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debonis86

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  1. Ragazzi, che salto di qualità! Bravo... Vuoi sentire?
  2. Scusate, ma a me non sembra affatto poco, anzi: direi pretenzioso! Soprattutto se intendiamo che i brani siano portati ad un buon livello di esecuzione, tanto tecnicamente quanto musicalmente. Se per Sor-Segovia intendi tutti e venti gli studi tanto di cappello; i preludi sono probabilmente più accessibili degli studi di Sor, ma ce ne sono diversi che ad un "normale quinto" sono abbastanza improponibili. Soprattutto se oltre a quelli c'è tutto il resto. Tra le canzone catalane ce n'è di complesse, musicalmente e tecnicamente. Villa Lobos: se i preludi sono grosso modo accessibili ad un quinto "medio", non si può certo dire lo stesso degli studi. Includi anche il secondo, ad esempio? La suite è più ragionevole, ma si tratta comunque di una bella mole di lavoro. Inoltre, a parte Carulli-Giuliani-Carcassi, e qualcosina di Sor, il grosso del repertorio che hai citato solitamente si esegue a partire dal quarto anno di studio, quando tecnicamente si è raggiunto un certo livello e un buon tocco. Vuol dire che in due anni di studio, ti spari: la maggior parte degli studi di Sor, tutti i preludi, tutti gli studi (!), tutta la suite popolare, tutti i preludi di Tarrega e tutte la canzoni catalane di Llobet. Se sei riuscito a far tutto questo, facendo un lavoro di qualità, ovviamente, sei molto al di sopra di tutti gli studenti che conosco e che ho conosciuto, compreso qualche attuale concertista di una certa notorietà! Vai avanti così, stai andando alla grande! PS Forse, potresti fare un paio di studi di HVL in meno e un po' di autori contemporanei, oppure sostituire un po' di otteocento con della musica antica. Anche se mi sento in imbarazzo a dare suggerimenti a te, evidentemente molto più avanti di me (e credo della media dei dilettanti su questo forum). Magari avessi le tue doti! La conoscenza, secondo me, può essere di diverso livello. In questo senso ho inteso anche le integrazioni di Cristiano. Laddove posso, cerco di studiarlo come se dovessi sunarlo in pubblico; dove non riesco, cerco di fare quello che posso: e il vantaggio di chi non deve rendere conto a nessuno. In questo momento sto studiando il preludio della bwv 995. In alcune parti mi riesce in altre no, ma mi piace lo stesso. Cmq, la mia idea è di gettare un percorso da seguire nei prossimi 2/3 anni, anche perché ci sono giornate intere che non posso toccare corda. Quanto a HVL, ad esempio, per il momento conosco (sulla tastiera) solo il primo studio, dei preludi mi manca il 2°, e la suite... piano piano la porto a casa tutta. Di Sor-Segovia sto rifacendo i primi 10. Quando li avro' finiti, vado avanti, perché mi piacciono molto. Poi, io uso il criterio del piacere: nell'ambito del programma tracciato, quando una cosa non mi piace... be', non la faccio e amen! Non sto facendo tecnica, se non qualche scaletta, ogni tanto, perché le uso solo per riscaldare le dita e spesso nel farle mi invento io qualche legatura ascendente e discendente.
