No? E alla categoria che ha appena sterminato (culturalmente, s'intende), che cosa ha rivolto, se non una sentenza? Levi una curiosità ai lettori: come fa Lei a sapere di che cosa si appagano i membri di tale categoria? Li ha sottoposti alla macchina della verità?

 

dralig

 

 

Risposta per il M Gilardino e anche per i lettori :

 

Una sentenza (secondo me) è un provvedimento con decisione indiscutibile fatta da "autorità". Il discorso che ho fatto può essere sbagliato perchè come ho già detto in altri topic non esistono regole matematiche che dimostrano che le mie o le altre ragioni siano vere con la V maiuscola.

Nonostante tutto quel discorso è una cosa che penso in questa fase della mia vita e lo dico.

Ora le spiegherò come sono arrivato a tale conclusione.

Da giovanissimo ascoltavo Giorgio Gaber senza capirci niente perchè non avevo esperienze di vita che mi dimostrassero in qualche modo che in parte aveva ragione. In un suo brano fece l'esempio di colui che legge per sentirsi colto al posto di leggere per provare piacere. Questo mi incuriosì perchè effettivamente da giovane avevo anche io questo atteggiamento a volte : prendevo in mano un libro e mi sentivo bene ma non perchè lo leggevo ma perchè era come se mi sentissi più colto o privilegiato. Ovviamente alcuni libri che mi interessavano veramente venivano letti da me con così tanto entusiasmo da farmi trascinare dentro la storia e da farmi dimenticare anche che avevo in mano un libro (spero che sia capitato ancora anche a voi). I due atteggiamenti mi portano a fare due conclusioni : il primo atteggiamento è l'atteggiamento di colui che non ha un grande interesse per il libro che sta leggendo e il secondo atteggiamento è di colui che prova interesse entrando quasi in sintonia con l'autore.

Torniamo a Gaber. Fino a qui si può notare che due persone diverse hanno la stessa idea che è derivata da esperienze.

L'esperienze personali non sono abbastanza per poter dare la "sentenza". Troppo facile così, uno mi potrebbe dire : "ma tu waller non sai che esistono fenomeni psicologici di riflessione" e ancora "Tu pensi così perchè tu sei così"

Conosco effettivamente altre persone che la pensano così e anche altri fatti che danno della ragione (contestabile se volete) alle cose che ho detto.

Il vecchietto che ad un concerto si addormenta non mi da prova di interesse verso quello che sta ascoltando. Ed è lo stesso vecchietto che dirà il giorno dopo :"Caspita che concerto"

L'uomo (ne conosco tanti così)che si fa una libreria solo per il gusto di avere questo e quel libro (che poi non leggerà mai) non mi dà l'impressione di uno che li ha perchè è curioso di quello che c'è dentro ma darà impressione di sapere ad un estraneo che vede la libreria.

Tanti altri esempi potrei fare che mi fanno credere che esiste questa categoria.

Ho molto rispetto per lei Maestro Gilardino, non vorrei mai che scegliesse della mia firma la prima parola.

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Io ho risposto ma non mi avete più detto come la pensate. Come mai ??

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è quello che penso anche io, pensa poi che "chi tace..........acconsente"

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è quello che penso anche io, pensa poi che "chi tace..........acconsente"

 

:lol: Bhè, questa, detta così e in questo contesto, è bella!

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  • 2 settimane dopo...

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Tanto per tornare in tema,l'accostamento che mi viene più naturale nel pensare alla musica di Dyens e a quella di Gilardino(o di qualsiasi compositore degno di tale titolo) è quello di un disco dei Back Street Boys con uno di De Andrè.

Sicuramente i primi hanno fatto "musica" molto ascoltabile(da tredicenni in preda a tempeste ormonali),ma credo che difficilmente saranno citati in una storia della canzone d'autore.

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Il M.Zigante ha detto una cosa giusta: il tango e il valzer in skai (scritto con la dieresi che non riesco a riportare) sono un tango e un valzer finti, che racchiudono tutte le caratteristiche del tango e del valzer; le più banali, le più immediate e le più assurde .

Skai= similpelle

Sono brani scritti così e valgono per quello che sono.

Si tratta di brani commerciali e prettamente virtuosistici?

Lungi da me farne un'analisi approfondita. li prendo così.

E non è obbligatorio studiarli, inserirli in un cd e suonarli in concerto.

Ogni musicista è in grado di decidere se suonare i brani di Dyens in un suo concerto. E' una libera scelta...

SB

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