akaros Inviato 17 Maggio 2008 Group: Membri Topic Count: 29 Content Count: 657 Reputation: 0 Joined: 21/04/2006 Status: Offline Device: Android Inviato 17 Maggio 2008 Ciao Musika! Mi sembrano questioni di 20-30 anni fa per la chitarra, di 200 per gli altri strumenti. Infatti lo sono, è proprio così. Oggi ha senso parlare non di chi sa fare le scale a 240. Quanti pianisti professionisti sanno farlo? Tutti! La chitarra non è un pianoforte e la maggior parte dei professionisti non fa quello che dici. Mica è un miracolo, mica è una cosa che se c'è c'è e punto e basta, come qualcuno a detto. Avere un certo livello tecnico non è cosa comune, sono cose che uno ha o non ha come qualcuno ha detto. Vale per qualsiani età. La penso così ma sarei molto felice nel ricredermi. La differenza non è nelle dita o nel sistema nervoso, siamo più o meno tutti fatti allo stesso modo. La differenza sta nell'intelligenza, la genialità di un'interpretazione, ma questo viene dopo. Si certo, più o meno. Se fossi una donna mi piacerebbe essere fatta più o meno come Sharon Stone, peccato che non è così. La differenza sta proprio nei mezzi fisici e nel sistema nervoso che controlla in maniera innata i movimenti delle dita. Torno a ripetere che la chitarra è uno strumento mooolto complicato in quanto a movimenti della dita. Non tutti fanno quartine a 200 di metronomo, non servirà ai fini della musicalità (basta ascoltare Bream per capirlo) ma serve di sicuro per un maggiore controllo. Andare a 100 all'ora con una BMW è molto più sicuro che con la mia Panda Jolly.
Angelo Gilardino Inviato 17 Maggio 2008 Group: Membri Topic Count: 87 Content Count: 2241 Reputation: 100 Joined: 24/11/2005 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 17 Maggio 2008 Io non amo le polemiche. Ma queste questioni, trattate così, sono difficili da mandare giù!Ma quando ci libereremo di questo modo di pensare, di questo vecchiume? Se non vuole polemiche, non le susciti. Qui si sta discorrendo pacificamente di un tema proposto da una lettrice, senza allusioni all'età - anagrafica o mentale - dei partecipanti. Le si potrebbe rispondere che, oltre a liberarci dal vecchiume, sarebbe auspicabile liberarci anche dal giovanilismo tracotante e spaccone, ma così facendo il contenuto della discussione si impoverirebbe senza alcuna utilità per nessuno. Scusi, perché dice "ci libereremo"? Rappresenta qualcun altro, oltre a se stesso? E se è libero, perché non domanda ai vecchi schiavi: "Quando vi libererete?" Mi sembrano questioni di 20-30 anni fa per la chitarra, di 200 per gli altri strumenti. Le nuove generazioni dimostrano con i fatti che i limiti non sono più quelli della velocità, della tecnica. Cavolo quando sono nato non sapevo camminare, ma poi ho imparato a camminare e a correre. Mica è un miracolo, mica è una cosa che se c'è c'è e punto e basta, come qualcuno a detto. Infatti, nessuno ha parlato di problemi che affliggono "le nuove generazioni" (la discussione è tecnica, non biblica), ma di uno specifico problema che - in quanto posto da una lettrice reale, non dal personaggio di un romanzo - ha poco da giovarsi nel venire trattato a suon di proclami delle nuove generazioni che tale problema non hanno, o dicono di non avere. Quando Lei non sapeva camminare, aveva - si suppone - dieci mesi, e il Suo non era un problema, era una situazione normale, alla Sua età di allora. Se non avesse saputo camminare in modo soddisfacente a tre anni, e i suoi genitori si fossero rivolti a dei medici per avere aiuto, sarebbe stato intelligente - da parte dei dottori - rispondere loro che ormai quella era una questione vecchia, priva di importanza per "le nuove generazioni"? Oggi ha senso parlare non di chi sa fare le scale a 240. Quanti pianisti professionisti sanno farlo? Tutti! La differenza non è nelle dita o nel sistema nervoso, siamo più o meno tutti fatti allo stesso modo. Di questo egualitarismo nella tecnica, non vi è attualmente traccia nelle prestazioni dei chitarristi. Alcuni di loro - una buona percentuale - hanno ottima tecnica, altri - una percentuale notevolissima - hanno chiari limiti tecnici, lo si evince facilmente dai dischi che essi hanno inciso e