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Nuovi CD di musica del XX e del XXI secolo

Manuale di Storia della Chitarra Vol.2 - Gianni Nuti


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Pier Paolo Pasolini a Gian Luigi Rondi: "Sei così ipocrita che, quando l'ipocrisia ti avrà ucciso/sarai all'inferno, e ti crederai in Paradiso". Cito a memoria, Fabio, è un epigramma tratto, se ben ricordo, da "La religione del mio tempo".

Immagino che Lei lo conosca. Sono sicuro che " i giovani che ci guardano" non sono stupidi.

 

dralig

 

ah

ecco

a proposito di dinosauri

bell'esempio

uno ha fatto la fine che ha fatto

l'altro, 140 anni, è ancora direttore del festival del cinema

 

 

Fabio, Lei è un giovane indisciplinato.

 

dralig

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Sinceramente non capisco.

 

Se si tratta della questione relativa alla paternità di alcuni pezzi presenti nella edizione Bérben delle opere di Tàrrega a cura di Gangi - Carfagna - questione apparsa peraltro relativamente tardi nella discussione sul Manuale di Nuti e poi spostata ad altro thread, credo che sia abbastanza evidente il fatto che quei pezzi non sono di Tàrrega ma sono trascrizioni di pezzi o trascrizioni-elaborazioni di frammenti usati da Tàrrega, come ha sostenuto Angelo Gilardino, nell'insegnamento e che Tàrrega probabilmente non intendeva pubblicare a suo nome. Forse ha contribuito alla confusione il Metodo di Pascual Roch dove alcune di quelle cose sono state pubblicate senza dire chiaramente di chi fossero; o forse gli autori della pubblicazione Bérben hanno semplicemente inglobato in un unico volume materiale didattico di appartenenza a Tàrrega senza sentire il bisogno di specificare, caso per caso, se si trattasse di materiale originale o di frammenti utilizzati a scopo didattico. Nel caso dei Preludi, se non ricordo male, quella edizione separava i Preludi veri e propri da altre composizioni brevi, quasi abbozzi.

Probabilmente oggi si farebbe diversamente, ma non vedo il motivo di usare questo fatto per gettare il discredito su una intera operazione editoriale e, tanto meno, soprattutto, sui suoi autori.

Perché è poi altrettanto vero che quella è stata forse la prima pubblicazione completa delle opere di Tàrrega, avendo quindi anche una utilità pratica. Io stesso la ho usata, sia per me che con gli allievi.

 

 

....

 

Caro Piero, ti concedo di aver scritto quello che hai scritto sopra senza aver letto bene la discussione. Sembrerebbe infatti, leggendo quello che scrivi, che qualcuno, preso da meschini furori, sia andato a rinvangare le zolle della qualità musicologica di un'edizione tarreghiana per "gettare discredito....sui suoi autori". Questo è falso. E' stato il signor Gasgas, in un suo messaggio, a insinuare che, nel complotto ordito contro quegli autori, fosse compresa anche la scelta di far passare sotto silenzio, in occasione del "centocinquantenario" tarreghiano, l'edizione Gangi-Carfagna. E non è bastato rispondergli che, su quell'infortunio musicologico, il silenzio era la risposta più caritatevole: si è giunti a sostenere che, una volta pubblicate da Gangi-Carfagna con il nome di Tárrega, certe musiche di altri autori, diventavano di Tárrega "a tutti gli effetti" (testuale) e che, per provare come il tema della Fantasia op. 7 di Sor fosse effettivamente di Sor, bisognava produrre la prova del carbonio sui manoscritti. Dov'eri, Piero? Dico, non come concertista o come docente, ma come cittadino, come uomo. E guarda che nessuno è partito da lì per gettare discredito sui maestri Gangi e Carfagna, anzi, ho fatto osservare come, nel lavoro di un musicologo, non sia affatto scandaloso e screditante commettere degli errori, dai quali nessuno è immune: lo scandalo non è, e non è mai stato, un'edizione sfortunata e fatta male, ma l'uso che ne viene fatto oggi, incolpando persone che di quell'edizione non parlerebbero mai, di volerla imbavagliare per negare i meriti dei suoi curatori.

 

 

 

 

Ma il dispiacere da qualcuno espresso per l'insufficiente peso riservato dal Manuale di Nuti alla produzione di certi autori - da cui è partito il contendere - non poteva, chiedo, essere accolto come almeno comprensibile se non giustificabile (perché se un testo avesse, specularmente, riservato tale trattamento ad altri forse la cosa avrebbe un pochino dato fastidio, nonostante la faccenda dei criteri personali eccetera - è proprio così impossibile immaginarlo?)?

