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Talento o Studio?


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l'artistà è

gli altri no

 

Gli "altri" sono molto attivi nel tentare in ogni modo di indurre gli artisti a smettere di essere.

 

Essere artisti è una disgrazia grossa, che bisogna assolutamente rendere anche peggiore, spendendoci una vita. Così gli altri sono contenti.

 

 

dralig

 

Grande Angelo, a quando il tuo primo volume di massime e racconti?

 

Comunque sono convinto che oggi sia molto più sicura e di soddisfazione una carriera artistica, anche di basso livello, rispetto alla maggioranza delle altre attività lavorative. La battuta dell'artista "off topic" nel mondo contemporaneo è splendida, ma a questo punto il più delle storie lavorative (e di vita) sono da considerarsi sicuramente "off life"!

 

Ci vuole sicuramente talento, spirito di organizzazione e di creatività tipico di ogni settore del libero professionismo, ma in questo caso molto ma molto ma molto più libero.

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Grande Angelo, a quando il tuo primo volume di massime e racconti?

 

Bisognerà aspettare che il rubinetto della musica - che l'anno scorso ha dato ancora un filo d'acqua - si secchi del tutto, e allora passerò a uno di quei decorosi passatempi che i vecchi mettono in campo quando, tra la fine della vita e la fine dell'esistenza, c'è un po' di tempo da far passare.

Magari, scriverò un libro di racconti. Se anche non avessi fantasia per inventarli, mi basterà raccontare quello che ho visto e vissuto, e ce ne sarà d'avanzo.

 

dralig

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Giulio Tampalini scrive:

 

Comunque sono convinto che oggi sia molto più sicura e di soddisfazione una carriera artistica, anche di basso livello, rispetto alla maggioranza delle altre attività lavorative.

 

Gentile Maestro,

Sono certa che il Suo giudizio di valore sulla "maggioranza delle altre attività lavorative" sia suffragato da una ampia e diretta esperienza personale di qualcuna fra queste attività. E' così, vero?

 

Anni fa andava di moda una battuta: "Che cosa fai nella vita?" -risposta- "Il giornalista" - controrisposta: "Sempre meglio che lavorare!".

 

Con tutto il rispetto per Lei e gli altri artisti e i musicisti di tutti i livelli presenti nel forum, sono curiosa di conoscere un esempio di quello che Lei definisce "storie lavorative (e di vita) ... da considerarsi sicuramente "off life".

 

Ho avuto modo di conoscere operaie che incollano suole per molte ore al giorno e quando tornano a casa, trovano ancora il tempo e la voglia di giocare con i loro figli. Ho visto in altri Paesi costruire strade in montagna a colpi di piccone.

Non mi fraintenda e non si offenda, ma penso che molti "artisti" non siano degni di pulire le scarpe all'ultima di queste vite "off life", nè riescano a capirne la dignità e la estrema sofferenza e nelle loro forse piccole e povere cose, anche una qualche bellezza che a noi resta sconosciuta.

Io non mi ritengo "in life" perchè distinguo Monet da Caravaggio, la parmigiana dalle lasagne o Bach da Tarrega. E non mi ritengo "off life" perchè non vivo facendo concerti di musica classica.

 

Non nutrirei nemmeno tanta certezza che oggi "sia molto più sicura e di soddisfazione una carriera artistica, anche di basso livello, rispetto alla maggioranza delle altre attività lavorative."

Mi pare che il sistema di formazione scolastica delle prossime generazioni porti con sè molti timori per lo sviluppo di una qualsiasi carriera.

I dubbi che più di un giovane studente esprime talvolta anche su queste pagine, ne sono un esempio.

 

Da un lato si sostiene che nessuno è niente e finiamo tutti in fondo al mare, dall'altro un certo snobbismo nel considerarsi al di sopra di tutto.

Mi sono "giocata" il Suo corso a distanza? Spero di no.... ;) non me ne voglia, La stimo molto, ma ci sono periodi in cui non riesco a non dire quello che penso, se sono poco diplomatica mi scuso.

Mi dica che non ho capito niente e che ho frainteso il suo ragionamento, ne sarò lieta.

 

Butterfly

 

 

P.S.

Concordo con Lei su un punto: quando il M.° Gilardino racconta qualcosa, è sempre interessante e appassionante leggerlo, così come altri dotti e simpatici frequentatori di questo forum.

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Giulio Tampalini scrive:

 

Comunque sono convinto che oggi sia molto più sicura e di soddisfazione una carriera artistica, anche di basso livello, rispetto alla maggioranza delle altre attività lavorative.

 

Gentile Maestro,

Sono certa che il Suo giudizio di valore sulla "maggioranza delle altre attività lavorative" sia suffragato da una ampia e diretta esperienza personale di qualcuna fra queste attività. E' così, vero?

 

Anni fa andava di moda una battuta: "Che cosa fai nella vita?" -risposta- "Il giornalista" - controrisposta: "Sempre meglio che lavorare!".

 

Con tutto il rispetto per Lei e gli altri artisti e i musicisti di tutti i livelli presenti nel forum, sono curiosa di conoscere un esempio di quello che Lei definisce "storie lavorative (e di vita) ... da considerarsi sicuramente "off life".

 

Ho avuto modo di conoscere operaie che incollano suole per molte ore al giorno e quando tornano a casa, trovano ancora il tempo e la voglia di giocare con i loro figli.

