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Nuovi CD di musica del XX e del XXI secolo

Informazioni su John Dowland


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Jonas Löffler (http://www.myspace.com/jonasloeffler) ha pubblicato un paio di tracce dal suo ultimo CD in cui suona anche Dowland.

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Beh, anche io ho iniziato grattando la chitarra elettrica nel gruppo delle medie, poi mi sono messo a scrivere canzoni, poi ho studiato chitarra classica, poi (da qualche anno) composizione.

 

E' un percorso niente affatto raro al giorno d'oggi...

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Ho conosciuto Paul O'Dette qualche anno fa al festival di Rust dove ero stato invitato a suonare, un liutista eccezionale ma chissà quanti sanno che la sua estrazione non è classica.

 

Questo non ha alcuna importanza.

O'Dette poteva anche essere un tranviere o un installatore di scaldabagni per quel che mi riguarda.

Sono in possesso di mezzi culturali e conoscitivi per distinguere tra una esecuzione estremamente valida e uno scimmiottaggio generale della musica allo scopo di incassare e vendere qualche CD in più.

Suggerire ad un allievo di conservatorio di prendere spunto su Dowland dal CD di Sting (!) è quantomeno azzardato, Roberto, per non dire che è davvero troppo.

 

Sul fatto dell'integralismo, poi, la taglio corta: se preferire la qualità alla quantità fa di me un integralista, si, sono un integralista.

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Karamazow prima di iniziare con Dowland ha suonato sul liuto Koyunbaba di Domeniconi

 

Questo dovrebbe in qualche modo dare garanzie di eccellenza o qualità musicali?

 

Venerdì ad un saggio interno della Scuola Civica di Nuoro un allievo del corso di chitarra (IV anno) ha suonato uno studio di virtuosità e di trascendenza di Angelo Gilardino, lavori che diplomandi hanno difficoltà a portare in pubblico.

 

Il fatto che l'abbia eseguito non significa proprio nulla.

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Ormai, con la giustificazione del post-moderno, l'arte è diventata una massa informe sulla quale è impossibile esprimere un giudizio di valore senza essere tacciati di integralismo.

 

E l'idea che grazie alla banalizzazione, o alla semplificazione di un fenomeno complesso si possa giungere alla verità è diventata la bandiera di questo modo di approcciarsi al sublime.

 

Io sono invece sempre più convinto che solamente attraverso una riflessione attenta su questa pervasiva tabula rasa culturale sia possibile discernere il senso delle cose.

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Ormai, con la giustificazione del post-moderno, l'arte è diventata una massa informe sulla quale è impossibile esprimere un giudizio di valore senza essere tacciati di integralismo.

 

E' facile infischiarsene, Alfredo, soprattutto con argomentazioni e preparazione alla mano. Ho un concetto di Arte che non ha nulla a che vedere con questa sottospecie di prodotti usa e getta.

 

E l'idea che grazie alla banalizzazione, o alla semplificazione di un fenomeno complesso si possa giungere alla verità è diventata la bandiera di questo modo di approcciarsi al sublime.

 

Sostengo da sempre che le operazioni commerciali relative alla musica leggera dirette con cura e con professionalità non hanno nulla da invidiare al lavoro di un manager, di un impiegato o di un idraulico. E' un lavoro, frutto di fatica, e se fatto bene e dà frutti va rispettato e - per chi fosse interessato - imitato.

Ma da qui a spacciare Fabrizio De Andrè come 'un poeta del Novecento' ce ne passa.

 

Io sono invece sempre più convinto che solamente attraverso una riflessione attenta su questa pervasiva tabula rasa culturale sia possibile discernere il senso delle cose.

 

E' molto semplice. Ci sono persone che non sono in grado, non hanno avuto il tempo, non hanno avuto la voglia, non hanno avuto la fortuna di poter studiare e fare un po' di analisi musicale in modo decente. Paragonano "Capriccio Arabo" di Francisco Tarrega con "Lascia che io sia" di Nek e accostano la colonna sonora di Forrest Gump ai concerti per chitarra e orchestra di Mario Castelnuovo Tedesco.

Un minestrone.

 

Ma finché la buona fede è l'elemento che guida l'espressione dei pareri non accade nulla: alcuni carissimi amici, completamente a digiuno di musica, ridono e scherzano con me su questo argomento ma sono in grado di capire che non hanno i mezzi conoscitivi (semplicemente, non hanno studiato musica) per poter azzardare paragoni ridicoli.

 

Quando il gusto di pancia si sostituisce alla sensibilità e alla cultura di una persona la situazione è tragica: si è di fronte ad un meccanismo incontrovertibile che oltre che condurre in uno stato di isolamento e di ottusità che scaturisce dalla profonda ma negata coscienza che si è privi di argomentazioni se non quelle retoriche di classe "a me emoziona più Eros Ramazzotti che Giovanni Pascoli". Robetta vecchia, insomma.

 

Non discuto più con queste persone, le lascio bollire nel loro brodo, ma quando ho la possibilità di farlo cerco di spiegare loro, nel modo più diretto possibile, quanto spazio intorno a loro non hanno ancora visitato.

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E' pieno di miei coetanei che preferiscono DJ Fargetta a Beethoven, Federico Moccia a Dino Buzzati, ma non me ne frega proprio niente.

 

Anzi, alcuni di questi si rivelano ottimi amici, ed è questo quello che più conta.

 

 

"La Rivoluzione francese è stato un crimine"- dice X.

"Guarda che ha portato la democrazia"- replico io.

"Sì, però non sono d'accordo con le ribellioni al potere"- afferma X.

Questo mi fa incazzare per davvero.

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E' pieno di miei coetanei che preferiscono DJ Fargetta a Beethoven, Federico Moccia a Dino Buzzati, ma non me ne frega proprio niente.

 

E' l'atteggiamento migliore.

Ma quando puoi fagli capire che cosa sai.

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No, perchè consoliderei ulteriormente la fama di "sfigato" e la risposta sarebbe "Guarda quella che gnocca!".

 

Io però mi trovo bene con gli "ignoranti" (molto più bravi di me a scuola) in musica e arte, basta essere di sinistra. :lol:

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Ospite Nicola Mazzon
E' pieno di miei coetanei che preferiscono DJ Fargetta a Beethoven, Federico Moccia a Dino Buzzati, ma non me ne frega proprio niente.

 

Anzi, alcuni di questi si rivelano ottimi amici, ed è questo quello che più conta.

 

 

"La Rivoluzione francese è stato un crimine"- dice X.

"Guarda che ha portato la democrazia"- replico io.

"Sì, però non sono d'accordo con le ribellioni al potere"- afferma X.

Questo mi fa incazzare per davvero.

 

Dov'è il problema Edo?

Quelli che stanno male sono loro, non sei d'accordo?

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