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Cito da una recentissima circolare ministriale, (testo reperito nel sito UNAMS)

 

«le Amministrazioni pubbliche valuteranno i diplomi accademici di primo livello del tutto assimilabili ai diplomi rilasciati dalle Istituzioni AFAM prima dell’entrata in vigore della legge n. 508 del 1999, ferma restando la previsione contenuta nell’articolo 2, comma 5 della legge n. 508 del 1999 in merito all’adozione di un apposito decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per la definizione concreta delle equipollenze tra titoli di studio rilasciati dalle Istituzioni in questione ed i titoli universitari ai fini dell’ammissione ai pubblici concorsi».

 

Se non capisco male, vorrebbe dire che il triennio vale come il vecchio diploma (grazie tante, dopo nove anni di"sperimentazione"). Dice anche, la recentissima circolare, che per il riconoscimento delle equipollenze con le lauree universitarie bisogna aspettare un decreto del Consiglio dei Ministri.

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Stiamo scherzando vero?

Io l'anno prossimo devo fare il diploma!

Non possono farmi perdere tre anni della mia vita così!

Si dovrebbe per lo meno salvaguardare chi è già un attimino avanti con gli esami, credo io.

E' forse chiedere troppo?


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Inviato
Stiamo scherzando vero?

Io l'anno prossimo devo fare il diploma!

Non possono farmi perdere tre anni della mia vita così!

Si dovrebbe per lo meno salvaguardare chi è già un attimino avanti con gli esami, credo io.

E' forse chiedere troppo?

Ciao stvvvai.

Il Ministero ha più volte dimostrato, attraverso gli atti dei suoi burocrati, che le esigenze degli alunni sono l'ultimo dei suoi pensieri, altrimenti non avrebbe mantenuto per tanti anni le cosiddette "sperimentazioni" validandone solo alcune, e con criteri assai discutibili.

 

E del resto il fatto che la 508 sia, a distanza di 9 anni, ancora inapplicata, è la testimonianza di quanto e quale sia l'interesse del Ministero verso questo settore, che è considerato solo un peso.

Anche se, visti gli anni trascorsi, non si tratta di colore politico dei ministri, la proposta durante l'ultimo governo, già passata in commissione al Senato, di ritornare alla nomina del Direttore da parte del Ministro - in barba all'autonomia delle istituzioni dichiarata dalla stessa 508 - è davvero indecente.

LM

 

PS: ma non avevi detto che quest'anno dovrai sostenere l'esame di ottavo anno?


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In sostanza, se non ho capito male, questo è l'ultimo hanno accademico per i pirvatisti diplomandi per poter conseguire il diploma tradizionale decennale di chitarra classica. Tutti quelli che l'anno prossimo, cioè 2008/2009 si ritroveranno con esami sostenuti fino al compimento medio dovranno obbligatoriamente iscriversi al corso triennale....ma partendo dal 1° anno, o c'è possibiltà di farsi riconoscere dei crediti per gli esami sostenuti?

Chissà, in ogni caso credo che converebbe tentare di concludere quest'anno....voi cosa ne dite?


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In sostanza, se non ho capito male, questo è l'ultimo hanno accademico per i pirvatisti diplomandi per poter conseguire il diploma tradizionale decennale di chitarra classica. Tutti quelli che l'anno prossimo, cioè 2008/2009 si ritroveranno con esami sostenuti fino al compimento medio dovranno obbligatoriamente iscriversi al corso triennale....ma partendo dal 1° anno, o c'è possibiltà di farsi riconoscere dei crediti per gli esami sostenuti?

Chissà, in ogni caso credo che converebbe tentare di concludere quest'anno....voi cosa ne dite?


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In sostanza, se non ho capito male, questo è l'ultimo hanno accademico per i pirvatisti diplomandi per poter conseguire il diploma tradizionale decennale di chitarra classica. Tutti quelli che l'anno prossimo, cioè 2008/2009 si ritroveranno con esami sostenuti fino al compimento medio dovranno obbligatoriamente iscriversi al corso triennale....ma partendo dal 1° anno, o c'è possibiltà di farsi riconoscere dei crediti per gli esami sostenuti?

Chissà, in ogni caso credo che converebbe tentare di concludere quest'anno....voi cosa ne dite?

Ciao Eugenio.

In nessun testo di legge, normativa o circolare c'è scritto che questo anno sarà l'ultimo per poter sostenere gli esami da privatista.

 

Questo avverrà solo quando ci sarà l'attuazione completa della Legge 508/99 che, a distanza di nove anni, risulta ancora inapplicata.

L'attuazione di detta legge è cosa assai complessa, perché prevede la "riforma" di tutto ciò che precede la fascia alta (I e II Livelli) degli studi.

