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Mi collego al messaggio di echi2 nel topic "La rosa bianca" e rispondo sul tema del mio concerto per chitarra e orchestra intitolato "Leçons de Ténèbres". E' una composizione ispirata a una liturgia della Settimana Santa ora non più in uso. Essendo nato nel 1941, da bimbo fui condotto da una madrina di battesimo, assai devota e fervida praticante, all'Officio delle Tenebre, che si celebrava in chiesa per tre giorni consecutivi durante la Settimana Santa. Le campane erano ammutolite (legando i batacchi) e le immagini sacre venivano coperte da teli color viola - dello stesso colore erano anche i paramenti dei sacerdoti durante la Quaresima. L'Officio delle Tenebre ("Matutinae Tenebrarum") aveva luogo il mattino prestissimo, prima dell'alba. Inizialmente, la chiesa era debolmente rischiarata da tredici ceri, simboleggianti Gesù Cristo e i suoi discepoli. A uno a uno, dodici ceri venivano spenti - in ricordo dell'abbandono di Gesù da parte degli apostoli - e il tredicesimo veniva collocato sul pavimento, dietro l'altare. Quando la chiesa era completamente buia, iniziavano i canti sulla Lamentatio del profeta Geremia. L'atmosfera era di una drammaticità estrema, e all'Officio partecipavano soltanto le persone più immerse nel mistero della passione di Cristo. I fedeli "normali" non reggevano alla gravità della liturgia. Personalmente, sono grato alla memoria di quell'anziana che, osando condurmi all'Officio, mi espose alla percezione - seppur del tutto istintiva, e allora priva di appoggi cognitivi intellettuali - del dramma della passione.

Per l'Officio delle Tenebre, numerosi maestri hanno composto musiche vocali, che ho sempre ammirato e ascoltato con trasporto e commozione. In particolare, ho sempre amato le composizioni dei maestri del Barocco Francese, perciò intitolate "Leçons de Ténèbres". Nel 1996, decisi di comporre il mio primo Concerto per chitarra e orchestra. Per manifestare la mia scelta risoluta di evitare l'ennesima proposta della chitarra quale strumento "piacevole" di intrattenimento, e per legare il mio nuovo lavoro - come del resto avevo già fatto con le mie composizioni precedenti - alla linea aperta da Manuel de Falla con l'"Homenaje", cioè a quella visione che fa della chitarra uno strumento profondo, evocatore di mistero, scelsi di scrivere le mie "Leçons de Ténèbres" proprio in forma di concerto per chitarra e orchestra. Il responsorio tra il solista e l'orchestra evoca - con mezzi strumentali - quello della liturgia, e anche quello del teatro greco, e in particolare la chitarra evoca il soliloquio della "tinebra", strumento idiofono che, emettendo un lacerante suono a raganella, veniva usato nella Settimana Santa per sostituire le campane imbrigliate.

"Leçons de Ténèbres" fu scritto nel 1996 e venne dato in prima esecuzione da Luigi Attademo l'anno seguente. E' stato eseguito anche dal chitarrista romano Angelo Colone e trasmesso l'anno scorso dalla Radio Vaticana. Colone lo ha inciso in un CD con un gruppo strumentale di Roma.

dralig


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Inviato

Geniale.

Devo dire che mi è parsa altrettanto convincente la febbrile evocazione del rosario nel suo studio n. 18.

 

Da buon riformato riconosco che lei ha pienamente colto il senso "panico" di tanto cattolicesimo.

 

:)

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