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Ospite Neuland
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Il capotasto annulla molte possibilità sonore. Meglio evitarlo, se possibile.

 

vero. ma secondo me è vero anche che questo brano, se suonato in tonalità originale, "suona" davvero come musica di Bach. in la minore lo sento automaticamente insipido. D'altro canto, se Bach ha scelto una tonalità piuttosto che un'altra avrà avuto i suoi motivi. :roll:

 

Certo, così come ci saranno motivi altrettanto validi se Bach l'ha scritta per un altro strumento. Dettaglio non trascurabile. Mi perdoni Luca, ma io lo sento insipido nello stesso momento in cui la si porta sulle sei corde, La minore o meno.

 

Concordo pienamente, Cristiano.

 

Bhé, non concordo: se fosse così, che ci facciamo con la ciaccona sulla chitarra, per dirne una? E - come già detto altrove - che ci facciamo con le Goldberg Variationen (Klavierübungen), il Wohltemperierte Klavier e tutto il resto della musica per tastiera (clavier altro non vuol dire che appunto tastiera, intendendo per lo più il clavicembalo) suonato sul pianoforte?

 

Non ne farei un principio, ma bisogno amettere che certe suite di Bach sulla chitarra non rendono come dovrebbero sulla carta, ma tanta musica di JSB lo fa, eccome!

 

Per tornare in topic: Suonata con capotasto (2° o 3° è indifferente) la musica/la chitarra sviluppa un'altro colore rispetto al solito la minore; siccome taglia un po' i bassi sembra più trasparente, scambiando la sonorità per una più vicina al liuto (ma proprio solo un pochino, ascoltando un vero liuto in confronto). Ottenere la tonalità originale, visto che suoniamo wohltemperiert, dove le particolarità nell'intonazione delle varie tonalità non ci sono più, non mi sembra veramente importante, ma questione di gusto personale; all'interno di un programma da concerto può risultare piacevole non sentire sempre le nostre solite tonalità. Invece è importantissimo sapere qual'era la tonalità originale: il carattere di essa sicuramente era stat scelta con giudizio.

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Il capotasto annulla molte possibilità sonore. Meglio evitarlo, se possibile.

 

vero. ma secondo me è vero anche che questo brano, se suonato in tonalità originale, "suona" davvero come musica di Bach. in la minore lo sento automaticamente insipido. D'altro canto, se Bach ha scelto una tonalità piuttosto che un'altra avrà avuto i suoi motivi. :roll:

 

Certo, così come ci saranno motivi altrettanto validi se Bach l'ha scritta per un altro strumento. Dettaglio non trascurabile. Mi perdoni Luca, ma io lo sento insipido nello stesso momento in cui la si porta sulle sei corde, La minore o meno.

 

Concordo pienamente, Cristiano.

 

Bhé, non concordo: se fosse così, che ci facciamo con la ciaccona sulla chitarra, per dirne una? E - come già detto altrove - che ci facciamo con le Goldberg Variationen (Klavierübungen), il Wohltemperierte Klavier e tutto il resto della musica per tastiera (clavier altro non vuol dire che appunto tastiera, intendendo per lo più il clavicembalo) suonato sul pianoforte?

 

Non ne farei un principio, ma bisogno amettere che certe suite di Bach sulla chitarra non rendono come dovrebbero sulla carta, ma tanta musica di JSB lo fa, eccome!

 

Per tornare in topic: Suonata con capotasto (2° o 3° è indifferente) la musica/la chitarra sviluppa un'altro colore rispetto al solito la minore; siccome taglia un po' i bassi sembra più trasparente, scambiando la sonorità per una più vicina al liuto (ma proprio solo un pochino, ascoltando un vero liuto in confronto). Ottenere la tonalità originale, visto che suoniamo wohltemperiert, dove le particolarità nell'intonazione delle varie tonalità non ci sono più, non mi sembra veramente importante, ma questione di gusto personale; all'interno di un programma da concerto può risultare piacevole non sentire sempre le nostre solite tonalità. Invece è importantissimo sapere qual'era la tonalità originale: il carattere di essa sicuramente era stat scelta con giudizio.

 

Io credo che la chitarra non abbia la potenzialità sonore per esprimere al meglio Bach, che chiede si dei respiri, un tactus, ma chiede molte volte sostegno dei suoni, o equilibrio delle parti, e sulla chitarra non sempre è possibile. A prescindere dalle capacità esecutive di ognuno, una nota presa in terza posizione è pur sempre in terza posizione, e difficilmente suonerà come una presa in prima.

 

Francesco


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Inviato

Bhé, non concordo: se fosse così, che ci facciamo con la ciaccona sulla chitarra, per dirne una?

 

Non saprei. Provi ad ascoltarla sul violino e poi sulla chitarra.

Ospite Neuland
Inviato

Bhé, non concordo: se fosse così, che ci facciamo con la ciaccona sulla chitarra, per dirne una?

 

Non saprei. Provi ad ascoltarla sul violino e poi sulla chitarra.

 

Fatto, e più di una volta. Ed è chiaro: se la volessi suonare come se fossi violinista, intraprenderei lo studio del violino. Io la Ciaccona - come il resto della partita - ho suonato come dio (ciòè JSB) la ha fatta, ed era bello per me e convincente per chi la ha ascoltato.

