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Scelta personale destini e morte
ciccio_matera ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Lo prendo come un complimento, se quello che pronuncio ha lo stesso valore di un uomo di sittanta cultura mi lusinga. Per me, invece, chi pronuncia cosa non è indifferente, ed è sintomatico di chi si ha difronte. L'ingenuità non mi appartiene, forse solamente con le donne (ebbene si le donne mi fregano, ma solo perchè sono troppo tenero...). La cultura non è conoscenza, essa (la conoscenza) è una parte di essa, ma cultura è modo di agire e di pensare (prima di tutto), di parlare, di scrivere, di guardare l'altro, di rapportarsi (dopo). Ebbene, se c'è una cosa che mi fa imbestialire sulla faccia della terra è essere accusato di cose che non ho mai pronunciato o fatto: la tua libertà non è minata dalle mie "ingenue affermazioni", dato che non dipende da me qualsivoglia destino di qualsivoglia individuo (con cui non vedo tra l'altro legame con la tua libertà); essa (e continuo a non capire il nesso) è piuttosto bloccata da questioni etiche controverse, in cui ci sono grandi scienziati che la pensano come me (senza ovviamente voler beneficiare del paragone). Tra l'altro se per te naturale è la legge del più forte, allora posso comprenderti (chi ha più cartucce spara...), ma se un futuro uomo, come l'embrione (che possiede il tuo stesso assetto cromosomico, per nulla differente se non nella combinazione degli amminoacidi che ci rendono tutti diversi) non ha ancora modo di difendersi, non vuol dire che tu sia autorizzato ad usarlo come pezzi di ricambio per te, questo mi fa schifo e che un uomo lo pensi è raccapricciante, ignobile, non è degno di rispetto; oltretutto (ancora una volta) non vedo il nesso tra la tua libertà e la libertà scientifica: la libertà di pensare non te l'ha mai contestata nè tantomeno vietata nessuno, come non è stato impedito a me di dire quello che penso, e a quel che so non sei un ricercatore di genetica, quindi non vedo il "limite" alla tua libertà di cui parli; se parli della tua libertà futura (la possibilità di essere curato grazie alle scoperte sulle cellule staminali), a quel che ne so è solo "in potenza" ma nei fatti non esiste, e qualora si studiassero potrebbe ancora non esistere, quindi non mino nessun tipo di libertà, al limite difendo la mia libertà di espressione e pensiero. Eluana Englaro non ha marchingegni tecnologici o artifici della scienza sofisticatissimi che la mantengono in vita, ha solamente un tubicio che le procura il cibo e la disseta. Il suo stato vegetativo non è irreversibile: come dicono i medici "è improbabile, ma non impossibile", e finchè c'è possibilità e non c'è accanimento terapeutico, è giusto che continui la terapia, nonostante abbia un padre dietro che non ha il coraggio di guardare la figlia così e ne chiede la morte (comprensibile). Tra l'altro non sappiamo se le affermazioni del padre riguardo le intenzioni della ragazza siano fondate, dato che non sono testimoniate da dati certi e inconfutabili o quantomeno suffragate da altri conoscenti; ma, ammesso e non concesso sia avvenuto così, un conto è ammazzarsi con le proprie mani, un conto è chiedere di essere ammazzati... Siamo semplicemente l'ultimo baluardo di umanità sulla terra, e grazie a Dio. -
Scelta personale destini e morte
ciccio_matera ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Rigorosamente Off-Topic
premetto che è per amor di giustizia nei confronti di quest'uomo, che per me è un Padre, che rispondo a Cristiano, e non risponderò oltre, perchè evidentemente l'unico modo per affermare se stessi in questa discussione è distruggere il pensiero di altri, e questo è l'ultimo mio interesse. E sempre per amor di verità, è un discorso a braccio, le ripetizioni è normale ci siano... Con tutto il rispetto, ancora la storia del fango e delle costole? A quando la lettura di testi di evoluzione della specie? La frase completa è questa: "Ho potuto seguire il vostro cammino nel modo in cui il Signore me lo permette, più limitato e faticoso di prima. Ma tutto è cammino di Dio nella nostra vita. Comunque, non c’è se non questa formula per rendere il nostro cuore moralmente, anche moralmente pronto e sempre capace di soffrire, per quello che Iddio ci ha fatti.". Qui don Giussani è molto malato, e non può presiedere gli Esercizi Spirituali della Fraternità, ma interviene alla fine in videoconferenza da casa sua, dicendo che quello che gli stava accadendo, soprattutto quello, era cammino di Dio nella sua vita: Lui (da grande cattolico), è cosciente che tutto quello che accade nella vita è volontà di un Altro, è appunto "cammino" di un Altro nella sua vita, e questo è moralità, cioè seguire con gioia la volontà di Dio, sapendo che è per il nostro bene, sia pur non fisico, ma che accresce la coscienza di dipendere da Lui. Non appartengo a nessun colui (terrificante, il riferimento ad una terza persona che non