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akaros

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  1. Farei un appunto al M° Alfredo Franco, varierei il suo punto debole con questo: 1 punto debole: serve a suonare mentre gli altri rimorchiano molto più coerente alla mia natura. ehehhe scusate la cretinata!
  2. Evito di inserirmi nella gossip-discussione di prima e riporto il 3D in tema... Come iniziate a lavorare su di un allievo? Mettiamo il caso che si parta da zero, gli si insegna a leggere e a compiere i primi movimenti meccanici e poi..? Intendo dire, che metodi usate, che raccolte, che antologie? Ho trovato molto interessanti l'antologia sor-coste edita dalla Suvini Zerboni, il primo libro degli studi di Brower, il metodo elementare di Biscaldi. Voi adoperate Carulli e Giuliani contemporaneamente o trattate prima uno e poi l'altro? Vi chiedo queste cose perchè adesso mi trovo a fare qualche ora di lezione ma ho un vuoto di memoria sui miei primi anni di studi... Si vede che li ho rimossi e quindi mi trovo nuovamente a ripercorrere la stessa strada!!! Ovviamente le domande sono rivolte a tutti. Saluti, Marco
  3. anche io stò diteggiando la 998 (nei miei tempi si intende)!! e poi si dice la coincidenza...
  4. Il punto se lo è mangiato con l'orripilante similitudine con cui la macchiato la Sua - fin qui intemerata - reputazione. Si penta e prometta a tutti, tra le lacrime, che non si abbandonerà mai più a siffatte, nefande metafore. Forse, verrà perdonato. dralig Chiedo umilmente perdono javascript:emoticon(':cry:') Crying or Very sad (piangendo come ben vedete!! javascript:emoticon(':lol:') Laughing) però potete voi tutti negare forse che era una metafora simpatica! javascript:emoticon('8)') Cool
  5. Meno male, un punto a mio favore!!!! Evvai....! Dopotutto, un uomo senza pancia è come un cielo senza stelle...
  6. Le ho anche io sulla mia Garrone comprata da poco.. Sono proprio delle belle meccaniche!! Marco
  7. Akaros, si ravveda: Giuliani non ha mai scritto un vero e proprio Metodo, ma uno "Studio" (op. 1) diviso in quattro parti che si può considerare alla stregua di una serie di esercizi la cui cooordinazione è del tutto misteriosa. Quanto al Metodo di Sor, non contiene affatto gli Studi - che sono pubblicati separatamente - ed è invece un trattato teorico sulla tecnica, con ben pochi esempi musicali. Il grande Metodo ottocentesco è quello di Aguado che, nelle sue varie redazioni, si pone veramente come uno strumento didattico: se ne può discutere l'organicità e la razionalità, ma non certo la struttura - che è propriamente quella di un metodo, con un equilibrio tra la parte teorica, gli esercizi e gli studi - e il valore, che è fondativo di una tecnica che, in larga misura, ha determinato il modo di suonare la chitarra. Nel Novecento, il tentativo di ripetere, aggiornandola, l'opera di Aguado, è stato effettuato da Emilio Pujol con la sua incompiuta "Escuela razonada de la guitarra": mentre il valore didattico e musicale degli esercizi e degli studi di Pujol è fuori discussione, la parte teoretica è disastrosa e, se presa alla lettera, foriera di nuovi disastri. Quindi, oggi, non esiste un Metodo da seguire univocamente: si prende da tutte le parti e si riassume, si unifica, si integra. dralig Grazie per la precisazione! Quindi l'unico "progetto didattico" che può definirsi metodo è quello di Aguado? I tre libri di Carlevaro rientrano in questa classificazione? I tre Volumi di studi di Giuliani (op.111 ecc..), quindi, non sono da considerarsi parte dello pseudo Metodo che ha scritto comprendente anche i famosi 120 Arpeggi... Sono cosa a parte come gli studi di Sor.. M° Gilardino, mi toglie una curiosità? Ma il termine Studio non implica che quella composizione serva soprattutto per un utilizzo didattico? Oppure il termine Studio è da collegarsi ad uno studio del compositore?
