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GiulioTampalini

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  1. Ciao Gippo! La Fantasia di Castelnuovo-Tedesco è stata registrata anche da Tilman Hoppstock nel CD "Hoppstock and friends", insieme al padre, eccellente pianista, vincitore a suo tempo del concorso ARD di Monaco.
  2. Per la mia esperienza, vale a dire per le persone che conosco che insegnano nella media a indirizzo musicale, il livello di insegnamento è sempre attento e responsabile, e questa discussione mi sembra rispecchi questo atteggiamento. Un paio di anni fa ho sentito ragazzi provenienti da una media della provincia di Treviso suonare così bene, presentando un repertorio ricercato, non scontato, dal barocco alla contemporanea, che alla fine mi sono inginocchiato pubblicamente davanti all'insegnante. I docenti che lavorano molto bene ci sono e sono tanti.
  3. Che bravo Francesco, ispirato e fantasioso come questa splendida composizione!
  4. I punti di vista sono molti, basti vedere come l'impostazione corrente di studio chitarristico degli istituti musicali in Inghilterra preveda al sessanta per cento trascrizioni ottimamente realizzate. Come dire, meglio un brano di Purcell ricco di spunti musicali trascritto (e volendo semplificato) piuttosto che un brano liutistico dell'epoca meno interessante. Non ci sono paragoni tra Schumann e Mendelsshon trascritti rispetto a Tarrega. Il tutto con serenità e anni di esperienza didattica, situazione per molti abbastanza scioccante, per loro la perfetta normalità.
  5. Bel sito, complimenti Lucio e soprattutto gran bel quartetto.
  6. Grazie per la segnalazione, Cristiano. Il brano di Francesco Morittu è stato notato fin dalle prime selezioni e alla fine ha vinto un meritato premio al concorso di composizione di Brescia per le sue qualità di scrittura e di originalità, oltre che di intreccio tra elemento colto e tradizionale. La figura della "S'accabbadora" è inquietante e aleggia in tutta l'opera.
  7. Ricerca e divulgazione scorrono su due strade diverse. Considerare il contesto in cui si suona è sempre importante.
  8. che meraviglia. Ma è allegato a un numero diSuonare? Se non ricordo male, era allegato ad un numero di Seicorde. EB Esatto, è stato il regalo di benvenuto per gli abbonati di Seicorde del 2008. Grazie mille Fabio
  9. Certo Piero, la frase di Segovia ha a che fare soprattutto con il "coraggio" di affrontare un percorso senza cedere alle imitazioni di altri modelli. Il coraggio permette appunto di affrontare sfide nuove, anche mai percorse, come tu hai fatto. A questo punto quello che Fabio (con George Kelly) propone è un'analisi sottile del percorso di ricerca che fa dell'autocritica un (coraggioso) fattore di crescita, dell'ascolto altrui e personale un mezzo di confronto con cui governare il ritmo della tensione (slancio e apertura delle idee) con il rilassamento (presa di coscienza e giudizio analitico). Yin e yang direbbe qualcuno. La preparazione non basta senza idee e creatività, così come chi si sente sicuro e gratificato dalle sue idee (col rischio per me divertente che siano sbagliate) si trova in pace con sè stesso, non avverte la necessità di cambiare, di ascoltare, di crescere. Morte artistica direbbe qualcuno, noia dico io.
  10. Grande Fabio, come sempre. Il parallelo comico dell'essere a tutti i costi sé stessi mi ricorda tanto quella battuta del santone-profeta Guzzanti della religione di "Quèlo" quando affermava serafico: "La risposta la devi cercare dentro di te.... ma e'......... sbajata!"
  11. Sì, ottimo Baricco come sempre, in particolare in questo settore di analisi della società. Per chi non ha tempo di leggere, su Youtube c'è quasi tutto il contenuto dell'illuminante saggio, che riguarda tutti noi. http://it.youtube.com/watch?v=gejrNkGWjec http://it.youtube.com/watch?v=Y0pSU76yO_w http://it.youtube.com/watch?v=KS6B5Z3vERM http://it.youtube.com/watch?v=xNelOv9KZvc http://it.youtube.com/watch?v=G_CZbUqL1r8 http://it.youtube.com/watch?v=izOWBTOoS3Q http://it.youtube.com/watch?v=l_v1ubhL4Qk http://it.youtube.com/watch?v=w-HJkCZn7J8
  12. Direi che può essere un ottimo spunto di riflessione sul concetto di percezione della realtà. Dici? Be', in un certo senso effettivamente sì... L'abitudine, l'esposizione, ad un tipo di percezione della realtà ci fa filtrare tutto attraverso quel tipo di lettura. Tutto si colora delle tinte a cui siamo abituati a vedere le cose, bisognerebbe trovare il modo per ripulire, resettare il nostro sistema, così come fa l'occhio, mantenendo il ricordo ma rinnovando continuamente le modalità di accesso alle nuove esperienze.
  13. Come al solito è sempre molto semplice generalizzare e sparare a zero contro i conservatori. LM Calma caro Lucio, io sono un sostenitore in primis della musica e dei conservatori, sostengo solamente che, viste le grandi difficoltà lavorative che incontrano tanti musicisti diplomati-laureati in conservatorio ormai da alcuni anni, le raccomandazioni per avere un futuro e un lavoro si usano forse altrove.
