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Matarazzo and Friends, Lucio Matarazzo e Mario Fragnito
Cristiano Porqueddu ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Novità discografiche
E' disponibile il nuovo CD di Lucio Matarazzo: Matarazzo and Friends Lucio Matarazzo, chitarra Mario Fragnito, chitarra Adria Mortari, voce GuitArt Quartet Tracklist L.BROUWER (1939) Estudios Sencillos 1/10 (registr. 1992) 1. n. 1-5 2. n. 6-10 F.CARULLI (1770-1841) Sonatina op. 7 n. 2 (registr. 1993) 3. Larghetto espressivo 4. Allegretto E.CALIENDO (1922-1993) 5. Alghe marine 6. Fantasia ‘e culure Voci dal mare (tre raccontini) 7. Coralli 8. Stelle di mare 9. Conchiglie 10. Cale capresi CINQUE SONATE BAROCCHE per 2 chitt.* (registr. 1994-95) (trascr. M.Fragnito-L.Matarazzo) 11. D.SCARLATTI: Sonata L. 288 12. D.CIMAROSA: Sonata B. 22 13. Padre A.SOLER: Sonata n. 118 14. D.CIMAROSA: Sonata B. 23 15. J.GALLES: Sonata in mi min. A.GILARDINO (1941) Quattro studi (dai “60 Studi di Virtuosità e di Trascendenza) 16. Studio n. 4 - Elegia di Marzo 17. Studio n. 1 - Capriccio sopra la lontananza 18. Studio n. 9 - Fantasia 19. Studio n. 5 - Omaggio a Béla Bartók M.COLONNA (1959) 20. Preludio n. 8 21. Aria mediterranea n. 5 22. Preludio n. 7 23. Aria mediterranea n. 1 G.SIGNORILE (1962) 24. Giochi d’acqua (registr. 2006) 25. Lasciati avvolgere A.PIAZZOLLA (1921-1992) 26. Jacinto Chiclana** (registr. live - Amburgo, 2005) 27. Rinascerò*** (registr. 2006) C.GARDEL (1890-1935) 28. Melodía de arrabal*** (registr. 2006) * Duo M.Fragnito – L.Matarazzo ** Adria Mortari – GuitArt Quartet – solo L.Matarazzo *** Adria Mortari – GuitArt Quartet (L.Matarazzo, O.Bellomo, G.Pulzone, G.Allocca) Tranne dove diversamente indicato, le registrazioni sono state realizzate nel gennaio 2007 presso lo studio GPM Elettronica – Avellino. I brani di Piazzolla e Gardel sono stati trascritti dal M° G.Cresta. Lucio Matarazzo suona una chitarra del M° G.Giussani (2006) mod. “Leonardo” in cedro/cipresso con corde Savarez Corum New Cristal e meccaniche Exagon. Le registrazioni del periodo 1992-1994 sono state effettuate con chitarre del M° M.Garrone. Per informazioni e acquisti: http://www.luciomatarazzo.it/LM.html -
Matarazzo and Friends, Lucio Matarazzo e Mario Fragnito
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Novità discografiche
E' disponibile il nuovo CD di Lucio Matarazzo: Matarazzo and Friends Lucio Matarazzo, chitarra Mario Fragnito, chitarra Adria Mortari, voce GuitArt Quartet Tracklist: L.BROUWER (1939) Estudios Sencillos 1/10 (registr. 1992) 1. n. 1-5 2. n. 6-10 F.CARULLI (1770-1841) Sonatina op. 7 n. 2 (registr. 1993) 3. Larghetto espressivo 4. Allegretto E.CALIENDO (1922-1993) 5. Alghe marine 6. Fantasia ‘e culure Voci dal mare (tre raccontini) 7. Coralli 8. Stelle di mare 9. Conchiglie 10. Cale capresi CINQUE SONATE BAROCCHE per 2 chitt.* (registr. 1994-95) (trascr. M.Fragnito-L.Matarazzo) 11. D.SCARLATTI: Sonata L. 288 12. D.CIMAROSA: Sonata B. 22 13. Padre A.SOLER: Sonata n. 118 14. D.CIMAROSA: Sonata B. 23 15. J.GALLES: Sonata in mi min. ANGELO GILARDINO (1941) Quattro studi (dai “60 Studi di Virtuosità e di Trascendenza) 16. Studio n. 4 - Elegia di Marzo 17. Studio n. 1 - Capriccio sopra la lontananza 18. Studio n. 9 - Fantasia 19. Studio n. 5 - Omaggio a Béla Bartók M.COLONNA (1959) 20. Preludio n. 8 21. Aria mediterranea n. 5 22. Preludio n. 7 23. Aria mediterranea n. 1 G.SIGNORILE (1962) 24. Giochi d’acqua (registr. 2006) 25. Lasciati avvolgere A.PIAZZOLLA (1921-1992) 26. Jacinto Chiclana** (registr. live - Amburgo, 2005) 27. Rinascerò*** (registr. 2006) C.GARDEL (1890-1935) 28. Melodía de arrabal*** (registr. 2006) * Duo M.Fragnito – L.Matarazzo ** Adria Mortari – GuitArt Quartet – solo L.Matarazzo *** Adria Mortari – GuitArt Quartet (L.Matarazzo, O.Bellomo, G.Pulzone, G.Allocca) Tranne dove diversamente indicato, le registrazioni sono state realizzate nel gennaio 2007 presso lo studio GPM Elettronica – Avellino. I brani di Piazzolla e Gardel sono stati trascritti dal M° G.Cresta. Lucio Matarazzo suona una chitarra del M° G.Giussani (2006) mod. “Leonardo” in cedro/cipresso con corde Savarez Corum New Cristal e meccaniche Exagon. Le registrazioni del periodo 1992-1994 sono state effettuate con chitarre del M° M.Garrone. Guarda l'articolo nell'archivio delle Novità Discografiche -