 

....

 

Se fosse stata l'espressione del dispiacere, del disappunto, del disaccordo con le impostazioni metodologiche del libro di Nuti, o sul modo con cui le aveva realizzate nel suo trattato, nessuno avrebbe avuto nulla da ridire, anzi, la discussione sarebbe stata - e ancora potrebbe essere - ampia e proficua. Ma non si è trattato di dissenso sul piano stororiografico e culturale. Si è trattato invece - e mi meraviglia il fatto che tu sorvoli su tutto questo, definendolo "dispiacere" - di una serie di insinuazioni - riportate puntualmente nel messaggio di Fabio Selvafiorita - che nulla hanno di musicologico: sono laidi pettegolezzi. A quelli, e non contro il dissenso culturale, io ho risposto. Vedi, come facevo notare all'autore di un messaggio, il quale mi esortava a rimanere silenzioso, forte della mia situazione attuale, e a non impegnarmi in una polemica, io ho risposto quello che oggi rispondo a te: di fronte a certi comportamenti, non è il musicista che reagisce, è l'uomo, il cittadino, il membro di una comunità governata da leggi etiche e deontologiche. A me risulta impossibile celare la mia ripugnanza per i seminatori di sospetti e di calunnie: se tu hai un margine di tolleranza che ti permette di stare in silenzio di fronte alle loro insinuazioni nei confronti degli altri, sei diverso da me. Se qualcuno ti attaccasse insinuando che le tue scelte di repertorio non sono motivate dalla tua stima per gli autori che suoni, ma dalla loro appartenenza, in veste di accoliti, al tuo clan, io non starei in silenzio. E, qualora tu ti difendessi, non arriverei il giorno dopo nei panni decorativi del pacificatore a esortarti alla concordia.

 

 

dralig

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Buongiorno a voi tutti!!!

 

Il Selvafiorita, essere perfettissimo e magnificentissimo, si fa sempre riconoscere: 'Servi della gleba', 'dinosauri', e chi più ne ha più ne metta!!

Meno male che i mod hanno spostato Tarrega su un altro 3d.

Ho avuto modo di parlare con Carlo Carfagna il quale è a un tempo divertito e seccato e che per ovvi motivi non interviene, visto che ci pensano altri a nominarlo (ad es. l'ill.mo dott. Selvafiorita). Anzi, mi ha detto che gradirebbe essere lasciato in pace, cosa che senz'altro non farete. Premesso ciò, a lui comunque piace leggere i battibecchi del forum.

Permettetemi qualche considerazione sul bubbone scoppiato solo per aver mosso qualche considerazione su un Manuale.

Riguardo al M°Gilardino, al quale rinnovo la mia stima (ma egli mi disistima!), sembra che lo si colpisca su un nervo scoperto, appena qualcuno osi citarlo.

Inoltre mi premeva dire che alcuni di coloro che 'voi' (citando il SuperSelvafiorita) chiamate 'avversa', rivolgendosi al palindromo maestro vercellese si firmano con rispetto, intercalare sconosciuto ai più e rivolto a senso unico nei confronti di chi non la pensa come voi.

Riguardo al presuntuoso e saccente Dott. Selvafiorita, al quale chiedo di darmi del lei, visto che non siamo parenti nè amici, è informato su tutto....quello che gli pare, ma il testo che lui cita (il Carfagna-Greci) non c'entra nulla ed è stato scritto sotto ben altra ottica programmatica.

Insomma, caro dott., che c'entra Carfagna??? Cosa le ha fatto di male??

Quanto poi ai servi della gleba, beh, mi sembra che Lei ne sia uno dei massimi rappresentanti....Ed è vero, la Sua puzza arriva molto lontano!!! Ma evitiamo di citare l'innominato, onde evitare nuove e più pesanti aggressioni....

 

Questa storia dei due pesi e delle due misure è il risultato di una aggressione di parte che mi risulta incomprensibile e che rende ormai impossibile ogni forma di collaborazione.....

 

Un ultimo appunto e poi mi dileguo.

draliG appare pesantemente sponsorizzato e spalleggiato da tutte le riviste di nicchia (e questo va a suo merito!!), ragion per cui mi sembra che tutti speriate in qualcosa da parte sua, qualcosa che egli nella sua magnificenza sa che non vi potrà mai dare, per i più svariati motivi.....e in questo ha perfettamente ragione!!!

