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Nuovi CD di musica del XX e del XXI secolo

Ho un problema con la musica contemporanea


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Detto questo, mi sembra ingenuo pensare che oggi scrivere in musica tonale, significhi scrivere con la forma canzone; non c'è bisogno di studiare composizione per farlo, e mi sembra anche lesivo della mia intelligenza che tu abbia pensato questo, quindi non so come prenderla;

 

 

Scrivere belle canzoni non è cosa da poco.

Ci vuole inventiva melodica, un testo adatto, capacità nell'arrangiare...

 

Paolo Conte ha spesso collaborato con compositori, tra cui Daniele Bertotto, e ha tenuto quelche mese fa una conferenza agli allievi di composizione del conservatorio di Torino sulla canzone.

 

E poi, anzichè scrivere alla Stockhausen, non sarebbe meglio esercitarsi ad armonizzare una melodia senza l'ausilio di carta e matita, suonando sullo strumento?

Io non lo so fare, ma devo cominciare.

 

Bisogna imparare, sul lato pratico, dai jazzisti...

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Detto questo, mi sembra ingenuo pensare che oggi scrivere in musica tonale, significhi scrivere con la forma canzone; non c'è bisogno di studiare composizione per farlo, e mi sembra anche lesivo della mia intelligenza che tu abbia pensato questo, quindi non so come prenderla;

 

 

Scrivere belle canzoni non è cosa da poco.

Ci vuole inventiva melodica, un testo adatto, capacità nell'arrangiare...

 

Paolo Conte ha spesso collaborato con compositori, tra cui Daniele Bertotto, e ha tenuto quelche mese fa una conferenza agli allievi di composizione del conservatorio di Torino sulla canzone.

 

E poi, anzichè scrivere alla Stockhausen, non sarebbe meglio esercitarsi ad armonizzare una melodia senza l'ausilio di carta e matita, suonando sullo strumento?

Io non lo so fare, ma devo cominciare.

 

Bisogna imparare, sul lato pratico, dai jazzisti...

 

Negli anni tra le due guerre, e nel primo dopoguerra, parecchi compositori italiani tentarono di scrivere canzoni per guadagnare un po' di spiccioli, e iscrissero alla Siae i loro pseudonimi. Anche un nostro stimato collega, chitarrista e didatta insigne, scrisse la sua brava canzone e la registrò alla Siae con un nome di penna, guadagnando le sue brave lirette.

 

Eccettuato Nino Rota, nessuno di loro azzeccò mai il successo. Le belle melodie erano una cosa, le melodie delle canzoni di successo erano un'altra cosa. Io ho conosciuto l'autore di parecchie canzoni di grande successo e posso assicurare che, come intelletto musicale, era una capra. Aveva però il bernoccolo che lo guidava a mettere in fila le note di una melodia canzonettistica suonandole sul pianoforte con un dito, mentre un compositore "vero" gliele trascriveva e poi gliele armonizzava. Vinse un festival di Sanremo e giunse al successo commerciale con almeno mezza dozzina di titoli - uno tra i quali gli fu inciso da Bing Crosby.

 

Bastava suonargli un preludio di Bach, e cadeva nel sonno più profondo.

All'opera, non resisteva oltre il primo atto.

 

A ciascuno il suo mestiere...

 

dralig

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Detto questo, mi sembra ingenuo pensare che oggi scrivere in musica tonale, significhi scrivere con la forma canzone; non c'è bisogno di studiare composizione per farlo, e mi sembra anche lesivo della mia intelligenza che tu abbia pensato questo, quindi non so come prenderla;

 

 

Scrivere belle canzoni non è cosa da poco.

Ci vuole inventiva melodica, un testo adatto, capacità nell'arrangiare...

 

Paolo Conte ha spesso collaborato con compositori, tra cui Daniele Bertotto, e ha tenuto quelche mese fa una conferenza agli allievi di composizione del conservatorio di Torino sulla canzone.

 

E poi, anzichè scrivere alla Stockhausen, non sarebbe meglio esercitarsi ad armonizzare una melodia senza l'ausilio di carta e matita, suonando sullo strumento?

Io non lo so fare, ma devo cominciare.

 

Bisogna imparare, sul lato pratico, dai jazzisti...

 

Negli anni tra le due guerre, e nel primo dopoguerra, parecchi compositori italiani tentarono di scrivere canzoni per guadagnare un po' di spiccioli, e iscrissero alla Siae i loro pseudonimi. Anche un nostro stimato collega, chitarrista e didatta insigne, scrisse la sua brava canzone e la registrò alla Siae con un nome di penna, guadagnando le sue brave lirette.

 

Eccettuato Nino Rota, nessuno di loro azzeccò mai il successo. Le belle melodie erano una cosa, le melodie delle canzoni di successo erano un'altra cosa. Io ho conosciuto l'autore di parecchie canzoni di grande successo e posso assicurare che, come intelletto musicale, era una capra. Aveva però il bernoccolo che lo guidava a mettere in fila le note di una melodia canzonettistica suonandole sul pianoforte con un dito, mentre un compositore "vero" gliele trascriveva e poi gliele armonizzava. Vinse un festival di Sanremo e giunse al successo commerciale con almeno mezza dozzina di titoli - uno tra i quali gli fu inciso da Bing Crosby.

 

Bastava suonargli un preludio di Bach, e cadeva nel sonno più profondo.

All'opera, non resisteva oltre il primo atto.

 

A ciascuno il suo mestiere...

 

dralig

 

chi era questo suo collega del dopoguerra?

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ok Fabio, lasciamo perdere, non vorrei alimentare diatriba con te, anche se di cose da dire ne avrei molte, a partire dal fatto che ometti le mie citazioni dai tuoi testi, per cui è facile rispondere. Comunque io non disprezzo le canzoni, soprattutto non ho nulla in contrario. Io stesso, nelle serate con gli amici, le suono (mi viene chiesto), l'ultima serata ci siamo distrutti le corde vocali con albano :D

Ma qui si parla di un altro livello, e ne approfitto per rispondere a Fabio, tu hai affermato che non si può più scrivere in maniera tonale, portando come supporto alle tue affermazioni la forma-canzone; ma la tonalità non è espressa nelle canzoni se non nel rapporto molto stretto T-S.D.-D.-T.

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