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Giuliani o Sor?  

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  1. 1. Giuliani o Sor?

    • Giuliani
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Con tutto il rispetto che nella mia piccolezza nutro per l'immenso Segovia, le sue affermazioni su Giuliani mi suonano assai..."segoviane"!

 

 

Questo è un giusto riconoscimento del primato di Segovia. Primato che consisteva soprattutto nel suo avere una personalità e uno stile ben definiti, in base ai quali poteva operare scelte nette, convinte, e affermare le medesime come dei valori. La mancanza di personalità fu invece la causa dell'assoggettamento a Segovia della quasi totalità dei chitarristi, sia della sua generazione che delle successive. Segovia era conscio di questa realtà, e le poche volte che gli accadde di imbattersi in una personalità autentica, dichiarò esplicitamente di non volersene occupare. Appunto perché si rendeva conto che la personalità è originale e non assoggettabile.

 

dralig

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Personalmente.. ho la sensazione di avvertire una "leggera" profondità...

in più nelle opere di Sor, senza nulla togliere a Giuliani,

dove a volte percepisco il gusto di farsi "prendere" la mano nei fuochi-pirotecnici, mentre avverto più controllo da parte di Sor...

e maggiori "fantasmi"... Beethoven ? e..altro/i..

la Fantasia op. 7.. con la stupenda introduzione?

(sempre a mio personale parere),

il tentativo di Sor nella forma-sonata (cruccio della chitarra)

mi soddisfa molto di più,

ma ripeto.. è sicuramente una mia "percezione"... emotiva...

 

m


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Questo è un giusto riconoscimento del primato di Segovia. Primato che consisteva soprattutto nel suo avere una personalità e uno stile ben definiti, in base ai quali poteva operare scelte nette, convinte, e affermare le medesime come dei valori.

dralig

Ciao Angelo.

Non posso non concordare in pieno con quello che dici. Del resto ancora oggi il suo primato è così presente che si parla ancora, forse in maniera inconsapevolmente caricaturale, di eredi di Segovia!

 

Per quello che mi riguarda ho già dimostrato la mia predilezione per Giuliani dedicandogli un intero CD.

Soprattutto per il Giuliani delle forme brevi (op.50, 51 o 111) o dei cicli di variazioni non complesse (op.2 fino alla 147) che trovo di una pulizia formale, unita ad una semplicità espositiva, davvero ragguardevoli.

 

Credo anche che la figura di Giuliani sia ancora ben lontana dall'essere stata messa a fuoco dal punto di vista interpretativo. Basti pensare a quanta difficoltà hanno ancor oggi tanti chitarristi a cantare in maniera lineare una semplice, e quindi scoperta linea melodica!

LM

 

PS: e poi Giuliani ha qualcosa in comune con un suo "collega" contemporaneo le cui musiche mi attirano molto: ambedue non hanno scritto brani con la 6a in re ;)


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Questo è un giusto riconoscimento del primato di Segovia. Primato che consisteva soprattutto nel suo avere una personalità e uno stile ben definiti, in base ai quali poteva operare scelte nette, convinte, e affermare le medesime come dei valori.

dralig

Ciao Angelo.

Non posso non concordare in pieno con quello che dici. Del resto ancora oggi il suo primato è così presente che si parla ancora, forse in maniera inconsapevolmente caricaturale, di eredi di Segovia!

 

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AG (la funzione "quote" ha misteriosamente cessato di...funzionare, e quindi spezzo il tuo messaggio, caro Lucio, con linee tratteggiate). L'unico erede di Andrés Segovia è stato ed è suo figlio ultimogenito, Carlos Andrés. Sul comportamento dei cosiddetti "eredi" segoviani nei confronti del loro maestro, ho dovuto mio malgrado rendermi edotto in anni recenti, e tutto quello che posso fare al riguardo è stendere un velo pietoso di silenzio: la miseria umana davvero può essere trascesa solo dalla misericordia del Padreterno.

 

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Per quello che mi riguarda ho già dimostrato la mia predilezione per Giuliani dedicandogli un intero CD.

Soprattutto per il Giuliani delle forme brevi (op.50, 51 o 111) o dei cicli di variazioni non complesse (op.2 fino alla 147) che trovo di una pulizia formale, unita ad una semplicità espositiva, davvero ragguardevoli.

 

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PS: e poi Giuliani ha qualcosa in comune con un suo "collega" contemporaneo le cui musiche mi attirano molto: ambedue non hanno scritto brani con la 6a in re ;)

 

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AG Temo di doverti smentire: il "collega" (che al momento non lamenta "contrarietà salutatoriali" e ha un editore un po' più leale del farisaico Domenico Artaria) ha scritto nel 2005 un pezzo con la sesta in re (!A Quiet Song"), un pezzo con l'accordatura russa (re-sol-re-sol-si-re) e, vista la magnifica accoglienza riservata a quest'ultimo brano, nel mese di maggio del corrente 2006 ha addirittura composto un Concerto per chitarra russa eptacorde (re-sol-si-re-sol-si-re) e orchestra. Pentito, il traditore della Santa Alleanza con Giuliani sta attualmente componendo un Quartetto per due mandolini, mandola tenore e chitarra, quest'ultima giulianamente rinsavita nell'accordatura classica.

 

dralig

Ospite Nicola Mazzon
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Interessante questo quartetto...può dire qualcosa in proposito di questo nuovo nascituro?


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Interessante questo quartetto...può dire qualcosa in proposito di questo nuovo nascituro?

 

E' un quartetto "a plettro", le cui peculiarità sono: l'impiego della mandola tenore, che è accordata come il mandolino (sol re la mi) ma un'ottava sotto, e che quindi suona pressapoco nello stesso registro della chitarra, e che come la chitarra legge trasponendo all'ottava inferiore; il carattere, determinato in gran parte dalla sonorità degli strumenti a plettro - fatta di suoni brevi e dal timbro chiaro - che a sua volta influisce sullo stile della composizione: da un lato, un suono "liquido" e scorrevole, dall'altro una forte strutturazione, per evitare la forma a flusso, inadatta al quartetto. Dunque, il titolo "I castelli d'acqua", che può anche risultare poetico, ma che è attinente all'essenza del lavoro. Questo il progetto, in buona parte già realizzato. Speriamo in bene...

 

dralig

Ospite Nicola Mazzon
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bene spero presto di vederlo e magari suonarlo dato che a volte suono con un orchestra a plettro e quindi posso recuperare qualche mandolinista...


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bene spero presto di vederlo e magari suonarlo dato che a volte suono con un orchestra a plettro e quindi posso recuperare qualche mandolinista...

 

Mentre Lei recupera qualche mandolista, io vedrò di recuperare qualche idea per finire il pezzo. Le probabilità che il Suo recupero si concluda prima del mio sono molto elevate.

 

dralig


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La mancanza di personalità fu invece la causa dell'assoggettamento a Segovia della quasi totalità dei chitarristi, sia della sua generazione che delle successive. Segovia era conscio di questa realtà, e le poche volte che gli accadde di imbattersi in una personalità autentica, dichiarò esplicitamente di non volersene occupare. Appunto perché si rendeva conto che la personalità è originale e non assoggettabile.

 

dralig

 

Non mi sembra che questo aspetto del suo carattere vada in suo onore. Eppure gente di personalità alla sua scuola si è formata eccome.

Ospite Nicola Mazzon
Inviato

mica ho fretta... e da quello che ho capito anche parlando cn lei quella mattina sulla terrazza dell'Alb. dolonne la fretta x quelle cose non deve esistere

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