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studio e analisi Opinioni sulle composizioni di Roland Dyens
Manu ha risposto a Waller nella discussione Altre discussioni sul repertorio
vero giulio credo che sia anche il significato ultimo (almeno così io l'intendo) della vituperata frase di Berio...abbattute le barriere del pregiudizio ideologico è doveroso comunque ribadire quali siano i valori di un pensiero musicale, in qualsiasi contesto chiunque - con ben poche eccezioni - legifera, vocifera e sentenzia a partire dal tetro perimetro delle proprie meningi - non importa se indottrinate o selvatiche, facendo delle medesime, e dei loro spesso ridicoli limiti, il centro del mondo. dralig E' vero . A volte per grettezza e chiusura mentale si perde l'occasione di capire dei brani musicali che rivelano effettivamente aspetti interessanti. E' pur vero però d'altro canto che è frutto di chiusura mentale da parte del compositore aspettarsi che ognuno è attratto dalla sua musica o che capti le atmosfere all'interno da lui volute. Attraverso tale atteggiamento non si tiene in considerazione del fatto che la musica è permeata dal soggettivismo e che ogni ascoltatore ha delle sensazioni diverse sentendo un medesimo brano musicale. -
Totalmente d'accordo sul secondo periodo. Non sono d'accordo sullo scappare da internet. Ecco credo che sia un'elemento mediatico importantissimo che può dare l'opportunità ad ognuno di noi di ampliare i propi orizzonti. L'ho potuto sperimentare anche con il forum.Ecco credo che avere l'opportunità di parlare con persone che condividono la mia stessa passione sia a dir poco entusiasmante.Il fatto che io stia a Caserta e riesca ad avere uno scambio di opinioni con una persona che sta altrove sebbene ci siano limitazioni(infatti internet è frutto di tremendi equivoci)è un fattore senz'altro positivo.Posso dire peraltro che ho avuto da imparare parecchio da ognuno di voi.
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Io consiglio a Waller di dire meno cretinate (no scherzo Waller non te la prendere)
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Sarà pessimo per te: 1979 - Miglior Film Oscar [Academy Awards] 1979 - Miglior Regia Oscar [Academy Awards] Robert Benton 1979 - Miglior Attore Oscar [Academy Awards] Dustin Hoffman 1979 - Miglior Attrice non Protagonista Oscar [Academy Awards] Meryl Streep 1979 - Miglior Sceneggiatura non Originale Oscar [Academy Awards] Robert Benton 1980 - Miglior Attore Straniero David di Donatello Dustin Hoffman 1980 - Miglior Film Straniero David di Donatello Tra le musiche della colonna sonora c'erano queste: Henry Purcell, Sonata for Trumpet and String 2. Adagio 3. Presto The Gordian Knot Untied 3. Rondo Minuet Antonio Vivaldi, Concerto in C Major for Mandolin & Strings 1. Allegro Comunque si parlava di colonne sonore, non della qualità del film. Con quelli di Antonioni ho spesso fatto dei saporitissimi sonni Anzi a dire il vero, si parlava del tenore che ha abbandonato la scena alla prima della Scala... Butterfly Bene grazie ad entrambi per le informazioni. Cercherò di procurarli.
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Già.Nel cd gold collection tratto da un suo concerto non sono poche le note che sbaglia... Eppure mi colpisce la sua grande capacità di cercare di portare sulla ''via corretta'' l'interpretazione. E' interessante. E' come se si accorgesse frazioni di secondo dopo dello sbaglio e cercasse subito di correggerlo o di far si che non intacchi la musicalità del brano.