 

So che peserete tutto ciò col bilancino del farmacista, ma ugualmente e cordialmente vi saluto e, soprattutto, vado a lavorare....

 

E comunque, ci sono problemi più importanti che prendersela in questo modo per qualche appunto su un libro....come ad esempio arrivare a pagare una banalissima bolletta della luce....

 

LP, già gg

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Riguardo al M°Gilardino, al quale rinnovo la mia stima (ma egli mi disistima!), sembra che lo si colpisca su un nervo scoperto, appena qualcuno osi citarlo.

 

Si, La disistimo. No, non mi irrito se appena qualcuno osa citarmi. Dipende da chi è questo qualcuno, e da come mi cita: Lei, per esempio, mi dà fastidio citandomi, ma vedo che non c'è verso di farLa smettere. Sarebbe così bello, non ricorrere più nei Suoi pensieri e nei Suoi discorsi...

 

 

 

Altra gente, di cui poi scrive solo per far circolare il proprio nome, che altrimenti rimarrebbe sconosciuto ai molti, ma la cosa più evidente è che non sa assolutamente di cosa parla...

 

 

Nel periodo precedente, sono stato descritto come chi si irrita, toccato su un nervo scoperto, se appena qualcuno osa citarmi. Nel periodo successivo, vengo invece descritto come chi si affanna per "far circolare il proprio nome": mirabile esempio dell'equilibrata coerenza con cui i recensori delle riviste di chitarra osservano i fatti e le persone. Il mio nome rimarrebbe sconosciuto ai molti? Mi basterebbe che lo fosse a Lei e ai pari Suoi. Per "farlo circolare" non trovo altra via che quella di scrivere di "altra gente"? Scusi, se mi ha preso per scemo, perché mi stima tanto?

 

Inoltre mi premeva dire che alcuni di coloro che 'voi' (citando il SuperSelvafiorita) chiamate 'avversa', rivolgendosi al palindromo maestro vercellese si firmano con rispetto, intercalare sconosciuto ai più e rivolto a senso unico nei confronti di chi non la pensa come voi.

 

Notevole esempio di ermetismo in prosa, si libra altissimo sopra la grammatica e la sintassi, in attesa che qualche pio esegeta spieghi al volgo di questo forum che cosa diavolo vuol dire.

 

 

 

Questa storia dei due pesi e delle due misure è il risultato di una aggressione di parte che mi risulta incomprensibile e che rende ormai impossibile ogni forma di collaborazione.....

 

 

Collaborare con Lei? "Che mi prenda un colpo", direbbe John Wayne. Trattasi di citazione letteraria, non di invettiva personale.

 

 

Un ultimo appunto e poi mi dileguo.

 

 

Lei mi dà delle speranze...

 

 

draliG appare pesantemente sponsorizzato e spalleggiato da tutte le riviste di nicchia (e questo va a suo merito!!),

 

 

Si, è vero, ma non si accasci nello sconforto, scavi nel Suo intimo - lo stesso che Le ha dettato le nefandezze che ha scritto nei Suoi precedenti messaggi - e vedrà che riuscirà a trovare il modo di spiegare questa pesante sponsorizzazione e questo spalleggiamento nei miei riguardi, attribuendoli a qualcosa che non sia il valore intrinseco del mio lavoro: perseveri, ci dev'essere sotto qualche intrigo, qualche manovra, non solo a mio ingiusto favore, ma anche ai danni di qualcun altro. Se non lo scopre, lo inventi - come ha fatto finora - e poi scriva al forum...

 

 

 

 

ragion per cui mi sembra che tutti speriate in qualcosa da parte sua, qualcosa che egli nella sua magnificenza sa che non vi potrà mai dare, per i più svariati motivi.....e in questo ha perfettamente ragione!!!

 

Grande - ancorché involontario - riconoscimento: da un lato, sarei circondato di "accoliti", dall'altro indicato come chi non ha nessuna prebenda da distribuire. Il che vuol dire - inevitabilmente - che sono benvoluto. Le confermo: non dispongo di altro che delle mie capacità, e non ho nessuno al mio servizio. Gli amici e gli estimatori li filtro, e i candidati servi li mando a cercarsi un padrone altrove. In casa, amo la pulizia.

 

 

 

 

So che peserete tutto ciò col bilancino del farmacista, ma ugualmente e cordialmente vi saluto e, soprattutto, vado a lavorare....

