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Ahimè, non dipende da me se un pubblico me lo ritrovo in concerto!

 

Secondo punto: la mentalità e la cultura musicale delle persone è anche determinata dalla musica eseguita da chi storicamente ti precede...ora parlo chiaro...se il mio "maestro" (semmai un concerto l'ha fatto) e i suoi "prediletti" per più di 20 anni di concerti nella mia città hanno suonato Lauro, Pernabuco e similari...non è colpa mia se il pubblico pensa alla chitarra in quel modo! Io sono stato sconsigliato a mettere questo repertorio (difficilmente orecchiabile?...) per questo fatto..io ho voluto portare musica classica in concerto e non samba o salsa e merenghe!...e questo lo devo al Forum, che mi ha fatto aprire gli occhi sotto moooolti aspetti...ho voluto portare anche se non musica del XX secolo, almeno musica scritta come si deve! Ma non è colpa mia se i miei "colleghi" sono ignoranti o non vogliono più di tanto mettersi in gioco la reputazione di "chitarreros"...

Il pubblico si educa, certo, ma se uno solo, suona musica diversa da 30 chitarristi, per il pubblico chi sbaglia è lui solo, non gli altri ventinove...

 

Cordialmente, Francesco

 

P.S. per quanto riguarda la rivista...Quoto al 100% la proposta!!

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Ahimè, non dipende da me se un pubblico me lo ritrovo in concerto!

 

Secondo punto: la mentalità e la cultura musicale delle persone è anche determinata dalla musica eseguita da chi storicamente ti precede...ora parlo chiaro...se il mio "maestro" (semmai un concerto l'ha fatto) e i suoi "prediletti" per più di 20 anni di concerti nella mia città hanno suonato Lauro, Pernabuco e similari...non è colpa mia se il pubblico pensa alla chitarra in quel modo! Io sono stato sconsigliato a mettere questo repertorio (difficilmente orecchiabile?...) per questo fatto..io ho voluto portare musica classica in concerto e non samba o salsa e merenghe!...e questo lo devo al Forum, che mi ha fatto aprire gli occhi sotto moooolti aspetti...ho voluto portare anche se non musica del XX secolo, almeno musica scritta come si deve! Ma non è colpa mia se i miei "colleghi" sono ignoranti o non vogliono più di tanto mettersi in gioco la reputazione di "chitarreros"...

Il pubblico si educa, certo, ma se uno solo, suona musica diversa da 30 chitarristi, per il pubblico chi sbaglia è lui solo, non gli altri ventinove...

 

Cordialmente, Francesco

 

P.S. per quanto riguarda la rivista...Quoto al 100% la proposta!!

Facciamo un giochino...

elenca tutti i brani che avresti voglia di suonare davanti ad un tuo pubblico ideale...

poi ne riparliamo, ok?


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Il pubblico si educa, certo, ma se uno solo, suona musica diversa da 30 chitarristi, per il pubblico chi sbaglia è lui solo, non gli altri ventinove...

 

 

L'esatto contrario, ciccio_matera. Proprio l'esatto contrario.

 

Mi chiedo come si possa costruire il repertorio sulla base dei gusti del pubblico invece che sul proprio.


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infatti non è bello, e so che è l'esatto contrario, ma le persone non lo capiscono...qui vengono a sentire un concerto di chitarra per sentire il flamenco o la musica carioca...ma il fatto è che uno del tuo calibro, del calibro di Diodovich, può permettersi di fare le sue scelte, chi non è al vostro livello deve, come si dice, dare un colpo al cerchio e un colpo alla botte.


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infatti non è bello, e so che è l'esatto contrario, ma le persone non lo capiscono...qui vengono a sentire un concerto di chitarra per sentire il flamenco o la musica carioca...ma il fatto è che uno del tuo calibro, del calibro di Diodovich, può permettersi di fare le sue scelte, chi non è al vostro livello deve, come si dice, dare un colpo al cerchio e un colpo alla botte.
...E restare sempre livello locale? Come hano fatto loro ad arrivare dove sono? Accontentandosi?!?!?! Voglio credere che non sia così!

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infatti non è bello, e so che è l'esatto contrario, ma le persone non lo capiscono...qui vengono a sentire un concerto di chitarra per sentire il flamenco o la musica carioca...ma il fatto è che uno del tuo calibro, del calibro di Diodovich, può permettersi di fare le sue scelte, chi non è al vostro livello deve, come si dice, dare un colpo al cerchio e un colpo alla botte.
...E restare sempre livello locale? Come hano fatto loro ad arrivare dove sono? Accontentandosi?!?!?! Voglio credere che non sia così!

