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dralig scrive:Quelli che ciascuno deve fabbricarsi da sé in base alle proprie difficoltà e idiosincrasie. A che serve fare scale, se il problema è - poniamo - in un trillo a due corde?

 

dralig

 

una capacità di sintesi di quelle magistralmente alte,

direi che si può meditare su questo pensiero di Angelo in modo che chi cerca risposte le trova

aB

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bella questa Maestro :D

 

Io non capisco come mai voi dite che è necessario adoperare una diteggiatura diversa per la mano sinistra.

 

 

Infatti, io non ho detto che è necessario. Ho detto che sono state escogitate delle diteggiature della m.s. che permettono una simmetria (il termine è metaforico, ma rende bene il concetto) tra le due mani: ciò può essere considerato da taluni (molti, credo) opportuno, vantaggioso, utile, ma io non ho detto: necessario.

 

 

 

Sarà che io non ho avuto mai difficoltà di sorta ad andare veloce con le scale, ma io questa necessità di mettere tre o sei note per corda non la vedo, ad esempio: se io devo fare una sequenza veloce, come per esempio le biscrome all'inizio del secondo tempo della sonata 15 di Giuliani, che si sviluppa su due corde, si può tranquillamente eseguire la sequenza di biscrome con a-m-i o viceversa (dipende da come mi trovo al momento :D). Io, ripeto, non ne vedo la necessità; anche lo studio n°7 di HVL io lo faccio sia con i-m che con i-m-a senza variare la diteggiatura.

 

 

 

Buon per Lei. Non adoperi le diteggiature delle quali non vede i vantaggi, e siamo tutti contenti. I libri di tecnica vengono scritti e pubblicati per coloro che ne hanno bisogno, non per chi ne può fare a meno.

 

dralig

 

Maestro, non vorrei avesse preso per presunzione le mie affemazioni. I libri di tecnica io li leggo (tralaltro anche il suo, prestatomi, all'inizio per curiosità, poi per grande capacità di spiegazione e competenza ho continuato la lettura), e da essi cerco sempre di ricavare quanto più posso. Questo penso sia una premessa indispensabile.

Tornando alla diteggiatura, sto cercando i libri del M° Biscaldi in tutte le librerie e i negozi di musica della zona, ma non li trovo, chi mi può aiutare? Seconda cosa, quanti sono?


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I volumi sono 4 e sono tutti editi da Bèrben.

http://www.berben.it


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Maestro, non vorrei avesse preso per presunzione le mie affemazioni. I libri di tecnica io li leggo (tralaltro anche il suo, prestatomi, all'inizio per curiosità, poi per grande capacità di spiegazione e competenza ho continuato la lettura), e da essi cerco sempre di ricavare quanto più posso. Questo penso sia una premessa indispensabile.

Tornando alla diteggiatura, sto cercando i libri del M° Biscaldi in tutte le librerie e i negozi di musica della zona, ma non li trovo, chi mi può aiutare? Seconda cosa, quanti sono?

 

Biscaldi ha pubblicato per le Edizioni Musicali Bèrben tre volumi di "Esercizi speciali di virtuosismo" e un volume di "Esercizi elementari".

Sono raccordati. Manca un libro di livello intermedio, che l'autore non ha voluto scrivere.

 

Mi piacciono i giovani un po' presuntuosi (un po', non troppo), specialmente se sono intelligenti e volonterosi. La vita modera poi le loro ambizioni, ma a vent'anni è normale sentirsi bene e darlo a vedere. Tra giovani e anziani, è bene che sia in atto una sana competizione: voi siete i ragazzi-prodigio? Bene, ve la dovrete vedere con i vecchi-prodigio.

 

dralig


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Maestro, non vorrei avesse preso per presunzione le mie affemazioni. I libri di tecnica io li leggo (tralaltro anche il suo, prestatomi, all'inizio per curiosità, poi per grande capacità di spiegazione e competenza ho continuato la lettura), e da essi cerco sempre di ricavare quanto più posso. Questo penso sia una premessa indispensabile.

Tornando alla diteggiatura, sto cercando i libri del M° Biscaldi in tutte le librerie e i negozi di musica della zona, ma non li trovo, chi mi può aiutare? Seconda cosa, quanti sono?

 

Biscaldi ha pubblicato per le Edizioni Musicali Bèrben tre volumi di "Esercizi speciali di virtuosismo" e un volume di "Esercizi elementari".

Sono raccordati. Manca un libro di livello intermedio, che l'autore non ha voluto scrivere.

 

Mi piacciono i giovani un po' presuntuosi (un po', non troppo), specialmente se sono intelligenti e volonterosi. La vita modera poi le loro ambizioni, ma a vent'anni è normale sentirsi bene e darlo a vedere. Tra giovani e anziani, è bene che sia in atto una sana competizione: voi siete i ragazzi-prodigio? Bene, ve la dovrete vedere con i vecchi-prodigio.

 

dralig

 

Angelo quando scrivi così mi fai moriree

condivido in pieno, manco a dirlo...

a prestoo


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Tra giovani e anziani, è bene che sia in atto una sana competizione: voi siete i ragazzi-prodigio? Bene, ve la dovrete vedere con i vecchi-prodigio.

 

Mi sembra un buon punto di partenza.

Ma volendo fare un po' il guastafeste, per quel che mi riguarda ho spesso notato maggior "presunzione" (nell'accezione meno simpatica del termine) più nei "vecchi-prodigio" che nei "ragazzi-prodigio". E mentre nel secondo caso l'ingenuità e l'esuberanza (non solo in campo musicale) sono evidentemente la causa di questo comportamento, nel primo non vi sono scusanti.


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Tra giovani e anziani, è bene che sia in atto una sana competizione: voi siete i ragazzi-prodigio? Bene, ve la dovrete vedere con i vecchi-prodigio.

 

Mi sembra un buon punto di partenza.

Ma volendo fare un po' il guastafeste, per quel che mi riguarda ho spesso notato maggior "presunzione" (nell'accezione meno simpatica del termine) più nei "vecchi-prodigio" che nei "ragazzi-prodigio". E mentre nel secondo caso l'ingenuità e l'esuberanza (non solo in campo musicale) sono evidentemente la causa di questo comportamento, nel primo non vi sono scusanti.

 

La scusa c'è, ed è tragica: il fallimento. Tra le persone di valore, a maggior ragione se esperte, non troverai mai presunzione, supponenza, alterigia: queste sono le caratteristiche delle mezze tacche e dei falliti.

 

dralig


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Ecco un ottimo esempio di scale a tre dita: Matteo Mela che interpreta l'introduzione e capriccio op.19 (se non ricordo male) di Giulio Regondi

 

Sicuramente un ottima interpretazione ma non riesco a capire molto bene su quale supporto appoggi la chitarra.

 

http://www.youtube.com/watch?v=zVEcleHFYIg


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Salvo, il video è contenuto nel primo post del thread.


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Il mio insegnante è uno dei veri "vecchi progidi" che non ha presunzione, supponenza, alterigia. La cosa che i miei occhi non vedono è il mio mettermi in competizione con lui. Non credo avverrà, forse perchè non sono un nuovo prodigio? Torno subito a fare le scale...

 

saluti.

 

p.s: si potrebbe aprire un post sull'argomento vecchio-nuovo, sarebbe interessante leggere cosa scrivono i "vecchi prodigi" presenti nel forum. Si ha sempre da imparare, anche cosa non si deve fare!

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