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Tocco preparato


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Il Maetro mi sta facendo suonare (dove è possibile) tutto con il tocco preparato, compresi i 120 arpeggi di Giuliani.

Lo so' che mi devo fidare, ma voi cosa ne dite??

 

Saluti e grazie delle eventuali risposte. :?:

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Intendi "preparare" la posizione?

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ciao,

 

sono entrato quest'anno in conservatorio e anche il mio insegnante mi ha parlato, come prima cosa (o quasi) del tocco preparato.

 

ALl'inizio è stato un po' difficile abituarsi, ma poi con il tempo sta diventando veramente comodo.

 

I vantaggi:

1) permette di controllare le risonanze indesiderate (che, se uno ci fa caso, sono veramente tantissime! Negli studi che sto affrontando al momento è pieno di note che risuonano all'infinito se non lo fermi "manualmente")

2) dà una maggiore stabilità, dunque un maggior controllo e la possibilità di "spingere" più forte.

 

@Cristiano: credo si riferisca alla mano destra: si preparano le dita prima di suonare le corde in questione. Ad esempio, se devo suonare un DO e la nota successiva è un SOL, quando rilascio il pollice per suonare il DO ho già l'indice appoggiato sulla terza corda (tanto per ritornare agli arpeggi di giuliani)

 

@giacobus: con chi studi?

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Grazie, si mi riferisco alla mano destra come dice Cabulous. Preparare la posizione toccando le corde che dopo suoneranno.

 

Per ora studio con lei:

 

Veronica Barsotti ha studiato con il M° Roberto Frosali alla Scuola di Musica di Fiesole diplomandosi a pieni voti presso il Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze. Si è perfezionata sempre a Fiesole con il M° Alfonso Borghese vincendo una borsa di studio per meriti artistici. Di rilievo il rapporto con alcuni tra i più autorevoli esponenti dello strumento di livello internazionele e mondiale come il Duo Assad, D. Rassel, M. Mela, G. Fernandez, L. Micheli, A. Zohn, R. Todd, etc. Ha inoltre partecipato al Festival internazionale di chitarra presso il Forum Guitarre di Vienna frequentando le Masterclasses di Melitta Heizman e Jorgos Panetos. Ha seguito il corso di Chitarra Classica tenuto dal M° Oscar Ghiglia presso la prestigiosa Accademia Musicale Chigiana di Siena, in qualità di allieva effettiva, conseguendo Diploma di Merito e borsa di studio. Ha partecipato a diversi concorsi musicali ottenendo riconoscimenti e segnalazioni: I° Premio al Concorso Nazionale Musicale Città di Ortona, II° Premio al primo Concorso Nazionale “G. Rospigliosi”, II° Premio al quarto Concorso Chitarristico Internazionale “P. Barsacchi” città di Viareggio, ed inoltre è risultata vincitrice exequo della Selezione A.GI.MUS. Giovani Concertisti “Città di Siracusa” (edizione 2002), I° Premio al Concorso Internazionale “Anemos - Città di Roma”, I° premio Concorso Nazionale “Riviera Etrusca” (edizione 2005). Svolge da diversi anni attività concertistica come solista, in Duo Chitarra-Violino, Duo di Chitarre e altre formazioni cameristiche. Parallelamente allo studio strumentale ha conseguito con successo la laurea al D.A.M.S. di Bologna con tesi in Filosofia della Musica. Suona con una chitarra del liutaio Roberto Demiranda.

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niente

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Grazie opocaJ, lei è maestro, laureato ???

 

Vorrei qualche opinione di qualche maestro illustre del forum, perchè ricevo al 50% risposte che è molto utile soprattutto per principianti ecc. e qualcuno come nel caso qui sopra che non lo considera proprio.

 

Ripeto per la mia maestra è fondamentale. A me inizia a dare sicurezza.

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Se per la tua insegnante è ok non c'è problema. Sicuramente ha un progetto didattico preciso, una sua metodologia che contempla l'uso del tocco "preparato". Sicuraente ti da più sicurezza perchè hai sempre delle dita appoggiate alle corde e quindi la mano è ferma....che è esattamente il contrario di ciò che insegno io, ma, ripeto, fidati della tua insegnante e relazionati con lei. ciao

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Grazie, si mi riferisco alla mano destra come dice Cabulous. Preparare la posizione toccando le corde che dopo suoneranno.

 

Prima di iniziare l'unità di movimento (o la "formula" di arpeggio in quelli più avanzati) il consiglio è quello di posizionare tutte le dita della m.d. sulle corde. Questo oltre ad aumentare la percezione della cordiera aiuta anche a migliorare la stabilità della mano e a limitare gli errori.

A questo aggiungi che da un punto di vista strettamente logico è anche palese il fatto che per ogni suono riduci il movimento del 50%: il dito sta già sulla corda e l'intervento è solo quello legato all'impulso.

 

Buon lavoro.

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Giorgio, una mano ferma è sintomo di stabilità della mano, e quindi del gesto tecnico; anche io tendo sempre ad evitare che i miei allievi muovano la mano "a casaccio". Come dicevi tu, probabilmente nella fattispecie occorre fare questo tipo di lavoro. Quindi Giacobus, segui la tua insegnante, il tempo, la tua intelligenza e la voglia di crescere musicalmente, ti daranno ragione o torto.

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Quindi Giacobus, segui la tua insegnante,

 

Saggio consiglio ma mi permetto di aggiungere: non smettere mai di farti domande su ciò che ti viene suggerito.

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