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Ermanno Brignolo

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Tutti i contenuti di Ermanno Brignolo

  1. Io studiai tutte le scale semplici e doppie (a memoria) nonostante il parere dell'allora mio insegnante, il quale non me lo impedì - ci mancherebbe! - ma non mancò ugualmente dal distogliermi dal farlo sottolineando che il mio sforzo non era richiesto. Condivido l'osservazione di Marcello: c'è chi studia per il punteggio, chi per qualcosa di più pregnante.
  2. Vale sempre la pena ricordare la differenza tra "composizioni che segnano la nostra storia personale" e "composizioni che passeranno alla Storia". Ognuno ha il proprio gusto, come pure i propri momenti e le proprie vicissitudini ai quali può legare, consapevolmente o meno, alcune opere musicali. Di questi fattori, salvo casualità particolari, la Storia non sa che farsene: hanno grande rilievo per la singola persona ma la cosa finisce lì. E' soitamente su questo che si basano le "classifiche personali". Ciò che sarà passato alla storia potrebbe essere qualcosa che oggi nemmeno sappiamo valutare, e di esempi simili ce ne sono a bizzeffe. Non siamo in grado di prevedere il futuro, i mutamenti del pensiero e dell'estetica, il giudizio dei musicisti che vivranno tra cinquanta, cento o trecento anni, ma possiamo - e dobbiamo, a mio avviso - imparare a valutare una composizione con parametri un po' più profondi del "mi piace / non mi piace", operando conseguentemente le nostre scelte di repertorio. Non è necessariamente importante capire oggi che cosa giungerà ai posteri: ben pù importante è decidere che cosa noi vorremmo lasciare loro in eredità. EB
  3. Credo di sì: in mancanza di una sezione eShop o di download diretti, è l'unica soluzione, salvo diverse disposizioni del compositore. Prova a contattarlo: probabilmente ti saprà dare indicazioni più dettagliate circa la distribuzione. EB
  4. Ciao. Questo è il catalogo delle opere di De Biasi: http://www.marcodebiasi.info/il-musicista/catalogo-delle-opere-e-attivita-compositiva/ Sono indicati anche gli editori delle opere pubblicate. Sul sito, inoltre, c'è la sezione contatto per chiedere direttamente al compositore. EB
  5. La Fantasia-Sonata è una delle ultime inclusioni della collana "The Andrés Segovia Archive" edita da Bèrben sotto la direzione di Angelo Gilardino. La nuova edizione deriva dalla comparazione del manoscritto per chitarra e della versione per orchestra, redatta dallo stello Manén. Il manoscritto manca dell'ultima pagina, la ripresa dell'incipit, ed è, come di consueto per questa collana, riportato in fac-simile dopo la versione a stampa; sul testo autografo si notano abbondanti note editoriali a firma Segovia. Lo scostamento tra il testo autografo e la revisione segoviana è effettivamente molto marcato.
  6. La biblioteca Petrucci è una fonte inestimabile di musica di pubblico dominio.
  7. Sono anche disponibili alcune prime edizioni on line, se non erro.
  8. Il riconoscimento dei titoli di studio tra stati è - e rimarrà per molto tempo - una questione assai controversa, in qualsiasi disciplina; tuttavia, pur senza voler screditare a priori nessuno, le suggerisco dirivolgere questa stessa domanda ai funzionari degli enti che dovranno, in futuro, certificare e riconoscere il suo Bachelor of Arts, siano essi nel MIUR, nel Ministero degli Esteri o altro ancora. Tenga, comunque, in considerazione che le leggi cambiano alla svelta, quindi la risposta di oggi potrebbe essere non più valida tra un anno. In definitiva, a mio avviso, è un errore indirizzarsi verso una scuola estera solo per avere punti relativi all'insegnamento in Italia: se desidera svolgere la sua carriera in Italia, le istituzioni italiane sono burocraticamente più che sufficienti a prepararla. La scelta di un Bachelor of Arts invece di un Diploma deve scaturire da una precisa direzione artistica che lei intende dare alla sua carriera, senza trascurare il fatto che, con una buona probabilità, una volta che lei avrà iniziato a studiare all'estero e a inserirsi in un certo contesto culturale e sociale, probabilmente la voglia di ritornare le potrebbe passare.