c'è) e non ho ricevuto alcuna chiamata. Evidentemente qui richiama a non lasciarsi sfuggire il valore della preghiera come domanda a Colui (leggi Cristo) che li ha chiamati li, perchè quello che hanno vissuto non lo lascino cadere. Da chi? A fare cosa? E' retorica. Nessuno che contraddice perchè nessuno da spiegazioni. Chiamati a fare del bene? Chiamati ad aiutare il prossimo? E c'è bisogno che qualcuno "chiami" per farlo? Chiamati da Cristo a portargli testimonianza e a non lasciarci schiacciare nella nostra umanità da questo mondo che dice "massù, che problemi ti fai, pensa alle donne e a divertirti...", non lasciarci schiacciare nei nostri desideri ed esigenze umane di Verità, Giustizia, Felicità. Ciò che qualifica l'io non è il rapporto con l'infinito (che significa un bel nulla) ma il rapporto con il terreno e tutto ciò che lo circonda. La qualificazione dell'io non è un gioco di parole ma un modo per sottintendere che una persona vale per quello che fa e per quello che è.[ i due punti indicano che il concetto sta per essere espicato in maniera più esaustiva, quindi è monco quello che dici senza quello che segue sotto. Non mi sento ne' poco, ne' pochissimo ne' tantomeno un fusibile. Sono un essere pensante conscio del suo stato di essere vivente destinato a morire e ad essere sostituito da suoi simili ma tutt'altro che una nullità che gravita intorno ad uno strumento di tortura vecchio di millenni. Natura umana, or come, Se frale in tutto e vile, Se polve ed ombra sei, tant'alto senti? Se in parte anco gentile, Come i più degni tuoi moti e pensieri Son così di leggeri Da sì basse cagioni e desti e spenti? (Giacomo Leopardi) Don Giussani amava Leopardi, la sua vocazione è nata lì, e lui ci ha sempre confidato che la usava come preghiera di ringraziamento dopo la Comunione. Leopardi cerca, cerca incessantemente il nesso tra la nostra natura cagionevole di uomini e quello che noi siamo in grado di pensare, in questo senso noi siamo "autocoscienza del cosmo" (cioè punto in cui il cosmo prende coscienza di se e di ciò che lo circonda): com'è che tu uomo, sei polvere e ombra, eppure "tant'alto senti"? Perchè le tue aspirazioni e i tuoi pensieri sono così leggeri (che tendono alle cose grandi, alte) eppure da "si basse cagioni" sono destati e spenti? Ecco, questa è la domanda, e qui c'è tutto quello che don Giussani dice, ma l'ha scoperto leggendo Leopardi, che non ha fatto il passo di Giussani, ch ha capito che questa domanda è il segno del Sigillo che Dio ha messo nell'uomo, l'ha fatto perchè Lo cerchino: l'uomo è esigenza di infinito, e la ragione umana ha il suo culmine nel sospiro e nel presentimento che questo infinito si manifesti. Qualsiasi lavoro si stia facendo, se lo si fa con impegno, è difficile che consenta alla mente di vagare per lidi immaginari. Evidentemente uno prega quando ne ha necessità, quando ne sente il bisogno. Dove ho sentito "La materia come trampolino per altra materia?". E' quasi delirio. E anche qui, il problema è la tua errata interpretazione: ad aprire ad una intenzione è la preghiera, che getta luce su quello che si sta facendo, perchè rende in quel momento coscienti della Speranza che ha investito la propria vita. Ci vorrebbe una sveglietta per ricordarlo. Evidentemente non ci vuole una sveglietta per ricordarti di chiamare la tua ragazza...E' questione di quanto questo è importante per la sua vita. Di nuovo lo stesso concetto in meno di 10 frasi. E' tipico. La ripetizione ossessiva di una frase o un concerto (tipica dei venditori e di chi intende rifilarti qualcosa di losco come delle azioni Alitalia) è uno degli escamotages mentali per convincere (chi non ha molti filtri, ovviamente) qualcuno a fare/acquistare/accettare qualcosa. Questo no, non te lo consento, primo perchè non conosci la figura di Don Giussani, secondo perchè stai offendendo una persona a me molto cara, terzo perchè offendi me: io i filtri ce li ho, non che funzionino granchè, ma ce li ho, e sono in grado di capire chi ho difronte. Questo è insultare, ed è il contrario del dialogo, quindi ti chiedo di scusarti il prima possibile. Lo spirito è autocoscienza non significa nulla. Sono due sostantivi appiccicati che hanno solo un effetto altisonante per chi non sa cosa sia l'uno e cosa sia l'altra. Una presenza che possiede tutto? Anche le persecuzioni e la ricchezza ostentata? E gli aerei privati? anche qui, ancora una volta, riprendo il concetto che ho spiegato prima: "Lo spirito è autocoscienza", vale a dire che lo Spirito è "coscienza di se", cioè è coscinete dei propri desideri, delle proprie aspirazioni: Don Giussani qui indica un criterio, se usiamo bene questa coscienza (come Leopardi nella poesia di cui sopra) capiamo che noi siamo fatti per Qualcosa, e per noi che abbiamo incontrato Cristo è coscienza di appartenere a Lui, come dice S.Paolo "Non sono più io che vivo, ma Cristo che vive in me", non che Paolo si annulli, ma che è cosciente che l'unico bene nella