pubblicato, nonché dai loro concerti. Nei più importanti concorsi di chitarra, ai giudici viene richiesto di formulare specifiche valutazioni sulla tecnica. Immagino che quella delle scale a 240 sia una boutade, perché la maggioranza dei chitarristi di oggi non sa farle nemmeno a 180, e non mi riferisco agli studenti, ma a coloro che danno concerti e incidono dischi. Siamo fatti tutti allo stesso modo, ma non con le stesse misure e con le stesse capacità, e comunque la discussione verte sul fatto che una lettrice non era soddisfatta della velocità dei suoi arpeggi, e, nella biblica assemblea dei "più o meno", sul fatto che a lei non piaceva il suo "meno" e cercava consigli: che le sono stati dati, insieme all'esortazione di distinguere tra ciò che era migliorabile e ciò che non lo era. Si può migliorare l'italiano di chi scrive "qualcuno a detto", ma non trasformarlo in uno scrittore: quindi, non siamo tutti uguali e, se alcuni problemi di ortografia e di grammatica sono risolvibili, sarà bene chiarire che l'imparare a mettere le "h" alle voci dell'indicativo presente del verbo avere non ci renderà uguali a chi vince i premi letterari. La differenza sta nell'intelligenza, la genialità di un'interpretazione, ma questo viene dopo. Per l'appunto. La lettrice voleva migliorare il suo arpeggio, non diventare un genio. E dell'arpeggio si è parlato. E se uno come Schiff Andràs dice che ogni giorno ricomincia tutto da capo, non è un modo di dire. Quando si inizia a studiare un nuovo pezzo di musica, in un certo senso, si torna tutti al primo anno. Ci sono bravi insegnanti in giro, cioè quelli che insegnano IL COME FARE UNA COSA. Trovateli! Risulta che la lettrice si sia rivolta impersonalmente ai docenti che partecipano a questo forum, quindi che stava volonterosamente cercando. Se abbia trovato o meno quel che cercava nelle risposte che ha ottenuto - inclusa la Sua -, sarà bene che sia lei stessa a giudicarlo. Diffidate di quelli che si nascondono dietro.. ognuno ha dei limiti in natura. Chi si nasconde, non scrive pubblicamente le sue opinioni. E invece di esortare alla diffidenza, io esorto ad andare a verificare che cosa ci sia "dietro" le affermazioni che ciascuno fa pubblicamente, anche sulla propria tecnica. A sentir loro dovremmo tutti andare su una sedia a rotelle perché incapaci di imparare a camminare. Infelicissima metafora. Infelice sia nei confronti della persona che ha posto un problema di tecnica chitarristica, sia nei confronti di una intera categoria di esseri umani. Lei non ha letto - o non ha capito - quello che è stato scritto: non si è minimamente fatto riferimento a delle menomazioni, ma a dei problemi di efficienza nell'ambito della normalità, alla possibilità di migliorare tale efficienza - e a tal proposito sono stati offerti degli specifici consigli, anche da parte di esponenti delle "nuove generazioni", non solo del "vecchiume" - e all'evidenza del fatto che ciascuno ha, umanamente, dei limiti: anche coloro che fanno le scale a 240, e che magari amerebbero farle a 300. Qui, si stava conversando, poi è arrivato "qualcuno" a distribuire apprezzamenti sull'età e sulle sedie a rotelle. Se questo è lo stile delle "nuove generazioni", a molti sembrerà opportuno mantenere in uso lo stile del "vecchiume". dralig
Simosva Inviato 17 Maggio 2008 Group: Membri Topic Count: 17 Content Count: 91 Reputation: 2 Joined: 02/06/2006 Status: Offline Device: Windows Autore Inviato 17 Maggio 2008 Maestro Gilardino volevo solo precisare che sono un lettore anche se il mio nickname, composto dalle iniziali dei miei figli, induce in errore. Ho apprezzato molto il suo ultimo intervento e sono pienamente d'accordo con lei. Infatti pur amando la chitarra da quando ero bambino, per varie vicissitudini personali, iniziavo lo studio e poi dovevo interromperlo. Oggi con una famiglia, certo il tempo a disposizione non è molto, sono molto più sereno ed è mia intenzione migliorare la grammatica e l'ortografia per un buon italiano e non certo per diventare uno scrittore. Infatti non è mia intenzione diventare un concertista. Al signor Musika invece qualche ripezione d'italiano la consiglierei. Saluti e grazie a tutti per i consigli.