  14. Spiacente di contraddirti, ma ho ultimamente conosciuto un ragazzo che aveva appena finito il quinto anno e si e' candidato all'ingresso del corso accademico di primo livello evidentemente per risparmiare quei due anni che per lui fanno una differenza, ma anche per il suo docente. Quindi consiglierei al corvo di tentare, meglio (molto meglio) se con una buona raccomandazione, non per motivi di livello o altro, ma solo perche' e' cosi' che funzionano i conservatori. Te lo posso dire con certezza purtroppo. Mah..forse una volta, ma con i tempi che corrono credo che siano in pochi a cercare raccomandazioni per entrare in Conservatorio oggi...
  15. Bella risposta Fabio, come sempre. La lettura è insita nel testo musicale, bisogna qundi affinare sempre più la capacità di leggere e interpretare correttamente ogni segno presente. Da lì in poi la varietà dei modi in cui "sentire" il testo scritto è molto ampia, sarai d'accordo credo con me, e abbraccia numerose sfere oltre a quella puramente musicale. E' il motivo per cui il mondo pianistico riesce a sfornare ancora rivelazioni nonostante gli anni, i decenni di grandi letture e interpretazioni. Una volta entrati a fondo nel testo, un'angolazione diversa da cui analizzarlo può cambiare molte cose.
  16. Mi permetto di intervenire in questa discussione per esprimere innanzitutto il mio dispiacere per la richiesta cancellazione del M° Diodovich dal Forum e per chiedergli di ripensare alla sua decisione. In merito a questa situazione vorrei solo far notare che forse Diodovich si è espresso con toni accesi, tipici di un carattere e di una mentalità vivaci, ma non si può evitare di far notare che come docente di Conservatorio con esperienza decennale può avere anche un punto di vista abbastanza autorevole sulla questione. Le discussioni sono tali e interessanti anche e soprattutto se i punti di vista sono anche diversi altrimenti si rischia di assistere a monologhi di poco interesse, se non per chi parla. Vorrei ancora notare come i moderatori, in particolare il mio omonimo, avrebbero forse il dovere di non scendere a toni esasperati che contrastano con il loro ruolo, evitando di entrare nei profili degli utenti, e lasciando che chiunque gestisca personalmente le modalità in cui essere presenti su un forum di discussione. Tutto qua.
  17. Storyteller, capisco e penso condividano tanti come me la tua preoccupazione. Senza andare oltre, offendendo chi compie il proprio lavoro con onestà e impegno, la denuncia di una situazione abbastanza infelice mi sembra corretta e anche salutare. La colpa principale è stata individuata, nell'intreccio tra eccessivo protezionismo da parte di una politica che avrebbe potuto comunque aprire le stesse opportunità nel passato, ma con un elemento di controllo maggiore e il tipico costume italiano dell'approfittarsi sempre se possibile della situazione. La politica ha guardato al proprio presente (un po' malamente) e poco o per nulla al futuro. Era un'altra epoca, un mondo totalmente diverso. Ora, fatta la denuncia occorono necessariamente soluzioni. Non c'è neanche la possibilità di lamentarsi, magari ce ne fosse il tempo, la condizione per le centinaia di diplomati e grandi giovani talenti del panorama musicale italiano è questa. Il discorso si allarga ovviamente al di fuori della musica. Quello che è stato offerto con grande generosità negli anni settanta è oggi tolto quasi completamente, in un panorama di notevole difficoltà per tanti colleghi con cui parlo quotidianamente. Sembrerebbe peggio tutto quanto, ma così non è; è peggio se si ragiona con la mentalità del passato, ma se si guarda al presente, si nota che le opportunità di studio, scambio, approfondimento di oggi non sono paragonabili a quelle di venti o trent'anni fa, e i ragazzi oggi suonano molto meglio. Occorre quindi ragionare in modo diverso e attendere pazienti che il quadro istituzionale si adegui con lentezza al rinnovamento. Se il M° Matarazzo afferma che si avverte una volontà politica di sbriciolare lentamente l'istruzione musicale in Italia, occorrerà premere nelle sedi adeguate per correggere la situazione e creare intanto altre vie, altre opportunità per sviluppare questo bacino. Io vedo quanti oggi si muovono con concentrazione per cercare soluzioni, portano avanti idee, per promuovere la musica e il loro talento ancora meglio di come avrebbero fatto in passato, alimentando una generazione che sta crescendo forte perchè provata dal sistema e che ricostruirà un'Italia diversa. Denunciare la situazione va bene, premere perchè la politica migliori è giusto, anche se bisogna essere consci che ciò richiede tempi lunghi e un lento cambiamento di mentalità.
  18. Sì, tutto sommato è simile, se non per pochi ma significativi particolari. Trattandosi appunto di pochi punti non si capisce perchè Segovia abbia deciso di togliere quelle finezze che arricchiscono sicuramente il brano. Per non parlare del Capriccio Diabolico, dove la marcia che prepara il finale conferisce una potenza che si esprime perfettamente proprio grazie a quella sezione. Peccato toglierla. Il lavoro di un revisore dovrebbe attenersi alla miglior traduzione o alla semplificazione strumentale di un'opera senza modificarne la struttura. La revisione di Segovia dei due brani in questione è lodevole per l'aspetto tecnico e meccanico, ma il testo di riferimento dovrebbe essere quello uscito dalla penna del compositore. In ogni caso, due capolavori.
  19. Grazie a tutti, troppo gentili.
  20. Esistono tre versioni pubblicate dalla Zanibon: 5567-partitura 5568-parti separate (6) 5569-riduzione ch/piano nell'ultima vi è la parte staccata per la chitarra. di solito la più venduta è la terza, la riduzione, a meno che sia esaurita.... mr Confermo. La parte della chitarra staccata non si trova nella partitura, ma c'è, bella e comoda, nella versione con pianoforte.
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