sua vita è quello. Più "potentemente umano" è una sgrammaticatezza orripilante che, di nuovo, significa nulla. Ma poc'anzi si definiva l'uomo un fusibile. Che potenza vuoi che abbia un fusibile? La potenza della domanda, tipica della Specie Sapiens, e di nessuna altro genere di animale di ogni sorta sulla faccia della terra. La sproporzione enorme tra la natura umana (piccola, insignificante) e il suo sentire. Un altro giro di parole che significa un bel nulla. "Maria è la totalità dell'uomo". Chi si ferma a fare un po' di analisi coerente della frase? Si possono posporre gli addendi, cambiare il nome del santo e troverete un ottimo testo per una funzione domenicale. Questa, è vero, è una frase che necessita di essere ripresa e approfondita (molte volte noi stessi non capivamo le sue parole, ma questo eravamo ben coscienti che era un limite nostro, non suo) ma presa così, monca, è difficile capirne il senso: ho dovuto prendere il testo e leggere il pezzo per capire quello che voleva dire: Lui qui per totalità dell'uomo, intende l'apice che la natura umana (intesa come ragione, bellezza e tutte le virtu di cui l'uomo è capace) ha raggiunto nella storia, nella figura di Maria. Attacco? Per riprodursi occorre essere attaccati da qualcuno? E quando qualcuno si riproduce è attaccato dal demone opposto alla verità? Mi stai dicendo che mio padre e mia madre sono stati attaccati da qualche demone? A quando la lettura di testi scientifici e la rinuncia alle fiabe con diavoli, draghi e gente che suona la lira sulle nuvole? anche qui, si riferisce alla giaculatoria "Veni Sancte Spiritus, veni per Mariam", si riferisce al fatto che la Madonna è stata concepita senza peccato originale, il peso che si porta l'uomo addosso lei non l'ha portato, quindi il fatto del demone si riferisce all'azione che dopo il peccato originale il demonio ha sugli uomini. Si. Ha anche acceso la luce. Il concetto di sole, galassia e gravità lha brevettato 1600 anni dopo. Dopo qualche secolo di stragi nel nome di dio per chi aveva i capelli rossi e per chi sosteneva che la terra girava intorno al sole. Perdonami, lo dico davvero, ma a volte non capisco le tue repliche, mi sembrano campate per aria. Qui esprime semplicemente che la bellezza è segno, richiamo, desta stupore, ammirazione. La Madonna è bellezza che richiama, è segno. Per noi cristiani. Io mi auguro che questo intruglio sgrammaticato di parole che girano intorno al niente possano essere letti da un'ottica di intelletto e non di sottomissione. Io invece faccio mio l'augurio del Don Giuss. Davvero, mi è costato molto rispondere, non sono uno che demolisce, e non mi piace che uno demolisca le cose che dico o che propongo. Con affetto, Francesco -
Scelta personale destini e morte
ciccio_matera ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Caro Ciccio, non sono incline per natura personale al facile giudizio; qualunque momento tu stia attraversando, mi dispiace sapere che non è lieto. Però, permettimi di suggerirtelo, non potendolo prescrivere: concediti spesso una bella risata. Ciccio, per carità, ridi, di qualunque cosa: comprati un libro di barzellette, suona una tarantella, fatti il solletico, ma ridi, anche quando non ne hai proprio nessun motivo o voglia. E dopo recita tutti i salmi che vuoi. Con affetto. Butterfly Ringrazio dell'affetto, ma dell'ottimismo non so che farmene...La gioia vera l'ho vista in un sacerdote che ho conosciuto e che ha a che fare con malati terminali di AIDS, bambini abbandonati e picchiati, malformati; dentro questa situazione lui è lieto, perchè, come dicevo, si ha l'opportunità di rispondere a Cristo, senza porre dei paletti e senza dettare noi le modalità in cui deve manifestarsi. C'è una giaculatoria che sovente recito "Veni Sancte Spiritus, Veni per Mariam", è proprio una domanda che serve, serve a non lasciarsi andare nelle cose. Vorrei farti leggere quello che Don Luigi Giussani dice in questo intervento che fa davanti a tutta la fraternità di Comunione e Liberazione. Appunti dall’intervento conclusivo di Luigi Giussani agli Esercizi spirituali della Fraternità di Comunione e liberazione Rimini, 20 maggio 2001 Ho potuto seguire il vostro cammino nel modo in cui il Signore me lo permette, più limitato e faticoso di prima. Ma tutto è cammino di Dio nella nostra vita. Comunque, non c’è se non questa formula per rendere il nostro cuore moralmente, anche moralmente pronto e sempre capace di soffrire, per quello che Iddio ci ha fatti. Ma io, per non prolungare troppo la vostra permanenza lì, oggi dico che c’è una sola cosa che non può sfuggire – non lasciamola cadere nella sua possibilità –: bisogna pregare nel senso letterale del termine, vale a dire, scongiurare Colui a cui apparteniamo perché non ci abbia chiamati invano. Ogni giorno siamo chiamati, ogni ora siamo chiamati, ogni minuto, ogni istante siamo chiamati. E infatti ciò che qualifica l’io, ciò che definisce l’io di fronte a tutti gli altri atteggiamenti