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GiulioTampalini

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Tutti i contenuti di GiulioTampalini

  1. Una nuova intervista ad Angelo Gilardino, ricca come sempre di spunti illuminanti: Link | http://www.musicaprogetto.org/2012/09/14-domande-angelo-gilardino.html
  2. Gerard Drozd : Sonata op. 65 "Quo Vadis" (Mosso ed espressivo, Adagio sostenuto, Allegro agitato) Giulio Tampalini, chitarra Gliwice International Guitar Festival Live Recording Guitar: Philip Woodfield
  3. Giovanni Podera : Contrasti (Omaggio a Frank Martin) http://www.giovannipodera.com/ Giulio Tampalini, chitarra Brescia Guitar Summer School 2012 Live Recording: 6th July 2012 Guitar: Philip Woodfield
  4. Se posso esprimere un mio parere, questa discussione riguarda molti aspetti e difficilmente è possibile arrivare ad una soluzione completa del problema senza considerarli attentamente. Io personalmente vedo un mondo musicale che, pur nella crisi socio-economica che stiamo attraversando, è molto più attivo, attendo e preparato che in passato. Non rilevo un degrado culturale, semplicemente credo sia in atto una profonda trasformazione della società che, come spesso accade in questi casi, viene percepita come una perdita di certezze e quindi come un peggioramento. L'allargamento dell'istruzione sappiamo che da un lato ha portato ad una diluizione del sapere verso il basso ma dall'altro ha consentito a molte più persone di avvicinarsi a questo sapere. L'eccellenza nei campi delle professioni e delle arti non è comunque venuta a mancare, quindi i medici e gli ingegneri molto capaci continuano ad esistere e a sviluppare le loro idee. Nella mia esperienza personale ho sempre frequentato molta gente, tanti musicisti ma anche persone "normali", di ogni livello sociale e culturale e ho sempre sofferto la difficoltà che anche un mondo colto, fatto di laureati e professionisti vive oggi nei confronti della musica classica, in particolare della chitarra. Nel tentativo di offrire un ponte di comunicazione con tante persone come queste, ho suonato e in un caso anche registrato alcune di queste musiche, e i nomi possiamo farli, da Domeniconi, York, Starcevic, Ugoletti, Towner, Bellinati, fino a Colonna, Mirto, Signorile, Fabbri, Morel e Piazzolla. E' musica sgrammaticata? Seguendo una logica tradizionale forse sì e ne sono perfettamente consapevole. D'altronde ritengo anche che una parte della letteratura americana abbia perso in certi casi le regole della migliore grammatica per andare incontro a sensazioni immediate, punti di vista diversi che forse il linguaggio tradizionale difficilmente avrebbe potuto esprimere. Se il risultato di questa offerta è quello di allargare l'interesse della gente comune verso la chitarra, come a me capita personalmente, grazie a questi approcci più semplificati nel linguaggio che fanno sì che tanta gente inesperta o impreparata, si avvicini con attenzione anche al repertorio che suono abitualmente in concerto (Castelnuovo-Tedesco, Turina, Giuliani, Regondi, Tansman ma anche Berio, Donatoni, Giacometti e così via) allora credo che la scelta sia stata positiva. Altrimenti è meglio lasciare perdere. Per me la musica e l'arte hanno anche un valore sociale, accanto a quello più prezioso che è quello spirituale. Per questo motivo mi rivolgo con gioia al cenacolo degli eletti, cioè ai musicisti e agli esperti, cercando come Angelo Gilardino rimarca in questo articolo - e gliene sono estremamente grato - di approfondire nuovi punti vista sul repertorio, sondando chiavi di lettura che facciano sempre più luce sui brani migliori composti per chitarra e dell'altro coinvolgendo quando capita anche il mio vicino di casa, il panettiere e il mio carrozziere, proponendo loro una chiave di accesso più immediata alla bellezza di questo strumento.
