ciccio_matera Inviato 22 Dicembre 2009 Group: Membri Topic Count: 29 Content Count: 282 Reputation: 0 Joined: 16/02/2006 Status: Offline Device: Android Inviato 22 Dicembre 2009 certo cristiano, hai ragione, chiedo scusa se non sono stato chiaro. Quando mi riferivo all'intelligenza, intendevo proprio quello che hai detto. Francesco
Giorgio Signorile Inviato 22 Dicembre 2009 Group: Membri Topic Count: 70 Content Count: 612 Reputation: 41 Joined: 10/02/2007 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 22 Dicembre 2009 Non ho approfondito la cosa per motivi di tempo, scusatemi. E' vero che avere una mano ferma aiuta a mantenere, soprattutto all'inizio, un buon equilibrio del complesso dita-mano-polso, mi spaventa però quel tipo di tocco, che prevede il pre-posizionamento di tutte le dita sulle corde e il successivo movimento di un dito. Per esperienza so quanto sia facile all'inizio prendere abitudini scorrette e quanto poi sia difficile re-impostare una mano equilibrata senza ausilii di "appoggi" vari. Quindi preferisco impostare semplicemente con la mano libera da vincoli, in modo che l'alunno trovi un suo equilibrio (guidato da me certamente); ma, ripeto, è molto una questione di metodoo di insegnamento, ogni insegnante ricerca, sperimenta, sbaglia e si corregge. Io per primo! p.s. sempre chiedersi il perchè di qualcosa, concordo assolutamente con Cristiano, anche se trovo difficile dare risposte a quesiti come questo topic perchè si entra in conflitto con la metodologia di un collega....
Cristiano Porqueddu Inviato 22 Dicembre 2009 Group: Ammministratori Topic Count: 865 Content Count: 3653 Reputation: 227 Joined: 14/11/2005 Status: Offline Device: Windows Inviato 22 Dicembre 2009 Nanche se trovo difficile dare risposte a quesiti come questo topic perchè si entra in conflitto con la metodologia di un collega.... Non credo si possa parlare di conflitto ma di confronto. Chi ne trarrà vantaggio sarà l'allievo.
Giorgio Signorile Inviato 22 Dicembre 2009 Group: Membri Topic Count: 70 Content Count: 612 Reputation: 41 Joined: 10/02/2007 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 22 Dicembre 2009 si si conflitto di questi tempi qui sul forum ehm è una parola da evitare! certo, confronto...ma attenzione a chè l'alunno esca vincente dalla discussione e che ne capisca bene il senso, altrimenti la cosa può rivelarsi dannosa. Ciao!
Cristiano Porqueddu Inviato 22 Dicembre 2009 Group: Ammministratori Topic Count: 865 Content Count: 3653 Reputation: 227 Joined: 14/11/2005 Status: Offline Device: Windows Inviato 22 Dicembre 2009 si si conflitto di questi tempi qui sul forum ehm è una parola da evitare! Ma dai, Giorgio, discussioni un po' accese. Tutto qui. Sai che noia andar tutti d'accordo? attenzione a chè l'alunno esca vincente dalla discussione e che ne capisca bene il senso, altrimenti la cosa può rivelarsi dannosa Ho avuto modo di ascoltare pareri di allievi di 11/12 anni su docenti: da rimanere a bocca aperta. Lontani dalle orecchie del soggetto della loro critica (non certo per motivi di rispetto) sono in grado di esporre con precisione le capacità e le incapacità di chi pensa di dar loro insegnamenti. Più sono le strade più sono le possibilità di arrivare ad un obiettivo e se si imbocca la via sbagliata si torna indietro e si fa esperienza, la migliore insegnante che conosca.