 

Lo facciamo tutti, ogni giorno, e non lo scriviamo su un forum, come se chi ci legge stesse oziando.

 

dralig

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Altra gente, di cui poi scrive solo per far circolare il proprio nome, che altrimenti rimarrebbe sconosciuto ai molti, ma la cosa più evidente è che non sa assolutamente di cosa parla...

 

 

....non mi riferivo assolutamente a Lei....

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Altra gente, di cui poi scrive solo per far circolare il proprio nome, che altrimenti rimarrebbe sconosciuto ai molti, ma la cosa più evidente è che non sa assolutamente di cosa parla...

 

 

....non mi riferivo assolutamente a Lei....

 

Grazie! Continui così, La prego!

 

dralig

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Si, è vero, ma non si accasci nello sconforto, scavi nel Suo intimo - lo stesso che Le ha dettato le nefandezze che ha scritto nei Suoi precedenti messaggi - e vedrà che riuscirà a trovare il modo di spiegare questa pesante sponsorizzazione e questo spalleggiamento nei miei riguardi, attribuendoli a qualcosa che non sia il valore intrinseco del mio lavoro: perseveri, ci dev'essere sotto qualche intrigo, qualche manovra, non solo a mio ingiusto favore, ma anche ai danni di qualcun altro. Se non lo scopre, lo inventi - come ha fatto finora - e poi scriva al forum...

 

 

.....di quali nefandezze parla???

Nessuno mi detta niente, grazie a Dio penso con la mia testa...

Se invece si riferisce al suo collega Carfagna......vuoti il sacco!!!

 

Cordialità

 

lp

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Nel mio primo intervento di ieri, già troppo lungo così, non ero entrato in una serie di citazioni di tutte le cose dette sulle quali si potrebbe argomentare. Nel secondo sono entrato un momento sulla questione delle attribuzioni tarreghiane perché mi sembrava che fosse quella la "domanda del giovane" a cui Selvafiorita faceva riferimento. E ci sono entrato per dire che l'errore, evidente, di chi aveva sostenuto che era impossibile dire che certi pezzi non sono di Tarrega, non era estendibile a chi quella affermazione non l'aveva fatta e non toglieva, a mio avviso, altri pregi di un'opera che, sia pure non completa (come osservava poi Frédéric), era probabilmente la più completa a cui allora si potesse accedere facilmente. Questo cosa era per me altrettanto evidente degli "errori": era poi così difficile riconoscerlo?

Potrei continuare, ma preferisco non farlo anche per brevità.

 

Ma avevo detto, fin dall'inizio, che percepivo un disagio per la piega che la discussione aveva preso, sottintendendo evidentemente molte cose e non citandole una ad una (ad esempio certo non condivido, anzi deploro, se ci fosse bisogno di dirlo, che uno dei partecipanti al forum venga chiamato "grande rospo"!).

 

Quello che io volevo dare come mio contributo è questo: per come conosco, da ormai quarant'anni, l'ambiente chitarristico italiano, mi sembra di poter dire che è veramente ricco di esperienze e potenzialità molto grandi, sviluppatesi in situazioni di partenza - e che a volte permangono, forse peggiorate - difficilissime. Come dappertutto, ci sono e forse ci saranno sempre anche arrivismi, gelosie, vecchi rancori e rivalità, esagerazioni... ma tutto questo convive con la passione per uno strumento bellissimo ma troppe volte considerato marginale, con lo studio, con la ricerca, la produzione, e la direzione artistica, che da' certo risultati di tipo e spessore diverso.

Da sempre leggo avidamente quello che Gilardino scrive, a cominciare da vecchi articoli su "Strumenti e Musica" in cui illustrava le prime uscite della sua collana per la Bérben, e sono ammirato per la mole delle sue conoscenze riguardo al nostro repertorio, e non solo. Ho poi anche eseguito ed inciso alcuni dei suoi pezzi per chitarra. E sono molto contento dell'attuale dialogo, su altro thread, sul linguaggio strumentale di Segovia - che bello se il forum fosse sempre così, no?

 

Sto anche conoscendo tante altre figure che da tempo si sono occupate di chitarra, e sono sempre più convinto che esista, nel nostro ambiente, un ricchissimo patrimonio di conoscenze da incontrare; ciascuno ha qualcosa da dire. In più, è il mio ambiente di lavoro, e su tante cose sarebbe bello poter collaborare per il bene anche della chitarra, e non fare come i capponi manzoniani citati da Gilardino recentemente.

