akaros Inviato 5 Agosto 2007 Group: Membri Topic Count: 29 Content Count: 657 Reputation: 0 Joined: 21/04/2006 Status: Offline Device: Android Inviato 5 Agosto 2007 Interpretare è una cosa, cambiare è un'altra...
Musicava Inviato 5 Agosto 2007 Group: Membri Topic Count: 8 Content Count: 101 Reputation: 0 Joined: 25/07/2007 Status: Offline Autore Inviato 5 Agosto 2007 Dipende dalla musica che fai. Dato il carattere popolareggiante della musica di Piazzolla, non vedo grossi problemi. Scusa, ma tu che musica ascolti, per curiosità?
akaros Inviato 5 Agosto 2007 Group: Membri Topic Count: 29 Content Count: 657 Reputation: 0 Joined: 21/04/2006 Status: Offline Device: Android Inviato 5 Agosto 2007 Non credo che dipenda dalla musica che fai ma da come la fai, tutto qui. Poi se il compositore scrive una cosa deve essere quella, l'esecutore non è il compositore. Se c'è scritto F si suona F, non trovi? Ovvio (come spesso accade con MCT) bisogna cambiare, o meglio togliere, delle note perchè impossibili da fare, ma non è che si aggiungono parti per fare folklore (dato che il pezzo è popolare)... Lo faceva Segovia 60 anni fa, ora siamo nel 2007, sei daccordo?
Lucio Matarazzo Inviato 6 Agosto 2007 Group: Membri Topic Count: 14 Content Count: 255 Reputation: 9 Joined: 08/12/2005 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 6 Agosto 2007 Maestro Matarazzo,visto che ha curato la revisione del pezzo mi potrebbe confermare pag 25 batt 86 chit 1, il primo do è bequadro? Sì, Orfeo, trattasi di do bequadro, come puoi vedere (al manoscritto con le mie correzioni e precisazioni fu poi dato l'OK da Piazzolla per la stampa). Nell'esecuzione degli Assad vi è anche qualche piccolo errore come a batt. 17 del Tango n. 2, dove Odair, 2a chitarra, suona do al posto di la come ultima nota della prima quartina di semicrome. Preciso che l'ho citato solo a titolo di cronaca, perché per me non viene certo intaccata la bellezza della interpretazione di questi due grandissimi esecutori. LM
Musicava Inviato 6 Agosto 2007 Group: Membri Topic Count: 8 Content Count: 101 Reputation: 0 Joined: 25/07/2007 Status: Offline Autore Inviato 6 Agosto 2007 Non credo che dipenda dalla musica che fai ma da come la fai, tutto qui. Poi se il compositore scrive una cosa deve essere quella, l'esecutore non è il compositore. Se c'è scritto F si suona F, non trovi? Ovvio (come spesso accade con MCT) bisogna cambiare, o meglio togliere, delle note perchè impossibili da fare, ma non è che si aggiungono parti per fare folklore (dato che il pezzo è popolare)... Lo faceva Segovia 60 anni fa, ora siamo nel 2007, sei daccordo? Più o meno... se c'è scritto forte e lo faccio piano perchè a me piace di più, va bene così. Sono d'accordo sul fatto che siamo nel 2007. Se si aggiunge qualcosina però non fa male a nessuno. Anche alla musica barocca devi aggiungere delle cose per rendere più piacevole l'esecuzione. Ciao
Ospite Klimt Inviato 6 Agosto 2007 Inviato 6 Agosto 2007 Non credo che dipenda dalla musica che fai ma da come la fai, tutto qui. Poi se il compositore scrive una cosa deve essere quella, l'esecutore non è il compositore. Se c'è scritto F si suona F, non trovi? Ovvio (come spesso accade con MCT) bisogna cambiare, o meglio togliere, delle note perchè impossibili da fare, ma non è che si aggiungono parti per fare folklore (dato che il pezzo è popolare)... Lo faceva Segovia 60 anni fa, ora siamo nel 2007, sei daccordo? Più o meno... se c'è scritto forte e lo faccio piano perchè a me piace di più, va bene così. Sono d'accordo sul fatto che siamo nel 2007. Se si aggiunge qualcosina però non fa male a nessuno. Anche alla musica barocca devi aggiungere delle cose per rendere più piacevole l'esecuzione. Ciao Non ha molto senso... se c'è scritto forte e tu lo fai piano perchè a te piace di più commetti un errore, e in sede di registrazione e in sede pubblica. Che poi a te a casa piaccia di più, bene, ma quel che c'è scritto deve essere rispettato; o meglio, fa come credi, ma non puoi contestare che quello sia un "errore" di lettura della partitura... Nel barocco era pratica comune rivisitare partiture, non c'era il concetto di opera d'arte "unica" che si è avuto dal romanticismo in poi, indi anche molte opere che giungono a noi (vedasi Bach) sono scritte sotto forme differenti, per diversi organici, molti temi ripresi senza quasi specificarne la fonte. Oggi, credo, sarebbe fuori luogo sostiture un'agogica segnata da, chessò, un Villa Lobos o MCT, semplicemente in base all'estetica "mi piace così". Poi ognuno fa quel che vuole, e il pubblico, profano o meno, fa quel che vuole di ciò che gli viene proposto eh (applaude, sempre!)