umani, ciò che qualifica l’io è proprio la coscienza che è rapporto con l’infinito: per esempio una donna sta cucendo, sta cucendo o sta cuocendo in cucina, ed è rapporto con l’infinito. Ciò che caratterizza l’uomo è questa dimensione paradossale tra il poco che si è, il pochissimo che si è, il “fusibile” che si è, fra una pochezza che si è e il rapporto costitutivo, un rapporto costitutivo che è rapporto con Dio. Ma adesso non voglio riprendere cose che già si sono riprese insieme. Io voglio semplicemente dire: preghiamo, preghiamo, perché questo uno lo può fare anche mentre fa qualsiasi altro lavoro. È un’intenzione, apre a un’intenzione, come in una giornata piovosa il sole che varchi le nubi, sfondi le nubi e getti la luce, ci faccia gettare la luce su tutto quello che siamo e che facciamo. Io ho applicato in questi tempi, ho scoperto in questi tempi, con tutto il cuore, commosso, la formula “giaculatoria” si direbbe, la formula più completa che si possa concepire dal punto di vista cristiano: «Vieni Santo Spirito. Vieni per mezzo della Madonna». Veni Sancte Spiritus. Veni per Mariam. Ripetete questa formula tutti i giorni, tutte le ore, quando il Signore vi sceglie per farsi sentire: è un momento in cui tutto si ricollega e riconquista, tutto si rende misteriosamente una cosa sola e bella. Veni Sancte Spiritus, perché Spiritus est Dominus, Spiritus est Deus (Dio è Spirito, lo Spirito è Dio). Lo Spirito è Dio, a cui apparteniamo. Perché lo Spirito è autocoscienza; e se questa è in noi bene applicata fa capire: l’uomo capisce che appartiene, che è appartenenza a un Altro. È l’appartenenza a una Presenza, a una Presenza, anche qui, misteriosa (misteriosa perché non è nostra, questa Presenza, in un certo senso non lo è; perché se è da un’altra fonte, non è della nostra fonte). «Vieni Santo Spirito» in ogni mia azione, «Vieni Santo Spirito» in ogni mio momento. Veni per Mariam, e questo è proprio… la Madonna è proprio il tocco più potentemente umano e persuasivo che Dio abbia fatto verso il Suo agire sull’uomo. Veni per Mariam. Pensiamo alla evoluzione di questa donna e al suo modo di permanenza nella storia! Ma ovviamente è da Dio, è in Dio il fondamento della sua appartenenza. Ma, d’altra parte, Maria è la totalità dell’uomo, la totalità dell’uomo che viene esaltata fino a farla diventare, fino a renderla strumento necessario per il rapporto con Dio (necessario, non nel senso immediato del termine, ma nel senso ultimo del termine). Per Mariam, perché non ha fatto un errore, Dio non ha permesso che essa fosse oggetto dell’attacco del demone opposto alla verità. Vergine pura e bella: la bellezza è il segno, ed essa è quasi un segno sacramentale della bellezza per cui Dio ha fatto il mondo. Allora, contento di avervi lasciato un richiamo a questa giaculatoria, a questa insorgente, sempre insorgente gloria della vita nostra cristiana, il Veni Sancte Spiritus. Veni per Mariam costituisca un appoggio, si riveli come un appoggio psicologicamente chiaro, perché profondamente innervato di radici, nelle origini della natura umana. Vi auguro che questa giaculatoria, che questo impeto di sincerità e di semplicità, trovi nei vostri cuori quotidianamente spazio per essere richiamo alla nostra realtà umana da mutare secondo quell’ordine ultimo per cui siamo stati fatti. E questo è il destino, e questo è ciò che ci manca tante volte, ma che non cessa un istante: Dio non può cessare neanche un istante di essere la sorgente della nostra felicità, del nostro rendimento. -
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ciccio_matera ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Cara Butterfly, di cui non conosco l'età (e per galanteria non la chiedo), io non credo tu abbia elementi sufficenti per dare giudizi sulla mia "felice" vita, e non è certamente il luogo in cui vengo a dire i miei problemi, ma questo non ti autorizza a dire cose che non sai: io a 21 mi trovo a fronteggiare difficoltà e situazioni che i ragazzi della mia età non devono affrontare, seppur non di carattere economico, e a dispetto della mia giovane età, sono abbastanza maturo da capire da me che la vita non è un gioco. Non sono il ragazzino sprovveduto e spensierato che credi. E tuttora non vivo un momento felice, ma non vedo cosa questo possa cambiare quello che vivo: è una evidenza, e proprio quando non va come tu vorresti, è li che inizia il vero cristianesimo, perchè riconosco che la realtà non la faccio io e mi viene messa davanti, per rispondere in quel momento, in quella determinata circostanza a Cristo. Quello di cui tu parli è il sentimento, oggi molto in voga tra i cattolici, ma quello è un'altro paio di maniche. -
