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CS

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E' bello poter apprendere "in diretta" di simili nascite. Felicitazioni!

 

Spesso gli interventi di Dralig hanno la tendenza, almeno qui da me, a farsi stampare e a rimanere come aggiornamenti/approfondimenti tra le pagine dei suoi libri.

L'augurio che rivolgo al neonato Concerto di Novgorod, e alla sua sostanziosa parentela, è di diventare anch'essi, ma in un senso molto più ampio, "pagine di Storia".

Dopo un auspicato bagno di attualità, s'intende.


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Ho avuto la fortuna di ascoltarlo interamente e si tratta di una vera e propria nuova dimensione per le composizioni di Gilardino.


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Ho avuto la fortuna di ascoltarlo interamente e si tratta di una vera e propria nuova dimensione per le composizioni di Gilardino.

 

Dove/come possiamo fare altrettanto?


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Ho avuto la fortuna di ascoltarlo interamente e si tratta di una vera e propria nuova dimensione per le composizioni di Gilardino.

 

Dove/come possiamo fare altrettanto?

 

Ho inviato a Cristiano e a pochissimi altri amici dei file audio con il concerto registrato con i suoni campionati della Garritan orchestra, della quale mi servo per il playback quando compongo adoperando Finale o Sibelius. E' un'audizione ben lontana dalla realtà, ma dà un'idea abbastanza chiara. Non intendo escludere nessuno da quello che non concepisco come un privilegio, ma i files sono pesantissimi (sui 10 MB ciascuno) e infliggerli al prossimo non mi sembra corretto. Sono sicuro che ci saranno presto delle registrazioni "vere".

 

dralig


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Non intendo escludere nessuno da quello che non concepisco come un privilegio, ma i files sono pesantissimi (sui 10 MB ciascuno) e infliggerli al prossimo non mi sembra corretto. Sono sicuro che ci saranno presto delle registrazioni "vere".

 

dralig

 

In effetti per chi non ha l'ADSL la dimensione è proibitiva. Approvo la correttezza - molto più che netiquette - di chi tiene conto di queste cose (a non farlo ci pensano già troppi uffici stampa).

Aspetteremo le registrazioni. Auguri anche per quelle!


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Sono curiosissimo di ascoltarlo!!!

Non vedo l'ora!!!

Si è vero è bello sapere in "diretta" la nascita di una nuova opera!!


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Ho avuto la fortuna di ascoltarlo interamente e si tratta di una vera e propria nuova dimensione per le composizioni di Gilardino.

Ecco, ne discutevo proprio con Gilardino ieri pomeriggio.

 

Nel Concerto di Novgorod non c'è nulla di nuovo, a parer mio.

Questo non vuol dire che l'opera possa considerarsi ripetitiva.

C'è sempre Gilardino dentro al concerto, lo si sente bene. Ma non è certo un altro Gilardino.


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Inviato
Ho avuto la fortuna di ascoltarlo interamente e si tratta di una vera e propria nuova dimensione per le composizioni di Gilardino.

Ecco, ne discutevo proprio con Gilardino ieri pomeriggio.

 

Nel Concerto di Novgorod non c'è nulla di nuovo, a parer mio.

Questo non vuol dire che l'opera possa considerarsi ripetitiva.

C'è sempre Gilardino dentro al concerto, lo si sente bene. Ma non è certo un altro Gilardino.

 

Parlo in generale: lo stile rende unico - e riconoscibile fra tutti - l'autore (ovviamente, quello che ha uno stile). All'interno della coerenza stilistica, si danno le varianti, i cambiamenti, le gradazioni, le evoluzioni (e purtroppo anche le involuzioni). Cristiano - non parlo per lui, ma interpreto il suo pensiero - parlando di "nuova dimensione", intendeva riferirsi al tipo di chitarra impiegato (una chitarra a sette corde accordata in sol è cosa ben diversa dalla chitarra ordinaria) e, data l'accordatura (re-sol-si-re-sol-si-re) all' impianto armonico generale del concerto di tipo modale, e non atonale, come è quello dei precedenti concerti. Che poi, adoperando la scala diatonica o la scala cromatica, un compositore riesca comunque a manifestare il proprio mondo poetico, è naturale.

 

dralig


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Complimenti!!!, Maestro.

 

Maurizio

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