  3. Riduttivo? Distruttivo si adatta meglio. Lavorare per 5 anni (cinque anni cinque avrebbe detto la mia insegnante di letteratura) per portare sulle sei corde il repertorio che hai citato mi sembra decisamente pochino. Stilare io un programma per tutti? Debonis86, amico mio, io ho difficoltà persino a stilare i miei di programmi e vuoi che stili quelli degli altri? Ognuno di noi ha testa e mani per poter scegliere un repertorio. Adesso anche il Catalogo Pocci onLine. L'unico anno che fui iscritto in Conservatorio ero cliente fisso in biblioteca. Portavo via sparititi due volte a settimana, faldoni interi di musica per chitarra. "Li riporto subito", dicevo al bibliotecario. Ma uscivo dal conservatorio (!) con il faldone sotto braccio e fotocopiavo tutto quello che mi mancava per portarmi a casa nuova musica da leggere (e ne avevo tonnellate nella mia libreria acquistata da un padre che, peggio di me, era consumato dalla passione per lo strumento e il suo repertorio). La curiosità non è una cosa che si impara. Ascolta concerti, compra dischi, leggi biografie. Vedrai che succede. Dai, non mi richiamare: io suono nel dopo-lavoro... mica a tempo pieno. Quello che manca è un programma generale, che un forum potrebbe contribuire a creare. Ad esempio, all'università c'è la guida dello studende, che riporta un piano di studi dettagliato, utile per orientare tanto lo studente quanto il curioso. Non esiste qualcosa di simile anche per la chitarra?
  4. Oh, beh, allora mi tocca suonartele, scusa. Dò per scontato che il tuo livello sia effettivamente da V anno. Sull'Ottocento: se fossi in te lascerei perdere gli studi di Giuliani e di Carulli e orienterei il lavoro a qualcosa di più sostanzioso sempre di Giuliani, una sonatina dall'op.71 o una sonata non troppo complicata. Includi tre o quattro studi di Napoleon Coste e scegline alcuni con il tuo insegnante di Giulio Regondi. C'è tantissimo materiale utile. Sul Novecento: opterei per Castelnuovo Tedesco, gli Appunti, e la lettura (sotto la guida di un docente) di alcuni Caprichos. Le canzoni catalane di Llobet sono ottime per l'intimismo; non tralasciare in questo campo i lavori della De-Rogatis. Alcune cose sono molto interessanti anche se musicalmente più semplici. Potrebbero tornarti utili, a tal proposito, anche alcuni semplici lavori di Agustin Barrios (Oraciòn, Villancico de Navidad e altre opere minori). Leggi i preludi di Manuel Maria Ponce. Non possono che aiutarti a perfezionare la tua cultura e gusto musicale e studia la biografia del compositore messicano. Sul contemporaneo ti posso suggerire (sempre per un V anno) la Fantasia (Studio n.9) e l'Omaggio a Heitor Villa-Lobos (Studio n.11) di Angelo Gilardino. Ti aiuteranno nella formazione musicale e (letteralmente) fisica. Il mio è da IV, credo. Sono autodidatta. Posso darti un suggerimento, Cristiano? perché non stili un programma anno per anno, per noi tutti? che prescinda dagli esami, però: non si può sempre vedere tutto dal buco della serratura del superamento di un esame, lo trovo riduttivo.
  5. Mago, non fare domande stupide, perché mai non si potrebbe? Io una volta l'ho accompagnato a quello di Como, e non mi è successo nulla di strano, se non il piacere di una straordinaria compagnia!
  6. E' strano che corra la necessità di precisarlo. E' evidente! Gli editori svolgono un ruolo sociale importante, ma... caspita, con le vendite mandano avanti la baracca, quindi è giusto (e doveroso) essere sensibili anche a questa esigenza. Certo, apprezzo di piu' gli editori che credono nei "giovani", che investono non solo nel prodotto facile, che fanno anche cultura; ma non biasimo gli altri.
  7. passo? cosa? Barrios, La Cathedral, è da V?
  8. Puoi suggerirmi anche le edizioni?
  9. Grazie Cristiano! Io, però, non intendo stilare un programma per sostenere un esame (altrimenti mi basterebbe leggere il tuo post sul compimento inferiore), ma solo per orientare un percorso bensì strumentale, ma anche culturale. Musica antica e contemporanea, ad esempio? secondo te, quali non possono mancare nelle dita di un V anno?