  5. Per tutti gli interessati, ecco la graduatoria per l'insegnamento di chitarra appena pubblicata presso il conservatorio di Castelfranco Veneto. La commissione era composta da Gianfranco Volpato, Paola Muggia e il Prof. Stefano Canazza. http://afam.cineca.it/php5/bandi_td/vis_bando.php?file_name=graduatoria+provvisoria+CHITARRA.pdf&username=TVST010006&personale=doc&anno=2012&qualifica=
  6. Segnalo questo video contenente un assaggio di tutti i brani contenuti nel CD "Mario Castelnuovo-Tedesco: 24 Caprichos de Goya" uscito con la rivista Seicorde, Michelangeli Editore 2011. Buon ascolto http://www.youtube.com/watch?v=4hwFZ7h_0kQ/
  7. Segnalo a disposizione di tutti questo video contenente alcuni estratti audio dal CD della rivista Amadeus del novembre 2011 con i tre concerti di Ferdinando Carulli per chitarra e orchestra e chitarra-flauto e orchestra e il concerto per chitarra e orchestra di Giuseppe Malerbi. Buon ascolto
  8. Appena ricevuto il Cd e già ascoltato!! Straordinario viaggio in un mondo perduto, nelle radici antiche di un mondo. Bellissimo!! Marcello suona questa musica perfettamente, con la delicatezza e la semplicità necessaria a far uscire ogni disegno, ogni linea di questi paesaggi della memoria. Come detto, in futuro non mancheranno nei miei concerti anche queste musiche, anche solamente per il mio puro piacere, al tramonto di alcune serate d'estate.
  9. Caro Giulio, suppongo che l'indulgenza da te invocata possa esercitarsi non solo nei confronti degli "ingegneri, medici, avvocati e lavoratori". ma anche nei confronti di chi scrive libri di storia della chitarra: se regaliamo magnanimamente agli amateurs il diritto di sparare fandonie sul conto dei musicisti e dei musicologi, dovremo anche -necessariamente - riconoscere a questi ultimi - dal cuore generoso della nostra indulgenza - il diritto di incavolarsi - non sempre, ma come dicevo dianzi, una volta su cento - e di mandare un paio di lavoratori a quel paese, non ti pare? Altrimenti, potremmo suscitare il sospetto di offrire la nostra indulgenza solo a chi fa numero,spargendo "serene chiacchiere", e non anche a chi sfanga da solo, e ha spesso la mala ventura di vedersi al centro dei bei conversari chitarristici di medici e ingegneri. Con reazioni che vanno dall'indifferenza al fastidio, dalla nausea al raccapriccio: così reagisce la "gente normale", della quale mi sento di far parte a pieno titolo. dralig dralig Certo Angelo, capisco perfettamente il tuo punto di vista.
  10. Intervengo rapidamente solo per dire che forse un po' di equilibrio può aiutare come sempre tutto il nostro prezioso ambiente. Comprendo le reazioni di tutti, ma propenderei per una maggiore indulgenza nei confronti degli amateurs e dei dilettanti, che in fondo sono una delle forze vitali del nostro settore. Non penso che le letture, giuste o sbagliate, dei puri appassionati nei confronti del nostro lavoro possano interferire più di tanto con il nostro percorso, ma al contrario vedo con interesse il fatto che la gente normale (professionisti, ingegneri, medici, avvocati, lavoratori) parli e ragioni di chitarra, anche se sbagliando. Capisco le reazioni di Angelo, più rivolte ad un sistema che alle singole persone anche se, come già ha concordato con me, credo che al suo livello abbia ben altro da pensare, per il bene nostro e di tutta la musica, non solo per chitarra.
  11. Sono strumenti semplicemente eccezionali, molto potenti e con un'anima espressiva che aiuta il chitarrista in ogni momento. Utili soprattutto quando si si punta ad un'ampia gamma dinamica, in concerto offrono risultati di assoluta eccellenza. Io ho suonato e provato praticamente tutte le chitarre blasonate di nuova generazione ma personalmente non ne ho trovate di paragonabili agli strumenti di Woodfield. Vantaggio non indifferente è (per ora) un prezzo abbastanza accessibile, sui 5000 euro, svantaggio parziale la lista di attesa che al momento so essere di tre anni circa. Con la comodità dei viaggi low cost, conviene sicuramente contattarlo e prendere un volo per Londra per andare a provare i suoi strumenti. Festeggiando alla fine con un'ottima birra inglese.