Ho visto in altri Paesi costruire strade in montagna a colpi di piccone.

Non mi fraintenda e non si offenda, ma penso che molti "artisti" non siano degni di pulire le scarpe all'ultima di queste vite "off life", nè riescano a capirne la dignità e la estrema sofferenza e nelle loro forse piccole e povere cose, anche una qualche bellezza che a noi resta sconosciuta.

Io non mi ritengo "in life" perchè distinguo Monet da Caravaggio, la parmigiana dalle lasagne o Bach da Tarrega. E non mi ritengo "off life" perchè non vivo facendo concerti di musica classica.

 

Non nutrirei nemmeno tanta certezza che oggi "sia molto più sicura e di soddisfazione una carriera artistica, anche di basso livello, rispetto alla maggioranza delle altre attività lavorative."

Mi pare che il sistema di formazione scolastica delle prossime generazioni porti con sè molti timori per lo sviluppo di una qualsiasi carriera.

I dubbi che più di un giovane studente esprime talvolta anche su queste pagine, ne sono un esempio.

 

Da un lato si sostiene che nessuno è niente e finiamo tutti in fondo al mare, dall'altro un certo snobbismo nel considerarsi al di sopra di tutto.

Mi sono "giocata" il Suo corso a distanza, lo so.... ;) non me ne voglia, La stimo molto, ma ci sono periodi in cui non riesco a non dire quello che penso, se sono poco diplomatica mi scuso.

 

Butterfly

 

 

P.S.

Concordo con Lei solo su un punto: quando il M.° Gilardino racconta qualcosa, è sempre interessante e appassionante leggerlo, così come altri dotti e simpatici frequentatori di questo forum.

 

Fantastico! :D quando si dice che è meglio sentirsi un minuto al telefono piuttosto che scriversi fiumi di lettere..!!!!

 

Il mio era ed è solo un invito a considerare con gioia e grande soddisfazione il "lavoro" dell'artista, in risposta al simpatico disfattismo del grande Angelo. Tutto qua.

 

Tutto il rispetto per tutti gli altri lavori, ci mancherebbe?? ma per chi mi ha preso???????????

Ma quale senso di superiorità??? Anzi, se Lei frequenta qualche artista, è quasi sempre il contrario...!! Ho proprio detto che la sensazione "off topic" di certi operatori della musica andrebbe proprio ridimensionata. Ha capito?

 

Non fraintenda, dolce Butterfly, per favore, facendo confronti che non ho nessuna intenzione di fare.

 

Rendiamo semplici e belle le cose difficili, su...

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Grande Angelo, a quando il tuo primo volume di massime e racconti?

 

Bisognerà aspettare che il rubinetto della musica - che l'anno scorso ha dato ancora un filo d'acqua - si secchi del tutto, e allora passerò a uno di quei decorosi passatempi che i vecchi mettono in campo quando, tra la fine della vita e la fine dell'esistenza, c'è un po' di tempo da far passare.

Magari, scriverò un libro di racconti. Se anche non avessi fantasia per inventarli, mi basterà raccontare quello che ho visto e vissuto, e ce ne sarà d'avanzo.

 

dralig

 

Credo che lei farebbe cosa gradita a molti se scrivesse un'autobiografia.

 

Inevitabilmente scontenterebbe qualcuno, ma, dato che oltre allo stile compositivo ne possiede uno letterario, penso che ne risulterebbe un gran bel libro.

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Credo che lei farebbe cosa gradita a molti se scrivesse un'autobiografia.

 

Inevitabilmente scontenterebbe qualcuno, ma, dato che oltre allo stile compositivo ne possiede uno letterario, penso che ne risulterebbe un gran bel libro.

 

Fin dalla scuola elementare, fui esortato a coltivare un mio (supposto) talento letterario. Nessuno invece mi esortò a far musica. Il fatto è che io non amo scrivere. Lo faccio solo per necessità professionale. Se c'è in me un talento (anche quello supposto) che rimpiango di non avere coltivato, è quello pittorico. Di quello letterario, proprio non me ne importa niente. A proposito di talenti, che ne è del Suo?

 

dralig

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Al momento mi sono messo sul desktop una riproduzione del quadro di Carrà "Capanni sul mare"; lo guardo in cerca di suggerimenti.

 

Ho scritto una Sonatina in 3 tempi che ho mandato al Maestro Diodovich (un po' impudentemente l'ho dedicata a lui), sembra averla apprezzata.

 

La giro anche a lei così mi tira le orecchie.

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Ho scritto una Sonatina in 3 tempi che ho mandato al Maestro Diodovich (un po' impudentemente l'ho dedicata a lui), sembra averla apprezzata.

 

La giro anche a lei così mi tira le orecchie.

Perché invece non ce la giri a tutti?

Ciao,

L

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Ho scritto una Sonatina in 3 tempi che ho mandato al Maestro Diodovich (un po' impudentemente l'ho dedicata a lui), sembra averla apprezzata.

 

La giro anche a lei così mi tira le orecchie.

Perché invece non ce la giri a tutti?

Ciao,

L

 

Piano ragazzi.. quanta fretta

è in corso una programmazione per la sua esecuzione in prima assoluta

abbiate pazienza

fra poco la posterò in questo sito

 

Aedo, la tua Sonatina è molto bella -ho già avuto modo di dirtelo - e al massimo fra due mesi ti darò il file audio (è un periodo in cui ho sottomano quattro programmi diversi!!!)

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