  8. Come ben saprai quelli di Giuliani e Sor sono due fra i pochi metodi di chitarra classica esistenti; Per quanto ne so esiste anche il metodo di Aguado e Carlevaro ma forse un pò meno suonabili e più meccanici.. I due metodi (Giuliani e Sor), che comprendono anche gli arpeggi di uno e gli studi dell'altro, non dovrebbero mancare nella formazione iniziale di un chitarrista. Io non mi sentirei di sostituirli ma bensì di ampliarli con altri studi e altri metodi come per esempio i tre volumi di Biscaldi, Carlevaro, Aguado... Pongo una domanda: Quanti sono i metodi per chitarra classica esistenti oltre a quelli da me citati?
  9. Ottimo! Grazie ad entrambi per l'aiuto. Su amazon.com c'è tutto!!! xCristiano: fra poco ti invierò un msg privato dove ti chiederò due o tre cose sulla questione cdbaby.com e lulu.com. Sempre se hai tempo di spiegarmi come funzionano.. Ciao a tutti!
  10. Ho trovato 5 file audio intitolati Villa-Lobos play's Villa-Lobos. Come li ho trovati non dovrebbe interessare credo.. però sapere se possono essere veritieri si! I brani eseguiti sono "A lenda do caboclo, for piano"; "Choro No.1 for solo guitar, 1926"; "Nhapope, for soprano and piano, No.6 from Modinhas Brasileiras"; "Prelude for piano, from Bachianas Brasileiras No.4" e infine "Prelude No.1 for solo guitar, 1940". Questi sono i cinque brani, la qualità audio non è delle migliori però i vari brani si riconoscono, o almeno io riconosco choro e preludio, gli altri non li ho mai suonati quindi... Qualcuno sa darmi informazioni? Prego cortesemente anche Mantaya e Dralig di aiutarmi/aiutarci nelle loro vesti di musicologi.. Un saluto caloroso a tutti, bye bye
  11. Come è possibile individuare le proprie capacità? Intendo dire come si fa sapere se si sarà o una cosa o l'altra...? L'unico modo per sapere se si arriverà in fondo alla strada è provare a percorrerla o si intravede da subito una validità di riuscita? Sono quasi convinto di provare a suonare musica da camera, mi cercherò una formazione che ne abbia voglia.. Credo che partire da questo sia un buon inizio, percorrere la strada del musicista di fila per capire se si può essere musicisti solisti.. Sbaglio qualcosa? L'approccio di cercare le cose è da considerarsi sbagliato?
  12. Spero arrivino presto delle risposte a questa domanda..
  13. Chi fa musica, non ha paura. Bella frase M° Gilardino! Potrebbe essere usata benissimo come slogan del forum... Tu Cristiano che ne dici? 8)
  14. Per la mia limitatissima esperienza vi posso dire che le poche volte che mi sono trovato (purtroppo) a suonare musica classica di fronte ad un pubblico mi sono sempre emozionato. Prima di suonare si ha un pò di agitazione che ognuno somatizza in modo differente, però poi quando si è di fronte alla gente è uno spettacolo...!! Sentire il reverbero della sala, la gente che aspetta un tuo suono, la sicurezza di sapere quel che si sta per fare.. è bello! : ) Ovvio che se uno affronta la situazione con dramma è un casino.. bisogna essere concentrati e tranquilli, la gente è lì per ascoltare non per giudicare, se poi giudicano tanto meglio, tutta invidia!! Tutte queste cose mi sono capitate nelle mie poche apparizioni pubbliche con una chitarra classica in mano. è così brutto trovarsi a suonare cl proprio gruppo in un pub con la gente che nemmeno ti considera e a volte non si accorge nemmeno che il brano che stai suonando è finito.. a volte capita anche che tu debba suonare per un tavolino soltanto.. Vabbè, in fondo sei pagato e non sei da solo sul palco! Cmq mi sento a mio agio in entrambe le situazioni anche se nella prima delle due mi tolgo molte più soddisfazioni! ciao a tutti
  15. A sè sè... aa.... matùssei bràààvo.... Ecchec.... fermiamoci qui và! Sicchè studi a Perugia eh? Avremo modo di incontrarci allora, alla prima occasione non mancherò, ciao e buon lavoro!