  9. Raffaele, la questione è più semplice: Eros si presenta al forum come un dilettante senza alcun diploma che spera di condividere qui la sua esperienza con altri. Fin qui tutto benissimmo. Alla prima occasione, tuttavia, non appena qualcuno - che lui non si premura neppure di verificare chi sia e come faccia a dire tutte quelle cose - propone fatti - non opinioni - e argomenta questioni che palesano un punto di vista assai diverso dalle sue arroccate convinzioni simil mitologiche, egli - Eros - dubita fortemente che tutte quelle cose siano vere, snocciolando, poi, paragoni insussistenti tra gli studi di Sor, una sinfonia che l'autore non ha potuto completare e un'opera che l'autore ha concepito in un modo e un interprete ha mozzato del 50%. Dralig ha ragione: stiamo perdendo del tempo.
  10. Avendo superato da poco i 10'000 ascolti sulla pagina SoundCloud dedicata al progetto discografico "The Andrés Segovia Archive", ho deciso di condividere sul portale una nuova traccia per l'ascolto gratuito. Scritto nel 1953 con il titolo "Pièce en forme de Passacaille" e con dedica "à Andrés Segovia, l'unique", il brano si compone, di fatto, di due sezioni: una passacaglia (soggetto e nove variazioni) e un fugato che si chiude, dopo il pedale di dominante, con la ripresa letterale della terza variazione.
  11. Come si può pensare, oggi, che "criticare" l'operato del Segovia revisore significhi screditarlo? Un saggio dell'intervento di Segovia sui brani a lui dedicati è sotto gli occhi di tutti, grazie al contributo di edizioni quali l'Andrés Segovia Archive, le edizioni Urtext di Ponce, Turina, Tansman e molti altri ancora. Queste edizioni non hanno in alcun modo l'intento di gettare fango sull'opera del Maestro spagnolo - come potrebbero? - ma sono solo un utile strumento per porre gli interpreti di oggi nella condizione di leggere il dettato originario dei compositori e, se necessario, elaborare le proprie edizioni e i propri punti di vista. Non bisogna, inoltre, commettere l'errore di valutare l'efficacia di una revisione sulla base dell'abitudine all'ascolto o all'esecuzione di un'edizione piuttosto che un'altra, né - tanto meno - sulla base di idealizzazioni o mitologie. Segovia ha elaborato un suo pensiero musicale su basi tutt'altro che campate per aria: seguire quel pensiero pedissequamente senza cercare di studiarlo e comprenderlo a fondo è un procedimento grossolanamente fallace (è poco meno che un'imitazione mal riuscita) e ideologicamente sbagliato; è una cornice senza il quadro.
  12. Ho fatto di questo aspetto una mia personale ricerca: se la tecnica si deve piegare alle esigenze del brano, così sia, ma - entro limiti di concreta fattibilità - mai il contrario.
  13. Credo ti convenga contattare la direzione di Seicorde all'indirizzo http://www.seicorde.it/contatto.html Loro dovrebbero essere in grado di dirti come avere il CD che cerchi.
  14. Certo che c'è! Le ha registrate Giulio Tampalini in modo superlativo. E' uno dei migliori dischi per chitarra degli ultimi anni ed è distribuito da Suonare records.
