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Angelo Gilardino ha terminato la composizione dell'ultimo lavoro "Winter Tales". Si tratta di una sonata per chitarra eptacorde che ho avuto il piacere di leggere proprio stamattina.
Si tratta di un nuovo lavoro del filone 'russo' del compositore vercellese qui portato all'estremo sia dal punto di vista della ricerca sui registri sia da quello della costruzione.

I tre movimenti sono legati tra loro dalla caratteristica della narrazione, della leyenda.
Il primo tempo è imponente; scrittura solida e con richiami alla mente di memorie ben nitide. Osservazione pura costruita su una polifonia nitida.
Il secondo tempo, 'A Fairy Tale', ha invece uno stampo ancor più espressionista ma con una realtà non più presente. Ossessivo per certi versi con una cellula ritmica che ricorda lo scorrere del tempo, il battito del cuore. Forse lo scorrere della vita stessa ma in un panorama quasi incantato dove piccoli movimenti sgretolano l'immobilità circostante.
Il terzo tempo 'Spring Winds' è una toccata vera e propria. Un continuo di semicrome sui registri bassi interrotto da sprazzi di luce (come il sole che passa tra i rami mossi dal vento). L'elemento fondamentale, la fluidità e il moto perpetuo (Gilardino spesso da la sensazione di comporre e rappresentare inserendosi in un ambiente che già esiste offrendo un'istantanea che abbraccia più dettagli possibile ma che sembra non avere ne' inizio ne' fine) mettono alla frusta le capacità interpretative ed esecutive.

Gilardino ha scritto per una chitarra eptacorde ma il sottoscritto è già al lavoro per scrivere una diteggiatura che possa funzionare anche sulle chitarre a sei corde (accordatura RE SOL RE SOL SI RE).

Il lavoro verrà pubblicato dalle edizioni Bérben.


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WinterTales_AngeloGilardino.png

 

Angelo Gilardino ha terminato la composizione dell'ultimo lavoro "Winter Tales". Si tratta di una sonata per chitarra eptacorde che ho avuto il piacere di leggere proprio stamattina.

Si tratta di un nuovo lavoro del filone 'russo' del compositore vercellese qui portato all'estremo sia dal punto di vista della ricerca sui registri sia da quello della costruzione.

 

I tre movimenti sono legati tra loro dalla caratteristica della narrazione, della leyenda.

Il primo tempo è imponente; scrittura solida e con richiami alla mente di memorie ben nitide. Osservazione pura costruita su una polifonia nitida.

Il secondo tempo, 'A Fairy Tale', ha invece uno stampo ancor più espressionista ma con una realtà non più presente. Ossessivo per certi versi con una cellula ritmica che ricorda lo scorrere del tempo, il battito del cuore. Forse lo scorrere della vita stessa ma in un panorama quasi incantato dove piccoli movimenti sgretolano l'immobilità circostante.

Il terzo tempo 'Spring Winds' è una toccata vera e propria. Un continuo di semicrome sui registri bassi interrotto da sprazzi di luce (come il sole che passa tra i rami mossi dal vento). L'elemento fondamentale, la fluidità e il moto perpetuo (Gilardino spesso da la sensazione di comporre e rappresentare inserendosi in un ambiente che già esiste offrendo un'istantanea che abbraccia più dettagli possibile ma che sembra non avere ne' inizio ne' fine) mettono alla frusta le capacità interpretative ed esecutive.

 

Gilardino ha scritto per una chitarra eptacorde ma il sottoscritto è già al lavoro per scrivere una diteggiatura che possa funzionare anche sulle chitarre a sei corde (accordatura RE SOL RE SOL SI RE).

 

Il lavoro verrà pubblicato dalle edizioni Bérben.

 

molto carino...a prima vista da la sensazione di essere molto piu' new age che contemporaneo...provvedero' a comprarlo


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New Age?


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si Cristiano...l'uso dei bassi in questa modalità è molto simile in quel tipo di musica,deve essere un gran bel lavoro,Gilardino è un compositore di enorme spessore,probabilmente unio dei piu grandi per chitarra.