  10. Getto una ipotesi di programma che dovrebbe conoscere un chitarrista di livello corrispondente al V anno. Ditemi, per favore, se vi sembra soddisfacente. 1. Carulli-Chiesa; 2. Giuliani-Chiesa; 3. Carcassi, 25 studi (op. 60); 4. Sor-Segovia; 5. Tarrega, Preludi; 6. Llobet, Dieci canzoni catalane; 7. Villa-Lobos, Preludi, Studi, Suite, Choro n. 1. Cosa manca? AGGIORNAMENTO (IN SINTESI): da Porqueddu Giuliani, una sonatina dall'op.71 o una sonata non troppo complicata. tre o quattro studi di Napoleon Coste alcuni di Giulio Regondi Castelnuovo Tedesco, gli Appunti e alcuni Caprichos De-Rogatis Agustin Barrios, Oraciòn, Villancico de Navidad e altre opere minori Ponce, Preludi Gilardino, la Fantasia (Studio n.9) e l'Omaggio a Heitor Villa-Lobos (Studio n.11). da Bonaguri Anonimo (trascr. Chilesotti) : 6 Pezzi (rev.Segovia , oppure ed. Bèrben oppure ed.Columbia) Milan: 6 Pavane; Fantasia VIII (Suvini Zerboni ). Narvaez: Guardame Las Vacas, Canciòn de L' Emperador (trascr. Pujol, ed. Schott: volume “Hispanae citharare ars viva”) Mudarra: Gagliarda, Pavana, Romanesca II, Diferencias sobre "Conde Claros". Da Milano: Fantasia XII, Ricercare 51(numerazione Edizioni Suvini Zerboni) Sanz: Pavana, Folìas, Canarios (Teuchert, ed. Ricordi ). Roncalli: Gavotta, Giga in sol maggiore. Poulenc: Sarabande; Smith Brindle: Canto, Omaggio a Luigi Dallapiccola (da GuitarCosmos); Sauguet: Musiques pour Claudel; F. Peyrot: Prelude I; Rodrigo: Por Caminos de Santiago; Sojo: Endecha; Torroba: Romance de los Pinos, Torija(da “Castillos de Espana”), Burgalesa; Tansman: Reverie, Mazurka (da : Suite in Modo Polonico ). da Diodovich Per ciò che riguarda Poulenc, Smith Brindle, Rodrigo, Sojo, è sostanzialmente d'accordo. Meno d'accordo per Sauguet, Torroba, Tansman e i preludi di Ponce perché ritenuti di livello (interpretativo) superiore al V. da dralig la "Burgalesa" di Moreno-Torroba nel testo pubblicato, in fa diesis, è un pezzo tutt'altro che facile. Diventa più abbordabile se lo si trasporta - come ha fatto Segovia nella sua registrazione - un tono sotto, ma non si tratta di una trasposizione letterale: bisogna aggiustare qualche armonia. da alfredo franco Sauguet è un compositore talmente raffinato da sfiorare l'inaccessibilità strumentale.
  11. Non mi sembra - vado a memoria - che vi siano problemi nel pubblicare su un forum o piattaforma dimile dei manoscritti o urtext di musica di pubblico dominio. Possiamo invece, per una forma di cortesia e rispetto, ringraziare pubblicamente la biblioteca che ti ha fornito queste copie con dei riferimenti e/o eventuali link a siti web che ritieni utili. Non credo che sia come ricordi tu, Cristiano. In breve, ma vado a memoria pure io, bisogna distinguere l'opera dalla sua rappresentazione grafica. L'opera è, nel caso di specie libera, secondo la legge italiana, perché l'autore è deceduto da piu' di 70 anni, ma la veste grafica no. Il proprietario del documento che rappresenta l'opera ha diritto di vietare la riproduzione del documento (ad esempio, il proprietario di un quadro ha diritto di vietare la riproduzione dello stesso, anche se l'autore è deceduto da piu' di 70 anni), mentre è lecita (quando possibile) la divulgazione del contenuto in altra veste grafica. Quindi la biblioteca, se è proprietaria del documento (manoscritto), ha diritto di vietare la riproduzione (del documento stesso). Ma, mi pare di aver capito, secondo quello che riferisce Neuland, che la biblioteca abbia già preventivamente autorizzato la riproduzione per fini non di lucro. Quindi il problema non si pone.