  15. Ti rispondo da altrettanto autentico dilettante con una soluzione che, tuttavia, mi sembra piuttosto semplice. Crea un certo numero di immagini della partitura (se usi Sibelius c'è un comando apposito) di cui vuoi eseguire l'analisi (in questo caso, sarebbe stata un'immagine per rigo), dopo di che con un qualsiasi programma di montaggio (movie maker, iMovie... quello che preferisci) puoi inserire le immagini sullo scorrere della musica. Nessun software aggiuntivo richiesto e realizzazione piuttosto semplice. Spero di essere stato utile. Ciao
  16. Resto off-topic e riprendo il messaggio di Alfredo per considerare che, nell'universo governato dall'entropia e dal naturale esaurirsi delle forme più nobili dell'energia, convogliate tutte inesorabilmente verso la sua forma più bassa (dannato Carnot!), anche i fondi economici dei chitarristi hanno la tendenza a esaurirsi, e fare un disco non è propriamente una passeggiata. I pochi che possono contare sul supporto di benefattori esterni devono lottare con inevitabili limiti temporali, mentre molti, moltissimi altri, pur provvisti di altrettanto tempo, devono fare letteralmente i conti con l'aspetto più becero e meno trascurabile della produzione discografica: il pagamento delle fatture. Ben venga il registrare, registrare, registrare, ma un riscontro che faccia sembrare tutto quel lavoro una professione e non un investimento a fondo perduto, ogni tanto, darebbe qualche soddisfazione.
  17. Tutto il contrario: trovo che i racconti personali, le esperienze genuine e - perché no? - anche qualche aneddoto dissacrante concorrano a formare un'idea più completa della personalità e della persona di cui si apprezza il lavoro. Non credo che aspetti "meno nobili" - mi si passi l'iperbole - della personalità di un compositore possano inficiare il giudizio sulla sua opera. Sarei felice - e credo di non essere il solo - di leggere i suoi racconti.
  18. Potrebbe spiegare meglio le sue esigenze? Se desidera acquisire la scansione tramite OCR (ad esempio Photoscore), la diteggiatura non le darà fastidio; se invece vuole inserirla a mo' di "fonte originale" per presentare la sua trascrizione, le consiglio di riferirsi all'edizione della Bachgesellschaft, facilmente reperibile su Wikisource, o su uno dei manoscritti pubblicati. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
  19. Ho avuto modo di conoscere e apprezzare l'arte di Carlo Francesco Defranceschi proprio su questo forum, grazie al contributo di utenti come Cristiano Porqueddu e Domenico Scaminante. Ricevere la notizia che questo sapiente e raffinato compositore aveva intenzione di dedicare a me una parte del suo lavoro mi riempì di commosso orgoglio nel momento in cui appresi la notizia, quello stesso immutato orgoglio che provo ora nel far risuonare, tra le stanze del mio studio di Sydney, le note inedite di questo nuovo prezioso contributo al repertorio per chitarra. Il "double registre" si ravvisa nella dichiarata intenzione di fare uso, accanto alla consueta e pregiata vena espressionista propria del compositore, di un'atmosfera più sfacciatamente jazzistica, che trae spunto dalla tradizione di Ellington e Porter ma da questi si distacca, in un continuo altalenare tra austerità e lascivia, tra rigore e allegria. Desidero esprimere qui il mio personale e sentito ringraziamento al Maestro Defranceschi per la stima che ha manifestato nei miei confronti dedicandomi quest'opera: essa ha dato il calcio d'inizio a un nuovo progetto discografico che si svilupperà nel 2015 e comprenderà opere originali per chitarra che, come questa, affondano in vario modo le loro radici nel jazz.