A. Barrios Mangoré, La Catedral - Angelo Barricelli
Cristiano Porqueddu ha risposto a Butterfly nella discussione Interpretazioni
Grazie Butterfly Di nulla, figurati. Anche il "Solenne" diventa "Solemne". http://www.wordreference.com/definicion/solemne cristiano e dell'interpretazione del maestro angelo non dici nulla? Non esprimo mai pareri personali su colleghi. Li tengo per me. -
La giornata tipica di un insegnante di chitarra: J. Galambos
Cristiano Porqueddu ha risposto a Butterfly nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Intendevo dire professionalmente. -
guide del forum Come scrivere correttamente un programma di sala
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Comunicazioni dagli Admin
Riporto qui un testo di Angelo Gilardino pubblicato sul magazine Seicorde alla fine del 1995. Un testo utilissimo per la redazione dei programmi di sala che andranno pubblicati e letti dal pubblico che assisterà al nostro concerto. Prima di inviare i concerti al Calendario degli eventi, si cerchi, ove possibile, di rispettare queste semplici regole soprattutto sui nomi dei compositori, le loro date di nascita/morte e i titoli delle loro opere. In allegato la scansione del file pdf dalla rivista (sperando di non incappare nelle ire dell'amico Filippo Michelangeli). Come si fa un programma di sala Le difficoltà che ogni concertista può incontrare nel proprio contatto con il pubblico non verranno interamente risolte da programmi di sala precisi e ben corredati di informazioni, ma è certo che programmi scritti con negligenza, pieni di errori e di refusi e privi di note informative o (quel che è peggio) appesantiti da note incomprensibili, aumentano la frustrazione di chi è costretto ad ascoltare un concerto senza praticamente sapere nulla, ne degli autori ne delle musiche. Quattro regolette, dunque, affinché l'ingranaggio preliminare al concerto funzioni un po' meglio. I nomi degli autori vanno sempre scritti per esteso, e non abbreviato. Quali misteri adombri, agli occhi dello spettatore non chitarrista, la sigla J. K. (dal sapore vagamente spionistico), preposta al cognome Mertz, noi non possiamo nemmeno immaginarlo. La benevola offerta dei nomi di battesimo, Johann Kaspar, svelerà almeno che, scrivendo il proprio nome in tedesco, l'autore non ci teneva a passare per bretone o irlandese. Se poi, insieme alle indispensabili date di nascita e di morte - che permettono di inquadrare un'epoca -, nomineremo anche i luoghi in cui i due eventi si sono verificati (Pressburg e Vienna), non è da escludere che qualcuno tra il pubblico riesca a presagire anche un clima culturale, una temperie, un mondo che, di li a poco, si dispiegherà nella musica: abbiamo tutto da guadagnare, per un servizio che ci costa ben poca fatica. Una cosa e certa: indicando sciattamente J. K. Mertz, senza luoghi ne date, si allargherà di una spanna il solco tra esecutore e pubblico, e la musica dovrà partire assai pili da lontano. Nel caso di compositori contemporanei, si eviti, per favore, la lugubre allusione contenuta nella dicitura vivente apposta dopo la data di nascita, per non parlare della rabbrividente crudeltà di una dicitura tra parentesi composta dalla data di nascita, da un trattino e da uno spazio vuoto prima della parentesi chiusa: mai memento fu pili macabro e agghiacciante. Una sola data, quella di nascita, senza strascichi (comunque grotteschi), farà capire al pubblico che il compositore di cui trattasiè ancora di qua dalla trista riviera. I titoli: indicarli sempre con precisione, copiandoli fedelmente dai frontespizi delle musiche, in lingua originale e, qualora la comprensione possa risultarne