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Nuovi CD di musica del XX e del XXI secolo

Chitarra e bambini


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....Dove possibile ritengo molto utile, che i bambini piccoli abbiano piuttosto due lezioni brevi alla settimana che una sola di 60 minuti: il grosso della materia è meglio impararla con il maestro, di modo che lo studio a casa possa solidificarlo attraverso il ripasso. Inoltre lezioni insieme ad altri bambini di musica d'insieme possono stimolare moltissimo il piacere di suonare. Lo so che questo non è facile da gestire, sia economicamente (più lezioni costano di più) e per l'insegnante, che dev'essere molto concentrato in tutte le lezioni, che durano solo 25 o 30 minuti, ma sarebbe sicuramente molto efficace.

 

Saluto tutti, Neuland

 

Si Neuland, infatti il "tempo-lezione" è la vera strategia che ritengo fondamentale, e soprattutto sono d'accordo con il tempo.Ho verificato che a volte 10 minuti sono molto più costruttivi che...sessanta..e soprattutto sono convinto che all'inizio il piccolo allievo debba "studiare-giocare" con l'insegnante fino a che scatti da solo quel desiderio di "ripetere-imitare" il gesto piacevole anche a casa...più che lezione singola o privata io vedrei bene un vero piccolo laboratorio fino a una certa età...anzi forse..( o meglio senza forse) la classica lezione collettiva è sicuramente funzionale e ottimale proprio per la fascia d'età dei più piccoli fintanto che siano in grado di poter sviluppare un minimo di autonomia...

sono molto interessato a questa cosa...ho un "chiodo" che mi gira nella testa da tempo di formare un piccolo ensemble di piccoli musici (non è certo un'idea originale, so bene che esitono i vari metodi Suzuky e altro) ma io voglio .... cercare di gettare delle "basi" di musicalità qualitativa prima che... la nostra società si sovrapponga con la sua .."qualità"..e renda vano ogni tentativo di....

 

la metodologia vera e propria dell'organizzazione del "Momento" della "lezione-gioco-laboratorio" credo sia la chiave per poter aver successo..con questi piccoli creativi..la sua organizzazione-svolgimento..io osservo spesso i gesti che fanno spontaneamente e cerco di "inserirmi" nel loro vocabolario gestuale...è semplicemente eccezionale...mio figlio legge le semiminime, le minime,le crome sule corde a vuoto ma..non sa cosa sono le figure musicali, le note..ma sa che un mi al quarto spazio corrisponde alla prima corda e lui la suona in rapporto al valore e io cerco di "chiudermi" la bocca ogni volta che sono portato a rispondere alle sue stravaganti domande con il "mio" bagaglio culturale..e cerco (con fatica ) di sintonizzarmi il più possibile con Lui.. e con il suo linguaggio emozionale ricchissimo...

 

accidenti, un vero master in tempo reale..dove però l'allievo sono io

 

:D

 

con simpatia

 

m

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Ospite Neuland
due lezioni brevi alla settimana che una sola di 60 minuti: il grosso della materia è meglio impararla con il maestro, di modo che lo studio a casa possa solidificarlo attraverso il ripasso. Inoltre lezioni insieme ad altri bambini di musica d'insieme possono stimolare moltissimo il piacere di suonare.

probabilmente lo saprai ma stai parlando dell'organizzazione oraria di una Media a indirizzo musicale... :D

 

In verità non mi era chiaro :oops: (non lavoro in Italia ), ma mi sembra giusto che le lezioni di musica/strumento in una scuola statale ad indirizzo musicale vengano trattati come le altre materie. Infatti nessuno si sognerebbe di concentrare tutte le ore di matematica sul lunedì (che giorno tristissimo sarebbe un tale inizio settimana). Peccato solo che tutto questo debba finire dopo solo tre anni...

 

Ripeto, ciò che è bene per i ragazzini delle medie sarebbe ottimo per i bambini delle elementari e, perchè no, per la scuola d'infanzia. Ma c'è di strada da fare. Neanche in Svizzera, dove in certi cantoni più del 40% degli alunni frequenta, in scuole di musica, lezioni di strumento, sono arrivati al punto di avere più di una lezione settimanale con il maestro.

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Ti dico come organizzo il mio orario tanto per darti un'idea generale dell'insegnamento nell'indirizzo musicale.

2 lezioni settimanali da un'ora l'una a coppie: così mentre uno suona l'altro ascolta (ascolto partecipativo) e si rende protagonistra, anche se non attivo strumentalmente ma musicalmente; ci si alterna in modo da non dover star fermo per più di qualche minuto; si lavora anche insieme, ad esempio quando c'è da analizzare un brano polifonico ci si divide le parti e lo si capisce meglio. E si possono suonare bei brani d'assieme, in duo.