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Nuovi Video di Giulio Tampalini
Manu ha risposto a GiulioTampalini nella discussione Interpretazioni
Nella pag. 1 di questo 3D, rispondendo a ciccio_matera, ho elencato alcuni dei possibili modi per salvare file da youtube. Grazie prf83. Ho scaricato il programma per leggere il flv. Purtroppo però non si riesce ad istallare. -
E' un film in bianco e nero che non ripropongono in tv da molto tempo, forse perchè pellicola non facilissima da offrire al grande pubblico. Sicuramente un film da vedere. La musica della colonna sonora in qualche modo è in armonia e nello stesso tempo in contrasto con la trama del film, dove la serenità e il dolore rappresentano le due costanti contrapposte della vita. Il film, basato su un romanzo si François Boyer vinse del Leone d'oro alla Mostra di Venezia nel 1952. La trama si svolge in Francia, nell'estate del 1940, mentre la guerra imperversa. Paulette, orfana di cinque anni, diventa amica di Michel, un poco più grande e pure lui orfano. Con gli altri bambini sfollati in campagna per sfuggire ai bombardamenti, inventano un gioco, innocente e terribile assieme: iniziano a seppellire piccoli insetti e animaletti morti, costruendo un cimitero in aperta campagna, segreto al resto del paese, dove organizzano funerali in piena regola con tanto di croce su ogni sepoltura. Nel loro gioco, senza saperlo, esorcizzano la perdita dei genitori e il senso di precarietà della loro stessa esistenza. Solo agli innocenti la morte riesce a non fare paura, assume anzi un senso di misteriosa curiosità. Non appena gli adulti scoprono la cosa, si scandalizzano e interrompono il "gioco", separando i bambini. Nella loro consapevolezza della tragica realtà della guerra e con l'egoismo derivato dall'istinto di sopravvivenza, i grandi non riescono a capire il senso dei "giochi proibiti". La protagonista diventa così il simbolo dei bambini vittime degli eventi e dell'incomprensione. Separata a forza dai piccoli amici con i quali dividere il proprio mondo interiore, resta nuovamente e ancora più sola. La musica portata al successo da Yepes è molto spesso il primo brano di una certa difficoltà che anche gli autodidatti imparano a suonare. Sebbene mi sia sempre piaciuto, dopo aver visto il film non l'ho mai più trovato così "semplice" da eseguire quando qualcuno chiede "suoni qualcosa?". Butterfly Sarebbe interessante vederlo anche per il fatto che delle musiche di chitarra vengono impiegate come colonna sonora per accompagnare degli eventi raccontati con il ''supporto visivo''. Qual'è il titolo del film?
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studio e analisi Opinioni sulle composizioni di Roland Dyens
Manu ha risposto a Waller nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Caro fernando ma io non ho ancora detto per quanto mi riguarda che le opere di Dyens sono geniali.Credo che ci sia un'abbisso tra definire un'opera buona e definirla geniale. -
Nuovi Video di Giulio Tampalini
Manu ha risposto a GiulioTampalini nella discussione Interpretazioni
si grazie -
studio e analisi Opinioni sulle composizioni di Roland Dyens
Manu ha risposto a Waller nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Si in effetti ,Giulio Tampalini,su ciò che dice riguardo la forma di tango di Dyens messa a confronto con quella di Piazzolla sono perfettamente d'accordo anch'io. -
Nuovi Video di Giulio Tampalini
Manu ha risposto a GiulioTampalini nella discussione Interpretazioni
no non li so scaricare Cristiano Porqueddu -
studio e analisi Opinioni sulle composizioni di Roland Dyens
Manu ha risposto a Waller nella discussione Altre discussioni sul repertorio