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ciccio_matera ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Per diventare Presidente della Cei dovrei essere Vescovo, e prima ancora sacerdote, e non credo che, almeno allo stato attuale delle cose, sia la mia vocazione. Per Fabio: non metterei mai in dubbio la tua cultura, ma credo che le parole di un pontefice, soprattutto in una Enciclica, per noi Cattolici sono sempre da ascoltare e cercare di cogliere a fondo; l'Enciclica è una lettera aperta a tutti i credenti, impostata su un argomento importante della vita politica, sociale e culturale, o chiarificativa sui punti principali della fede della Chiesa, ed è rivolta al popolo. In realtà la tua "correzione" (perchè in sostanza il concetto non cambia) è a dir poco superflua, non muta la portata e il senso del discorso. Io vorrei portare il discorso su un livello diverso invece, perchè a me non interessano le "circunlocuzioni" linguistiche, non so che farmene: io non sono diventato cattolico leggendo il vangelo, o l'enciclica, o andando a messa la domenica: sono un ragazzo di 21 anni che vuole vivere la sua vita, i rapporti con gli amici, le ragazze, vuole andare nei pub la sera, insomma un ragazzo normale, ma a cui è successo di incontrare delle persone che erano più felici: lo vedevi negli occhi di questa gente. La mia conversione è nata durante una vacanza cui mi hanno invitato e in cui ho guardato un modo diverso di vivere, diverso e affascinante, pieno, vero, e così gli ho chiesto "come mai voi siete così?" e loro mi hanno risposto "perchè siamo stati investiti da un fatto eccezionale: Cristo si è fatto compagno nella vita, attaverso la Sua Chiesa (cioè noi)"...Le parole di Gesù non sono mai state più grandiose di queste (perchè in queste parole ama talmente gli uomini da non lasciarli soli, da dargli una compagnia nel cammino, carnale, concreta) "Dove due o più sono uniti nel mio nome, lì ci Sono io"...da allora la mia decisione: gioco tutta la mia vita in questo rapporto, e così la vita inizia a rifiorire e ti accorgi che i giorni non sono più routine, ma sono l'opportunità di guardare il Suo volto nelle circostanze, nei volti in cui ti imbatti. E tutto questo non ha cancellato i rapporti che avevo prima, la mia attrazione verso il gentil sesso ( ), le serate nei pub: ma dentro questo ci sto con una letizia di fondo. Ecco di qui la frase del vangelo che ho citato: "Chi segue me, avrà la vita eterna e il centuplo quaggiù". A me non interessa altro. -
Come si svolge il corso di composizione al conservatorio?
ciccio_matera ha risposto a Guitar Hero nella discussione Comporre per chitarra
Maestro, permetto di dissentire, l'impegno pianistico c'è, eccome! Non è facile, ma aiuta molto, soprattutto se Lettura la si fa con un maestro degno di questo nome. -
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ciccio_matera ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Primo punto, io credo che qui, oltre qualche "Lectio" improbabile su cose che io non conosco (purtroppo non sono tuttologo) e in cui non entro in merito (ma, caro Fabio, dubito fortemente che il Papa non sapesse quello che diceva, e dubito ancor più fortemente che dicesse "fandonie", il solo termine mi suscita ilarità: che ne abbia tratto delle considerzioni proprie, nate dalla fede cui aderisce, è legittimo, e non vuol dire "travisare" che è ben altra cosa da dire, soprattutto ad uno dei più colti intellettuali del mondo...), ci sia una visione della storia, questa si, travisata. Negare che i valori su cui si fonda la nostra società (e sul fatto che del Cristianesimo si siano trattenuti i "valori" è un discorso da approfondire), siano di derivazione cattolica, vuol dire negare all'incirca 2000 anni di storia. Che degli errori siano stati commessi dalla Chiesa Cattolica (ma non solo), e che siano stati riconosciuti, non vuol dire che questo ha impedito una profonda conversione di veduta da parte delle popolazioni venute a contatto con il Cristianesimo, basti guardare l'opera di S.Benedetto...Le scuole, gli ospedali, gli ospizi, sono tutti frutti di una carità e un rispetto verso il prossimo, frutto dell'azione della Chiesa di Cristo. Negli paesi in cui il cristianesimo non è radicato, esiste ancora la legge del taglione anzichè il perdono, la flagellazione anzichè la comprensione...E invece di leggere libri di storia "filo-comunisti" (perchè quelli sono i libri che circolano nelle scuole), vi consiglio la lettura di un libro: "Controstoria" di Luigi Negri. -