Angelo Gilardino Inviato 22 Dicembre 2009 Group: Membri Topic Count: 87 Content Count: 2241 Reputation: 100 Joined: 24/11/2005 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 22 Dicembre 2009 Il Maetro mi sta facendo suonare (dove è possibile) tutto con il tocco preparato, compresi i 120 arpeggi di Giuliani. Lo so' che mi devo fidare, ma voi cosa ne dite?? Saluti e grazie delle eventuali risposte. L'insegnamento valido non privilegia un tipo di attacco rispetto a un altro: spiega tutti gli attacchi possibili e le relative conseguenze nel risultato sonoro, ne insegna le procedure tecnico-meccaniche e istruisce sul modo di esercitare il controllo sui risultati. Non esiste un "tocco" che sia, in sé stesso, migliore di altri: dipende dal risultato musicale che si vuole ottenere. Bisogna imparare ad attaccare le corde con e senza preparazione, a lasciarle vibrare e a chiuderne le vibrazioni esattamente come e quando si vuole. Il tocco preparato in uno studio di arpeggi che ha come presupposto estetico la mescolanza delle vibrazioni delle corde e le conseguenti combinazioni armoniche (per esempio lo Studio n. 1 di Villa-Lobos) è accuratamente da evitare, anzi bisogna puntare esattamente al contrario, cioè toccare le corde il meno possibile. dralig
Cabulous Inviato 22 Dicembre 2009 Group: Membri Topic Count: 16 Content Count: 93 Reputation: 0 Joined: 08/03/2009 Status: Offline Inviato 22 Dicembre 2009 Partire col dito che già tocca il corpo vibrante è come appoggiare il pugno sulla guancia di una persona prima di sferrare il cazzotto(credo sia un esempio chiaro). Il volume sarà ovviamente ridotto e non vedo come anche l'agilità possa essere migliorata.... Si però non mi pare di aver mai visto Russel aprire completamente il braccio, portare la mano lontana e poi sferrare una sonora "manata" contro la corda. Il volume, da come mi hanno insegnato, si crea spingendo la corda verso il basso per poi rilasciarla con forza chiudendo la mano a pugno e dando al dito che pizzica tutta la "corsa" possibile fino al palmo. La mano più è ferma meglio è, e poi non è detto che "ferma" sia sinonimo di "non libera". Nello studio 1 di HVL la MD è praticamente ferma tutto il tempo, ma le dita corrono libere senza Concludo ringraziando tutti i maestri che stanno dando vita a questa interessante discussione
Cristiano Porqueddu Inviato 22 Dicembre 2009 Group: Ammministratori Topic Count: 865 Content Count: 3653 Reputation: 227 Joined: 14/11/2005 Status: Offline Device: Windows Inviato 22 Dicembre 2009 Partire col dito che già tocca il corpo vibrante è come appoggiare il pugno sulla guancia di una persona prima di sferrare il cazzotto(credo sia un esempio chiaro). Il volume sarà ovviamente ridotto e non vedo come anche l'agilità possa essere migliorata.... Non è proprio così. Grazie al tocco preparato è possibile far si che l'oscillazione della corda non sia solo parallela al piano armonico ma anche perpendicolare creando una vibrazione quasi-circolare che aiuta nel modellare proprio le dinamiche. Per quanto riguarda l'agilità mi sembra ovvio che se invece di compiere 2 movimenti ne compio 1 (2 invece di 4, 3 invece di 6 e 4 invece di 8 nel caso di un semplice arpeggio su quattro corde diverse) ne guadagna oltre alla precisione anche l'agilità.
Ospite gippo Inviato 22 Dicembre 2009 Inviato 22 Dicembre 2009 In un corso tenuto da Tilmann Hoppstock il maestro parlava del tocco che quì viene definito "preparato" come di indipendenza delle dita. Ma ne parlava come di un esigenza di tecnica superiore. Nella mia esperienza (sono con Giorgio Signorile) "preparare" è rischioso perchè si può in velocità perdere precisione... g
Ospite gippo Inviato 22 Dicembre 2009 Inviato 22 Dicembre 2009 si si conflitto di questi tempi qui sul forum ehm è una parola da evitare! Ma dai, Giorgio, discussioni un po' accese. Tutto qui. Sai che noia andar tutti d'accordo? attenzione a chè l'alunno esca vincente dalla discussione e che ne capisca bene il senso, altrimenti la cosa può rivelarsi dannosa Ho avuto modo di ascoltare pareri di allievi di 11/12 anni su docenti: da rimanere a bocca aperta. Lontani dalle orecchie del soggetto della loro critica (non certo per motivi di rispetto) sono in grado di esporre con precisione le capacità e le incapacità di chi pensa di dar loro insegnamenti. Più sono le strade più sono le possibilità di arrivare ad un obiettivo e se si imbocca la via sbagliata si torna indietro e si fa esperienza, la migliore insegnante che conosca. Non è mai stato divertente come in questo periodo! g
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