  12. Bene, Cristiano, stasera la doveri fare di inviarti gli scan del duo op. 31.2. Per il resto dovrete aspettare il mio ritorna da un viaggio la prossima settimana. Ripeto: le copie sono stampe da microfilm dell'edizione del 1813/14 (se non erro), conservato (male, perchè dimenticato da tanto tempo) nella NYPL a New York (non intorna all'angolo ). Si trovano nell'archivio del sopracitato Duo Ghiribizzo. Una solo piccolo dubbio: materiale avuto da biblioteche di solito è concesso per l'uso di studio e espressamente non per usi commerciali, anche se privi di copyright. Chiaro che qui non le vendo, ma se qualcuno mi potesse confermare la regolarità della "pubbliczione" sul forum, sarei grato. Saluti, Neuland E' difficile rispondere, perché si applica la legge del luogo in cui si trovano gli originali! Cmq sia, il motivo qui è di studio, senza dubbio. Tra l'altro, se si invia il risultato del lavoro alla biblioteca, si risolve diplomaticamente ogni problema. Dovresti fornirmi dettagli sugli originali per capire se puoi liberamente pubblicarli qui secondo la legge italiana.
  13. Cristiano, io sono disponibile, quindi dimmi tu cosa posso fare.
  14. Ne ho un bel pò di roba, ma le copie sono veramente desastrose: infatti la bibliotecaria che ho interpellato per averle mi ha quasi ringraziato di averlo fatto perchè non esistevano ancora su microfilm e stavano rovinandosi fino all'illegibilità. Erano sepolti in una scatola chiusa da decenni, mi diceva, e non erano mai stati richiesti. Insomma, non li si può postare qui, bisogna copiarle in finale... Neuland Neanche scansionando a 300 DPI, Neuland? Sarebbe una cosa molto interessante per tutti. Si potrebbe pensare ad una divisione del lavoro tra volontari...
  15. trattandosi di un autore dell'800, potreste postare qualche spartito originale se li avete
  16. Io mi riferisco al Vino Cannonau, che ho avuto modo di apprezzare in qualche rara occasione... che però non ricordo piu'
  17. Dalle tue parti, se non sbaglio, c'è un signor vinello rosso di nome Cannonau che.... è uno spettacolo!
  18. Il successo di questo forum è dovuto, secondo me, all'alto livello di professionalità di alcuni suoi noti utenti. Spesso mi sento un po' fuor d'acqua, però è bello osservare come la musica e la chitarra siano un fattore aggregante come pochi. Certo, a volte le discussioni si scaldano anche troppo, però ciò può accadere anche nelle migliori famiglie. Tanti auguri a voi tutti e grazie di farmi compagnia!
  19. E' già registrata un'elaborazione di AG, intitolata "Canzoni dimenticate" (sette pezzi in cui il vecchio Romance è adoperato come accompagnamento di nuove melodie in stile italiano di fine Ottocente). Lei può registrare la Sua elaborazione ma, con i diritti che ne ricaverebbe, di mio potrebbe comperare solo le susine che, qui in giardino, non raccolgo per pura pigrizia (lasciandole ai merli). dralig Se non ricordo male, ne avevamo già parlato, forse in questo forum, di questo lavoro. Ma, esiste uno spartito in commercio?
  20. Proposta interessante: redigere un documento comune, "firmato" da tutti, ma sostenuto dai membri piu' importanti di questo forum (come dralig e pochi altri). Insomma, se la protesta rimane tra le mura di questo forum, non serve a nulla. Se si vuole veramente che le cose cambino, che la TV - almeno quella di Stato - faccia informazione, è necessario manifestare pubblicamente il proprio dissenso e dare il proprio contributo. Altrimenti... tutto questo non serve a nulla!
  21. Incredibile!
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