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Concerto di Oliena, Angelo Gilardino


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E adesso il Concerto di Oliena.

 

Angelo, posso chiederti come mai questo titolo? Che tipo di *input* hai avuto? Perchè hai sentito l'impulso di scirvere questo concerto e chiamarlo così? E perchè quel tipo di organico?

 

Grazie.

 

L'organico è quello normale dei miei concerti - i legni (compresi piccolo e corno inglese) con un solo leggio per strumento, una caldaia di timpani, gli archi (senza divisi, caso mai si volesse eseguire il concerto come pezzo da camera con un solo leggio per ogni strumento ad arco)i e, in questo caso (ma l'avevo già fatto nel "Liederkonzert" per due chitarre e orchestra) anche la celesta. Adopero questo organico perché funziona per il tipo di orchestrazione che ho forgiato (discorso lungo): non serve, a mio giudizio, un'orchestra a corpo, a sezioni compatte, ci vuole invece un'orchestra-ragnatela, trattata cameristicamente, con una scrittura chitarristica anche nell'orchestrazione. Questo è, in sintesi estrema, il mio modo - credo molto personale - di trattare l'orchestra nei concerti per chitarra. Ho imparato a orchestrare a modo mio perché dovevo scrivere della musica diversa dai concerti classici. E in questi casi, prima di adoperare i ferri, te li devi fabbricare.

 

Il titolo "Concerto di Oliena" viene semplicemente dal fatto che mi è venuto in mente di scrivere un nuovo concerto mentre guardavo il panorama della borgata sarda da lontano. Se quell'idea mi fosse venuta in mente (ma non credo, le idee nascono in stretta relazione con i luoghi e le circostanze, non siamo mica degi angeli) a Casalpusterlengo, avrei intitolato il pezzo - se non proprio "Concerto di Casalpusterlengo" - "Concerto di Lombardia" o qualcosa del genere. Ghedini prendeva i titoli dei suoi pezzi ("Concerto dell'Olmeneta") dall'orario ferroviario. Io mi impegno di più, vado sul posto.

 

Ho scritto il concerto perché mi attirava l'idea di un lavoro un po' (ma solo un po') primitivista e arcaicizzante, una sorta di concerto "pastorale" (andiamoci piano, sono sempre io), diverso da tutti i precedenti, e anche perché volevo manifestare stima e amicizia per gli organizzatori (amici nuoresi) di un festival di musiche intitolato a me (cose che di solito si fanno per chi è santamente defunto).

 

dralig

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Ghedini prendeva i titoli dei suoi pezzi ("Concerto dell'Olmeneta") dall'orario ferroviario. Io mi impegno di più, vado sul posto.

dralig

Si vede che era cuneese.

Alla lunga, castagne, brus, bagna cauda e cuneesi danno alla testa.

 

P.S. Dica a Biscaldi che quello che annusò da Manzo era brus, un misto di formaggi lasciati marcire (letteralmente) in una specie di anfora con del liquore.

Per chi non è abituato, può essere fonte di disturbi mentali.

Per chi lo apprezza, è una goduria.

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Ghedini prendeva i titoli dei suoi pezzi ("Concerto dell'Olmeneta") dall'orario ferroviario. Io mi impegno di più, vado sul posto.

dralig

Si vede che era cuneese.

Alla lunga, castagne, brus, bagna cauda e cuneesi danno alla testa.

 

P.S. Dica a Biscaldi che quello che annusò da Manzo era brus, un misto di formaggi lasciati marcire (letteralmente) in una specie di anfora con del liquore.

Per chi non è abituato, può essere fonte di disturbi mentali.

Per chi lo apprezza, è una goduria.

 

Ancorché non cuneese, e nonostante sia passato per il patibolo del "brus", il maestro Biscaldi gode di ottima salute mentale (e anche fisica, visti gli allenamenti da maratonera e le sedute in palestra alle quali regolarmente si sottopone).

 

Ghedini - allora direttore del conservatorio di Milano - lo vidi una volta sola in vita mia, il giorno del mio esame di teoria e solfeggio (51 anni fa, in settembre). Avendomi trovato la mattina presto nel chiostro del conservatorio mentre ripassavo il setticlavio, volle sapere da dove venivo. Glielo dissi e mi diede del mangiarane. Credeva che sarei stato zitto o avrei detto: sissignore. Invece,

sii sentì rispondere che, per mangiare le rane, bisogna prima saperle acchiappare, mentre, per mangiare le castagne, basta raccoglierle. Per fortuna, non era in commissione.

 

dralig

 

dralig

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Ghedini prendeva i titoli dei suoi pezzi ("Concerto dell'Olmeneta") dall'orario ferroviario. Io mi impegno di più, vado sul posto.

dralig

Si vede che era cuneese.

Alla lunga, castagne, brus, bagna cauda e cuneesi danno alla testa.

