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La cosa trovo sia alquanto triste perchè è un modo di vedere la realtà che ci circonda come facente parte di qualcosa che non ci appartiene di cui non siamo fautori.

Noi siamo padroni della realtà che ci circonda proprio perchè per un estremo atto di Amore ci è stata donata.

 

 

Non ci si rende conto che dovrebbe essere la sensibilità e il gusto del rispetto, l'unica religione valida.

Hai perfettamente ragione. Il gusto dell'Amore è l'unica religione valida.

 

Ho bisogno di rendere i giorni della mia vita speciali. Non belli, brutti, allegri o tristi. Speciali, nei quali si scopre qualcosa di nuovo.

Sei sulla buona strada. Tu sei speciale perchè sei unico e vuoi rendere ogni tuo giorno pieno di Nuovo.

 

Ho bisogno di parlare con persone, di migliorare, di costruire. E di sbagliare.

Bellissime parole. Chiediti perchè vuoi tutto questo.

 

Ho bisogno di conoscere e obiettare, di incuriosirmi e di apprezzare cose e persone che mi circondano. Di mostrare ai miei figli che non si impara a voler bene al prossimo perchè qualcuno ce lo ordina, ma perchè farlo ci rende migliori.

"non è la carità a far l'uomo buono, ma l'uomo buono a fare la carità". S. Agostino

Non si ama perchè siamo obbligati ad amare. Nessuno, tantomeno DIO, obbliga all'Amore. Ci ama talmente tanto che ci lascia liberi di non AmarLo, di non CercarLo.

Il cristianesimo è l'unica religione dove l'uomo non deve far la fatica di ascendere perchè LUI è sceso tra noi a rivelarci il suo Amore.

 

Con stima

domenico

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Hai perfettamente ragione. Il gusto dell'Amore è l'unica religione valida.

 

E non c'è bisogno di essere seguaci di nessun dio o frequentare alcun ritrovo in scomode panche la domenica per comprenderne il significato.

 

Sei sulla buona strada. Tu sei speciale perchè sei unico e vuoi rendere ogni tuo giorno pieno di Nuovo.

 

Di essere sulla buona strada non ne sono certo ma so che qualsiasi percorso calchi lo faccio senza che nessuno mi dica di farlo.

 

Bellissime parole. Chiediti perchè vuoi tutto questo.

 

So bene il motivo per cui voglio tutto questo e non ha nulla a che vedere dogmi esterni al mio essere.

 

Non si ama perchè siamo obbligati ad amare. Nessuno, tantomeno DIO, obbliga all'Amore

 

Non li ho chiamati io comandamenti. Cosa mi si comanda? Di onorare il padre e la madre?

Ma lo facevo già.

Cosa danno adesso?

 

Il cristianesimo è l'unica religione dove l'uomo non deve far la fatica di ascendere perchè LUI è sceso tra noi a rivelarci il suo Amore.

 

Chiunque sia deve essere sceso nel posto sbagliato perchè non ho memoria di nessun incontro con rivelazioni annesse.

Ciò che ricordo, invece (e piuttosto), è l'educazione al rispetto che ho avuto dai miei genitori nei primi anni della mia vita e, successivamente, la mia capacità attraverso lo studio, la curiosità, la lettura e lo spirito critico di discernere la menzogna dalla realtà, la televendita retorica e ipocrita (prima imposta con bagni di sangue adesso con sistemi subdoli mediatici altrettanto tremendi) dai valori veri, lontano dallo sfarzo, dai drappi rossi, dalle guide, dai gioielli e dalla ricchezza ostentata in ogni occasione.

 

Con altrettanta stima.

 

P.S.

Le parole scritte interamente con lettere maiuscole violano la netiquette. Ti chiedo la cortesia, in futuro, di fare più attenzione.

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Andando via di là, Gesù vide un uomo, seduto al banco delle imposte, chiamato Matteo, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.

