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Nuovi CD di musica del XX e del XXI secolo

Le novità per gli esami in conservatorio da privatista


AlessandroAmico
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Il vuoto creato dovrebbe essere sanato dai licei musicali.

Così almeno dicono.

 

Il condizionale è d'obbligo: ho appena terminato una lezione con una allieva iscritta al liceo musicale che mi ha confermato il completo sbando delle lezioni di chitarra nella scuola e del livello inacettabile di quelle di solfeggio.

E' in quarta.

L'anno prossimo si diploma e se fosse per le sole lezioni del liceo musicale (qui alla Civica di Nuoro è al II Anno del Corso) saprebbe di musica e in particolare di chitarra quanto io di cinese antico.

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Caro Frédéric,

sulla serietà ed i risultati del tuo lavoro didattico non ho dubbi - e non credo sia possibile averne conoscendoti.

 

E' vero che la 508 sancisce il passaggio al nuovo ordinamento, ma allora tale (sciagurato a mio avviso) passaggio almeno andrebbe fatto fino in fondo; finché non diventano ordinamentali anche i bienni (e non credo sia un caso che ciò non avvenga, anzi...) credo che legalmente abbia un certo senso appellarsi contro l'abolizione, per ora, del vecchio ordinamento. Si toglierebbe l'ordinamento esistente per dare in cambio solo la metà (bassa) del nuovo... Una bella presa in giro, direi...

 

Inoltre in questi anni di sperimentazione in realtà si è potuto sperimentare ben poco rispetto alla griglia ministeriale delle discipline (i contenuti, quelli sì che si sono scavalcati agevolmente, arrivando a qualche conservatorio dove si diventa dottori in strumento senza suonare).

Quindi è stato proprio il nuovo sistema che, senza controllo se non sulla formalità della griglia di materie e crediti - per paura che poi il Ministero non riconoscesse la validità dei titoli - non ha permesso sperimentazioni reali, permettendo in cambio a chi voleva fare il furbo di presentare piani di studio formalmente "allineati" e contenutisticamente vuoti.

E' col nuovo sistema che ci si può arrampicare sugli specchi (in qualche conservatorio almeno) laureandosi senza suonare, prima era un po' impossibile. E il titolo preso vale gli stessi punti, ovunque.

 

Il mio collega che vuole andar via (non insegna chitarra) insegna a Milano, uno dei conservatori paladini del nuovo sistema che già anni fa imponeva - in barba alla legge - agli allievi interni di virare verso il nuovo ordinamento, allora totalmente sperimentale...

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Sempre in risposta alle molte domande che tutti ci stiamo ponendo sul presente e sul futuro dei Conservatori-Università italiane, può essere interessante notare le graduatorie di supplenza che alcuni Conservatori hanno compilato di recente in maniera autonoma con una commissione interna.

 

Mi chiedo e lo chiedo soprattutto ai professori di Conservatorio qui brillantemente rappresentati se l'autonomia sia sempre un valore (in cui credo personalmente) o se non rischi, in particolare in Italia, di scivolare verso il personalismo. E' normale secondo voi che le stesse persone vengano valutate in modo notevolmente diverso da Conservatorio a Conservatorio? E' una curiosità che penso possa interessare tutti, soprattutto i giovani. Allego tre recenti graduatorie di supplenza di tre Conservatori italiani.

 

Cordialmente

La diversità di valutazione potrebbe anche essere considerata " normale" se fatta con criteri seri.

 

Ma in una di questa tre graduatorie c'è un trucco ..e si vede.

 

L'attribuzione dello stesso punteggio artistico a ben 9 candidati non si presta a molte interpretazioni e significa che in quel conservatorio non si intende dare un incarico sulla base dell'attività artistica, ma sulla sola base dei titoli di studio e di servizio. Dare 80 punti (il massimo) in una graduatoria a ben 9 candidati è come dare 0 punti a tutti. Non so se questa graduatoria sia attaccabile legalmente ma è evidente che la commissione ha così eluso il suo compito cioè non ha "valutato" essendo la valutazione dei titoli di servizio e dei titoli di studio un'attribuzione di punteggio automatica. E' un omissione questa? Chissà..

 

Un passatempo per chi si annoia: mettete i nomi dei tre primi classificati su Google e divertitevi!

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Caro Frédéric,

sulla serietà ed i risultati del tuo lavoro didattico non ho dubbi - e non credo sia possibile averne conoscendoti.

 

E' vero che la 508 sancisce il passaggio al nuovo ordinamento, ma allora tale (sciagurato a mio avviso) passaggio almeno andrebbe fatto fino in fondo; finché non diventano ordinamentali anche i bienni (e non credo sia un caso che ciò non avvenga, anzi...) credo che legalmente abbia un certo senso appellarsi contro l'abolizione, per ora, del vecchio ordinamento. Si toglierebbe l'ordinamento esistente per dare in cambio solo la metà (bassa) del nuovo... Una bella presa in giro, direi...

 

Inoltre in questi anni di sperimentazione in realtà si è potuto sperimentare ben poco rispetto alla griglia ministeriale delle discipline (i contenuti, quelli sì che si sono scavalcati agevolmente, arrivando a qualche conservatorio dove si diventa dottori in strumento senza suonare).

Quindi è stato proprio il nuovo sistema che, senza controllo se non sulla formalità della griglia di materie e crediti - per paura che poi il Ministero non riconoscesse la validità dei titoli - non ha permesso sperimentazioni reali, permettendo in cambio a chi voleva fare il furbo di presentare piani di studio formalmente "allineati" e contenutisticamente vuoti.