impedita, aggiungere tra parentesi una semplice traduzione, non necessariamente letterale (titoli un po' crudi, come Guardame las vacas, possono giovarsi di qualche affettuosa infedeltà). Se si tratta di composizioni a più tempi o movimenti, far distinguere chiaramente il carattere tipografico del titolo generale da quello dei singoli tempi: un ascoltatore attento sarà capace di seguire l'esecuzione in ogni suo momento, e verrà sicuramente aiutato, nell'apprezzamento della musica, dai termini che ne spiegano il carattere (un «Ritmico e cavalleresco» stampato nel programma è di per se musica, prima ancora che incominci il famoso brano in tre ottavi, non vi pare?). E' cosa civile, oltre che resa obbligatoria dalle leggi sul diritto d'autore che, quando ci si serve di una trascrizione o di una revisione, ne venga dato credito, nel programma, a chi l'ha fatta: il nome del trascrittore o revisore sta bene, non a fianco di quello dell'autore, ma dopo il titolo della composizione. Se gli organizzatori sono disposti a preparare un programma di sala ben confezionato, brevi, chiare note illustrative riguardanti ogni singolo pezzo risulteranno di grande utilità per il pubblico. Evitate sfoggi di dottrina, nell'uso del lessico musicale: ho appreso dal redattore di un programma di sala che una sezione di un mio pezzo era stata composta in modo ipomisolidio, il che mi ha precipitato nella sconforto: provate voi, a ritrovarvi con un vostro brano rinchiuso in un barbara recinto modale, ostaggio di popolazioni asiatiche primitive. Quanto ai curricula, badate attentamente al fatto che chi li legge sa benissimo che li avete scritti voi, o il vostro migliore amico, o il vostro manager, e quindi non fatevi prendere la mano. Siate soprattutto onesti: e cosa abietta sciorinare il proprio pedigree omettendo il nome dell'oscuro maestro che vi ha insegnato per dieci anni ed esibendo invece i nomi di una sfilza di celebrità i cui corsi avete frequentato per un'ora ciascuno. Sapendovi tante volte perfezionati, un ascoltatore potrebbe aspettarsi da voi che siate anche perfetti, o quasi, e potrebbe trovare deludente il fatto che invece gli risultiate largamente perfettibili. Meno che mai sforzatevi di far presente che avete suonato nelle sale pili prestigiose: ormai sanno tutti che molti templi della musica funzionano più o meno come gli alberghi, ci può passare chiunque, purché prenoti, paghi, suoni e se ne vada. Quanto ai concorsi, attenti: se ne avete vinti dieci, nominatene soltanto uno o due, e gli altri indicateli genericamente; se invece non ne avete vinti, pazienza, tra il pubblico ci sarà sicuramente qualcuno che vi accorderà una stima e una fiducia di principio. Un famoso pianista faceva circolare tra amici un suo esilarante anticurriculum che, enumerati i suoi demeriti e le sue disgrazie, concludeva: «E, nonostante tutto ciò, siete venuti ad ascoltarlo: peggio per voi». Inutile a dirsi, suonava magnificamente. ComeSiFaUnProgrammaDiSala_Seicorde_MichelangeliEditore.pdf -
La giornata tipica di un insegnante di chitarra: J. Galambos
Cristiano Porqueddu ha risposto a Butterfly nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Beh, un insegnante di chitarra piuttosto sfortunato. -
A. Barrios Mangoré, La Catedral - Angelo Barricelli
Cristiano Porqueddu ha risposto a Butterfly nella discussione Interpretazioni
Grazie Butterfly Di nulla, figurati. Anche il "Solenne" diventa "Solemne". http://www.wordreference.com/definicion/solemne -
A. Barrios Mangoré, La Catedral - Angelo Barricelli
Cristiano Porqueddu ha risposto a Butterfly nella discussione Interpretazioni
E' stato corretto il titolo della composizione. -
'Box' riferiti alle scale
Cristiano Porqueddu ha risposto a Waller nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Grazie per la spiegazione, Fabio. -
studio e analisi Capriccio Diabolico, Mario Castelnuovo-Tedesco