  20. Anteprima della registrazione in Italiano: https://soundcloud.com/minieminarelli/platero-e-io-ita-06-rondini https://soundcloud.com/minieminarelli/platero-e-io-ita-13-la-tisica Preview of the English version: https://soundcloud.com/minieminarelli/platero-and-i-eng-05-angelus https://soundcloud.com/minieminarelli/platero-and-i-eng-12-lullaby
  21. Da oggi disponibile su iTunes, Amazon e i principali canali di distribuzione digitale la registrazione completa, con testi in italiano e inglese, di "Platero y yo", op. 190 di Mario Castelnuovo-Tedesco. Benché non sia l'unico lavoro di questo tipo, Platero y yo è il più celebre brano per chitarra e voce recitante. Basato sull'omonimo romanzo del poeta spagnolo Juan Ramón Jiménez, premio Nobel per la letteratura, Platero y yo è stato poche volte registrato e eseguito nella sua interezza e, a quanto mi risulta, questa è la prima registrazione in italiano disponibile. Voce recitante: Minie Minarelli Chitarra: Ermanno Brignolo Registrato e masterizzato presso Me.To. Recording Studio, Asti Distribuzione: dotGuitar Maggiori informazioni: https://itunes.apple.com/it/album/mario-castelnuovo-tedesco/id803173341 Leggi la scheda di questo/a novità discografica
  22. Caro maestro, nel sottoscrivere quanto lei sottolinea, soprattutto nelle sue drammatiche conclusioni che anche io, come lei, scongiuro, ritengo opportuno considerare come spesso il ricorso al lessico estero in sostituzione dell'italiano mascheri una mancanza di contenuti, al punto da essere talvolta utilizzato a sproposito. Penso a chi cita "memento audere semper" ritenendo che significhi "resta sempre ad ascoltare" (riscontrato meno di una settimana fa, su un social network - l'inglese è d'obbligo); penso a chi parla di "convention" in luogo di "convenzione"; penso a chi parla di "location" volendo indicare un luogo, cioè un'ubicazione. Ecco, in questi casi, la pochezza del pensiero viene sottolineata dall'utilizzo improprio di un vocabolo ignorato. In buona sostanza, il risultato è quello di Dogberry, che fiero e tronfio del suo epiteto esorta "E voi compari non vi scordate di specificare, a tempo e luogo, che io sarei un somaro!"
  23. Sul sito web del compositore è indicato un indirizzo eMail: potrebbe valere la pena tentare di contattarlo direttamente: evgeny_baev@yahoo.com Inoltre, nell'elenco delle sue opere - alcune pubblicate proprio da VP Music Media - appaiono dieci sonate per chitarra sola, ma anche altre cinque sonate con chitarra in formazione cameristica: http://www.evgeny-baev.narod.ru/works-e.htm Un tentativo di contatto diretto secondo me è la cosa migliore.
  24. In linea di principio sarei d'accordo, ma al lato pratico, no. O, almeno, non nella realizzazione della protesta. Non ho la competenza e l'esperienza del Maestro Carfagna, e - come ho detto - vivo questa spinosa questione come mero osservatore (ho conseguito il vecchio diploma e me ne sono stato alla larga dal nuovo ordinamento, vista la sua applicazione a una delle "altre" facoltà. Tuttavia, il fatto che "sarebbe dovuto ma in realtà non è proprio stato, con qualche eccezione in nome della sacrosanta autonomia e tutto il blabblabblare che si è fatto intorno" (per lo più, un ciarlare poco consapevole, come sottolinea ancora il Maestro) non cambia le carte in tavola, se non per un rimpiattino che suona un po' come: i conservatori sapevano, ma non volendosi accollare la responsabilità di una scelta radicale hanno differito l'abolizione dei vecchi corsi lasciando agli studenti la responsabilità di scegliere con lungimiranza. L'eterno tergiversare nell'applicare una regola in tutti i suoi aspetti è una caratteristica dell'Italia, che ha prorogato l'introduzione dell'Euro, che ha dilazionato in scomode rate l'introduzione della televisione digitale e che, nuovamente, arriva fuori tempo massimo nella sospensione dei corsi di vecchio ordinamento, con un ritardo di appena 15 anni. Dall'esterno, mi sembra una polemica che ha sì un fondo di verità, ma una parte almeno uguale di responsabilità se non di colpa. Quindi, a mio modo di vedere le cose, le ragioni ci possono essere, ma non le definirei sacrosante. Anzi...
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