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Inviato
Credo che sia questa:

 

'Le but de cette leçon est d’habituer l’écolier à donner au pouce de la main droite la véritable direction, en le faisant alterner avec l’index pour les triples croches.'

 

Quindi bisognerebbe alternare pollice ed indice......??

 

MP

 

Pesantuccio secondo me...

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Ospite Matteo Pesle
Inviato
Se si vuole eseguire il pezzo come lo ha pensato Sor, certamente sì.

 

D'altra parte l'idea che "bisogna fare così perchè è scritto così" è una idea moderna che Sor per primo non avrebbe forse neanche capito, come criterio. Non solo il suo Metodo è pieno di frasi del tipo "non dico quel che bisogna fare, ma solo come faccio io", ma alla fine c'è addirittura un esempio di un passo di Giuliani "riscritto" da Sor, cambiando anche moltissime note in un modo che oggi scandalizzerebbe pressoché tutti. Sor spiega (cito a memoria dalla edizione Tecla del Metodo, il senso è quello): " Io avrei potuto eseguire il pezzo come è scritto, ma contravvenendo ai miei principi di diteggiatura; siccome non intendo farlo, il passaggio io lo suono così" (e segue l'esempio del pezzo riscritto da Sor).

In questi casi allora mi pare che a volte rischiamo, noi, di essere, come si dice, più realisti del re...

 

Non sono totalmente d'accordo. Sicuramente Sor era una perosna intelligente con una mentalità molto aperta, e da quel che ricordo di aver letto su di lui, predicava di cercare sempre di capire ciò che si studia, e mai di ripetere le cose solo perché il maestro lo dice. Quindi elaborare le sue idee è sicuramente lecito.

Tuttavia la didascalia ci dice che lo scopo dello studio è di dare al pollice la giusta direzione. Cambiandone la diteggiatura, lo studio perde il suo significato originale.

 

Cordialmente

 

MP


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Inviato

"Cambiandone la diteggiatura, lo studio perde il suo significato originale."

 

Cosa intendi?


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Inviato

Io credo che alla fine sia bene fare le note ribattute pulite e nitide. Che dita usare sia insignificante.

Direzione del pollice? Ma sulla prima corda?


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Inviato
Se si vuole eseguire il pezzo come lo ha pensato Sor, certamente sì.

 

D'altra parte l'idea che "bisogna fare così perchè è scritto così" è una idea moderna che Sor per primo non avrebbe forse neanche capito, come criterio. Non solo il suo Metodo è pieno di frasi del tipo "non dico quel che bisogna fare, ma solo come faccio io", ma alla fine c'è addirittura un esempio di un passo di Giuliani "riscritto" da Sor, cambiando anche moltissime note in un modo che oggi scandalizzerebbe pressoché tutti. Sor spiega (cito a memoria dalla edizione Tecla del Metodo, il senso è quello): " Io avrei potuto eseguire il pezzo come è scritto, ma contravvenendo ai miei principi di diteggiatura; siccome non intendo farlo, il passaggio io lo suono così" (e segue l'esempio del pezzo riscritto da Sor).

In questi casi allora mi pare che a volte rischiamo, noi, di essere, come si dice, più realisti del re...

 

...o di pensare che esistano siffatti iperrealisti, quando in realtà sono comparsi solo alla nostra immaginazione. Infatti, a voler guardare bene quello che io ho scritto, vi si ritrova solo un'esortazione a leggere la didascalia dettata da Sor, non a genuflettersi al suo contenuto. Poiché di tante e svariate diteggiature si raccontava, meno che di quella dell'autore, non mi è sembrato eccessivamente zelante il ricordare che esisteva, e che il leggerla avrebbe portato a comprendere il modo con cui fu divisata: una diteggiatura in doppia fase binaria (pipi: spero di non ricevere reprimende dalla squadra del buon costume), coerentemente applicata a due coppie perfettamente uguali di biscrome anacrusiche). Diteggiabilissime altrimenti, senza bisogno di avventarsi contro alcun tribunale inquisitorio.

 

dralig


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Secondo me lo studio di Sor va inserito in un iter di apprendimento tecnico ben preciso, così come voluto dall'autore. E' stato concepito per favorire la stabilità del polso sull'alternaza di p e i . Allora (mi chiedo), se lo facciamo in un altro modo, considerandolo solo come una bella musichetta e nulla più, tanto, il fine giustifica il mezzo, allora non lo priveremmo del suo vero contenuto didattico?

Io ho provato a studiarlo con amiam, con amimi, mimim...e forse mi veniva pure meglio però, le potenzialità didattiche che vi ho trovato con pipi ( sempre con il permesso della buon costume :lol: ) non le ho certo trovate con le altre formule...

d'altra parte è uno studio no?, quella bella musichetta è stata inventata per assecondare un determinato movimento, e non il contrario...

comunque lascio ai più esperti l'ardua sentenza :D

Rudimental


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Inviato

Lo scopo di questa lezione èquello di abituare l'allievo a dare al pollice della mano destra il giusto movimento alternandolo con l'indice per l'esecuzione delle biscrome.(Nota originale di F.Sor)

 

 

è uno studio pensato per il pollice quindi è inutile cercare altre soluzioni


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E' terribile...generalmente io uso a-m-i-m-i...ma in alcuni punti p-i-p-i-p...Ogni tanto mi sembra meglio m-i-m-i-m...Poi lo provo, mi impiccio e ritorno alle due opzioni precedenti.......................


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Inviato

Non sarei cosi categorico sulla diteggiatura,

certo Sor consigia pipi ma quello che a me interessa e la combinazione ritmica delle quattro note... quindi tutte le formule del tipo imia-i/aimi-a/amia-m sono funzionali... in ultima analisi non credo che Sor si rigiri nella tomba se sente una quartina ben eseguita ritmicamente e con il giusto slancio anacrusico....dovrebbe sussultare per la musicalità non tanto se uso..il...naso.. non credete?

dico sempre ai miei allievi chiudete gli occhi e..ascoltate il risultato... :D

 

mr


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Inviato

dico sempre ai miei allievi chiudete gli occhi e..ascoltate il risultato... :D

 

mr

 

E' permesso, verso la fine della quartina, socchiudere rapidamente le palpebre e lanciare una fugace sbirciatina al leggio, solo per informarsi pedestremente sul contenuto della battuta successiva - per poi subito ritornare - beninteso - al buio pesto?

 

dralig

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