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Nuovi CD di musica del XX e del XXI secolo

Riforma dei Conservatori


Domenico Famà
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Questa sembra essere una delle poche cose certe (non laurea però, ma titolo equipollente nella valutazione nei pubblici concorsi). Si sente parlare ora di accorpamenti di istituti (con i numeri che ho fornito prima non sembra una ipotesi peregrina) col simpatico nome di Politecnici delle arti. o qualcosa del genere...

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E i conservatori?? Rimarranno istituti in cui sarà possibile conseguire una laurea di I e II livello come adesso??

 

La domanda seguente, Domenico, sarà: i diplomi di I e II livello avranno maggior valore rispetto al diploma ordinario?

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Ospite gasgas
E i conservatori?? Rimarranno istituti in cui sarà possibile conseguire una laurea di I e II livello come adesso??

 

La domanda seguente, Domenico, sarà: i diplomi di I e II livello avranno maggior valore rispetto al diploma ordinario?

 

Ci si ostina a chiamare "laurea" i diplomi che Cristiano Porqueddu giustamente ridimensiona come tali.

Quanto al valore, c'è differenza tra I e II livello ed il progetto Berlinguer (come la riforma Gelmini) nulla di definitivo ha stabilito in merito.

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Mi ostino a parlare di laurea perchè attualmente lo studio in conservatorio non permette di seguire un'altra università (cosa che io avevo cominciato a settembre) perchè i corsi superiori sono incompatibili con essa, come sicuramente saprete..

Sempre più professori mi dicono: "Conservatorio o Università, perchè in Italia non si possono seguire due corsi diversi come negli altri Paesi".

Quindi come dovrei definirla?? Ditemi voi..

Se hanno intenzione di declassare questi studi (come mi ha fatto notare il M° Porqueddu) lo dicano con chiarezza affinchè un giovane studente possa capire cosa fare al più presto..

Per quello che so il titolo rilasciato è uguale a quello delle Accademie delle Belle Arti: Diploma accademico o Laurea di I livello..

 

Comunque spero che un giorno si riesca a far chiarezza perchè andando avanti così i musicisti (quelli veri) non esisteranno più; trovatemi oggi uno studente che dopo tutti i sacrifici derivati dallo studio sia contento del fatto che lo Stato non gli riconosca quasi nulla!

E non è solo un problema degli studenti ma anche e soprattutto di tutti coloro che oggi si definiscono musicisti.

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Ospite gasgas

Veramente, l'intenzione sarebbe stata quella di "qualificare" un titolo sempre"squalificato".

Pensi poi che un musicista "vero(!)", per essere tale abbia bisogno solo di un pezzo di carta? "Eguale" a quello delle Accademie di B.A che sono allo stesso livello dei Conservatori? Anche per l'Università ben poco ci si fa con una "laurea di I livello".

Certo, le cose andranno regolamentate e migliorate, fermo restando che ci stiamo avvicinando, in questo, alla fine dello Stato assistenziale e connivente, in cui dovrebbe contare più quello che si sa fare (il merito) del pezzo di carta che si ha in tasca.

Tutti però siamo affezionati al vecchio regime che, almeno, ci rendeva chiaro il da farsi, fermo restando che il titolato era esentato dal saper leggere e scrivere o autorizzato ad andare poco oltre la contemplazione della specifica tecnica strumentale, quando questa c'era.

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Concordo con il fatto che per essere un "vero" musicista non serva un pezzo di carta... questo lo sottointendevo..

Ho usato questo termine in riferimento al fatto che la riforma obbliga a prendere una decisione "per la vita" a 18-20 anni; chi fra i miei coetanei sarebbe pronto a mollare tutto per la musica conoscendo il paese in cui viviamo (assenza totale di meritocrazia) e la situazione culturale (la gente non sa cosa sia la musica ormai)???

In questo modo sempre meno ragazzi completeranno gli studi accademici e, di conseguenza, pochi saranno i musicisti capaci (ricordando che comunque completare gli studi accademicamente non sia una garanzia molto spesso; ma questo oramai non solo nel campo della musica ma dappertutto).

 

Io ho fatto la mia scelta proprio per il mio grande amore per la musica.. ma purtroppo devo pure pensare al fatto che un giorno tutti gli anni di studio e i tanti sacrifici possano essere stati inutili perchè ,appunto, lo Stato potrebbe squalificare i miei titoli... non vi pare un po' assurdo??

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Ho usato questo termine in riferimento al fatto che la riforma obbliga a prendere una decisione "per la vita" a 18-20 anni; chi fra i miei coetanei sarebbe pronto a mollare tutto per la musica conoscendo il paese in cui viviamo (assenza totale di meritocrazia) e la situazione culturale (la gente non sa cosa sia la musica ormai)???

 

E' la stessa domanda che ho rivolto alla maggior parte degli allievi.

Vi lascio immaginare le espressioni, non le parole, di risposta.

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  • 1 mese dopo...

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Salve

ci sono novità sulla riforma dei conservatori e del sistema degli istituti musicali?

Cosa è stato deciso per il prossimo anno di preciso??

Inoltre,

chi segue un corso ordinamentale e si trova nel periodo medio dello strumento può continuare gli studi tradizionali o è costretto a fare il triennio?

 

Grazie

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Salve

ci sono novità sulla riforma dei conservatori e del sistema degli istituti musicali?

Cosa è stato deciso per il prossimo anno di preciso??

Inoltre,

chi segue un corso ordinamentale e si trova nel periodo medio dello strumento può continuare gli studi tradizionali o è costretto a fare il triennio?

 

Grazie

 

Non c'è nulla da decidere in quanto è tutto già previsto dalla legge di riforma 508 del 1999 e dal Decreto 212.

 

Nell'art 12 del Decreto 212 comma 2 c'è la norma transitoria che assicura agli studenti già iscritti alla data dell'entrata in vigore dei regolamenti didattici di poter proseguire con il vecchio ordinamento fino a conclusione corsi, oppure optare per il nuovo ordinamneto con relativo riconoscimento in crediti dei percorso precedente.

 

Non è che un Direttore di Conservatorio può decidere di fare diversamente magari "aspettando" istruzioni dal Ministero.

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Ho trovato il bando per gli esami di ammissione dell'Istituto pareggiato di Reggio Emilia che pare riassumere il punto attuale della situazione:

http://www.istitutoperi.com/

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