  16. CiaoSergio! Ti ricordi di me? sono Marco Roselli, ci siamo conosciuti al corso di Lagonegro!! Meno male ti sei fatto vivo.. Sei Benvenuto!
  17. Non deve essere Fast Freet perchè il fast freet è da dare sulle corde, non sulle dita e poi non è un prodotto stile crema ma è uno stantuffo imbevuto di questo fast freet che passi sopra alle corde... Eccolo: http://www.casalibertella.com.ar/ghs-fast-fret-gde.jpg Ciao ciao
  18. Mamma mia, non si può sentire...
  19. Farle e rifarle potrebbe essere una soluzione, la soluzione un pò più impegnativa potrebbe essere lo studio delle scale con tre note per corda come è usuale per un chitarrista rock. Fortunatamente lo sta diventando anche per un chitarrista classico... bye bye
  20. Buongiorno, l'argomento diteggiatura è stato affrontato da Chiesa dal punto di vista tecnico perchè dal punto di vista del fraseggio e diteggiatura è impossibile da attuare? Mi chiedo questo perchè all'esame di ottavo c'è la prova delle 3 ore, no? Ci hanno dato un brano e io ho cercato di diteggiarlo fregandomene delle difficoltà ma sforzandomi di ragionare sul fraseggio. Ho tenuto conto delle voci e in linea di massima le ho diteggiate per essere suonate (almeno il canto) sulla stessa corda per cercare di renderla più omogenea possibile diventando però più pesante dal punto di vista tecnico. Il modo di ragionare è giusto oppure è tutto tempo perso perchè tanto nella maggior parte dei casi risulterebbero posizioni assurde e impossibili? Spero di essermi fatto capire...
  21. Intendi quella con solo manico e corde immagino... Io ti consiglio yamaha. Se invece puoi permetterti di spendere prenderei la Gibson Chet Atkins nylon string. Quest'ultima è bella davvero, come è bella anche quella che usa pino daniele che però non sò di che liutaio sia. Ciao
  22. mmh... non male come risposta...
  23. Eccoci al nuovo tread... Perchè non si ha voglia di studiare? Perchè si rincorre tutti o quasi il solito repertorio? che senso ha... Ragionando fra me e me mi sono detto: ma perchè devo mettermi a fare cose che una marea di chitarristi hanno già eseguito e inciso prima di me? Cose del tipo Grande Overture o Aranjuez. Premetto che adoro quel concerto ma non credo di dire nulla di più di quanto non abbiano fatto già i più grandi... Tanto vale cercare un persorso alternativo per dire qualcosa, per lasciare una piccola impronta.. Lasciare quei pezzi per un uso più ludico che altro. Dico queste cose in assoluta umiltà e chi mi conosce personalmente sa che non amo pavoneggiarmi di niente anche se nel fondo del mio spirito mi piacerebbe essere il migliore e non uno fra tanti. A parte questo vorrei, partendo dalla domanda iniziale, capire perchè ogni chitarrista ha in repertorio la Grande Overture, il Carnevale di Venezia, Capriccio Arabo, Aranjuez e via discorrendo. In quanti hanno già registrato e tuttora eseguono queste cose? Perchè dividersi tutti la stessa fetta di torta? O tutti abbiamo gli stessi gusti o nessuno o quasi riesce a far cambiare idea a chi ha in mano la gestione dei concerti di chitarra classica. Cioè, se il mercato e il pubblico chiedono quello allora mi può star bene ma se chi organizza chiede quello allora non mi sta bene, non è che si fa la fine della TV che crea tanti "amici di maria de filippi"? A voi le risposte...
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