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Petizione per ammissione ai bienni abilitanti


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Se potesse insegnare bene solo chi suona, un maestro come Angelo Gilardino sarebbe un pessimo insegnante. In un'intervista diceva che tocca la chitarra una volta a settimana, per toglierne la polvere.

 

Non esageriamo. Se suonassi la chitarra una volta la settimana, andrei in superallenamento. Una volta al mese, è il massimo che posso raggiungere, di questi tempi. Quanto all'insegnamento, mi sono ritirato da tutte gli incarichi ufficiali, sia presso il conservatorio di stato che presso le accademie private. Mi limito a tenere un corso annuale nella mia città, a numero chiuso (sei allievi, quest'anno), per rispondere ad almeno una parte minore delle richieste di lezioni che ricevo ogni giorno, pur essendo nota e conclamata la mia condizione di ex-chitarrista che molto difficilmente, durante una lezione, prende in mano lo strumento, e se lo fa, è solo per qualche istante, a supporto di una spiegazione.

 

Essendo il "mondo della chitarra" decorato da numerosi leoni rampanti, che offrono (con buone ragioni) il loro insegnamento insieme ai loro (brillantissimi) concerti, l'idea di venire a studiare con me, che non suono più dal 1981, è davvero bizzarra, e non sono stato io a diffonderla.

 

dralig

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Il M°Gilardino è stato concertista, e sicuramente ha ben altre conoscenze che un qualsiasi chitarrista si sogna da lontano...Come faccio a spiegare ad un allievo come risolvere un problema di tecnica se io stesso non l'ho ancora risolto? Un chitarrista che si diploma con 6 (per carità il voto è indifferente, può anche essere il risultato di una serie di eventi e situazioni concatenate), e che ha fatto punti in graduatoria facendo concertini da quattro soldi (questo può capitare anche a chi si diploma con voti più alti, almeno così succede nella mia regione), in una regione come la basilicata, in cui i posti di chitarra nelle scuole medie sono esattamente uguali ai chitarristi diplomati (per cui lavorano tutti...) mi sembra quantomeno "ingiusto" per chi si appresta ad uscire con 10 e lode e che ha determinate competenze tecniche e musicali, che si trova "fuori" perchè qualcuno è arrivato prima di lui e si è abilitato. Poi, permettetemi un appunto alle vostre affermazioni: io sono rappresentante degli studenti in conservatorio e so quello che prevede il decreto: all'esame di ammissione per l'A77 viene richiesto una prima prova scritta/pratica di 20 minuti, si presume presentato con un repertorio che vada almeno dall'ottavo in su, mi spiegate allora perchè a me viene richiesto questo (non che mi dispiaccia, anzi) e ai "360gg" viene dato libero accesso senza esame di ammissione (varrebbe a dire senza verificarne conoscenze di ogni sorta, siano esse tecniche o musicali), e gli si dà la possibilità di laurearsi in un anno?...bè questa mi sembra ancora una volta una ingiustizia palese. Tutti devono concorrere, passa chi vale (anche se nello stato italiano è utopia...).

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Il M°Gilardino è stato concertista, e sicuramente ha ben altre conoscenze che un qualsiasi chitarrista si sogna da lontano...

 

Si, ma se, nella scena finale, mentre risuona il Deguello, io devo battermi con un chitarrista più veloce di me nell'estrarre, come andrà a finire? Come posso difendermi io, a Dallas o a Tucson o a San Antonio o a Laredo, dove le discussioni si fanno "chitarra alla mano"? E Lei, caro Francesco, è sicuro che, dalle Sue parti, non ci sia qualcuno più veloce nel maneggiare "il nostro strumento"? (la trasparenza della metafora freudiana è crudele, ma i gagliardi suonatori la ignorano, e credono, in pubblico, di esibire solo le mani).

 

dralig

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Il M°Gilardino è stato concertista, e sicuramente ha ben altre conoscenze che un qualsiasi chitarrista si sogna da lontano...

 

Si, ma se, nella scena finale, mentre risuona il Deguello, io devo battermi con un chitarrista più veloce di me nell'estrarre, come andrà a finire? Come posso difendermi io, a Dallas o a Tucson o a San Antonio o a Laredo, dove le discussioni si fanno "chitarra alla mano"? E Lei, caro Francesco, è sicuro che, dalle Sue parti, non ci sia qualcuno più veloce nel maneggiare "il nostro strumento"? (la trasparenza della metafora freudiana è crudele, ma i gagliardi suonatori la ignorano, e credono, in pubblico, di esibire solo le mani).

 

dralig

 

Intanto se posso redervi partecipe della mia felicità, ho fatto oggi la prima lezione con il mio insegnante di composizione: Luca Cori, di cui si è resa subito palese la sterminata cultura musicale e non. Detto questo, io, nel maneggiare il nostro stumento, me la cavo, non che sia Barrueco e co., come nemmeno i professionisti presenti nel forum, ma non mi reputo nemmeno al pari di persone che hanno affrontato solamente qualche pezzettino di bach e che già sulla tarantella di MCT non fanno sentire una nota nitida e con le giuste dinamiche. Magari un giorno ad una Sua masterclass mi incontrerà e valuterà a dovere. In attesa, non le chiedo di credermi. Un caro saluto.