Angelo Gilardino Inviato 17 Maggio 2008 Group: Membri Topic Count: 87 Content Count: 2241 Reputation: 100 Joined: 24/11/2005 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 17 Maggio 2008 Maestro Gilardino volevo solo precisare che sono un lettore anche se il mio nickname, composto dalle iniziali dei miei figli, induce in errore. Ho apprezzato molto il suo ultimo intervento e sono pienamente d'accordo con lei. Infatti pur amando la chitarra da quando ero bambino, per varie vicissitudini personali, iniziavo lo studio e poi dovevo interromperlo. Oggi con una famiglia, certo il tempo a disposizione non è molto, sono molto più sereno ed è mia intenzione migliorare la grammatica e l'ortografia per un buon italiano e non certo per diventare uno scrittore. Infatti non è mia intenzione diventare un concertista. Al signor Musika invece qualche ripezione d'italiano la consiglierei. Saluti e grazie a tutti per i consigli. Chiedo scusa per averLa trasformata in lettrice. Mi fa piacere che Lei abbia colto il senso del mio intervento e Le auguro di raggiungere i Suoi obiettivi. Non si dolga del fatto di dover coltivare la Sua passione musicale senza grandi progetti concertistici: l'esperienza mi induce a pensare che la condizione ideale per fare musica sia la Sua. dralig
Daniele Lazzari Inviato 17 Maggio 2008 Group: Membri Topic Count: 8 Content Count: 87 Reputation: 1 Joined: 17/01/2008 Status: Offline Device: Android Inviato 17 Maggio 2008 Caspita dralig, punto su punto eh! Penso che lei abbia travisato completamente le mie parole. Poi quella della H, lasciamo stare! Come ho detto in un post precedente è difficile condensare un pensiero in poche parole, anche perché martellare migliaia di volte su una tastiera di computer non mi piace affatto (pizzicare le corde mi piace di più ) Credo che qualcuno abbia capito a cosa mi riferisco, abbia capito di cosa parlo. Certo non di aria fritta. Per chi non avesse capito il vecchiume sta nella testa delle persone, non nell'età anagrafica. La battuta finale sulla sedia a rotelle, si riferiva a quello che ho detto prima sull'imparare a camminare. Se fa piacere a quelli che si soffermano sugli errori di battitura, sostituisco con andare in bicicletta e sciare. Di ripetizioni di italiano credo di non averne bisogno, rileggerò i post prima di inviarli direttamente, come facevo prima. Non pensavo che scrivere in un forum dovesse essere come scrivere un articolo o un libro. Lo vedo più vicino alla chat, un botta e risposta. Aggiungo: spero che ci sia qualcuno che aggiunga qualcosa di concreto per rispondere al post originale. In realtà i mio primo post voleva essere uno stimolo alla discussione. Così non è stato, me ne rammarico! Per te Simosva. C'è un modo per migliorare o risolvere i tuoi problemi chitarristici, ne sono sicuro. Ma questo vale per tutti. PS Come odio dover fare tante precisazioni!
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