A me pare che un forum, proprio in quanto aperto a tutti e non in prima battuta espressione di una persona o di una scuola (anche se certamente chi lo "fa" è una persona ed ha seguito una scuola) rappresenti una possibilità preziosa in questo senso.

 

Certo, è legittimo difendersi da una accusa pubblica; né io intendo fare prediche a nessuno. Spero che la posizione di valorizzazione reciproca di cui continuo a sostenere la utilità (oltre che la distinzione dell'errore dall'errante - e anche l'errore come diceva Chesterton è "una verità impazzita" cioè parte da qualcosa di condivisibile che poi degenera) io possa continuare a dimostrarla più con i fatti che parlandone.

 

Se invece qualcuno preferisce che il bell'albero di Natale che da qualche giorno campeggia sul forum e i bei fiocchi di neve in movimento scendano su furibondi e interminabili litigi (e abbiamo già perso tante collaborazioni preziose proprio a causa del degenerare di discussioni) il tempo giudicherà se ne valeva la pena.

 

Auguro a tutti Buon Natale.

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Si, è vero, ma non si accasci nello sconforto, scavi nel Suo intimo - lo stesso che Le ha dettato le nefandezze che ha scritto nei Suoi precedenti messaggi - e vedrà che riuscirà a trovare il modo di spiegare questa pesante sponsorizzazione e questo spalleggiamento nei miei riguardi, attribuendoli a qualcosa che non sia il valore intrinseco del mio lavoro: perseveri, ci dev'essere sotto qualche intrigo, qualche manovra, non solo a mio ingiusto favore, ma anche ai danni di qualcun altro. Se non lo scopre, lo inventi - come ha fatto finora - e poi scriva al forum...

 

 

.....di quali nefandezze parla???

Nessuno mi detta niente, grazie a Dio penso con la mia testa...

Se invece si riferisce al suo collega Carfagna......vuoti il sacco!!!

 

Cordialità

 

lp

 

Senta Picardi, impari a leggere: "lo stesso" si riferisce inequivocabilmente a ciò che immediatamente lo precede, cioè il "Suo intimo", quella pregevole entità che l'ha indotta, prima ancora di leggere il libro in questione, a insinuare vergognosamente che fosse stato scritto a quattro mani, che anche altri, e non soltanto Nuti, ne fosse l'autore, etc.: nel mio mondo, queste sono nefandezze. Immonde.

 

Se ho qualcosa da dire al collega e amico Carlo Carfagna, gli scrivo o gli telefono, come ho sempre fatto: non credo che Lei sia il Suo vicario in questo forum, e sono sicuro che, con lui, il dialogo scorrerà sempre sereno, come da quarant'anni a questa parte. Quindi, tra Carfagna e me, Lei è decisamente di troppo.

 

dralig

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Senta Picardi, impari a leggere: "lo stesso" si riferisce inequivocabilmente a ciò che immediatamente lo precede, cioè il "Suo intimo", quella pregevole entità che l'ha indotta, prima ancora di leggere il libro in questione, a insinuare vergognosamente che fosse stato scritto a quattro mani, che anche altri, e non soltanto Nuti, ne fosse l'autore, etc.: nel mio mondo, queste sono nefandezze. Immonde.

 

Se ho qualcosa da dire al collega e amico Carlo Carfagna, gli scrivo o gli telefono, come ho sempre fatto: non credo che Lei sia il Suo vicario in questo forum, e sono sicuro che, con lui, il dialogo scorrerà sempre sereno, come da quarant'anni a questa parte. Quindi, tra Carfagna e me, Lei è decisamente di troppo.

 

dralig

 

Va bene, ho letto male.....reciterò il mea culpa....

Lungi da me l'essere il Vicario sul forum di Carfagna, che non ne ha certo bisogno....

Comprendo il suo rancore per le insinuazioni, che non volevano comunque essere tali e che sono state interpretate come nefandezze...

E comunque non può negare che il libro sia stato scritto se non a 4, almeno a 3 mani, visto che alcuni paragrafi sono stati scritti dal dott. Sorrentino...

Che poi sia lei l'ispiratore del progetto, visto che ha più volte disconosciuto il suo secondo volume, pubblicato più di venti anni fa, penso che non ci siano dubbi. I suoi ex-allievi saranno stati stimolati da Lei a dare il meglio di se in questa pubblicazione

 

Rinnovo la stima, pur essendo cosciente che ne riceverò in cambio il suo risentimento, il suo odio e la sua fervida e perpetua disitima....

 

Cordialmente,

 

LP

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