Premetto che non ritengo di essere un calibro più grosso di qualcun'altro (fisicamente, forse... :D ) o di aver raggiunto chissà quale livello (magari!);

la cosa importante è capire che gli altri, siano essi colleghi, amici, parenti o sconosciuti, non possono agire su di noi in maniera così determinante ed invasiva.

Certo, non si può non tener conto delle loro richieste, soprattutto se accompagnate da buon senso e buone maniere.

Il punto è che non si devono scontentare i nostri di desideri, magari - o soprattutto - quelli più remoti.

Ciccio_matera probabilmente subisce una forte pressione dal proprio maestro, dai suoi cari concittadini o amici al punto da soffocare le proprie scelte.

Ai miei allievi dei corsi avanzati non ìndico più loro la strada da seguire perché se la devono cercare da soli. Posso solo accompagnarli durante tutto il percorso.

Attenzione però, non sto affatto dicendo che bisogna suonare qualcosa di nuovo soltanto per fare qualcosa di diverso a tutti i costi!

Dobbiamo imparare (me compreso!) a guardarci un po' più dentro di noi e ascoltare un po' meno le sollecitazioni esterne.

Se poi quelle interne coincidono con le esterne, beh, allora si è nati proprio con la camicia. :D


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infatti non è bello, e so che è l'esatto contrario, ma le persone non lo capiscono...qui vengono a sentire un concerto di chitarra per sentire il flamenco o la musica carioca...ma il fatto è che uno del tuo calibro, del calibro di Diodovich, può permettersi di fare le sue scelte, chi non è al vostro livello deve, come si dice, dare un colpo al cerchio e un colpo alla botte.

 

La verità è che questo genere di ragionamento cela in realtà la ricerca della "approvazione" del pubblico, ricerca estremamente pericolosa visto il livello cultural-musicale generale.

Lungi da me il giudicare questo orientamento - ognuno è libero di esprimersi come meglio crede - ma per favore che si abbia la decenza di non cercare puerili giustificazioni nella scelta di un repertorio basato su Tango, Rumba e Salsa (e perchè no, qualche trascrizione di colonna sonora; che ne dite di 'Per un pugno di dollari'? Ha abbastanza 'presa'?).


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Dobbiamo imparare (me compreso!) a guardarci un po' più dentro di noi e ascoltare un po' meno le sollecitazioni esterne.

 

Saggio consiglio Francesco. Aggiungo che mentre ci si guarda dentro occorre la massima sincerità verso se stessi e non, voltato nuovamente lo sguardo all'esterno, cercare a tutti i costi delle giustificazioni per le scelte effettuate.

 

Si tratta di un problema di comunicabilità (grande dilemma del nostro tempo) e di un impellente bisogno di essere accettati e approvati: infischiatevene se il vostro compagno, vicino, fidanzato, amico o parente non ha capito un tubo della vostra esecuzione.

Che si informi, che studi e che si perfezioni.

Pensate forse che alla direzione seria di un normale museo gliene importi qualcosa della massa quando espone Kandinskij e Javlenskij? Ve l'immaginate l'ascoltatore (beota) che si lamenta della 'musica troppoda intenditori' entrare in un museo del Novecento e con fare complice, rivolgendosi al direttore, esprime il suo parere critico di attento osservatore delle cover di Dylan Dog lamentandosi che 'questi dipinti sono troppo da intenditori?

L'unica cosa utile che questo soggetto potrebbe fare per il museo è, reimpossessatosi del proprio soprabito, abbandonarlo. Immediatamente.


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.molta, moltissima musica contemporanea è molto più semplice di un quartetto di Beethoven, di Schubert, e andando a ritroso e avanti di molti altri

Concordo perfettamente...

Io dietro alla partitura della Terza Sonata di Boulez vedo poco...

 

Penso che i grandi musicisti siano coloro che da una sostanza semplice sono giunti a dei risultati impressionanti...

Dalle Sonate di Scarlatti alla Musica ricercata di Ligeti...


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Ve l'immaginate l'ascoltatore (beota) che si lamenta della 'musica troppoda intenditori' entrare in un museo del Novecento e con fare complice, rivolgendosi al direttore, esprime il suo parere critico di attento osservatore delle cover di Dylan Dog lamentandosi che 'questi dipinti sono troppo da intenditori?

L'unica cosa utile che questo soggetto potrebbe fare per il museo è, reimpossessatosi del proprio soprabito, abbandonarlo. Immediatamente.

 

A una mostra fiorentina sulla natura morta dal Caravaggio al Settecento mi è capitato di udire due visitatori che si interrogavano sulle quotazioni al chilogrammo che avrebbero potuto avere alcuni funghi porcini raffigurati in un dipinto... :roll:

 

 

 

Butterfly

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