  12. Brano splendido e suonato con la consueta magia da Marcello, un suono delicato ed espressivo, che svela emozioni di una limpidezza cristallina. Complimenti!
  13. Grazie Marcello! hai già trovato tutto e mi hai anticipato... La versione chitarristica di Scene Gentili possiede rispetto a quella pianistica una profondità e un'aura di mistero timbrico che solo le sei corde sanno esprimere così intensamente.
  14. Sperando di fare cosa gradita, porgo all'attenzione del Forum un video del brano "Scene Gentili" di Carlo Carfagna, che ho eseguito in concerto domenica 10 ottobre 2010 al ridotto del Teatro Mancinelli di Orvieto. Il brano si divide in quattro parti, che ho messo in altrettanti video: I - Découpage vert II - Torre al mare III - Little Player IV- All'Abetaia Giulio Tampalini - Scene Gentili (I - Dècopupage Vert) Giulio Tampalini - Scene Gentili (II - Torre al mare) Giulio Tampalini - Scene Gentili (III - Little player) Giulio Tampalini - Scene Gentili (IV - All'Abetaia)
  15. Letto, con piacere e tutto d'un fiato. Bello, perchè traccia con il consueto stile dello scrittore e saggista Gilardino i confini del repertorio chitarristico storico di maggior qualità con l'immagine della chitarra più conosciuta al pubblico che frequenta i concerti chitarristici. Il pubblico e chiunque sarà così felice di fare la conoscenza di compositori tanto importanti quanto meno noti ai più, insieme a chiarire defintivamente la paternità di Gochi proibiti, il concetto e la fortuna della musica per "chitarra" di Antonio Vivaldi o il rapporto esistente tra Bach o Scarlatti e la chitarra. Insieme alla dose impressionante di riferimenti musicali spesso extra-chitarristici, colpisce a mio parere una precisa e deliberata leggerezza nello stile espositivo, che rende la lettura molto piacevole e che non mancherà di interessare ogni lettore appassionato. A me piace pensare che un volume come questo potrà entrare nelle case di tanti italiani, portando ovunque una ventata di cultura e di valorizzazione della nostra amata chitarra. Congratulazioni di cuore.
  16. Sperando di fare cosa gradita, porgo all'attenzione del Forum un video del brano per chitarra intitolato "Tsunami" del compositore francese Eric Penicaud. Il pezzo si divide in due sezioni (Ivresse des profondeurs, Ostinato) ispirate al movimento irregolare delle onde dell'oceano e al mistero delle sue profondità. Giulio Tampalini - Eric Penicaud "Tsunami" (Ivresse des profondeurs, Ostinato)
  17. Questo volume degli studi di Sor è concepito per il livello iniziale fino al (vecchio) quinto anno di Conservatorio. Le edizioni Curci possiedono già una pubblicazione degli studi obbligatori del vecchio ordinamento. http://www.edizionicurci.it/natale/scheda.asp?id=2143 Questo volume va a coprire il livello precedente al quinto anno e, fra gli studi del quinto sono presenti solamente il n. 2 e il n. 5. Ecco per chiarezza l'elenco dei brani presenti nel volume e nel CD: Fernando Sor 1. Studio op. 60 n. 1 2. Studio op. 60 n. 2 3. Studio op. 60 n. 3 4. Studio op. 60 n. 4 5. Studio op. 60 n. 5 6. Studio op. 60 n. 6 7. Studio op. 31 n. 1 8. Studio op. 35 n. 1 9. Studio op. 44 n. 2 10. Studio op. 60 n. 8 11. Studio op. 60 n. 9 12. Studio op. 60 n. 10 13. Studio op. 35 n. 2 14. Studio op. 60 n. 7 15. Studio op. 44 n. 3 16. Studio op. 60 n. 13 17. Studio op. 44 n. 4 18. Studio op. 44 n. 5 19. Studio op. 44 n. 11 20. Studio op. 31 n. 6 21. Studio op. 60 n. 14 22. Studio op. 31 n. 9 23. Studio op. 60 n. 12 24. Studio op. 60 n. 11 25. Studio op. 44 n. 7 26. Studio op. 31 n. 2 27. Studio op. 44 n. 8 28. Studio op. 44 n. 9 29. Studio op. 35 n. 3 30. Studio tratto dal Metodo 31. Studio op. 60 n. 17 32. Studio op. 60 n. 18 33. Studio tratto dal Metodo 34. Studio op. 35 n. 14 35. Studio op. 35 n. 6 36. Studio op. 35 n. 18 37. Studio op. 60 n. 19 38. Studio op. 31 n. 3 39. Studio op. 44 n. 15 40. Studio op. 31 n. 17 41. Studio op. 35 n. 8 42. Studio op. 31 n. 4 43. Studio op. 60 n. 22 44. Studio op. 35 n. 13 45. Studio op. 35 n. 22 46. Introduzione e Variazioni op. 9 su l’aria “O cara armonia” dall’Opera “Il flauto magico” di W. A. Mozart