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ciccio_matera ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Andando via di là, Gesù vide un uomo, seduto al banco delle imposte, chiamato Matteo, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì. Io rimango sempre sconvolto quando leggo il Vangelo: "Egli si alzò e lo seguì", che motivo aveva quell'uomo? Ricco, con molte donne, un pubblicano insomma, a cui non mancava nulla: ad un certo punto molla tutto e va, lo segue, capite? Lo segue! Che sguardo aveva dovuto vedere in quel momento quell'uomo si può solamente immaginare, uno sguardo talmente vero e bello sulla sua persona che lascia tutto e lo segue. Ecco, è lo stesso sguardo che è accaduto nella mia vita, e non è stata una "illuminazione divina" nella mia cameretta, come la cultura protestante (ormai in voga anche tra i cattolici stessi...) induce a pensare; è avvenuto attraverso delle persone, dei volti, un luogo, un incontro il giovedì pomeriggio; che lo si voglia o no, il Cattolicesimo esiste solo se è fondato sul riconoscimento della Presenza di Cristo nella Sua Chiesa. Ecco, questo è il Cristianesimo, nient'altro; Nè l'essere buoni e pii e nè seguire i comandamenti. Un Cristiano è uno che è guardato in maniera benigna e nella sua vita vede i segni che gli sono messi davanti per capire la sua vocazione, istante per istante. Per Cristiano: quei valori che tu hai appreso in famiglia, derivano da una tradizione cattolica, che tu lo voglia o no. Vorrei però dirti che io conosco abbastanza bene la figura del Pontefice, e ti posso assicurare che prima cosa, è un uomo di estrema cultura, basta leggere i suoi libri...secondo, è una grande lampada da guardare per noi cristiani, per la sua semplicità e umiltà. Leggi quello che ha detto sulla ragione il Papa a Ratisbona. Discorso di Papa Benedetto XVI all'Università di Ratisbona -
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ciccio_matera ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Rigorosamente Off-Topic
L'esatto opposto. Ci si getta a capofitto nelle cose in cui si crede e quando si arriva all'obiettivo prefisso, ci si rende conto che nessuno altro l'ha voluto così intensamente. Pensare invece che il raggiungimento di un qualsivoglia obiettivo sia già impostato ("non sei tu che decidi dove vanno le tue gambe") mi fa inorridire. Un po' come dire che qualsiasi cosa si faccia, per qualsiasi ideale si combatta, per tutti gli obiettivi per cui si è lavorato alla fine non si ha capacità di scelta. No, grazie: non fa per me. e anche qui sei parziale: io ho detto che della tua vita decidi che farne, ti viene dato libero arbitrio, ma non decidi tu che da un giorno all'altro la tua vita cambi, senza che lo vuoi, senza preavviso, distruggendo tutti gli schemi, le illusioni, i sogni, e allora ci sono due posizioni: o dannarti la vita odiando il mondo per l'ingiusto male, oppure cercare dei segni nella realtà che male non sono. Solo questo, non ho detto altro. -
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ciccio_matera ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Però caro cristiano, vedo che hai badato bene di non rispondere alla totalità del mio messaggio, ma a dei pezzi, ed io perchè ci tengo che il mio messaggio passi per quello che è, non "a pezzettini", mi ripeto: La visione della realtà che intravedo nei tuoi messaggi è una visione scientista, cioè che l'ultimo metodo di affronto del reale infondo è quello che io so e che conosco, non quello che c'è dietro, cioè: non il perchè materiale, fisico, chimico, legato all'incombenza delle leggi naturali, ma il perchè che fa parte della natura umana, il "perchè" per cui non basta all'uomo sapere quando è malato al cuore, da che tipo di malattia è affetto. Immagina la classica scena di Dott. House: Lui dice la patologia, e questo a lui basta, non c'è nulla da cercare, fossi un paziente in quella situazione, reagirei in maniera non molto elegante. Questo è quello che voglio dire, essere scientisti porta a guardare parzialmente la realtà che si ha difronte. -
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ciccio_matera ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Lungi da me il proposito di separare arte e religione ma, per puro scrupolo di obiettività, faccio osservare che si sono gettati a capofitto, con i risultati che ben conosciamo, poeti del calibro di Giacomo Leopardi, che in Dio proprio non credevano. C'è un umanesimo laico che ha fatto la storia - e la storia dell'arte - parallelamente a quello cristiano. Questo per la verità, e senza smettere di essere colui che ha scritto gli "Studi di virtuosità e di trascendenza". dralig Certo, dalle Sue parole si capisce che il vero problema (o per meglio dire, lavoro) è quello della ricerca, che poi la vita può far accadere incontri, circostanze che possono portare ad intravedere una meta. Ma Leopardi nel "Sopra il ritratto di una bella donna, scolpito sul monumento sepolcrale della medesima", è proprio l'emblema dell'essere umano in quanto tale e in quanto, in questo, differentemente dagli altri esseri viventi, ha sigillato nel suo cuore l'anelito al suo Creatore: "il nostro cuore è inquieto finchè non riposi in Te" diceva S.Agostino. Sopra il ritratto di una bella donna, scolpito sul monumento sepolcrale della medesima Tal fosti: or qui sotterra Polve e scheletro sei. Su l'ossa e il fango Immobilmente collocato invano, Muto, mirando dell'etadi il volo, Sta, di memoria solo E di dolor custode, il simulacro Della scorsa beltà. Quel dolce sguardo, Che tremar fe', se, come or sembra, immoto In altrui s'affisò; quel labbro, ond'alto Par, come d'urna piena, Traboccare il piacer; quel