 

Io rimango sempre sconvolto quando leggo il Vangelo: "Egli si alzò e lo seguì", che motivo aveva quell'uomo? Ricco, con molte donne, un pubblicano insomma, a cui non mancava nulla: ad un certo punto molla tutto e va, lo segue, capite? Lo segue! Che sguardo aveva dovuto vedere in quel momento quell'uomo si può solamente immaginare, uno sguardo talmente vero e bello sulla sua persona che lascia tutto e lo segue. Ecco, è lo stesso sguardo che è accaduto nella mia vita, e non è stata una "illuminazione divina" nella mia cameretta, come la cultura protestante (ormai in voga anche tra i cattolici stessi...) induce a pensare; è avvenuto attraverso delle persone, dei volti, un luogo, un incontro il giovedì pomeriggio; che lo si voglia o no, il Cattolicesimo esiste solo se è fondato sul riconoscimento della Presenza di Cristo nella Sua Chiesa. Ecco, questo è il Cristianesimo, nient'altro; Nè l'essere buoni e pii e nè seguire i comandamenti. Un Cristiano è uno che è guardato in maniera benigna e nella sua vita vede i segni che gli sono messi davanti per capire la sua vocazione, istante per istante.

 

Per Cristiano: quei valori che tu hai appreso in famiglia, derivano da una tradizione cattolica, che tu lo voglia o no. Vorrei però dirti che io conosco abbastanza bene la figura del Pontefice, e ti posso assicurare che prima cosa, è un uomo di estrema cultura, basta leggere i suoi libri...secondo, è una grande lampada da guardare per noi cristiani, per la sua semplicità e umiltà. Leggi quello che ha detto sulla ragione il Papa a Ratisbona.

 

Discorso di Papa Benedetto XVI all'Università di Ratisbona

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Vorrei però dirti che io conosco abbastanza bene la figura del Pontefice, e ti posso assicurare che prima cosa, è un uomo di estrema cultura, basta leggere i suoi libri...secondo, è una grande lampada da guardare per noi cristiani, per la sua semplicità e umiltà.

 

D'accordissimo: non perdiamo dunque il senso delle sue parole di grande rispetto e di profonda stima per la cultura laica appena pronunciate in occasione del suo dialogo con il presidente francese.

 

dralig

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Andando via di là, Gesù vide un uomo, seduto al banco delle imposte, chiamato Matteo, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.

 

Io rimango sempre sconvolto quando leggo il Vangelo: "Egli si alzò e lo seguì", che motivo aveva quell'uomo? Ricco, con molte donne, un pubblicano insomma, a cui non mancava nulla: ad un certo punto molla tutto e va, lo segue, capite? Lo segue!

 

Il Caravaggio ha raffigurato con somma potenza quel momento. Matteo era un ebreo che riscuoteva dai suoi compatrioti le tasse per conto dei romani, quindi uno spregevole collaborazionista, l'ultimo tra coloro che potevano essere toccati dalla fede. Il Caravaggio ha dipinto in modo perfetto il suo sgomento, il suo stupore, potremmo dire persino la sua incredula rabbia, come se stesse dicendo a Gesù - usando le parole di un contemporaneo: "Ma che c...o vuoi? Proprio a me dovevi chiedere di venirti dietro?", e però, nel momento stesso in cui ringhia la sua ribellione, sente di non potersi esimere, perché ciò che è appena nato in lui è più forte di lui, di tutta la sua vita precedente, di tutte le sue convinzioni e persino della sua manifesta immoralità.

 

Mikhail Bulgakov, ne "Il maestro e Margherita", fa di Matteo il messo che recapita i messaggi di Cristo risorto e glorificato a Woland, dopo che questi ha messo Mosca a ferro e fuoco. Woland non cela il suo disprezzo per l'ebreuccio rinnegato che ha "mollato tutto" per seguire Gesù, però obbedisce al comando che Matteo gli reca: "Digli che sarà fatto". Non capisce, Woland, come mai al Maestro, che ha dedicato la sua vita a scrivere il libro su Gesù, venga concessa la pace, ma negata la luce. Woland è il principe di questo mondo, e i suoi servitori li paga meglio...

 

dralig

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Per Cristiano: quei valori che tu hai appreso in famiglia, derivano da una tradizione cattolica, che tu lo voglia o no.

 

Sono fandonie, ciccio_matera, perchè hanno a che fare con la convivenza e non con una tradizione religiosa. La differenza tra bene e male, luce e buio, giorno e notte è radicata in tutte le specie viventi dall'alba dei tempi.

Le religioni (tutte) ne hanno fatto un uso da mercanti pur di imporre prima e vendere poi il loro prodotto.

Niente di che.