E' col nuovo sistema che ci si può arrampicare sugli specchi (in qualche conservatorio almeno) laureandosi senza suonare, prima era un po' impossibile. E il titolo preso vale gli stessi punti, ovunque.

 

Il mio collega che vuole andar via (non insegna chitarra) insegna a Milano, uno dei conservatori paladini del nuovo sistema che già anni fa imponeva - in barba alla legge - agli allievi interni di virare verso il nuovo ordinamento, allora totalmente sperimentale...

 

Ti devo smentire sul fatto che con il vecchio sistema bisognava in ogni caso suonare: conosco anche casi di diplomati che al loro diploma vecchio ordinamento non hanno suonato affatto. Ma lasciamo stare queste degerazioni a cui è sempre facile attacarsi: l'Italia è un paese dove la fantasia non manca che poi qualcuno la trasformi in furberia e inganno non significa che dappertutto sia così.

 

Concordo pienamente con te su un punto: questa riforma è monca ormai da 10 anni (la Legge 508 è del 1999), ciò che abbiamo sotto gli occhi non è "la riforma" ma un ibrido tra vecchio sistema e riforma che nessuno ha ideato, nessuno ha imposto, nessuno ha previsto e di cui nessuno ha calcolato eventuali effetti pericolosi. Infatti applicata così la riforma è incomprensibile ai più. Per questo è ora che la riforma vada a pieno regime: poi saranno risultati a guidare le scelte degli studenti.

Concordo con te pienamente anche sulla questione del valore legale del titolo: è un piaga solo italiana in europa. Elimato il valore legale il "mercato" delle scuole non sarebbe truccato e gli studenti potrebbero agire sulla base del fatto che l'unico "valore" che una scuola può lasciargli è ciò che gli insegna.

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Ciao a tutti io non trovo giusto precludere la possibilita' di prepararsi privatamente agli esami del conservatorio, vorrei portare il mio esempio che e' quello di tanti come me che lavorano, hanno una certa eta' e studiano. Io lavoro in una Dittadi Microelettronica a Milano sono laureta in Fisica, ho una famiglia e tanto amore e passione per la musica e sopratutto per la chitarra classica. Studio con il M. Giovanni Puddu, mi alzo molto presto al mattino per poter venire a lavorare seguire i figli e trovare tempo ogni giorno per due ore di studio. Avevo gia' iniziato al liceo tanti anni fa lo studio della musica e poi ho lasciato mio malgrado per gli studi universitari, ora vorrei arrivare al diploma ma non posso segure le lezioni al conservatorio perche' lavoro e mi chiedo perche' non posso avere la possibilita di studiare privatamente e poter sostenere gli esami al conservatorio (fra l' altro abito fuori Milano e non ho lapossibilita' di seguire eventuali corsi serali).Come me ci sono diverse persone che portano avanti lo studio della musica e il desiderio di potersi diplomare, non trovo giusto che venga preclusa del tutto questa possibilita' a chi fa sacrifici per "amore" della musica e per poter realizzare questo suo sogno che magari prima da giovane non e' riuscito a farlo.

a presto

Ciao

Lucia

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Ospite Nicola Mazzon

A livello universitario, secondo il mio parere, non si può mettere allo stesso piano una futura facoltà di musica con quella d'ingegneria o chimica, per quest'ultime è pressochè impossibile riuscire a studiare a casa senza disporre dei laboratori ecc...Per quanto riguarda la musica o anche tutte le materie umanistiche, il discorso è diverso....il materiale indispensabile sono libri, strumenti musicali per chi suona e un insegnante... l'università non ha nulla di insispensabile per questi studi.

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Ospite gasgas

Chissà quanti sono i diplomati di Conservatorio che, pur lavorando ed essendo carichi di figli, ambiscono ad ottenere una laurea in fisica, privatamente ed alzandosi presto al mattino!

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Sembrerebbe che presso il Conservatorio di Parma si possano ancora sostenere gli esami da privatista!

Mi chiedo che cosa succeda a quei ragazzi che hanno già sostenuto esami con il vecchio ordinamento, sarà data loro la possibilità di finire?

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Mi chiedo che cosa succeda a quei ragazzi che hanno già sostenuto esami con il vecchio ordinamento, sarà data loro la possibilità di finire?

 

Ho più di un allievo in questa condizione.

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Mi chiedo che cosa succeda a quei ragazzi che hanno già sostenuto esami con il vecchio ordinamento, sarà data loro la possibilità di finire?

 

Ho più di un allievo in questa condizione.

 

Certo che potranno finire, ma nel nuovo ordinamento.

Non potranno finire da privatista e potranno entrare, se hanno i requisiti (maturità) e competenze sufficienti per sostenere l'esame d'ammissione, in un Triennio ( I Livello).

Di alcuni esami già sostenuti (Armonia, Storia della musica) potrà essere richiesto il riconoscimento ma la traduzione dei voti in decimi in voti espressi in trentesimi non è mai troppo consigliabile se non si è preso un voto altissimo.

Comunque all'esame di ammissione di un Triennio conta esclusivamente ciò che il candidato sa fare, non gli esami già dati. In altre parole un candidato che abbia sostenuto in passato l'Ottavo anno ma all'esame dimostra una preparazione più simile a quella di un Quinto anno, o non verrà ammesso o verrà ammesso con dei debiti formativi.

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