-
Numero contenuti
207 -
Iscritto
-
Ultima visita
Tipo di contenuto
Profili
CD della collana CGWC
Forum
Download
Tutti i contenuti di Manu
-
Benvenuuto anche da parte mia
-
I confini oggettivi e soggettivi delle epoche musicali
Manu ha risposto a Manu nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Componendo, non ho mai minimamente pensato al pubblico e agli ascoltatori e, per la verità, nemmeno ai concertisti: non mi aspettavo nulla da nessuno, e se la mia musica fosse risultata inascoltabile, avrei continuato a scriverla esattamente come ho fatto In effetti credo che questo sia un'atteggiamento che dovrebbe essere la conditio sine qua non per un compositore non sotto un profilo etico ma razionale.Ecco credo che la composizione sia una cosa che sebbene sia sottoposta a canoni oggettivi debba rispecchiare un lavoro soggetivo. A mio parere ogni compositore ha un'approccio del tutto personale ed insostituibile.Voglio dire:una determinata opera è frutto del genio del compositore che lascia all'interno di essa la sua impronta.Nessuno al di fuori di Mozart poteva comporre il reqiem in quel modo o nessuno all'infuori di Bethoveen poteva comporre la quinta sinfonia. Peraltro concepisco la musica come un supremo mezzo di espressione privo del quale perde senso. -
Differenze tra musica colta e musica non colta
Manu ha risposto a Waller nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Se ti riferivi a me nel messaggio precedente figurati. Qua sicuramente nessuno almeno su tale tematica può dare verita assolute.Io ti stavo dicendo come la penso. -
Differenze tra musica colta e musica non colta
Manu ha risposto a Waller nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
ah dimenticavo caro Waller .. il discorso tuo lo condivido solo quando il musicista si trova di fronte a delle reali esigenze per cui deve escogitare qualcosa per far fronte a delle reali necessità. Ma quando poi uno sguazza nell'oro e persevera nel ragionamento allora lo trovo ripugnante. -
Differenze tra musica colta e musica non colta
Manu ha risposto a Waller nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Si certo Waller l'importante però è non andare contro i propi interessi per i soldi. Questo lo trovo deprimente. -
Differenze tra musica colta e musica non colta
Manu ha risposto a Waller nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Ma che formula hanno trovato questi artisti che se li fanno ????????? musica che piace o il dono della furbizia ???? Si Waller sarà pure che hanno optato per la seconda scelta. Non vedo però il motivo per cui bisogna ammirarli.(non che tu li abbia ammirati). Essi hanno attuato un'atteggiamento che li avrà portati anche al guadagno economico. L'importante è però,almeno per come la penso,non appoggiare questi modi di fare che non sono il frutto di una reale validità dell'artista ma solo di un utilizzare cinicamente le occasioni che si presentano perdendo a volte anche la propia dignità umana. -
Ciao a tutti sono Riccardo!
Manu ha risposto a Riccardo Piludu nella discussione Inizia da qui e presentati alla community
Ciao Riccardo -
I confini oggettivi e soggettivi delle epoche musicali
Manu ha risposto a Manu nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
volevo dire quello che hai detto nel messaggio precedente Fabio Selvafiorita -
I confini oggettivi e soggettivi delle epoche musicali
Manu ha risposto a Manu nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Ovviamente un musicista non si può però permettere la leggerezza di mettersi nella posizione dell'ascoltatore qualunque, ma deve conoscere e capire la storia. Sinceramente credo che sia importante conoscerla in rapporto all' eventuale presa visione del contesto storico del compositore. Inoltre credo che possa essere utile anche la letteratura,la filosofia e la storia dell'arte. Certo mi rendo conto che un'esecutore professionista ha ben altro da fare che mettersi a studiare queste materie o ad approfondirle. Tuttavia reputo che, nel caso in cui decidesse di fare ciò spinto dalla sete di conoscenza,ne uscirebbe ''rinvigorito'' culturalmente e in grado di interpretare ciò che suona con uno spirito critico ben più raffinato. -
I confini oggettivi e soggettivi delle epoche musicali
Manu ha pubblicato una discussione in Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Sta di fatto che quel trio sembra scritto non nel primo novecento, ma direi dopodomani. Lo sa Alfredo Franco ho la medesima sensazione anch'io. A proposito credo che la netta classificazione di un modo di comporre e di fare musica legato ad una determinata epoca non possa essere attuabile. Voglio dire:credo che sia un pò troppo azzardato tracciare dei parametri ''oggettivi'' per ogni singola epoca. Credo che per altro influiscano molto su di un'opera il sostrato culturale e le situazione che si trova a vivere il corrispettivo compositore.Per esempio se uno mette a confronto il trio di Ravel composto nel 1914 con il choro di H.Villa-Lobos composto intorno al 1921(certo il paragone è un pò azzardato) nota che questi due pezzi non hanno niente a che vedere,almeno credo. Credo inoltre che è errato ,come in altri campi della cultura,soffermarsi a compartimenti stanti sui periodi musicali ivece di studiarne l'evoluzione. -
studio e analisi Homenaje pour le tombeau de Claude Debussy, Manuel De Falla
Manu ha risposto a Andrea De Vitis nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Si ha perfettamente ragione Fabio Selvafiorita. Forse sono stato poco chiaro nel messaggio precedente. Non intendevo dire che Ravel nel suo genere può essere paragonato a Shonberg. Intendevo solamente affrontare l'argomento soffermandomi sulla eventuale difficoltà di ascolto della musica contemporanea apportando un pezzo come esempio che a mio parere era di difficile ascolto. -