Musicava Inviato 6 Agosto 2007 Group: Membri Topic Count: 8 Content Count: 101 Reputation: 0 Joined: 25/07/2007 Status: Offline Autore Inviato 6 Agosto 2007 Non ha molto senso... se c'è scritto forte e tu lo fai piano perchè a te piace di più commetti un errore, e in sede di registrazione e in sede pubblica. Che poi a te a casa piaccia di più, bene, ma quel che c'è scritto deve essere rispettato; o meglio, fa come credi, ma non puoi contestare che quello sia un "errore" di lettura della partitura... Nel barocco era pratica comune rivisitare partiture, non c'era il concetto di opera d'arte "unica" che si è avuto dal romanticismo in poi, indi anche molte opere che giungono a noi (vedasi Bach) sono scritte sotto forme differenti, per diversi organici, molti temi ripresi senza quasi specificarne la fonte. Oggi, credo, sarebbe fuori luogo sostiture un'agogica segnata da, chessò, un Villa Lobos o MCT, semplicemente in base all'estetica "mi piace così". Poi ognuno fa quel che vuole, e il pubblico, profano o meno, fa quel che vuole di ciò che gli viene proposto eh (applaude, sempre!) Sì commetti un errore, ma chi se accorge? Se ti piace di più, magari il risultato che il pubblico coglie non è così brutto. Se ne accorge solo chi conosce bene il pezzo. Sì, l'esempio del barocco era fuori luogo, scusami.
akaros Inviato 7 Agosto 2007 Group: Membri Topic Count: 29 Content Count: 657 Reputation: 0 Joined: 21/04/2006 Status: Offline Device: Android Inviato 7 Agosto 2007 Ma che discorso è chi se ne accorge? Può capitare di sbagliare più di una volta durante un'esibizione, in pochi non lo fanno, però dallo sbagliare per errore allo sbagliare per piacere e creatività mi sembra una cosa da esecutori troppo presuntuosi e di poca professionalità...
Ospite Klimt Inviato 7 Agosto 2007 Inviato 7 Agosto 2007 Non ha molto senso... se c'è scritto forte e tu lo fai piano perchè a te piace di più commetti un errore, e in sede di registrazione e in sede pubblica. Che poi a te a casa piaccia di più, bene, ma quel che c'è scritto deve essere rispettato; o meglio, fa come credi, ma non puoi contestare che quello sia un "errore" di lettura della partitura... Nel barocco era pratica comune rivisitare partiture, non c'era il concetto di opera d'arte "unica" che si è avuto dal romanticismo in poi, indi anche molte opere che giungono a noi (vedasi Bach) sono scritte sotto forme differenti, per diversi organici, molti temi ripresi senza quasi specificarne la fonte. Oggi, credo, sarebbe fuori luogo sostiture un'agogica segnata da, chessò, un Villa Lobos o MCT, semplicemente in base all'estetica "mi piace così". Poi ognuno fa quel che vuole, e il pubblico, profano o meno, fa quel che vuole di ciò che gli viene proposto eh (applaude, sempre!) Sì commetti un errore, ma chi se accorge? Se ti piace di più, magari il risultato che il pubblico coglie non è così brutto. Se ne accorge solo chi conosce bene il pezzo. Sì, l'esempio del barocco era fuori luogo, scusami. No, vabbè non è che ti devi scusare Comunque, secondo me il problema non è "chi se ne accorge", ma proprio verso un pubblico meno competente, si ha una sorta di responsabilità verso ciò che si propone: non parlo di trascrizioni, o di barocco, naturalmente, parlo di compositori che sapevano e sanno ciò che scrivono e avevano un'idea precisa dei segni dinamici, dai FF ai PP, i rallentati, le note da accentare ecc ecc. Se prendiamo ad esempio lo studio di Brouwer, il n.1, e vogliamo cambiare le dinamiche, renderlo un esplosione continua, quindi tutto in un ostinato FF e SFz, sarebbe magari ugualmente bello, il pubblico gradirebbe certamente , ma non pensi che l'idea originale di dinamiche in opposizione sarebbe completamente travisata?! Poi ognuno suona come vuole. Non è che se un grande esecutore, cambia una p con una f cade il mondo: si parla qui di un processo sistematico, naturalmente non del singolo caso, o dei singoli casi. Vero è anche che ci sono così tanti spazi vuoti in uno spartito, che sarebbe forse meglio dare un senso a quelli (e lì si vede la differenza) che cambiare le non sempre dense indicazion generali.
Alfredo Franco Inviato 7 Agosto 2007 Group: Membri Topic Count: 84 Content Count: 1188 Reputation: 77 Joined: 03/12/2005 Status: Offline Device: Windows Inviato 7 Agosto 2007 [quote name="Musicava Più o meno... se c'è scritto forte e lo faccio piano perchè a me piace di più' date=' va bene così. Sono d'accordo sul fatto che siamo nel 2007. Se si aggiunge qualcosina però non fa male a nessuno. Anche alla musica barocca devi aggiungere delle cose per rendere più piacevole l'esecuzione. Ciao[/quote] Hai idea di quanto tempo ed energie mentali richiedano, per un compositore, le indicazioni agogiche e di carattere? Quanti ripensamenti e verifiche sottendano alla decisione di scrivere F invece di MF? Secondo te un compositore può sentirsi soddisfatto nel sentire stravolto ciò che ha meditato lungamente? Pretendere di sostituire le indicazioni del compositore è francamente ridicolo, così come sostenere che la musica di Piazzolla è musica popolare...
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