Cristiano Porqueddu ha risposto a Edoardo Catemario nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Qui entra in ballo il grado di preparazione (storico e filologico) del musicista: un buon musicista, come dicevo, dovrebbe essere in grado di intervenire sulla musica e 'riproporzionare' le sonorità o i registri di escursione dinamica allo strumento. -
studio e analisi Capriccio Diabolico, Mario Castelnuovo-Tedesco
Cristiano Porqueddu ha risposto a Edoardo Catemario nella discussione Altre discussioni sul repertorio
La discussione sui "Segni di Agogica e Dinamica" è stata separata da questo thread. Potete continuare a leggerla e a parteciparvi qui: http://www.cristianoporqueddu.it/forumchitarraclassica/viewtopic.php?t=2309 -
I segni di agogica e di dinamica
Cristiano Porqueddu ha risposto a Edoardo Catemario nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Porqueddu ha fin troppa pazienza secondo me...... ma i lettori più attenti e più intelligenti (non le pecorelle) si faranno l'idea giusta su tutto. La pazienza è effettivamente aumentata negli ultimi anni ma solo in ambito professionale. Ma gli interventi si commentano da sé. Non occorre pazienza, ma una buona dose di buon senso e aspettare che più utenti possibili leggano le discussioni per farsi un'idea di chi scrive. Tutto qui. -
I segni di agogica e di dinamica
Cristiano Porqueddu ha risposto a Edoardo Catemario nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Filippo, non so che thread tu abbia letto per dargli la definizione di "nulla". -
Un buon insegnante deve essere un buon concertista?
Cristiano Porqueddu ha risposto a Filippo Giovacchini nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
In occasione dei festeggiamenti del Carnevale, a Ivrea, a nord di Torino. EB Grazie Ermanno. Non ricordavo proprio. -
I segni di agogica e di dinamica
Cristiano Porqueddu ha risposto a Edoardo Catemario nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Interessante argomentazione, Alfredo. Solo una domanda, quando dici "rispettare le indicazioni" di "La luna y la muerte" (visto che hai citato lo studio), alludi anche all'impossibilità, parlando in termini generali, di un musicista di 'crearle' dalla nuda grafia musicale? -
Questo tizio è un grande...
Cristiano Porqueddu ha risposto a Vladimir nella discussione Rigorosamente Off-Topic
A me l'ha rallegrata una passeggiata al sole. Oggi ha fatto una giornata stupenda. -
studio e analisi Capriccio Diabolico, Mario Castelnuovo-Tedesco
Cristiano Porqueddu ha risposto a Edoardo Catemario nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Oh no, Giulio, tutt'altro che lenta. Ma scandendo bene il tactus. E' il tipo di interpretazione che applico nella ripresa, prima del finale. Trovo spesso le idee di Castelnuovo-Tedesco geniali ma quello che mi sorprende è come queste si incastrino sullo strumento. E' vero, a tratti ci sono difficoltà notevoli, spesso le scelte sono poco idiomatiche ma le nuove generazioni di musicisti hanno tutte le carte per affrontarle e superarle. Leggevo, proprio la settimana scorsa, "El Amor Y La Muerte" dai Caprichos: è impossibile non notare la capacità di questa musica di trarre vera e propria linfa artistica dallo strumento. -
studio e analisi Capriccio Diabolico, Mario Castelnuovo-Tedesco
Cristiano Porqueddu ha risposto a Edoardo Catemario nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Io preferisco l'esecuzione più 'quadrata', a tempo (proprio per il contrasto con la sezione cantabile) con gli staccati nella sezione introduttiva e portando tutto il registro del volume un gradino sopra. Evocando un'orchestra: il tutti sull'accordo e solo archi nelle ottave. La scelta dell'accelerando, Giulio, è causata dalla necessità della direzionalità o anche dalla necessità di evidenziare la cadenza sulle note della tonica? Le variazioni dinamiche, poi, sono quasi inscritte nella musica. Non si dovrebbe fare alcuno sforzo per evidenziarle: la discesa repentina del registro, se non si interviene variando la sonorità, causa proprio un vero e proprio cambio di volume. -
Un buon insegnante deve essere un buon concertista?