1 ora di teoria e solfeggio: è un'ora un pò jolly, normalmente si lavora effettivamente sulla teoria e solfeggio ma se siamo in zona concerti-saggi-concorsi la si usa per suonare in gruppo. Nel secondo quadrimestre si approfondiscono le lezioni per chi è intenzionato ad accedere al Conservatorio o in Istituto Musicale

1 ora di assieme orchestrale: questa è stata una bella conquista! suonare insieme è grande, piace e si riescono a veicolare messaggi altrimenti difficili da digerire. rispettare i compagni, stare attenti, lavorare insieme, avere uno spazio composto da sedia leggio spartito strumento, da conservare con cura ecc ecc insomma imparare regole di convivenza!

Ciao!

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Ospite Neuland

Ho letto di un progetto bellissimo non musicale, che è stato realizzato ad Amburgo e che mi sembra molto interessante, perchè presenta certe parallele con il tema nostro, specialmente per quanto riguarda il passaggio dal gioco ad una attività più seria, professionale: Si tratta di un progetto di imprenditoria per bambini.

 

Ai bambini/ragazzini viene dato possibilità di creare una attività commerciale e di metterla in atto (con soldi veri). Si sono inventati una panetteria con pane albanese e dolci turchi (due ragazzini di 13 anni, uno albanese, l'altro turco), che non esiteva ad Amburgo, un circo di lumache, un servizio di noleggio di animali da compagnia (con tanto di colloquio prelimenare, per vedere se il cliente è affidabile) ed altro ancora. E' stato organizzato una fiera, dove i bambini hanno presentato le loro imprese al pubblico, faccendo i primi contatti con clienti e possibili collaboratori, e alcuni hanno in seguito continuato a lavorare, vendendo sui mercati della città, inserendo annunci nei giornali ecc.

 

Alcuni progetti sono falliti, altri imprenditori non volevano più investire tutto quel tempo nella loro impresa, altri continuano ad andare avvanti e creare nuovi businesses. Ma più o meno tutti sono passati dal gioco (del verduraio, che tutti noi abbiamo giocato da piccoli) ad una attività professionale e per alcuni appassionante con tanto di business plan e soldi reali (messi a disposizione da due fondazioni per bambini amburghesi). Il tutto è stato ideato e coordinato da una regista di teatro con laurea in economia.

 

Penso che anche per la musica potremmo imparare da questo esempio, che dite: dal gioco passare alla musica vera e alla communicazione professionale con tanto di concerti, pubblicità, progetti artistici e quant'altro. Avrebbe utilità non solo per l'arte ma sarebbe forse una vera scuola di vita che non le solite lezioni e lo studio solitario.

 

Neuland

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Ospite Neuland
Ti dico come organizzo il mio orario tanto per darti un'idea generale dell'insegnamento nell'indirizzo musicale.

2 lezioni settimanali da un'ora l'una a coppie: così mentre uno suona l'altro ascolta (ascolto partecipativo) e si rende protagonistra, anche se non attivo strumentalmente ma musicalmente; ci si alterna in modo da non dover star fermo per più di qualche minuto; si lavora anche insieme, ad esempio quando c'è da analizzare un brano polifonico ci si divide le parti e lo si capisce meglio. E si possono suonare bei brani d'assieme, in duo.

1 ora di teoria e solfeggio: è un'ora un pò jolly, normalmente si lavora effettivamente sulla teoria e solfeggio ma se siamo in zona concerti-saggi-concorsi la si usa per suonare in gruppo. Nel secondo quadrimestre si approfondiscono le lezioni per chi è intenzionato ad accedere al Conservatorio o in Istituto Musicale

1 ora di assieme orchestrale: questa è stata una bella conquista! suonare insieme è grande, piace e si riescono a veicolare messaggi altrimenti difficili da digerire. rispettare i compagni, stare attenti, lavorare insieme, avere uno spazio composto da sedia leggio spartito strumento, da conservare con cura ecc ecc insomma imparare regole di convivenza!

Ciao!

 

Complimenti, mi sembri organizzato benissimo, Giorgio. Funziona così anche nelle altre scuole medie, negli altri strumenti, o è erba del tuo campo personale, della tua scuola?

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Credo sia ormai un tipo di organizzazione generale, almeno per quanto riguarda le scuole con cui ho collaborato o di cui conosco i colleghi, e sono tante...

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