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Nuovi CD di musica del XX e del XXI secolo

La chitarra assente nelle orchestre famose


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Guarda, credo che i berliner abbiano rovinato la loro reputazione chiamando Allevi (e non chiamando chitarristi del calibro di Barrueco o altri...) L'ignoranza della gente (che conosce Allevi e lo osanna come nuovo Mozart e che poi mi chiede sempre "Tu che fai chitarra classica sai suonare De Andrè o è troppo difficile?") mi spavente ogni giorno di più.

 

Non credo proprio che lei si spaventi ad affermazioni come "leggere i libri è noioso" o "l'arte contemporanea fa schifo perchè non la capisco".

C'è poco e nulla da spaventarsi.

E' più utile per queste persone una buona dose di compassione.

 

A chi poi le chiede se è in grado di "suonare De André" (bisogna ricordare agli autori di queste ardite richieste che De André non è uno strumento) risponda cortesemente in modo positivo e aggiunga "E tu sei in grado di comprendere la differenza?".

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Ospite Nicola Mazzon

I berliner, non si sono ridicolizzati, sono stati chiamati dall'agente\i di Allevi, verranno pagati e quindi suoneranno per quello che sono pagati tutto qua.

E' una grande orchestra, ma non verrà sminuita per la collaborazione con Allevi, un artista che paga compositori per commissionare pezzi per poi scrivere nei curriculum che tali compositori gli hanno dedicato dei pezzi non è differente con uno che paga le orchestre e i teatri per suonare e dire che è stato invitato ad esibirsi con importanti formazioni e in luoghi prestigiosi.

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Ospite Matteo Pesle

Sull'ultimo numero di "Musica" Piero Rattalino fa una lunga critica ben argomentata alla musica di Allevi. Non lo stronca né lo esalta, ma ci trova qualcosa di buono (non sicuramente l'originalità....). Consiglio la lettura

 

copm200alta.jpg

 

ora però basta parlare di Allevi se no Fabbri ci gode troppo.

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Ospite Neuland
cmq il problema rimane...come si potrebbe risolvere?

 

Per ritornare in tema: non credo, che la situazione sia completamente disperata. Ho sentito il "concierto de aranjuez" con Pepe Romero, i Dresdner Philharmoniker (certo non una orchestrina) sotto Frühbeck de Burgos a Lucerna nel KKL (certo non una saletta con ca. 2000 posti, ed era piena).

 

Certo, direte sempre l'aranjuez. Ma Pepe Romero suona ciò che gli conviene comercialmente (come fa Allevi, Fabbri e chi volete voi). Forse basterebbe davvero un chitarrista straordinario (e ce ne sono, non per ultimo in Italia) che abbia anche il talento imprenditoriale dei Romero, e la cosa potrebbe partire anche nelle dimensione di cui sopra.

 

In qualche numero più piccolo c'è già, mi sembra: anche se non posso confermare da esperienza in prima persona, il Duo Amadeus (già il nome è puro marketing) sembra girare il mondo con concerti per due chitarre e orchestra anche di nuovissima data, per esempio. Non credo, poi, che Leo Brouwer abbia scritto tutti questi bei concerti (forse si su comissione) per sentirseli suonati soltanto su cd. Credo invece che non sappiamo realmente cosa viene suonato in quale quantità e qualità nel mondo.

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Proprio ieri ho comprato un doppio cd dove diversi Romero suonano i concerti per chitarra ed orchestra di Rodrigo...

non è un ganchè come esecuzione ma comunque è u ottima mossa commerciale.

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Infatti il duo Amadeus ha un retroterra imprenditoriale di gran mole e pratica scambi anche a livello.

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Ma sono bravi come Duo?

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Il discorso, mi sembra, si è alquanto discostato dall'originale.

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però secondo me non è del tutto giusto... Ho conosciuto musicisti con curriculum kilometrici che erano tutt'altro che bravi mentre chitarristi molto bravi ma con un curriculum non certo fantsmagorico... Poi (è una domanda e chiedo scusa se forse è un po sciocca) i giovai sono sempre penalizzati avendo un curriculum di un livello non alto oppure no?

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però secondo me non è del tutto giusto... Ho conosciuto musicisti con curriculum kilometrici che erano tutt'altro che bravi mentre chitarristi molto bravi ma con un curriculum non certo fantsmagorico... Poi (è una domanda e chiedo scusa se forse è un po sciocca) i giovai sono sempre penalizzati avendo un curriculum di un livello non alto oppure no?

 

Chi organizza concerti in proprio o come direttore artistico di una società musicale, di un'orchestra, etc, difficilmente presta attenzione al curriculum. Le fonti alle quali fanno ricorso i committenti sono altre: le offerte delle agenzie che gestiscono i concertisti, le informazioni diffuse dalla stampa specializzata (riviste musicali), le vetrine delle case discografiche, le notizie che si diffondono nell'ambiente musicale attraverso le conversazioni tra addetti ai lavori, le raccomandazioni (a volte ben spese, a volte no) delle persone introdotte nei centri di potere.

Il curriculum viene richiesto a un concertista dopo che è stato chiamato e scritturato, al momento di stampare i programmi: normalmente, i direttori artistici non lo leggono nemmeno.

 

I giovani che desiderano presentarsi direttamente o tramite un'agenzia possono giovarsi molto di più di un buon CD da inviare alle persone che reputano potenzialmente interessati a scritturarli, che di una presentazione cartacea.

 

dralig

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