  18. E' bequadro, senza grandi dubbi a mio parere.
  19. Complimenti tanto al compositore quanto all'interprete, che ha saputo rendere al meglio il clima del brano. Ho ascoltato con attenzione questo pezzo e mi sono addentrato piacevolmente nelle sue atmosfere misteriose e inquiete, sospese nei frammenti di un canto lontano che ci racconta un mondo, rimanendo appeso ad un filo, distante. Ottima l'idea e la realizzazione.
  20. Grazie mille Cristiano per aver segnalato questa recente uscita editoriale. Personalmente trovo sia un volume utile per l'approccio iniziale alla musica di Fernando Sor, attraverso una scelta di studi semplice in ordine di difficoltà, per dare modo a tutti gli allievi di confrontarsi con la ricchezza armonica e polifonica dei suoi studi, evitando i timori che spesso accompagnano l'esecuzione delle opere chitarristiche del compositore spagnolo. Indicato per le scuole medie a indirizzo musicale e le accademie di musica, e per chiunque voglia conoscere in maniera graduale la produzione didattica del nostro amato Fernando Sor.
  21. GiulioTampalini

    Liutai emergenti

    ciao Cristiano, è possibile avere l'indirizzo ed il telefono del liutaio Lorenzatti? purtroppo in rete sul suo conto non ho trovato nulla e tuoi commenti mi hanno incuriosito troppo....!!!! spero di avere una tua risposta! ciaooo! massimo. Confermo pienamente il giudizio espresso da Cristiano sul liutaio Livio Lorenzatti, di cui ho provato recentemente alcune chitarre.
  22. Caspita Piero, grazie mille dei precisi chiarimenti circa la confusione che purtroppo ancora regna in materia...
  23. Bravi tutti, solisti, orchestra e direttore, esecuzione molto ritmica e precisa!
  24. Al di là delle tempistiche al riforma è comunque in atto, non si torna certo indietro. Fra un po' diciamo addio ai cari quinti, ottavi e decimi. La riforma è ottima se applicata bene, se i direttori e docenti sono preparati e hanno voglia di fare. Le ore per studiare lo strumento comunque ci sono e ho sentito personalmente allievi di trienni e bienni di alcuni conservatori davvero notevoli.
  25. Sempre in risposta alle molte domande che tutti ci stiamo ponendo sul presente e sul futuro dei Conservatori-Università italiane, può essere interessante notare le graduatorie di supplenza che alcuni Conservatori hanno compilato di recente in maniera autonoma con una commissione interna. Mi chiedo e lo chiedo soprattutto ai professori di Conservatorio qui brillantemente rappresentati se l'autonomia sia sempre un valore (in cui credo personalmente) o se non rischi, in particolare in Italia, di scivolare verso il personalismo. E' normale secondo voi che le stesse persone vengano valutate in modo notevolmente diverso da Conservatorio a Conservatorio? E' una curiosità che penso possa interessare tutti, soprattutto i giovani. Allego tre recenti graduatorie di supplenza di tre Conservatori italiani. Cordialmente GRADUATORIA CHITARRA CAGLIARI 2010.pdf GRADUATORIA CHITARRA FERMO 2010.pdf GRADUATORIA CHITARRA PESCARA 2010.pdf
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