 

LM


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Grazie per il tuo intervento, Lucio.

Perchè dici che l'attuazione è cosa complessa? La "riforma" di tutto ciò che precede la fascia alta (Livelli I e II) non dovrebbe più essere una preoccupazione dell'istituzione o mi sbaglio?

Ospite King
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Una domanda, forse può risultare sciocca e chiedo scusa anticipatamente..., ma con il cambio del governo, non è che questo decreto cade e se ne crea un altro? Non mi meraviglierei.


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Grazie M° Matarazzo per la delucidazione...però dato il titolo dell'argomento quello che avevo capito era proprio che per favorire l'applicazione di una legge in bilico da troppi anni avrebbero accorciato i tempi a scapito dei non iscritti.

Comunque in ogni caso sembra che le cose non siano chiare nè in un senso nè nell'altro e che l'interesse verso questo argomento sia veramente scarso.

 

Grazie e a presto

Eugenio


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Grazie per il tuo intervento, Lucio.

Perchè dici che l'attuazione è cosa complessa? La "riforma" di tutto ciò che precede la fascia alta (Livelli I e II) non dovrebbe più essere una preoccupazione dell'istituzione o mi sbaglio?

Ciao Cristiano.

Le intenzioni di chi si adoperò per la Legge 508/99 erano quelle di riformare interamente il ciclo di studi musicali in Italia.

Riformare significa partire da una realtà, quella dei Corsi Ordinamentali del "vecchio" Conservatorio, per approdare ad una nuova, la riforma, appunto, dei cicli scolastici.

 

La realtà "vera" è però ben diversa.

1) Le Scuole Medie ad indirizzo musicale sono una cosa totalmente diversa da ciò che erano i primi anni di studio in Conservatorio. Esse assolvono per di più ad uno scopo divulgativo-educativo diverso. Utile anch'esso, ma diverso.

 

2) I Corsi di I e di II Livello sono, allo stato attuale, sperimentali (tranne quelli di I Livello validato, ma il discorso non cambia) e non sono a regime. Inoltre la contemporanea presenza dei corsi ordinamentali e di quelli superiori obbliga le istituzioni a finanziare questi ultimi con il Fondo d'Istituto, con esiti prevedibili, quindi. Conosco conservatori in cui i docenti, per le lezioni di Prassi Esecutiva da dare a 7/8 alunni hanno avuto in totale 30 ore annuali (!!), quando ogni singolo alunno avrebbe diritto a 30 ore.

E in questo il controllo del Ministero - che si salvaguarda ponendo alla fine di ogni ordinanza l'immancabile dicitura "compatibilmente con le disponibilità economiche dell'istituto" - è praticamente nullo.

 

3) Poi la "cenerentola": i Licei Musicali. Il sogno dell'istituzione di questa fascia intermedia del corso di studi è servito soprattutto alle "mafie" (scusate ma non so proprio che altro termine usare) che, all'interno dei sindacati, rappresentano i vari interessi.

Ma vi immaginate in questa congiuntura economica l'istituzione di nuovi Licei, magari anche con nuove strutture?

La cosa più plausibile sarà una convenzione tra Licei e Conservatori che, di fatto, conserverà, istituzionalizzandola, la doppia scolarità.

D'altronde non è pensabile mantenere un organico dei docenti (quello dei vecchi conservatori) su una popolazione scolastica che, se teniamo conto dei corsi ordinamentali superiori e dei I e II Livelli, non arriva a due decimi del totale.

 

Poi vi sono i corsi "dedicati".

Come ad esempio quelli di Didattica, ora persino abilitanti: 600 ore (solo parlando di frequenza) annuali finanziate, obbligatoriamente, con le sole tasse che pagano gli alunni e con l'obbligo di non poter superare la quota, per alunno, di tassa di 1800 euro.

Cosa si pretende di avere come qualità di insegnamento pagando 3 euro a testa i docenti e, anche pensando che a regime i docenti di Didattica vedranno le loro materie nel proprio orario, si arriverà a 6 euro, non so proprio immaginarlo.

Senza tener conto del fatto che con una tale mole di ore di frequenza, gli alunni saranno di fatto sempre in Conservatorio: e lo studio? forse di notte.

 

In ultimo una considerazione.

Il nostro settore, quello didattico-artistico pubblico, deve suscitare nei nostri politici e governanti sempre meno interesse, se è vero che in questa campagna elettorale nessuno, ma proprio nessuno, si è sentito in dovere di spendere una parola - neppure una futile "promessa" elettorale - a riguardo.

Siamo proprio messi male :shock:

LM

 

PS x King: non si tratta di un decreto, ma di una Legge, la 508 del 1999. Per cambiarla ci vuole un'altra Legge e con l'aria che tira in giro...

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