non so ancora quante volte ti dovrò ripetere che alludevo ad un determinato profilo. Ciò che intendevo dire viene espeletato nella parte seguente da te citata,caro matteo pesle. Sinceramente non capisco perchè ti continui ad accanire su di una cosa gia da me chiarita. Vuoi dirmi come la penso? -
studio e analisi Opinioni sulle composizioni di Roland Dyens
Manu ha risposto a Waller nella discussione Altre discussioni sul repertorio
No caro matteo pesle io non accomunavo propio nessuno e sono il primo a dire che generalizzare sulle cose è poco opportuno.Io tirando in ballo tali autori andavo a considerare una cosa che a mio umile avviso li accomuna:l'orecchiabilità dei brani punto.Non intendevo dire altro ne tantomeno fare paragoni tra loro. -
studio e analisi Homenaje pour le tombeau de Claude Debussy, Manuel De Falla
Manu ha risposto a Andrea De Vitis nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Ma l'impatto è forte, con una musica che non si è mai ascoltata, ma poi l'orecchio è come se "chiedesse" questa musica esattamente ciccio_matera -
studio e analisi Opinioni sulle composizioni di Roland Dyens
Manu ha risposto a Waller nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Caro Fernando qua ognuno ha un suo punto di vista. Io sinceramente non credo che sia giusto calcolare i compositori solo in base al fatto che abbiano o meno apportato sotto il profilo di genere novità all'evoluzione ma in relazione al grado di ''intensità'' del loro messaggio musicale. Riguardo alla tua seconda affermazione non ti posso dire altro che de gustibus et de opinionibus. -
studio e analisi Opinioni sulle composizioni di Roland Dyens
Manu ha risposto a Waller nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Lasciando stare i parametri soggettivi che cambiano normalmente da persona a persona credo anch'io che il lavoro di Gilardino sia più ragionato ma più che altro rispecchia l'atteggiamento di una persona che si sia dedicata approfonditamente alla ricerca musicale ,almeno suppongo. Dall'altro lato abbiamo una persona che si è dedicata maggirmente al concertismo e che ha pure composto.Ciò però non ci deve spingere a dire che il suo lavoro è banale. P.S.e chi è che vuole paragonare Mozart e Beethoven con Barrios? Stiamo parlando di due persone che con tutto il rispettoper gli altri sono di un altro livello e per quanto mi riguarda non hanno termini di paragone. -
Nuovi Video di Giulio Tampalini
Manu ha risposto a GiulioTampalini nella discussione Interpretazioni
a me i video non si vedono bene nel senso che l'immagine si bloccha ogni 2o3 sec. e come ben potete capire l'esecuzione la sento a spezzoni, cosa certamente non gradevole. Qualcuno mi sa dire come risolvere questo problema incontrato non la prima volta su youtube? -
studio e analisi Opinioni sulle composizioni di Roland Dyens
Manu ha risposto a Waller nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Dopo anche una breve analisi, ci si accorgerà che una risulta non così geniale e secondo me anche un pò banale... Se vogliamo iniziare a dire queste cose allora eliminiamo dalla ''letteratura chitarristica'' Barrios,Villa Lobos ,Lauro etc. Non credo che sia intelligente a riguardo fare un'affermazione del genere Fernando. Non credo che l'orecchiabilità di un brano possa comprometterne la sua validità. Voglio dire: il concerto per piano n.20 di Mozart è un gran capolavoro sebbene possa ''capirlo'' anche mio padre (che è ignorante in materia). Bisogna a mio avviso prendere atto che lo stile dei compositori è diverso . Per di più reputo sbagliato prediligere Gilardino a Dyens per il solo fatto che faccia un tipo di musica all'apparenza più complessa come credo sia erroneo fare l'inverso facendosi guidare dall'''orecchiabilità'' delle opere di Dyens. -
Sbocchi professionali... chitarristicamente parlando.