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Non sapevo che esistesse della musica identificabile dal procedere dei bassi. La musica New Age (strettamente legata al movimento culturale omonimo) ha lo scopo di mescolare stili diversi avvalendosi del risultato sonoro derivante dal pop, dal jazz, dalla musica elettronica e persino dalla musica etnica.

 

In questa sonata (e le due righe che ho pubblicato in anteprima sono davvero poche per poter dare una definizione così generica), si può piuttosto gustare la sonorità di un Prokof'ev, ecco, ma - glielo garantisco - non c'è traccia di New Age.


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va beh cristiano mi scusi,ho molto compsosizioni in cd,dalle prime battute mi ha dato questa sensazione...

magari dopo che sara' pubblicata mi ricredero'!Gilardino compone molto bene.


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Gilardino ha scritto per una chitarra eptacorde ma il sottoscritto è già al lavoro per scrivere una diteggiatura che possa funzionare anche sulle chitarre a sei corde (accordatura RE SOL RE SOL SI RE).

 

Sì. Penso che potrebbe essere fatto. Ma ritengo sospetto che questo cambierà considerevolmente l'immagine sonora della musica. Per esempio: il secondo accordo della ultima misura nel dato campione, richiede la nota bassa SI. Sulla chitarra eptacorda, questa è una corda aperta e tradizionalmente, pensato suonare oltre la relativa durata indicata.

 

Sulla chitarra normale, questa nota dovrebbe essere interrotta sulla corda bassa RE e non ha potuto essere sostenuta. Inoltre, questo renderà il lavoro molto più difficile suonare. Ci sono molti altri tali situazioni in questa composizione. Suggerisco che questa musica dovrebbe essere suonata più meglio sullo strumento per cui è stata scritta.


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Gilardino ha scritto per una chitarra eptacorde ma il sottoscritto è già al lavoro per scrivere una diteggiatura che possa funzionare anche sulle chitarre a sei corde (accordatura RE SOL RE SOL SI RE).

 

Sì. Penso che potrebbe essere fatto. Ma ritengo sospetto che questo cambierà considerevolmente l'immagine sonora della musica. Per esempio: il secondo accordo della ultima misura nel dato campione, richiede la nota bassa SI. Sulla chitarra eptacorda, questa è una corda aperta e tradizionalmente, pensato suonare oltre la relativa durata indicata.

 

Sulla chitarra normale, questa nota dovrebbe essere interrotta sulla corda bassa RE e non ha potuto essere sostenuta. Inoltre, questo renderà il lavoro molto più difficile suonare. Ci sono molti altri tali situazioni in questa composizione. Suggerisco che questa musica dovrebbe essere suonata più meglio sullo strumento per cui è stato scritto.

 

Penso anch'io che il brano richieda necessariamente la chitarra russa a sette corde, e sicuramente in certi punti con sei corde l'esecuzione è letteralmente impossibile. Ma Cristiano è un chitarrista senza macchia e senza paura, e io - che ora sono un ex-chitarrista - non ho il diritto di oppormi al suo proposito di realizzare una versione del brano eseguibile sulla chitarra "western". Staremo a vedere.

 

L'occasione è propizia, Matanya, per ringraziarti pubblicamente per l'incoraggiamento che mi hai dato e per l'aiuto che mi stai dando nel mettere a punto il lavoro in vista della sua pubblicazione, per la quale non ho deciso ancora nulla: né quando, né con quale editore.

 

dralig


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Il fatto di aver scritto per chitarra eptacorde significa anche che pochi chitarristi potranno avvicinarsi alla partitura (al di là dell'eventuale revisione di Cristiano). Significa che il compositore ha superato la fase di "voler farsi suonare" per essere semplicemente un'idea musicale, mettendo in conto magari di non poter ascoltare la propria opera (va bè è un pò esagerato il concetto ma il succo è quello). Grazie Angelo, saluti!


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Suggerisco che questa musica dovrebbe essere suonata più meglio sullo strumento per cui è stata scritta.

 

Mi inviti a nozze, amico Matanya. Sai bene quanto tenga a questo lato della composizione e sai bene della mia allergia alle trascrizioni 'a tutti i costi'.

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