 

Suonare Bach su altri strumenti non sempre da risultati soddisfaccenti, ma con il brano adatto allo strumento nuovo la composizione non perde niente della sua (di solito stramagnifica) sostanza e può guadagnare una sonorità e un'espressivita diversa e arricchente.


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Suonare Bach su altri strumenti non sempre da risultati soddisfaccenti, ma con il brano adatto allo strumento nuovo la composizione non perde niente della sua (di solito stramagnifica) sostanza e può guadagnare una sonorità e un'espressivita diversa e arricchente.

 

Rispetto il punto di vista ma non lo condivido.

Ieri sera rientrando a casa ascoltavo la BWV 1007 sul cello in una registrazione datata di Maurice Gendron. Ebbene, non riesco più neanche a pensare di ascoltarla eseguita con arpeggi, legature discendenti (!) e laissez vibrer per mascherare il tutto.


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Bhé, non concordo: se fosse così, che ci facciamo con la ciaccona sulla chitarra, per dirne una?

 

Non saprei. Provi ad ascoltarla sul violino e poi sulla chitarra.

 

La musica di Bach (la ciaccona in questo caso) e altrettanto bella sulla chitarra quanto sul violino (per me, naturalmente) quello che fa veramente la differenza è l'interprete.

Quante volte ci è capitato, ad un concerto o a un esame di ascoltare una suite e non vedere l'ora che finisse, o al contrario che fosse troppo corta?

 

Saluti


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Il capotasto annulla molte possibilità sonore. Meglio evitarlo, se possibile.

 

vero. ma secondo me è vero anche che questo brano, se suonato in tonalità originale, "suona" davvero come musica di Bach. in la minore lo sento automaticamente insipido. D'altro canto, se Bach ha scelto una tonalità piuttosto che un'altra avrà avuto i suoi motivi. :roll:

 

Certo, così come ci saranno motivi altrettanto validi se Bach l'ha scritta per un altro strumento. Dettaglio non trascurabile. Mi perdoni Luca, ma io lo sento insipido nello stesso momento in cui la si porta sulle sei corde, La minore o meno.

 

concordo anche su questo, ma direi che sono due discorsi diversi! personalmente, detesto le trascrizioni e le suono solo per obbligo, però penso sia innegabile che alcuni brani siano ascoltabili anche sulla chitarra nonostante lo strumento abbia tutti i limiti del caso o, più verosimilmente, abbia un linguaggio diverso che poco centra con quello barocco. Ad ogni modo e a titolo di esempio, la famosa ciaccona mi piace tanto sul violino quanto sulla chitarra perchè a mio gusto il linguaggio di entrambi gli strumenti (benchè profondamente diverso) si sposa col brano, mentre mi fa ribrezzo sul pianoforte (a dir la verità tutto Bach mi aggrada poco sul piano ma è un gusto personale).

 

Quello che intendo dire è che secondo me Bach sulla chitarra "ci può anche stare" ma nel momento in cui si cambia la tonalità, il brano perde il potere di comunicare all' "anima" dell'ascoltatore (dico "anima" solo per semplificare: non sono credente ;) )

È una considerazione molto personale e non so neppure se riesco a spiegarla bene... che ne sò... è come guardare la Monna Lisa attraverso un vetro verde... è snaturata. Nel momento in cui la si guarda con i suoi colori originali è tutta un'altra cosa.

 

In merito al tipo di strumento utilizzato, invece, potrebbe essere come dir di vedere lo stesso quadro sotto due tipi di luce differenti :roll:

 

Bah, non s'è capito niente di quello che ho scritto. pace :D

 

 

Concordo pienamente, Cristiano.

 

messaggi come questo non sono spam? :oops:

Ospite Nicola Mazzon
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La tonalità in Bach è relativa, lui spesso ha scritto pezzi identici adattati per diversi strumenti con tonalità diverse...La fuga BWV 539 per organo è in re m, per violino (BWV1001) è in sol m...per liuto-chitarra(BWV 1000) viene fatta in la minore per essere eseguibile...

Il preludio della 1006 sia nel violino che nel "liuto" è in mi maggiore, ma nella cantata BWV 29 si chiama sinfonia ed è in re maggiore ecc.....

A quell'epoca le tonalità non erano viste come oggi per i strumenti solisti, li si facevano funzionare le idee musicali adattando la tonalità a seconda dello strumento in modo che il brano rendesse il più possibile, in ambito orchestrale le tonalità avevano il loro motivo d'esistere, eccome.


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l'importante è sempre sapere cosa si sta facendo e saperlo giustificare musicalmente. Lo dico proprio in riferimento al topic, è ovvio che in La m suona meglio, e va benissimo così, se poi conosco, almeno conosco, che è scritta in un'altra tonalità è decisamento meglio.

In Bach ci sono cose che suonano meravigliosamernte sulla chitarra, ciaccona in primis, soprattutto nella versione scritta e interpretata da Segovia (nonostante il colore sia molto "Segovia" e poi anche Bach...qui è unico e insuperato secondo me) e altre tremende, tipo la Giga della 996, tutta stretta in posizioni chiuse, difficili da rendere con stile e gusto...

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