Manu ha risposto a Kikkina_music nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Solo chi ne ha provato diretta esperienza, può descrivere gli autentici scenari di mondi che da fuori possono talvolta apparire solo nel loro aspetto più immediato "di sogno", senza rivelare la fatica e i sacrifici che comporta attraversarli Io a proposito mi sento di dire una cosa : qui,almeno per quanto mi riguarda ,nessuno pensa che l'iter di un chitarrista sia tutto rosa e fiori. Credo al contrario che sia caratterizzato da molti sacrifici ma la base che rende forte e da la stabilità per affrontarli è la passione che dovrebbe contraddistinguere un vero musicista. A riguardo trovo significativa una frase di un didatta di solfeggio ,se non sbaglio,Dacci in cui afferma che il vero artista tende a non sentire la fatica e lo sforzo poiche lo confonde quasi con il piacere che prova attuando ciò che fa. Credo che in ogni cosa è importante sentirsi chiamato a farla per il buon conseguimento di essa. -
studio e analisi Opinioni sulle composizioni di Roland Dyens
Manu ha risposto a Waller nella discussione Altre discussioni sul repertorio
è difficile fare un paragone del genere . Sono due stili assolutamente diversi entrambi belli.Credo che stiamo parlando di un livello compositivo abbastanza alto da parte di entrambi e sarebbe azzardato prediligere uno che l'altro o viceversa.Ognuno di essi ha qualcosa da dire ed è totalmente diversa da quello dell'altro. Credo veramente che si farebbe un torto dicendo che Dyens deve ancora raggiungere il livello di Gilardino poichè non stiamo parlando di ''Eros Ramazzotti''(con tutto il rispetto per lui) ma di un grande musicista e di un eccelso esecutore come credo che sarebbe sbagliato fare l'inverso. Gustiamoli entrambi nella loro musicalità. P.S. la bellezza della musica è anche la varietà. -
Sbocchi professionali... chitarristicamente parlando.
Manu ha risposto a Kikkina_music nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Non credo che sia cosi'. Voglio dire:è normale che in ogni campo uno deve puntare alla preparazione e che non puo' attuare un discorso aprioristico scegliendo il lavoro in base alle possibilità che ci sono. E' pur vero pero' che all'interno della società alcuni campi sono fondamentali in grande espansione ed evoluzione e riescono ad inglobare al propio interno un gran numero di persone che lavorano in quel settore. Ci sono ambiti invece piu' secondari e che statisticamente hanno meno spazio ed offrono minor possibilità di lavoro. -
Sbocchi professionali... chitarristicamente parlando.
Manu ha risposto a Kikkina_music nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
bella domanda kikkina_music! in effetti a quanto ne sappia sebbene sia uno studente la musica spesso e volentieri non da una certezza sotto il profilo professionale,e la colpa è della scarsa considerazione attribuitagli dalla collettività sociale.Purtroppo l'interesse nei suoi riguardi è nutrito da parte di una ristretta fascia di persone(in particolar modo la classica). Spero che con il passar degli anni si rimuova completamente l'idea di una buona percentuale secondo la quale la musica è una cosa per rilassarsi e da fare in maniera spensierata attribuendo cosi' il giusto valore ad essa. -
La professione dell'insegnante e le speranze
Manu ha risposto a Waller nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
è un buon auspicio per tutti, di andare sempre avanti a dispetto degli ostacoli, il fatto che io continui a suonare senza fermarmi non vuol dire che sono il più bravo, vuol dire che la musica mi piace talmente tanto che anche se perdessi 2 braccia , un piede e il cervello suonerei lo stesso qualcosa anche se è una cosa inutile Caro Waller se mi permetti questo è un modo di vedere la musica ''terra-terra''.Non puoi vederla in questo modo.La musica è ricerca ,è affrontare di petto gli ostacoli per eliminarli è andare a scorgere cosa non va nel più minimo particolare cercando di rimuoverla. Cio' che scrivi tu rispecchia una passione che sicuramente è un elemento positivo. L'importante pero' è non banalizzarla. -
Yepes si scusa e ricomincia a suonare. Da lì tutto un altro concerto, decisamente sfocato. Questo fatto mi sembra strano.. Deve essere successo qualcosa che abbia mutato le ''sorti'' del concerto. A meno che il cambiamento non sia stato dovuto a una perdita di concentrazione da parte di Yepes.
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Le cose sono andate così : conoscevo Roby molto bene, non l'ho convinto ad andarsene a SanRemo. Prima di entrare in scena gli ho detto che se sbagliava per punizione gli compravo un disco di Pavarotti. Ad un certo punto si è messo a stonare, a capito a cosa stava andando incontro ed è scappato Bene ora sappiamo chi è stato il colpevole P.S. ma quello in jeans e camicia chi ce l'ha messo?