Solo il fatto che oggi questa organizzazione perde ogni giorno più potere e credibilità tentando di seminare l'ovvio tra fasce d'età sempre più avanzate grazie ai due ultimi sistemi rimastigli, il telegiornale di Rai 1 condito da qualche giornalista sgrammaticato che finge di commuoversi e una radio che vìola le più elementari leggi sull'inquinamento elettromagnetico, visto che la diminuzione delle vocazioni sacerdotali, il calo della frequenza dei credenti in chiesa, il calo dell'8 per mille e molti altri problemi ( http://www.corriere.it/cronache/08_settembre_16/cei_otto_per_mille_ab29c850-83f0-11dd-8a6a-00144f02aabc.shtml ) non è che diano molta scelta.

 

I valori che io ho appreso in famiglia che tu lo voglia o no, derivano dalla mia famiglia dove nessuno, mi è dato sapere, ha un gran concetto di questa grande società per azioni.

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f un poco martellato, più f martellato.

Queste sembrano le vostre parole...i chiodi della crocifissione....

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Primo punto, io credo che qui, oltre qualche "Lectio" improbabile su cose che io non conosco (purtroppo non sono tuttologo) e in cui non entro in merito (ma, caro Fabio, dubito fortemente che il Papa non sapesse quello che diceva, e dubito ancor più fortemente che dicesse "fandonie", il solo termine mi suscita ilarità: che ne abbia tratto delle considerzioni proprie, nate dalla fede cui aderisce, è legittimo, e non vuol dire "travisare" che è ben altra cosa da dire, soprattutto ad uno dei più colti intellettuali del mondo...), ci sia una visione della storia, questa si, travisata. Negare che i valori su cui si fonda la nostra società (e sul fatto che del Cristianesimo si siano trattenuti i "valori" è un discorso da approfondire), siano di derivazione cattolica, vuol dire negare all'incirca 2000 anni di storia. Che degli errori siano stati commessi dalla Chiesa Cattolica (ma non solo), e che siano stati riconosciuti, non vuol dire che questo ha impedito una profonda conversione di veduta da parte delle popolazioni venute a contatto con il Cristianesimo, basti guardare l'opera di S.Benedetto...Le scuole, gli ospedali, gli ospizi, sono tutti frutti di una carità e un rispetto verso il prossimo, frutto dell'azione della Chiesa di Cristo. Negli paesi in cui il cristianesimo non è radicato, esiste ancora la legge del taglione anzichè il perdono, la flagellazione anzichè la comprensione...E invece di leggere libri di storia "filo-comunisti" (perchè quelli sono i libri che circolano nelle scuole), vi consiglio la lettura di un libro: "Controstoria" di Luigi Negri.

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f un poco martellato, più f martellato.

Queste sembrano le vostre parole...i chiodi della crocifissione....

 

Ma no, ma no: a crocifiggere Cristo non furono dei laici, dei liberi pensatori, dei filosofi: furono invece - Lei lo sa benissimo - i sommi sacerdoti, i custodi della religione, Anna e Caifa. L'agnosticismo romano - ormai indifferente agli dei pagani - avrebbe fatto grazia della vita al grande accusato - non lo trovava colpevole di nulla - e Pilato volle, con il famoso lavacro delle mani, prendere le distanze da quello che - in base al codice romano - giudicava un crimine assurdo, Quando - alla domanda se egli si reputasse re - Cristo gli rispose che il suo regno non era di questo mondo, Pilato constatò che il suo lavoro era finito, che egli non aveva alcun motivo per mandare a morte quell'innocente: non era nemico di Cesare, e dei regni ultraterreni a Roma non importava nulla. A volere Cristo appeso alla croce furono le autorità religiose del tempio.

 

In nome della religione si sono combatture tante guerre, si sono commesse tante nefandezze, si sono inflitte tante sofferenze, da far sembrare le critiche rivolte dalla cultura laica alla Chiesa, oggi, come qualcosa di ragionevole (indipendentemente da quanto le si condivida) e di niente affatto pericoloso: lo sa benissimo Papa Ratzinger, che sta dialogando con i non credenti alla ricerca di una comune vocazione al bene, sia esso cercato con l'aiuto della fede o semplicemente - da parte di chi non crede - con il rispetto comunque dovuto all'essere umano. Si ricordi del titolo di un grande libro scritto da un filosofo ateo, Jean Paul Sartre: L'esistenzialismo è un umanesimo.

 

dralig

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E invece di leggere libri di storia "filo-comunisti" (perchè quelli sono i libri che circolano nelle scuole), vi consiglio la lettura di un libro: "Controstoria" di Luigi Negri.

 

Ti chiedo la cortesia, cattolicesimo o meno, di terner fuori la politica.

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