Cristiano Porqueddu ha risposto a Filippo Giovacchini nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Io le suono esattamente così e non sento di aver compiuto alcuna cialtronata. L'accelerando sulle ottave iniziali del Capriccio Diabolico dà un senso di direzionalità all'inciso e offre un carattere gestuale intenso alla prima sezione del Capriccio, in omaggio alla suggestione violinistica paganiniana e in contrasto con la parte lirica che segue. Il concetto di sostenuto e pomposo si può riferire a tutta la prima parte del Capriccio senza dover coinvolgere per forza ogni singola nota. D'altronde non riterrò mai un cialtrone chi lo suona esattamente al contrario di come lo suono io, anzi, eventualemente troverò qualche spunto di riflessione se scoprirò un motivo interessante di procedere. La maggior parte dei settori lavorativi abituali costringono a spacciare continue verità e a sentirsi (fino a credersi) portatori di verità. Se c'è un campo in cui per me si può respirare e ricercare sereni è proprio la musica. Alla cortese attenzione dei moderatori: Perché invece non spostate la discussione sul Capriccio Diabolico? Mi sembrava uno spunto interessante.... Matteo p.s. giuro che se lo fate non accuserò nessuno di aver cancellato messaggi. Ottimo suggerimento. Fatto. -
Questo tizio è un grande...
Cristiano Porqueddu ha risposto a Vladimir nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Ecco il link corretto Ed ecco l'anteprima grazie all'ausilio dei tags YouTube presenti sul Forum: -
Un buon insegnante deve essere un buon concertista?
Cristiano Porqueddu ha risposto a Filippo Giovacchini nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Benissimo Edoardo. A me sta bene. E allora "Ma quali scemenze! Ho capito male!" Mettiamoci una pietra sopra. Prendiamoci entrambi le proprie responsabilità. P.S. No! Porta a Porta proprio no! -
Un buon insegnante deve essere un buon concertista?
Cristiano Porqueddu ha risposto a Filippo Giovacchini nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Ci mancherebbe altro. La discussione si è animata ma mi sembra sempre entro i limiti. Sono certo che alla fine la community ne trarrà vantaggio. Bè insomma, Cristiano ...preferirei non trovarmi nel mezzo della battaglia delle arance mentre tu ed Edoardo discutete, su Tarrega o altro Sorrido con te, Butterfly ma come hai ben letto, non si tratta di uno scambio di vedute ma di un genere di accuse di censura verso colleghi e amici (conosco personalmente moltissimi musicisti che partecipano attivamente al Forum) infondate e altamente sgradite. Troveranno sempre un termine adeguato che le classificherà. P.S. Ricodami un po', la battaglia delle arance è in Italia? Dov'è che si fanno gli occhi neri e si riducono al pronto soccorso con le arance? -
Un buon insegnante deve essere un buon concertista?
Cristiano Porqueddu ha risposto a Filippo Giovacchini nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Ci mancherebbe altro. La discussione si è animata ma mi sembra sempre entro i limiti. Sono certo che alla fine la community ne trarrà vantaggio. -
Un buon insegnante deve essere un buon concertista?
Cristiano Porqueddu ha risposto a Filippo Giovacchini nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Semplicemente lo si fa, Carlo. Non vedo dove sta la difficoltà. L'"idea" in questione era una accusa di censura. Non era uno scambio di vedute sull'interpretazione di un preludio di Tarrega. -
Un buon insegnante deve essere un buon concertista?
Cristiano Porqueddu ha risposto a Filippo Giovacchini nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Sei liberissimo di farlo, così come io di non apprezzare il tuo modo di contestare le frasi altrui. Non contesto una frase. Rispondo ad una accusa. Di censura.