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Qualcuno di voi, come me, ha problemi di visualizzazione su linux?

 

Si, io. Non ho trovato il modo di farlo girare, ma per una cosa del genere mi sono sottomesso docilmente e ho acceso windows con internet explorer.

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Provare Windows con Firefox o, ancora meglio, con Chrome.


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Ho abolito windows da un pò... troverò una soluzione!


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Io credo sia un'ottima occasione per far conoscere un po di Musica per chitarra ai colleghi strumentisti

Non perdete questa occasione!!!!!

 

Puoi scommetterci.


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Ho abolito windows da un pò... troverò una soluzione!

 

per linux c'è un plugin silverlight della novell... avevo ottenuto dei buoni risultati sul sito della RAI, vale la pena tentare.

 

Comunque approfondendo il repertorio di Elena Casoli su Youtube, mi sono imbattuto in alcuni sui brani elettrici... Sono l'unico a trovarli poco interessanti ed "esageratamente contemporanei" (con tutte le virgolette del caso)?

 

Come se dietro alla bandiera del suonare musica contemporanea ci si potesse permettere di fare un po' di tutto...

 

Magari dico una cavolata, però Ginastera, Henze, Martin, mi sembrano una cosa veramente lontana anni luce.


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Ginastera, Henze, Martin non sono certo compositori d'avanguardia eh...


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Inviato
straordinario! ci vorrebbero più chitarristi però

 

hmm...

Bisognerà presentare qualcosa di diverso dal Concierto de Aranjuez, credo.

 

 

è logico e auspicabile


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Inviato
straordinario! ci vorrebbero più chitarristi però

 

hmm...

Bisognerà presentare qualcosa di diverso dal Concierto de Aranjuez, credo.

 

Perchè sempre con il buon Joaquin? :D

 

Prendendo al balzo quello che ha detto Ermanno, i chitarristi sono molto indietro come scuola interpretativa, molti chitarristi ignorano l'esistenza di legature di frase, che pur non presenti sulle partiture per chitarra (cosa che davvero sfugge alla mia comprensione..), esistono. Manca molto spesso la coscienza di cosa vuol dire "portamento", staccato, staccato legato. Mi sono imbattuto con il pianoforte ormai tre anni or sono, e suonando le sonate di mozart ho compreso molto di più Sor, Giuliani, lo stile classico e quello galante. Il mio maestro di pianoforte mi ha corretto e mi corregge tuttora il modo di fraseggiare, l'agogica, la dinamica, l'articolazione. Insomma, credo che ai chitarristi serva davvero una scuola interpretativa seria al pari degli altri strumenti, cosa che or ora manca in larghissima parte del mondo chitarristico.

 

Francesco

Inviato
straordinario! ci vorrebbero più chitarristi però

 

hmm...

Bisognerà presentare qualcosa di diverso dal Concierto de Aranjuez, credo.

 

Perchè sempre con il buon Joaquin? :D

 

Prendendo al balzo quello che ha detto Ermanno, i chitarristi sono molto indietro come scuola interpretativa, molti chitarristi ignorano l'esistenza di legature di frase, che pur non presenti sulle partiture per chitarra (cosa che davvero sfugge alla mia comprensione..), esistono. Manca molto spesso la coscienza di cosa vuol dire "portamento", staccato, staccato legato. Mi sono imbattuto con il pianoforte ormai tre anni or sono, e suonando le sonate di mozart ho compreso molto di più Sor, Giuliani, lo stile classico e quello galante. Il mio maestro di pianoforte mi ha corretto e mi corregge tuttora il modo di fraseggiare, l'agogica, la dinamica, l'articolazione. Insomma, credo che ai chitarristi serva davvero una scuola interpretativa seria al pari degli altri strumenti, cosa che or ora manca in larghissima parte del mondo chitarristico.

 

Francesco

 

Ma no! Che dice mai :lol:

Dico io, non ha mai sentito lo Scarlatti di J. Williams?! Quel meraviglioso senso del legato, del lungo fraseggiare, l'eleganza, il rispetto del tempo, l'articolazione delle voci, il tipico rubato della scuola napoletana, dico, c'è tutto, altro che Horowitz, Lipatti, Koopman ecc.

E, meraviglia, il Bach di Russell o Barruecco! Non ha notato quello splendido contrasto, quel nitido risaltare delle voci interne e della tessitura polifonica, le dinamiche a contrasto, il carattere d'ogni danza nelle suite! La loro Ciaccona, quale mirevole prodotto estetico in grado di ergersi fulgida dinanzi a quelle di Milstein o Michelangeli.

E' ovvio che il problema non è nel repertorio: si dice spesso basta con Asturias, Recuerdos de la Alhambra e Aranjuez, e posso essere anche d'accordo, ma dove sono le grandi interpretazioni?

I pianisti si ammattiscono dietro Michelangeli, Richter, Horowitz, Lipatti, Gieseking, Arrau, Gould, Rubinstein, Cziffra, Gavrilov, Zimmerman, Pollini, Bidini, Schiff, Pogorelich, Haskil, Argerich e non si quanti altri ne dimentico!

I violinisti hanno Milstein, Heifetz, Enescu, Accardo, Oistrakh ecc.ecc. e via dicendo, tutti grandi interpreti.

Chi sarebbero i nostri capisaldi?


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Inviato

Concordo su Russell (che ha un bellissimo fraseggio, e che comunque viene dal violino) e Williams, il Bach di Barrueco invece lo trovo noioso, non un respiro. Io aggiungerei Matteo Mela; fraseggia come pochissimi chitarristi al mondo. Ma questi fanno scuola? No, nel mondo della chitarra non esistono riferimenti, o come dici tu, i capisaldi.

 

Francesco

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