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Intanto se posso redervi partecipe della mia felicità, ho fatto oggi la prima lezione con il mio insegnante di composizione: Luca Cori, di cui si è resa subito palese la sterminata cultura musicale e non. Detto questo, io, nel maneggiare il nostro stumento, me la cavo, non che sia Barrueco e co., come nemmeno i professionisti presenti nel forum, ma non mi reputo nemmeno al pari di persone che hanno affrontato solamente qualche pezzettino di bach e che già sulla tarantella di MCT non fanno sentire una nota nitida e con le giuste dinamiche. Magari un giorno ad una Sua masterclass mi incontrerà e valuterà a dovere. In attesa, non le chiedo di credermi. Un caro saluto.

 

Le credo, invece. E plaudo alla Sua decisione - saluberrima - di studiare composizione: se terrà duro, sarà senz'altro un chitarrista diverso dalla massa, e magari, chissà, un compositore.

 

dralig

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grazie ad entrambe: lo studio, l'impegno e la passione, alla fine ricompensano sempre. Spero di diventare un musicista.

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Se potesse insegnare bene solo chi suona, un maestro come Angelo Gilardino sarebbe un pessimo insegnante. In un'intervista diceva che tocca la chitarra una volta a settimana, per toglierne la polvere.

 

Non esageriamo. Se suonassi la chitarra una volta la settimana, andrei in superallenamento. Una volta al mese, è il massimo che posso raggiungere, di questi tempi. Quanto all'insegnamento, mi sono ritirato da tutte gli incarichi ufficiali, sia presso il conservatorio di stato che presso le accademie private. Mi limito a tenere un corso annuale nella mia città, a numero chiuso (sei allievi, quest'anno), per rispondere ad almeno una parte minore delle richieste di lezioni che ricevo ogni giorno, pur essendo nota e conclamata la mia condizione di ex-chitarrista che molto difficilmente, durante una lezione, prende in mano lo strumento, e se lo fa, è solo per qualche istante, a supporto di una spiegazione.

 

Essendo il "mondo della chitarra" decorato da numerosi leoni rampanti, che offrono (con buone ragioni) il loro insegnamento insieme ai loro (brillantissimi) concerti, l'idea di venire a studiare con me, che non suono più dal 1981, è davvero bizzarra, e non sono stato io a diffonderla.

 

 

 

 

dralig

 

 

 

Attenzione Attenzione a Neuland e Akaros.

 

Il maestro Gilardino è noto come compositore ma è anche chitarrista e l'ha dimostrato qualche volta.

 

Se uno smette di suonare ma suonava è l'unica eccezione percui un maestro potrebbe insegnare. Ma nel caso di Gilardino (che è anche compositore) potrebbe nelle sua carriera non aver mai suonato che comunque ha dimostrato che delle abilità le ha comunque e può insegnarle.

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Un insegnante deve insegnare a suonare non suonare per insegnare o insegnare suonando. Il discorso su dralig è da lasciar perdere data la caratura del personaggio. Fra i mortali, credo che ad un insegnante non occorra essere un concertista per saper fare il suo mestiere. Una cosa di cui sono certo è che molti concertisti non sanno insegnare.

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Un insegnante deve insegnare a suonare non suonare per insegnare o insegnare suonando. Il discorso su dralig è da lasciar perdere data la caratura del personaggio. Fra i mortali, credo che ad un insegnante non occorra essere un concertista per saper fare il suo mestiere. Una cosa di cui sono certo è che molti concertisti non sanno insegnare.

 

Allora mettiamola così :

 

1 passo : Saper suonare Aver suonato Aver fatto un esperienza (anche non concertista)

 

2 passo : Insegnare (questo è più difficile perchè non tutti riescono a farlo bene)

 

Non saper suonare e insegnare = non va bene (anche se di maestri che si fingono tali ce ne sono)

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Un insegnante deve insegnare a suonare non suonare per insegnare o insegnare suonando. Il discorso su dralig è da lasciar perdere data la caratura del personaggio. Fra i mortali, credo che ad un insegnante non occorra essere un concertista per saper fare il suo mestiere. Una cosa di cui sono certo è che molti concertisti non sanno insegnare.

 

Caro Akaros, forse non ti ricordi come hai imparato a parlare, come hai imparato a camminare. L'uomo impara essenzialmente in maniera visiva, quante volte ti è capitato che durante una spiegazione di una qualsiasi materia (io ricordo la fisica :?) ti sembrava tutto aleatorio e solo dopo aver visto cosa volesse dire quel concetto e dopo la sua applicazione hai capito? Penso che tutti abbiano fatto questa esperienza. Deduco che l'unico metodo educativo e conoscitivo è il vedere un altro che lo fa e che lo spiega, poi è ovvio che i plusdotati ci arrivano da soli, ma è un altra storia; poi, se è vero che molti concertisti non sanno insegnare (cosa comunque da dimostrare, perchè per insegnare ci vuole solamente un pò di esperienza), è altrettanto vero che molti didatti non sanno quello di cui sproloquiano, come il caso del mio vecchio "maestro"

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