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Prova: in tonalità di fa maggiore si realizzi una cadenza che si concluda sulla sopratonica (= sol minore). Quindi si alteri cromaticamente una costituente melodica e si aggiunga una nuova costituente melodica, realizzando quindi una sesta francese.

Si moduli conseguentemente alla nuova tonalità.

 

Come procedereste per la realizzazione della sesta francese partendo dalla sopratonica di Fa maggiore

Grazie


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Quest post mi ha demoralizzata. Ho appena finito una serie perfetta di solfeggi ed ero così contenta. E Cla mi fa rendere conto all'improvviso che l'unica cosa che so sulla "sesta francese" è che in Italia corrisponde alla taglia L della Lacoste. :(

 

 

 

Butterfly


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Quando dopo i solfeggi comincerai a fare armonia, ti renderai conto della banalità della mia domanda!!

Sono io che mi sento tonto perché nonostante disponga di due testi molto validi (+ un insegnante che settimana prossima si aspetta il compitino fatto a dovere!) non riesco a risolvere questa prima prova d'esame.

 

Per tua info, la sesta francese è un'accordo bellissimo e che le tue orecchie conoscono molto bene.

 

So che fai solfeggio con molta passione: vedrai armonia come ti delizierà!

 

A presto


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So che fai solfeggio con molta passione: vedrai armonia come ti delizierà!

 

Non so perchè ma assomiglia a un gentile annuncio di sventura... ;)

Grazie Cla, un caro saluto.

 

 

 

 

Butterfly


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Prova: in tonalità di fa maggiore si realizzi una cadenza che si concluda sulla sopratonica (= sol minore). Quindi si alteri cromaticamente una costituente melodica e si aggiunga una nuova costituente melodica, realizzando quindi una sesta francese.

Si moduli conseguentemente alla nuova tonalità.

 

I manuali di armonia, o i loro estensori, hanno dei seri problemi con la sintassi.


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2- mi chiedo: cos'è la sesta francese? non è una settima di dominante della dominante con alterazione cromatica discendentedella quinta?

traggo le conclusioni trascrivo ed è fatto

 

Ehm... ho perso le conclusioni... Certo, la sesta francese è una settima di dominante della dominante di una nuova tonalità. La sua carratteristica è di avere il quinto grado abbassato e di presentarsi in II rivolto. Il quinto grado abbassato tende a scendere di un semitono, arrivando alla tonica della dominante della nuova tonalità.

Ok, no?

 

Se dovessi partire da un accordo maggiore, ad es. SOL-SI-RE, procederei così: abbasso la quinta di un semitono, dispongo l'accordo in II rivolto ed aggiungo la settima: REb-SOL-SI-FA. Il REb scende al DO, così come il SI sale al DO. L'accordo così trovato è la dominante di FA maggiore.

Sarebbe corretto, no?

 

Partendo invece da un accordo minore mi perdo perché per fare la stessa cosa dovrei alterare cromaticamente DUE costituenti melodiche, mentre l'esercizio mi chiede di alterarne una sola.

 

:(


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Prova: in tonalità di fa maggiore si realizzi una cadenza che si concluda sulla sopratonica (= sol minore). Quindi si alteri cromaticamente una costituente melodica e si aggiunga una nuova costituente melodica, realizzando quindi una sesta francese.

Si moduli conseguentemente alla nuova tonalità.

 

Come procedereste per la realizzazione della sesta francese partendo dalla sopratonica di Fa maggiore

Grazie

 

In modo molto semplificato e sintetico potrebbe essere una cosa così..

(se riesco a visualizzare il file).. :)

 

marcello

post-63-134848576667_thumb.jpg


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[Partendo invece da un accordo minore mi perdo perché per fare la stessa cosa dovrei alterare cromaticamente DUE costituenti melodiche, mentre l'esercizio mi chiede di alterarne una sola.

 

:(

 

Scusa ma nella tua prima citazione parlavi di due costituenti melodiche, anche perchè non otteresti l'accordo alterato in questione..appunto la sesta eccedente francese..

è uno dei mezzi più utilizzati questa procedura, soprattutto nelle modulazioni estemporanee ai toni lontani.. trasformando appunto cromaticamente (le costituenti di cui parli) un dato accordo e interpretandolo nella nuova tonalità...utile se eseguite al piano ad esempio..

 

m


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[Partendo invece da un accordo minore mi perdo perché per fare la stessa cosa dovrei alterare cromaticamente DUE costituenti melodiche, mentre l'esercizio mi chiede di alterarne una sola.

 

:(

 

Scusa ma nella tua prima citazione parlavi di due costituenti melodiche, anche perchè non otteresti l'accordo alterato in questione..appunto la sesta eccedente francese..

è uno dei mezzi più utilizzati questa procedura, soprattutto nelle modulazioni estemporanee ai toni lontani.. trasformando appunto cromaticamente (le costituenti di cui parli) un dato accordo e interpretandolo nella nuova tonalità...utile se eseguite al piano ad esempio..

 

m

 

Scusa, per la precisione l'esercizio richiede di alternare una costituente melodica della triade di Sol minore e di aggiungere una nuova costituente melodica... Se fosse stato Sol maggiore, come nel mio esempio di sopra, era fattibile, ma essendo in minore mi perdo...

 

Ti ringrazio infinitamente per il tempo passato a scrivere l'esempio: se stato molto gentile. Però mi sembra che le modifiche che hai apportato a quel Sol minore siano troppe rispetto a quanto richiesto dal testo della prova...

 

Lunedì ho lezione: ti saprò dire la soluzione proposta dalla mia luce guida...

 

Grazie


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[Partendo invece da un accordo minore mi perdo perché per fare la stessa cosa dovrei alterare cromaticamente DUE costituenti melodiche, mentre l'esercizio mi chiede di alterarne una sola.

 

:(

 

Scusa ma nella tua prima citazione parlavi di due costituenti melodiche, anche perchè non otteresti l'accordo alterato in questione..appunto la sesta eccedente francese..

è uno dei mezzi più utilizzati questa procedura, soprattutto nelle modulazioni estemporanee ai toni lontani.. trasformando appunto cromaticamente (le costituenti di cui parli) un dato accordo e interpretandolo nella nuova tonalità...utile se eseguite al piano ad esempio..

 

m

 

Scusa, per la precisione l'esercizio richiede di alternare una costituente melodica della triade di Sol minore e di aggiungere una nuova costituente melodica... Se fosse stato Sol maggiore, come nel mio esempio di sopra, era fattibile, ma essendo in minore mi perdo...

 

Ti ringrazio infinitamente per il tempo passato a scrivere l'esempio: se stato molto gentile. Però mi sembra che le modifiche che hai apportato a quel Sol minore siano troppe rispetto a quanto richiesto dal testo della prova...

 

Lunedì ho lezione: ti saprò dire la soluzione proposta dalla mia luce guida...

 

Grazie

 

 

Allora ho capito male.. :) che ne dici invece di una "trasformazione" enarmonica dell'accordo di Sol minore?

dunque il sib nella voce acuta lo facciamo diventare la# (e quindi non cambia il suono);

il sol della seconda voce lo alteriamo cromaticamente (l'unico) in sol #;

il re della terza voce diventa do doppio diesis (e quindi non cambia nenache lui) e il sol della voce del basso é l'unico a.... creare una nota (costituente nuova).... diventando mi...

a questo punto ti ritrovi l'accordo in secondo rivolto di:

mi-do doppio diesis-sol diesis e la diesis (secondo rivolto della sesta eccedente).... va meglio? :)

 

m

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