studio e analisi Homenaje pour le tombeau de Claude Debussy, Manuel De Falla
Manu ha risposto a Andrea De Vitis nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Caro ciccio_matera ho letto i tuoi messaggi. Credo che sia una cosa normale che se non hai mai ascoltato musica contemporanea la prima volta che l'ascolti non la capisci. Io,da amico,posso suggerirti di non avvicinarti ad essa con pregiudizi ne tantomeno pensando che sia costituita da suoni tanto dissonanti e lontani tra loro. Vedi credo che in una buona percentuale di essa si nasconda spesso e volentieri una grande musicalità. Ti faccio un'esempio;prendo in considerazione il trio per violino,violoncello e pianoforte di Maurice Ravel. Appena ho sentito questa composizione non l'ho affatto capita.Dopo la terza volta che l'ascoltavo ho capito che stavo davanti ad un vero e propio capolavoro con una struttura musicale per lo più complessa con dei fraseggi presenti all'interno raffinatissimi e che ogni parte di essa non era a se stante ma collegata all'altra attraverso un preciso criterio logico. Sono convinto che prima o poi proverai la grande felicità e il gusto musicale per queste opere -
Velocità mano destra
Manu ha risposto a Gaetano Balzano nella discussione Suggerimenti per tecnica e programmi
Prego di niente -
ciao Mary
-
Velocità mano destra
Manu ha risposto a Gaetano Balzano nella discussione Suggerimenti per tecnica e programmi
Butterfly credo che ciò che dici non sia applicabile solamente agli arpeggi di Giuliani ma a tutto ,o almeno quasi ,''il materiale'' su cui si voglia attuare una ricerca tecnica.A mio parere è propio questo il lavoro che si dovrebbe fare.Cioè voglio dire:l'affrontare gli arpeggi di Giuliani come se fossero un ''varco doganale'' con l'ardente speranza che prima o poi si arrivi alla fine non credo che possa portare a nulla di costruttivo.La cosa importante ,a mio avviso, è andare a ricercare la pulizia ''fisica'' del suono l'autonomia di ogni singolo dito sia della mano destra che di quella sinistra e la sua corrispettiva padronanza sulle corde. Credo quindi che il ''materiale'' sia solo un elemento su cui debba ''ricadere'' praticamente la ricerca da noi attuata. -
Cerco consigli per interpretare meglio i brani che eseguo
Manu ha risposto a akaros nella discussione Suggerimenti per tecnica e programmi
Anche il non capire niente non è frutto del caso, ma non è conseguenza di un atto volontario. Infatti,tale affermazione,vedo,rispecchia in tutto e per tutto la sua risposta.Tale frase ha un profondo senso compiuto e prende forma concreta nell' atteggiamento stesso dell'emittente. Una frase che ben sintetizza le caratteristiche del propio autor. Ah ma forse era una premessa che inducesse il destinatario a considerare e giustificare la scarsa capacità analitica dell'emittente in seguito ad una sua ben fondata consapevolezza. Bene prendo atto di ciò. -
Ciao ''fratello''
-
Cerco consigli per interpretare meglio i brani che eseguo
Manu ha risposto a akaros nella discussione Suggerimenti per tecnica e programmi
Ma il suo enunciato,Maestro Gilardino,è stato per caso estrapolato dal libro del buon costume e delle buone maniere? -
Cerco consigli per interpretare meglio i brani che eseguo
Manu ha risposto a akaros nella discussione Suggerimenti per tecnica e programmi
Il Guitar Gradus di Enrico Chiesa Noo hai profanato il maestro scambiandolo per quel pecorone del calciatore del Siena. Questi sono gli errori che chi segue un poco il calcio tende a fare inconsciamente associando nomi e cognomi in maniera erronea.Speriamo che qualche volta di queste qualcuno di noi non faccia diventare il Maestro Gilardino Alberto Gilardino(il giocatore el Milan). Ciao -
info Fantasia concertante sul Gran Solo op. 14 di Fernando Sor, Angelo Gilardino
Manu ha risposto a akaros nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Mamma mia ma che cos'è sta Fantasia concertante! Stupenda,quasi meglio dell'opera originale. Ce la vedrei da dio eseguita in un salone o in una camera ottocentesca. Grandi! -
Nonostante la qualità audio sia scadente si scorge perfettamente che l'esecuzione del duo è davvero encomiabile.
-
Punti forti e punti deboli sulla chitarra
Manu ha risposto a Waller nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Punti forti : 1)bellezza del suono 2)postura che nonostante possa sembrare scomoda ti fa avere un contatto diretto quasi da far sembrare che ,come dice Maria Luisa Anido,il suono fuoriesce direttamente dall'anima Punti deboli:1)debolezza del suono 2)cambiare le corde -
Punti forti e punti deboli sulla chitarra
Manu ha risposto a Waller nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
1 punto forte: serve a rimorchiare. Se suoni le canzoni di Ligabue o di Ramazzotti si. Ma non credo altro .... D'altronde mi sto divertendo di gusto nell'immaginare qualcuno per raggiungere un secondo scopo invita una ragazza nella sua camera e gli suona una suite di Bach o una suonata di Scarlatti. E' buffo per me ma credo anche per i più giovani del forum. Io questo tipo di cose le vedo più adatte in disco. -
La competizione in ambito musicale
Manu ha risposto a Waller nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
si infatti d'accordissimo con Andrea Ferrario -
La professione dell'insegnante e le speranze
Manu ha risposto a Waller nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Cerco di riportare la questione su una base ''costruttiva'' senza offuscare però la domanda del mio amico alieno akaros . A riguardo delle scuole chitarristiche voglio dire una cosa : credo che non sarebbe una cosa malvagia che i maggiori esponenti di esse si incontrassero per discutere della chitarra cercando di trovare un punto in comune e di riflettere su di essa senza pregiudizi tra loro tentandone di migliorare la didattica.(non so se già ci sono state iniziative del genere, se ci sono state scusate