lucia63 Inviato 17 Marzo 2010 Group: Membri Topic Count: 1 Content Count: 5 Reputation: 0 Joined: 25/08/2009 Status: Offline Inviato 17 Marzo 2010 Io penso che un bravo maestro oltre a sapere trasmettere amore per la musica e una buona didattica, deve conoscere i propri allievi e rapportarsi a loro,alla loro sensibilita al loro modo di approcciarsi alla musica. Quello che voglio dire e' che ogni allievo e' diverso, e un bravo maestro non deve comportarsi allo stesso modo con tutti i suoi allievi, ma approcciarsi a loro secondo la sensibilita' di ciascuno.
Massimiliano Filippini Inviato 18 Marzo 2010 Group: Membri Topic Count: 4 Content Count: 38 Reputation: 1 Joined: 25/01/2007 Status: Offline Device: iPhone Autore Inviato 18 Marzo 2010 Grazie Cristiano.
Cristiano Porqueddu Inviato 18 Marzo 2010 Group: Ammministratori Topic Count: 865 Content Count: 3653 Reputation: 227 Joined: 14/11/2005 Status: Offline Device: Windows Inviato 18 Marzo 2010 Quella è questione di stile.. Lo stile c'entra un bel nulla. E' un dato di fatto: saper essere una guida o non saperlo essere. E l'essere guida non ha niente a che vedere con un pezzo di legno lavorato su cui sono montate sei corde.
Daniele Lazzari Inviato 18 Marzo 2010 Group: Membri Topic Count: 8 Content Count: 87 Reputation: 1 Joined: 17/01/2008 Status: Offline Device: Android Inviato 18 Marzo 2010 Per "questione di stile" intendevo il modo di rapportarsi alle persone.. una questione di cultura e di educazione (e morale) sopratutto! Poi se uno insegna come usare quel pezzo di legno ritengo che debba sapere tutto il possibile su quel pezzo di legno. Questa tua definizione non mi piace: è come definire un libro, un pezzo di cartone con attaccati dei fogli di carta. Cioè un bel nulla. Un oggetto esiste ed è qualificato per l'uso che ne facciamo. Ciò non toglie che uno strumento musicale, una chitarra.. in mano a qualcheduno potrebbe essere un prolungamento di uno splendido cervello, in mano a qualche altro potrebbe essere "legna da ardere"!
Cristiano Porqueddu Inviato 18 Marzo 2010 Group: Ammministratori Topic Count: 865 Content Count: 3653 Reputation: 227 Joined: 14/11/2005 Status: Offline Device: Windows Inviato 18 Marzo 2010 Questa tua definizione non mi piace Rispecchia la realtà. Si chiama 'strumento' proprio perché è necessario a dar forma a qualcosa. Ma è lo strumentista che crea e sono le idee dello strumentista che fanno sì che quell'oggetto si renda utile per un fine. E' come se uno scultore si affezionasse al suo scalpello o il pittore al pennello usato per gli acquerelli.
Daniele Lazzari Inviato 18 Marzo 2010 Group: Membri Topic Count: 8 Content Count: 87 Reputation: 1 Joined: 17/01/2008 Status: Offline Device: Android Inviato 18 Marzo 2010 Questa tua definizione non mi piace Rispecchia la realtà. Si chiama 'strumento' proprio perché è necessario a dar forma a qualcosa. Ma è lo strumentista che crea e sono le idee dello strumentista che fanno sì che quell'oggetto si renda utile per un fine. E' come se uno scultore si affezionasse al suo scalpello o il pittore al pennello usato per gli acquerelli. allora diciamo la stessa cosa!
Daniele Lazzari Inviato 18 Marzo 2010 Group: Membri Topic Count: 8 Content Count: 87 Reputation: 1 Joined: 17/01/2008 Status: Offline Device: Android Inviato 18 Marzo 2010 .. una questione di cultura e di educazione (e morale) sopratutto! ecco oltre la cultura e l'educazione ci mancava anche la morale credo sia preferibile a questo punto rivolgersi ad una società di mutuo soccorso anche a me piace scherzare.. ma se pensiamo alla realtà dei fatti c'è poco da ridere!
Daniele Lazzari Inviato 21 Marzo 2010 Group: Membri Topic Count: 8 Content Count: 87 Reputation: 1 Joined: 17/01/2008 Status: Offline Device: Android Inviato 21 Marzo 2010 Taglia lo stipendio a tutti gli insegnanti di conservatorio e imponi loro di dover vivere solo di "punteggio artistico". Poi vediamo chi sono i Maestri. Il vivere in un sistema malato ci condiziona al punto da essere irrazionali all'ennesima potenza. Secondo me già la domanda iniziale: "in quale modo si identifica un maestro?" è indice di questo sistema e del totale smarrimento che lo studente, il lavoratore, il cittadino italiano prova tutti i santi giorni e che in qualche modo gli devia la mente. Domanda assurda qui dove mi trovo come ovunque del resto, tranne che in Italia. Cosa avviene altrove? Il titolo di studio già di per se qualifica le caratteristiche professionali. La discriminante potrebbe essere piuttosto l'università dove si è conseguito il titolo, a seconda del prestigio etc.. Vedo ogni giorno con i miei occhi che qui vengono inseriti i più meritevoli, che magari vengono chiamati per sostituire un'altra persona che non è stata corretta sul lavoro o che non ha raggiunto i risultati previsti, secondo il "programma di qualità".. Qui i nuovi insegnanti di Conservatorio nelle materie musicali e nelle altre hanno 22 anni. Non ci sono i concorsi e "raccomandazione" non sanno nemmeno cosa significa e se lo sapessero la giudicherebbero qualcosa di infamante. Chiedo scusa, ma quando parlavo di "morale" facevo mentalmente riferimento alla mia situazione di vita lavorativa attuale..
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