 

P.S. Dica a Biscaldi che quello che annusò da Manzo era brus, un misto di formaggi lasciati marcire (letteralmente) in una specie di anfora con del liquore.

Per chi non è abituato, può essere fonte di disturbi mentali.

Per chi lo apprezza, è una goduria.

 

Ancorché non cuneese, e nonostante sia passato per il patibolo del "brus", il maestro Biscaldi gode di ottima salute mentale (e anche fisica, visti gli allenamenti da maratonera e le sedute in palestra alle quali regolarmente si sottopone).

 

Ho usato il verbo "può" proprio perchè volevo escludere Biscaldi (sono riuscito a percorrere, con fatica grandissima, un ottavo del suo percorso).

 

Pensi che qui l'evento più grande (ad eccezione degli alpini quest'anno) è la fiera del marrone, che consiste nel comprare formaggi, miele e mangiare castagne.

Mangiare castagne fino a scoppiare. Vengono allestite mostre nelle chiese sconsacrate in cui si trovano duecento modi per mangiare castagne: con il latte, nelle torte, tutto con farina di castagne o comunque a base di castagne.

Passando accanto a parrocchie e asili (ma anche elementari), non si fa altro che mangiar castagne.

Anche i ragazzi dimenticano per un momento il gentil sesso per abbuffarsi di castagne.

Tutto ciò rende ricchi i venditori di castagne: non uno scontrino e non mi vengano a dire che due euro per un etto di castagne è un buon prezzo.

 

Cuneo, una città fondata sui marroni.

Che consolazione!

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  • 1 mese dopo...

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La stampa regionale ha dato ampio spazio all'ultimo lavoro per Chitarra e Orchestra del compositore vercellese Angelo Gilardino dedicandogli un bel pezzo nel quotidiano La Nuova Sardegna.

 

L'articolo (che riporta una imperfezione nella durata complessiva del brano) è scritto da Giuseppe Sanna che mi ha autorizzato alla pubblicazione sul Forum Italiano di Chitarra Classica.

 

ConcertoDiOliena_AngeloGilardino_LaNuova11102007_mini.JPG[+ZOOM]

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  • 6 mesi dopo...

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a quando la prima?

 

Prima decade di Ottobre 2008.

Lagonegro in Basilicata.

La data verrà comunicata entro poche settimane.

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ottobre a lagonegro?

Questa è da non perdere!E il festival con concorso che si tiene ad agosto è ancora attivo?Qualcuno ha un link?Io ho trovato solo quellodel 2006.

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ottobre a lagonegro?

Questa è da non perdere!E il festival con concorso che si tiene ad agosto è ancora attivo?Qualcuno ha un link?Io ho trovato solo quellodel 2006.

 

Il maestro Pino Racioppi, direttore artistico del festival di Lagonegro, mi ha comunicato - e lo riferisco qui perché non ho vincoli di segretezza, ma si tratta di notizie che egli solo potrà confermare - che, oltre al normale ciclo di concerti allegati al festival di agosto (che avrà luogo regolarmente) - è in programma anche un ciclo di tre concerti per chitarra e orchestra, organizzati per celebrare il 25° anniversario della fondazione del festival. Questi tre concerti avranno luogo - ovviamente in tre serate, agli inizi di ottobre - in diverse sedi: Lagonegro, Potenza, Matera. Protagonisti sarebbero l'Orchestra della Magna Grecia e tre solisti(uno per ogni serata): Lorenzo Micheli, per il Concerto in Re di Castelnuovo-Tedesco, Dimitri Illarionov, per il Concerto di Novgorod di AG, Cristiano Porqueddu, per il Concerto di Oliena di AG. La parte di programma non occupata dai concerti con orchestra verrebbe affidata alla chitarra sola, quindi il compito dei tre concertisti, che dovranno eseguire, nella stessa serata, un concerto con orchestra e un mezzo recital, sarà particolarmente severo.

 

Sottolineo che si tratta di un'iniziativa in fase di organizzazione, non di un cartellone già pubblicato - quindi prendiamo la notizia con tutte le cautele.

 

dralig

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Protagonisti sarebbero l'Orchestra della Magna Grecia e tre solisti(uno per ogni serata): Lorenzo Micheli, per il Concerto in Re di Castelnuovo-Tedesco, Dimitri Illarionov, per il Concerto di Novgorod di AG, Cristiano Porqueddu, per il Concerto di Oliena di AG. La parte di programma non occupata dai concerti con orchestra verrebbe affidata alla chitarra sola, quindi il compito dei tre concertisti, che dovranno eseguire, nella stessa serata, un concerto con orchestra e un mezzo recital, sarà particolarmente severo.

 

l'orchestra zitta e i solisti suonano?

ma che senso ha un concerto così lungo? sei ore???

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