collo, cinto Già di desio; quell'amorosa mano, Che spesso, ove fu porta, Sentì gelida far la man che strinse; E il seno, onde la gente Visibilmente di pallor si tinse, Furo alcun tempo: or fango Ed ossa sei: la vista Vituperosa e trista un sasso asconde. Così riduce il fato Qual sembianza fra noi parve più viva Immagine del ciel. Misterio eterno Dell'esser nostro. Oggi d'eccelsi, immensi Pensieri e sensi inenarrabil fonte, Beltà grandeggia, e pare, Quale splendor vibrato Da natura immortal su queste arene, Di sovrumani fati, Di fortunati regni e d'aurei mondi Segno e sicura spene Dare al mortale stato: Diman, per lieve forza, Sozzo a vedere, abominoso, abbietto Divien quel che fu dianzi Quasi angelico aspetto, E dalle menti insieme Quel che da lui moveva Ammirabil concetto, si dilegua. Desiderii infiniti E visioni altere Crea nel vago pensiere, Per natural virtù, dotto concento; Onde per mar delizioso, arcano Erra lo spirto umano, Quasi come a diporto Ardito notator per l'Oceano: Ma se un discorde accento Fere l'orecchio, in nulla Torna quel paradiso in un momento. Natura umana, or come, Se frale in tutto e vile, Se polve ed ombra sei, tant'alto senti? Se in parte anco gentile, Come i più degni tuoi moti e pensieri Son così di leggeri Da sì basse cagioni e desti e spenti? -
Scelta personale destini e morte
ciccio_matera ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Rigorosamente Off-Topic
e io mi domanderei il perchè gettarsi a capofitto, se poi non c'è nulla dietro ciò che accade: ma evidentemente sono un romantico nato due secoli più tardi. -
Scelta personale destini e morte
ciccio_matera ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Cristiano, non c'è risposta più inutile che ad una domanda che non si pone. Quindi non ne parliamo più, un appunto però, di metodo di affronto e di sguardo sul reale: gli antichi non sapevano cosa fosse il fuoco, ma dall'esperienza capirono che potevano cuocerci i cibi; ora noi sappiamo che nel fuoco avviene la combustione di gas che sprigionano luce e calore, ma tutto ciò cambia la funzione del fuoco? Capire come la realtà funziona è un desiderio dell'uomo, ma se si ferma al mero scientismo, perde il vero valore dell'oggetto che ha davanti a se, cioè, che serve a riscaldarsim, se ci credi davvero quando la prossima volta dirai "ti voglio bene", completa la frase con "perchè sta avvenendo quella certa reazione chimica nel mio cervello". Così, tutte le risposte che mi hai dato sono frammentarie e si fermano alla superficie, umanamente parlando, cioè puoi sapere tutto di come funziona il tuo corpo, e poi? Tu decidi cosa farne della tua vita, ma per il resto non decidi un bel nulla: non ne sei il padrone assoluto, non decidi tu di continuare a vivere, o non decidi tu che le tue mani o le tue gambe ricomincino a muoversi quando ti alzi la mattina, e se non si muovono più, tu non puoi farci nulla; Le tue parole sono impregnate di scetticismo più totale nei confronti della vita, come se avessi già deciso tutto, come se un barlume di senso, di speranza non fosse possibile a questo mondo. Tieniti il tuo nulla, il mio cuore cerca altro. E' molto più ragionevole che un assetato chieda acqua o che si rassegni al crudele destino, ebbene io domando. -
Scelta personale destini e morte
ciccio_matera ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Invece, caro Cristiano, l'uomo per sua natura è portato a domandare proprio quando ne ha bisogno, quando la realtà lo sconcerta: l'uomo grida "Oh mio Dio"; quante volte abbiamo detto queste parole, eppure non ci siamo mai andati a fondo...Tutto fa parte di un Destino, Cristiano, tutto. Che tu sia nato non l'hai deciso tu, che il tuo cuore continui a battere non lo decidi tu, che le tue gambe ti trasportino o che le tue mani continuino a suonare non lo decidi tu, che il tuo cervello continui a funzionare non lo decidi tu. La realtà ci dice da sempre, da quando siamo nati, che dipendiamo, dipendiamo da un Dio, o da un "Mistero" o "essere superiore" o come vuoi chiamarlo tu, ma noi facciamo finta di non vedere, di non accorgerci del fatto che qualcosa, Qualcuno ci vuole qui, e ogni istante fa in modo che tu, io, tutti, possiamo agire, scrivere la Storia, nel bene o nel male. La Storia la scrivono le persone, ma "non cade foglia che Dio non voglia"...Dio ha fatto vagare nel deserto gli ebrei per 40 anni, eppure era tutto per un bene, per far desistere gli Ebrei dalla loro infedeltà: Lui non è mai stato lontano però dal Suo popolo, è rimasto lì, e parlava tramite Abramo, agiva tramite Abramo, ed infine gli ha dato la Terra Promessa; oggi succede la stessa cosa: Egli parla attraverso un luogo, delle persone, dei volti: sta a noi aderire o no, e per me la Sua presenza è nella Chiesa. Qusto può salvare non il portafogli, ma tutta la vita, perchè essa inizia a rifiorire, ed è tutto da vivere..."Chi segue me, avrà la vita eterna e il centuplo quaggiù"...provare per credere. -
Per sdrammatizzare un pò...
