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Shostakovich: 24 Preludi e Fughe Op. 87


Alfredo Franco
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La migliore incisione di Respighi è quella di Geoffrey Tozer, con la BBC Philarmonic, diretta da Sir Edward Downes.

 

Il Concerto in modo misolidio di Respighi è una delle cose più belle mai scritte, io per poco non cadevo dalla sedia.

In particolare la Passacaglia finale.

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Io no.

 

Il Ludus Tonalis è meraviglioso, Hindemith scrive come benissimo.

Dal punto di vista del rendimento sonoro, penso sia meglio riuscito Hindemith.

 

Shostakovich ha scritto però il più bel concerto per violoncello del Novecento...

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belloo l'accostamento con il ludus tonalis....credo che sia il lato più accademico della produzione di entrambi, in particolare di Hindemith...molta retorica, parecchio ludus fine a se stesso...in questo paragone preferisco comunque l'omaggio di Shostakovich che la speculazione modernista hindemitiana...

 

Come compositore, io sono attratto dalla maestria compositiva, che non è soltanto un fatto tecnico (imprescindibile), ma anche qualcosa di intrinsecamente artistico: la mano del maestro, in Hindemith e in Shostakovich, si riconosce dopo due battute.

 

Mi domando di continuo se un'impresa del genere - già tentata da un compositore russo, Igor Reichlin - sarebbe possibile con la chitarra, e ovviamente mi domando chi potrebbe provarci. Domanda interessata e - questa si - retorica...

 

dralig

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Chiaro, le fughe non devono andare oltre le tre voci per la chitarra, specie su tonalità come Re bemolle maggiore.

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belloo l'accostamento con il ludus tonalis....credo che sia il lato più accademico della produzione di entrambi, in particolare di Hindemith...molta retorica, parecchio ludus fine a se stesso...in questo paragone preferisco comunque l'omaggio di Shostakovich che la speculazione modernista hindemitiana...

 

Come compositore, io sono attratto dalla maestria compositiva, che non è soltanto un fatto tecnico (imprescindibile), ma anche qualcosa di intrinsecamente artistico: la mano del maestro, in Hindemith e in Shostakovich, si riconosce dopo due battute.

 

Mi domando di continuo se un'impresa del genere - già tentata da un compositore russo, Igor Reichlin - sarebbe possibile con la chitarra, e ovviamente mi domando chi potrebbe provarci. Domanda interessata e - questa si - retorica...

 

dralig

 

Dal mio punto di vista, lo scoglio principale di un lavoro del genere è quello del materiale tematico.

Problema che non si pone per il preludio, forma libera per eccellenza, ma per la fuga che formalmente chiude ogni dittico e che è legata al preludio...

 

Prima di risolvere il dilemma della scrittura chitarristica in tonalità "poco agevoli", credo arginabile con una certa facilità se si lavora con un idea di tonalità "allargata", c'è quello molto più infido dell' astrazione tematica puramente musicale e del suo sviluppo.

 

24(!) fughe...che non siano esercizi di contrappunto...onore e gloria a chi è in grado di scriverle!

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Shostakovich ha scritto però il più bel concerto per violoncello del Novecento...

 

asxcolta la sinfonia per violoncello di Britten...

no bitten no,per pieta!

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belloo l'accostamento con il ludus tonalis....credo che sia il lato più accademico della produzione di entrambi, in particolare di Hindemith...molta retorica, parecchio ludus fine a se stesso...in questo paragone preferisco comunque l'omaggio di Shostakovich che la speculazione modernista hindemitiana...

 

Come compositore, io sono attratto dalla maestria compositiva, che non è soltanto un fatto tecnico (imprescindibile), ma anche qualcosa di intrinsecamente artistico: la mano del maestro, in Hindemith e in Shostakovich, si riconosce dopo due battute.

 

Mi domando di continuo se un'impresa del genere - già tentata da un compositore russo, Igor Reichlin - sarebbe possibile con la chitarra, e ovviamente mi domando chi potrebbe provarci. Domanda interessata e - questa si - retorica...

 

dralig

 

Dal mio punto di vista, lo scoglio principale di un lavoro del genere è quello del materiale tematico.

Problema che non si pone per il preludio, forma libera per eccellenza, ma per la fuga che formalmente chiude ogni dittico e che è legata al preludio...

 

Prima di risolvere il dilemma della scrittura chitarristica in tonalità "poco agevoli", credo arginabile con una certa facilità se si lavora con un idea di tonalità "allargata", c'è quello molto più infido dell' astrazione tematica puramente musicale e del suo sviluppo.

 

24(!) fughe...che non siano esercizi di contrappunto...onore e gloria a chi è in grado di scriverle!

 

Chi ha scritto delle Sonate (che non siano tali solo per il titolo) non ha problema a scrivere delle fughe, quello che osta non è la complessità del problema dal punto di vista tecnico, ma i dubbi sull'utilità di un lavoro del genere oggi.

 

dralig

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Aldilà dell'utilità, di cui non so misurare ancora i parametri in campo musicale, un lavoro del genere sarebbe auspicabile; dal nome all'idea strettamente compositiva tutto suona così bene.. 24 preludi e fughe... :D

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