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Le unghie


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Nel mio caso, uso una forma arrotondata delle unghie (a cupola) e le tengo abbastanza corte.

In questo modo evito i fastidiosi rumorini quando suono la 4° - 5° e 6° corda.

 

 

CS

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Ringrazio Cristiano e gli altri per queste pagine di preziosi consigli!

Ora vorrei porre la questione dell'unghia da un punto di vista estetico: verissimo che la forma arrotondata e corta dell'unghia da un suono bello e morbido, ma quando inizio a fare scale veloci, le unghia siffatte, ostacolano la velocità, si "inceppano", si incastrano nelle corde; da premettere che i miei polpastrelli sono a palla. Il Maestro Tampalini a quanto ho capito utilizza una forma arrotondata: si trova Lei, maestro, a dover fronteggiare questi inconvenienti? E se si, come li ha risolti?

Naturalmente la domanda è aperta a tutti, l'ho rivolta al maestro perchè a quanto ho capito, lui utilizza un'unghia rotonda

 

 

Generalmente, quando l'unghia si incastra è perchè o è troppo lunga o presenta zone spigolose. L'unghia corta elimina molti inconvenienti, ma è vero che con dita grosse e polpastrelli generosi e sopratutto con un attacco più alto sulle corde (meno sotto la corda) è necessario tenere l'unghia più lunga. Sulla forma arrotondata per me non ci siano dubbi, anche se so che alcuni le utilizzano con zone ad angolo con un buon risultato. Sottoscrivo al massimo il consiglio di Cristiano su Attak e carta, con al sola differenza che io uso carta normale, perchè a me resiste di più.

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  • 5 settimane dopo...

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Riaprendo questo interessante topic, vorrei porvi un'altra questione. Ho il problema dei "famigerati" rumorini sui bassi, pur producendo un buon suono sui cantini e avendo unghie abbastanza corte. Credo sia dovuto il fatto che il bordo delle unghie è "tagliente", non è arrotondato come quello di un plettro. Secondo il mio maestro questo è dovuto al fatto che le mie unghie sono piuttosto sottili, e, comunque le si limi, tendono a formare una sorta di lama. Voi che ne pensate?

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  • 5 settimane dopo...

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Non so quanto sia attendibile scientificamente quello che sto per scrivere, riporto solamente le mie impressioni scaturite dalla prova del metodo descritto da Cristiano, che purtroppo, nel mio caso non ha prodotto i risultati sperati :(

 

Dopo aver incollato la carta con l’Attak l’unghia diviene troppo spessa e rigida ed il suono che ne ricavo non è dei migliori. Preferisco di gran lunga l’unghia naturale, che essendo più flessibile rilascia gradualmente la corda deformandola con un ampiezza maggiore, facendole compiere un’oscillazione più regolare, generando di conseguenza un suono più pieno.

 

Non sostengo che sia inefficace il metodo della carta, tuttaltro, dico solo che nel mio caso non funziona a dovere perché ho la sfortuna di avere delle unghie piuttosto sottili, per di più sono costretto a tenerle un poco più lunghe del normale per via dell’eccessiva distanza fra unghia e polpastrello, ed è per questa ragione che preferisco un’unghia morbida. Un corpo elastico asseconda meglio la resistenza della corda in fase di rilascio.

Chi ha unghie corte non dovrebbe in ogni caso avere problemi ad ispessirle o ad irrigidirle, basta ascoltare lo splendididissimo suono che riesce ad ottenere Porqueddu, Tampalini, Saggese....

 

Sapevo di un chitarrista che aveva sperimentato con soddisfazione l’uso di pezzetti di pallina da Ping Pong, qualcuno di voi l’ha provata? Quale adesivo potrebbe essere adatto?

Mi sembra una buona idea che prometta diversi vantaggi sia in termini di risultato sonoro che di praticità, tenendo presente che la superficie della plastica è già di per se estremamente liscia e non occorre limarla ulteriormente, inoltre un oggetto di materiale elastico scivolerebbe senza sforzo sulla corda.

 

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