ciccio_matera ha risposto a ciccio_matera nella discussione Rigorosamente Off-Topic
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ecco a voi il gruppo "cover" degli oesis. http://www.youtube.com/watch?v=54aMvbAVIZ8 Il dialetto è quello delle mie zone, precisamente quello di Molfetta (BA)
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J. S. Bach - Chorale prelude Bwv 645 'Wachet auf...'
ciccio_matera ha risposto a Andrea De Vitis nella discussione Interpretazioni
ho visto anche la giga della 996, davvero eccezionale: darei oro per avere le tue mani. Bravo Andrea, continua così. Bach è stupendo sulla chitarra. -
Roberto Fabbri suona "il bacio" di Giovanni Allevi
una discussione ha risposto a ciccio_matera in Interpretazioni
Hai perfettamente ragione, infatti quella è una virtù innata, che magari non posseggo, o magari si, ma nel mio messaggio non vedo nemmeno l'ombra di presunzione. E' appunto perché gli insegnanti di composizione insegnano la musica che ho consigliato questo, ma non a Roberto Fabbri (contro cui tra l' altro non ho nulla di personale, ci mancherebbe, non lo conosco neppure), io lo consiglio a tutti. Caro Cristiano, è vero che tacere è più difficile che dire quello che si pensa (e te lo dice un ragazzo che "non sta mai zitto" ), ma dipende dalla gravità e dal peso che io do alle affermazioni, e soprattutto vedo la volontà altrui di un dialogo, altrimenti è meglio tacere, perchè il dialogo "pour parlée" non mi interessa. Io ho capito che nella vita è importante formarsi, sempre, e più vado avanti più mi rendo conto di non capire nulla o quasi della musica che eseguo, ma me ne rendo conto e cerco di rimediare studiando, chiedendo al mio insegnante, poi magari rileggo lo stesso spartito dopo un pò di tempo e mi accorgo di cose di cui non mi accorgevo prima, e questo è sinonimo di progresso nella conoscenza. Ora, che un musicista (ma, attenzione, ce ne sono tanti in giro...anche non chitarristi) affermi una cosa come quella che il M°Fabbri afferma, non è compito mio, in quanto suo (molto prossimo) collega, "illuminarlo"; se lui, come altri, vorrà capire, dovrà andare da chi di dovere (cioè un insegnante di composizione), come faccio io. Questo è tutto. Poi ognuno è libero di esprimersi o no quando legge un post, e se non una persona non si esprime c'è un motivo, per dirla con Dante: "non ti curar di loro, ma guarda e passa". Cordialmente, Francesco -
Roberto Fabbri suona "il bacio" di Giovanni Allevi
una discussione ha risposto a ciccio_matera in Interpretazioni
l'hai detto tu cristiano, non serve parlare, è convinto di quello che dice e nessuno, tranne forse qualche lezione con un docente di composizione potrà togliergli. -
M. Castelnuovo-Tedesco: Capriccio Diabolico op. 85 (1935)
ciccio_matera ha risposto a Antonio nella discussione Interpretazioni
Non amo Yamashita come interprete, ma devo riconoscere che in questo brano sa essere lirico quando necessario. E' anche vero che nelle sue esecuzioni il tempo è una opinione, ma comunque un grande chitarrista, non c'è che dire. -
info La musica di Giuseppe Rosetta
ciccio_matera ha risposto a gigi nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Non creda di essere l'unico, Maestro, Le faccio compagnia; la curiosità e la sete di conoscenza è la cosa che fa progredire l'uomo verso il suo compimento. Diceva S.Agostino: "Vi sono uomini che vogliono sapere per il solo gusto di sapere: è bassa curiosità. Altri cercano di conoscere per essere conosciuti: è pura vanità. Altri vogliono possedere la scienza per poterla rivendere e guadagnare denaro ed onori: il loro movente è meschino. Ma alcuni desiderano conoscere per edificare: e questo è carità; ed altri per essere edificati: e questa è saggezza" -
ciao a tutti
ciccio_matera ha risposto a Ale nella discussione Inizia da qui e presentati alla community
qui troverai molto di più di quello che cerchi. -
Serena Saloni 10 anni Conservatorio di Darfo B.T.
ciccio_matera ha risposto a Bruno Giuffredi nella discussione Interpretazioni
Caspita, Impressionante! -
Come eseguire lo "staccato"?
una discussione ha risposto a ciccio_matera in Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Si, probabilmente si, ma ad esempio se è un do maggiore in funzione di dominante, staccare risulterebbe controproducente all'effetto di tensione verso il Fa, quindi in quel caso terrei la posizione. Comunque, lo staccato lo eseguo "come capita", in base alla velocità di esecuzione. Non esiste alcuna differenza a livello di suono, se lo si sa controllare ovviamente: la sinistra in una nota da staccare non deve mai premere esageratamente sulla tastiera, così come bisognerebbe evitare di fermare la corda con la destra usando l'unghia del dito e non il polpastrello. Ma in definitiva svolgono la stessa funzione, e sono entrambi validi. -
Definizione circoscritta di grande compositore
ciccio_matera ha risposto a Angelo Gilardino nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
bè, come dire il contrario. Grandi compositori si nasce, così come strumentisti virtuosi si nasce; certo, si studia per diventarlo, ma non tutti hanno la capacità di arrivare lì.